Io lo pulisco con una spugnetta in microfibra.
Quando è capitato che una bottiglia di vino rosso mi aveva fatto l'alone rosso sul piano, l'ho pulito con un pò di cif crema ed è tornato bianco!

grazie aries,posso chiederti come ti trovi? puoi appoggiarci i piatti caldi? il silestone ricoprirà la penisola piano snack,non vorrei fare danni

Io mi trovo benissimo, lo adoro, è sempre pulito, il bianco poi da moltissima luce alla cucina. Ci poggi i tegami caldi, freddi, puoi anche impastare!
Si pulisce facilmente con pochissimo detersivo (io uso il cif soprattutto quando il piano diventa tutto unto dopo aver fritto)o uno sgrassatore (bref, cif spray ecc), altrimenti, lontano dal piano cottura basta un panno in microfibra o una semplice spugetta.
Pensa che sto pensando di cambiare la cucina ma il piano me lo tengo!

Il top citato in effetti è molto bello !
Anch'io ho il top Zeus - Silestone, non però in cucina, ma come piano del mobile bagno.
Purtroppo una nota dolente è la predisposizione ad assorbire la macchie .
La prima volta che mi è successo l'"incidente", sono riuscita a debellarle (erano macchie rosse!).
La secondo volta ahimè no, e così ora ho a che fare con delle macchie permanenti (nere), seppur scolorite attraverso alcuni tentativi di pulizia profonda.
Per la verità la dinamica del secondo fatto non mi è chiara, per cui non è mia intenzione trarre facili conclusioni sul prodotto in questione, che alla vista ed al tatto trovo molto apprezzabile.
Preciso, a tal fine, che il bagno solo da poco ha avuto l'illuminazione artificiale nel bagno, per cui il mio timore è che la macchia (e mi riferisco unicamente a quella nera, all'apparenza irremovibile) possa essersi sedimentata nel frattempo, in questo modo permeando nel materiale e diventando ultraresistente ai trattamenti (gli ultimi praticati direttamente su istruzione della casa produttrice).

dopo il montaggio della cucina a novembre avevamo contattato la stome italia chiedendo lumi sulla pulizia ricevendo ( devo dire molto prontamente ) questa risposta

inizia

Ecco alcune informazioni sulla manutenzione del piano

per la quotidianità tenga presente che i detergenti con candeggina, alcool, alcalini e/o basici contenenti cere o solventi ,ammoniaca, ipoclorito di sodio, sapone di marsiglia o componenti siliconici (Polisilossano in etichetta) sono assolutamente da evitare. poiché lasciano aloni e sbiancamenti . Il cif crema classico, lo smac sgrassatore(per macchie ostinate ,provi sempre in un angolo prima ), sono prodotti validissimi , così come tutti i prodotti neutri o a base acida (prodotti agli agrumi) , molti utilizzano aceto con acqua (molto dipende anche dalla sensibilità personale verso l’ambiente) i prodotti per la pulizia di ultima generazione, molto rivolti verso la sostenibilità ambientale sono sempre molto attenti a non avere componenti aggressivi . In caso di necessità specifiche e dubbi faccia sempre una prova in una zona nascosta oppure utilizzi i prodotti diluiti. Eviti il contatto sul piano di prodotti troppo caldi (pentole direttamente dal fuoco/forno) .per il calcare usi pure Viakal , usando il prodotto sulla spugna e sciacquando velocemente (con moderazione e facendo una prova in un angolo nascosto) oppure usi una soluzione di acqua e aceto bianco (metà e metà) lasciando agire per circa 3-4 minuti e sciacquando abbondantemente. Acqua e aceto sono anche ottimi come sgrassatore naturale .

ESISTE un nostro prodotto STONE CLEANER detergente neutro, che può acquistare tramite il suo rivenditore / marmista nel caso volesse un prodotto dedicato ma non è indispensabile.

Ovviamente è libero di contattarmi ogni volta che ritiene non essere certo, meglio una domanda in più di un danno non riparabile.

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E' vero che i referenti presso l'azienda solo molto cortesi e solerti.

