Solaria ha scritto:Infatti ormai questa è la logica di molte aziende anche di ottima qualità : selezionare i rivenditori più grossi e non i migliori quelli che progettano bene le cucine e dedicano del tempo. Sarà perchè alcuni negozi più piccoli hanno chiuso. Ma questo livella molto verso il basso. In certi negozi se non ci vai con un buon architetto/arredatore esce fuori una porcheria di cucina anche se di ottima marca. Il piccolo negozio forse ti fa meno sconto ma spesso progetta meglio le cucine.

Parole sacrosante
Appena passa il rappresentante comunque sento cosa mi dice di nuovo..

GIURISTA ha scritto:

Solaria ha scritto:Infatti ormai questa è la logica di molte aziende anche di ottima qualità : selezionare i rivenditori più grossi e non i migliori quelli che progettano bene le cucine e dedicano del tempo. Sarà perchè alcuni negozi più piccoli hanno chiuso. Ma questo livella molto verso il basso. In certi negozi se non ci vai con un buon architetto/arredatore esce fuori una porcheria di cucina anche se di ottima marca. Il piccolo negozio forse ti fa meno sconto ma spesso progetta meglio le cucine.

Parole sacrosante
Appena passa il rappresentante comunque sento cosa mi dice di nuovo..

per me alla fine non è neanche una politica di grande e piccolo... sono gli agenti che fanno le politiche commerciali... ovvio che preferiscono il cliente da 10 cucine a settimana rispetto a quello da 10 all'anno ma (poi di questi tempi) non sputerebbero mai neanche su quello da 10... l'unica roba che fa desistere veramente dal fare un cliente è la mancanza di sassolini...

Se le marche più grandi sono concentrate ed esclusive di un unico rivenditore , egli farà i prezzi e le condizioni che vuole e non ci sarà nessuna concorrenza. Inoltra conta molto ai fini della vendita avere una grande esposizione e pochi se la possono permettere. Alla fine più il negozio è grosso meno tempo avrà da dedicare al singolo cliente. Se vieni con l'architetto bene altrimenti ti devi accontentare di quello che ti fanno loro.Il piccolo negozio vendendo meno è più propenso a dedicarti più tempo, spesso lo fa lo stesso titolare, mentre nei negozi più grossi vieni affidata a giovani commessi, non sempre validi.
Non so se una soluzione potrebbe essere quella di fare uno showroom aziendale ( non del rivenditore) almeno nelle grosse città che può essere visitato da tutti e così anche il piccolo rivenditore può mostrare le cucine dell'azienda e poi fare i suoi progetti.

Mi permetto tornare al tema Febal - Colombini.
Mi sembra che qui si dica che non sarebbe Colombini a ridimensionare i 600 punti vendita, ma alcuni di essi ad abbandonare la nuova organizzazione Febal.
Altri sostengono verrebbero tagliati i punti di minor rilevanza.
Ma perchè ciò dovrebbe mai avvenire??
Se il rivenditore ha resistito sin d'ora con Febal in avvenire non dovrebbe che averne miglioramenti o no?? Quantomeno provare la nuova musica??
E perchè mai Colombini dovrebbe già ridimensionare, anche solo sui pòiccoli?? Proprio in un momento di calma come l'attuale??
Non credo proprio in questa situazione giovi nè agli uni nè agli altri.
Non vi pare??

Ma siete poi sicuri sicuri che questa cessione di azienda sia avvenuta ??
Da attendibili informatori (in quanto commerciali di ferramenta grande distribuzione) la promode è stata venduta....ma della febal ancora nulla di certo si sa......questo mi è stato riferito eh....."Ambasciator non porta pene" (ps: leggetela e capitela giustaaaaaaa)

Cambia informatori, sono della stessa pasta dei giornalisti di Italia 1

Promode sarebbe Prodomo......

Febal è passata a Colombini dal 1/11/09.........e la notizia che voglia ridimensionare il numero dei punti vendita non è mai uscita da chi ne ha competenza

A si si hai ragione !!!!! ma sinceramente la cosa non è che mi peoccupi o mi tocchi .......era così....semplice curiosità....
Ma Promode esiste ???!!!
Ma adesso a parte lo scherzare....cosa intendi dire quando partli dei punti vendita ?
ciao

è ovvio che la notizia di ridimensionamento dei punti vendita è una voce male interpretata... chi vorrebbe rinunciare al punto vendita.. è da scemi... casomai se il punto vendita si troverà male allora sarà lui ad abbandonare... oppure se i punti vendita fanno insolvenze sarà colombini a mandarli a quel paese loro e gli agenti che li servono nell'eventualità...
E si... se ci sono centri vendita rimasti fedeli a Febal che non hanno le "palle girate" è scontato che staranno tutti a vedere cosa farà colombini.
Forse colombini (vista la distribuzione capillare) punterà addirittura a distribuire più capilarmente anche febal... e questo forse farà girare la palle a qualche rivenditore ma tutto la... staranno tutti a guardare... che altro c'e' da fare?

E da fare visto il tempo qui da me ci sarebbe da fare una buona polenta con tutti gli annessi e connessiiiii!!!!!!!!!
ciaooooo

andhhh ha scritto:E da fare visto il tempo qui da me ci sarebbe da fare una buona polenta con tutti gli annessi e connessiiiii!!!!!!!!!
ciaooooo

funghi??

Direttamente non conosco il gruppo Colombini, so che attualmente è una solida e grande realtà.
Molto molto tempo fa.. 1995 si lavorava con Eresem camerette queste venivano dalla Repubblica di San Marino..gruppo Colombini.
Praticamente avevano aruolato una sorta di maghi adetti alle consegne (autisti)
nessuno come loro riusciva, avvolti in un alone di mistero e magia..a far sparire...ai tempi le cosidette bolle.
Ciao raga.

qsecofr ha scritto:è ovvio che la notizia di ridimensionamento dei punti vendita è una voce male interpretata... chi vorrebbe rinunciare al punto vendita.. è da scemi... casomai se il punto vendita si troverà male allora sarà lui ad abbandonare... ... staranno tutti a guardare... che altro c'e' da fare?

Condivido pienamente quanto sopra, vediamo gli sviluppi in avvenire.
La cessione Febal Colombini è comunque ufficializzata a tutti i livelli, non comprendo chi riporta info diverse da chissa quali informatori.