Nella risposta relativa al mio caso, l'operatore/operatrice mi suggerì di utilizzare tranquillamente anche altri prodotti (diversi da quelli da me riferiti come già provati) "quali alcool, viakal molto diluito o altri detergenti comunemente utilizzati per le pulizie2.
Indicò peraltro, come ultima possibilità, quella di "far smontare il top" e consegnarlo al loro marmista per "effettuare una lucidatura".

Al momento sono sinceramente indecisa sul da farsi. Anche perchè, se dovessi optare per la 2° soluzione, vorrei che fosse l'ultima e definitiva lucidatura.
E se invece il top continuasse poi a macchiarsi??? In questo periodo sto tenendo il piano in osservazione, e per fortuna macchie nuove non ne scorgo.
Un vero peccato, che si sia macchiato, dato che per il resto ha un'eccellente resa estetica.

Grazie delle risposte.
Effettivamente con un po' di superficialita' l'ho scelto perche' molto luminoso ,come confermato da aries e in grado di ingentilire il resto della cucina acciaiosa,quindi sono contenta dei vostri pareri positivi anche sulla praticita'.Certo poi come scrive Cinzia puo' capitare che una macchia resista al detersivo,e penetri nel top Pero' il laminato che poteva essere una possibile scelta perche' meno delicato proprio non mi convince .
Grazie salabc anche per i consigli riportati, son felice di leggere che anche per il quarzo posso utilizzare l'aceto

Certo poi come scrive Cinzia puo' capitare che una macchia resista al detersivo,e penetri nel top

Se però in questo caso esiste l'ancora di salvezza della lucidatura (che ingenuamente disconoscevo), tanto male poi non è (salvo disagi e costi - non approfonditi - della lucidatura).
Appena visto che le macchie mi resistevano, avevo invero temuto per che il piano fosse già da sostituire: veramente presto, dopo soli cinque mesi d'installazione (oltre tutto contando che non sto ancora abitando nella nuova casa).

Comunque mi era stata detta fin dall'inizio della pericolosità legata al rischio che il materiale venisse a contatto con sostanze macchianti. Ad oggi, credo sia il vero grande difetto del Silestone, quasi al limite dell'usabilità. Per esempio, in bagno non potrò truccarmi se non veramente attenta ad ogni mio singolo movimento (che sul top non cada il rossetto!!! Il quale, nel mio caso, corrisponde non di rado a quello nell'avatar...). Ahimè, che grossa pecca!

Cinzia, sicuramente in bagno nel mio caso sarebbe da incubo, anch'io amo truccarmi, con prodotti minerali quindi polverine colorate ovunque certo esiste la lucidatura pero' non e' propriamente comoda...
Ma quali sono gli elementi che macchiano indelebilmente?

No, non saprei risponderti.

Il rappresentante mi aveva esplicitamente allertata appunto su rossetti e smalti, ma credo con valenza del tutto esemplificativa.

Poi, per tornare al discorso precedente, delle mie due macchie rossa e nera, di certo la prima è nata per via di una spugnetta imprudentemente appoggiata sul piano, con la quale poco prima avevo provveduto a pulire le piastrelle del bagno. In quel caso, la spugnetta aveva assorbito i residui della posa in opera (penso della fugatura rossa) e da ciò la macchia istantanea sul top.
Nel secondo caso tendenzialmente potrebbe essere la stessa cosa (posto che ci sono anche piastrelle e fughe nere). Solo che quella macchia non l'ho avvertita per tempo, avendo il bagno cieco e quella volta privo di luce. Può darsi che proprio il lasciar per tanto tempo la macchia depositita l'abbia, purtroppo, consolidata nel piano.

Altro non saprei... Spero anzi che il mio serbatoio d'esperienze si fermi qua .

Grazie Cinzia, spero che la tua esperienza macchie sia conclusa

Quasi quasi mando una mail alla silestone e sentiamo che mi risponde

Buona idea!

Così potresti riportarci le dritte.

Comunque, ora che ricordo, ho un file (di cui non ricordo la provenienza, ma magari mi è giunto direttamente dal produttore - devo far mente locale) in cui, oltre alle caratteristiche dello Silestone, c'è il capitoletto "Macchie persistenti".
Entrando nel merito potrei però deluderti, perchè è abbastanza generico nell'indicare le fonti del pericolo.
Apre così: "Nell'eventualità di macchie più ostinare innanzitutto pulire l'area con l'acqua calda e applicare un detergente CIF". Cita anche sostanze 'specifiche', tipo "cibo, gomma, ecc.", ma, appunto, non è così analitico nell'enucleare quali siano acerrimi nemici del materiale.

Se può esserti utile, prima o dopo aver chiesto l'autorevole parere della casa madre, fammi pure sapere.

nelle vernici, ma sono sicuro di aver visto schede equivalenti nei laminati esistono specifiche tecniche nel merito delle macchie: diversi liquidi sono lasciati sul piano per x tempo (fino a 24 ore) e poi vengono rimossi con un detergente... c'è una bella regola UNI/EN che disciplina i liquidi da usare, i tempi e la lettura dei risultati.
Di solito le bestie nere per le vernici sono caffè e vino per la cucina e smalti/solventi per il bagno. Strano che non ci siano pubblicazioni nel merito per i quarzi. E sinceramente la risposta Stone italiana è molto molto prudente...
Diciamocelo chiaro una macchina incrostata che stenta a venire via ma che lasciando agire un detergente viene via non è un problema: il problema è quando il liquido penetra nella superficie perchè in quel caso non c'è più detergente che tenga. Pertanto può accadere che su un piano della cucina caschi una goccia di caffe o di vino, questa evapori e poi risulta più difficoltosa da rogliere ma il vero problema è quanto la bottiglia sporca o la tazzina o la macchinetta da caffe non permettono al liquido di evaporare e lo mantengono quindi allo stato liquido per ore (se non giorni) favorendo la penetrazione.
Non so cosa si intenda per "lucidatura" di un piano in quarzo ma se è come la intendo io la lucidatura asporta una minima parte di superficie e quindi può chiaramente rimediare ad assorbimenti non profondi però è un processo industriale: la norma UNI/En vattelapesca che citavo sopra boccerebbe il prodotto in quanto è ammessa solo la pulizia con uno specifico detergente.

grazie cinzia,aspettiamo la risposta se mai ci sarà...

grazie qsecofr,sei stato molto chiaro ,praticamente la cosa essenziale per non macchiare questo materiale è di non lasciare nulla sulla macchia che possa impedirne l'evaporazione.
Quindi un accortezza potrebbe essere quella di pulire e asciugare tutto quello che si lascia sul piano per lunghi periodi (come faccio tutt'ora a dire il vero con l'acciaio,maledetto calcare ).

capperugiola ha scritto:grazie cinzia,aspettiamo la risposta se mai ci sarà...

grazie qsecofr,sei stato molto chiaro ,praticamente la cosa essenziale per non macchiare questo materiale è di non lasciare nulla sulla macchia che possa impedirne l'evaporazione.
Quindi un accortezza potrebbe essere quella di pulire e asciugare tutto quello che si lascia sul piano per lunghi periodi (come faccio tutt'ora a dire il vero con l'acciaio,maledetto calcare ).

si ma in realtà è più facile a dirsi che a farsi... il caso classico è la bottiglia appunto di vino rosso... festa con gli amici, appoggi la bottiglia di cabernet sul piano una goccia cade di fuori e piano piano raggiunge il fondo e per capillarità se ne sta li tutta la notte... poi a casa mia che non bevo molto vino ma caffè si ho il problema della macchinetta del caffè appunto: sotto la macchinetta c'è una vaschetta che perennemente qualche goccia la fa traboccare e li permane a lungo, con il laminato risolvo il problema con un po' di chanteclair però il caffe se ne sta giorni a contatto incontrastato.
Per i marmi naturali poi che sono più porosi ed anche tendenzialmente deboli agli acidi il problema era molto molto serio perchè oltre al caffè e vino non amava l'olio (che non evapora) e non amava l'aceto e non amava il succo di limone.
E a proposito di acidi per esempio la bottiglia di viakal si dimostra letale anche con i laminati: la sua vittima preferita sono i top del bagno...
In sintesi il nemico non è la goccia che vedi ed asciughi ma la bottiglia sporca alla quale non dai importanza.