Mi spiace qsecofr ma questa volta non mi trovo d'accordo........

Dici bene quando scrivi: "Il marmista spera che vada bene così...."

In realtà il cliente in fiducia non controlla ogni millimetro della cucina pensando di potersi fidare e che non ce ne sia bisogno (...e noi sappiamo quanto ci da fastidio il cliente diffidente che ci controlla tutto).........in questo caso il venditore (se a conoscenza) e sicuramente il fornitore non si è comportato onestamente, anzi proprio in malafede.......non doveva riparare la lastra ma sostituirla in quanto le era stata pagata nuova oppure comunicare il difetto e proporre uno sconto e attendere se veniva accettato o meno........poi la lastra sbeccata la poteva rifilare e sicuramente poteva essere riutilizzata in lavori successivi considerando che è un colore comune............si è persa un'occasione per fare ricredere i clienti che non è necessario pagare a cucina montata e controllata...........come si dice: "Sono le persone che fanno le aziende/negozi".

Quindi se vi vendono un'automobile bollata o graffiata dato che il difetto non ne inficia l'utilizzo è tutto ok?

ma dai...

bayeen ha scritto:Quindi se vi vendono un'automobile bollata o graffiata dato che il difetto non ne inficia l'utilizzo è tutto ok?

ma dai...

non mettetemi in bocca parole che non ho detto: il pezzo come ho detto è incontestabilmento difettato ed il cliente ha il diritto (che è poi prima prassi che legge) di avere la sostituzione o un equo risarcimento.
Comunque, e mi è successo, se per caso graffiano la macchina scaricandola dalla bisarca non sostituiscono la carrozzeria: te la stuccano dal primo carrozziere e te la danno e non te lo dicono: e prega di non avere difettucci al motore/centralina eccetera perchè prima di sostituire parti grosse ti fanno andare 40 volte a fare "aggiornamenti software" quindi è proprio l'esempio sbagliato. Il fatto è che se vogliamo su una cucina c'è sempre un incontestabile difetto: una bordatura con una riga più evidente, uno schienale tagliato così così, un retro fatto con un colore discutibile, il legno con un nodino proprio non perfetto, lo stucco de lavello che un po' esce di qua diverso da di la: tutti questi difetti non inficiano il valore del bene in modo significativo ma danno fastidio e pertanto si lascia un po' al buon senso delle parti la faccenda: ma volendo si potrebbe finire in tribunale ad ogni cucina venduta: facciamo un giochino: siete un giudice: quantificate economicamente il disagio subito dal cliente ad avere questo angolo finito di m3rda per 20 anni davanti agli occhi: quanti soldi riconoscereste?

anche perchè... giusto per la opportuna conoscenza, nel raggio di 5 km da casa mia ci sono 2 ditte specializzate in ritocchi per mobilia (cere e spiriti), di cui una in particolare FA (nel senso proprio del termine) SOLO QUELLO per vivere, ...Sappiate che non stanno fallendo ed hanno anche parecchio lavoro. Secondo voi una ditta quanti pennarelli e cere al giorno deve produrre per campare? Chi è che consuma tutti questi pennarelli senza avvisare il consumatore finale? Ripeto: marmista brutto e cattivo fin che volete però certo non è una gran novità.... il mobiliere se n'era accorto per forza quando ha messo il fianco, come faceva a non accorgersene: ha taciuto: gli andava pure lui bene così e sperava di non rismontare giù tutto altro che "non se n'è accorto".

A mio avviso un danno come questo va innazitutto comunicato al cliente in fase di montaggio e non aspettare che se ne accorga,perché sicuramente se ne accorgerà pertanto....
Poi,volendo,si può dialogare con il cliente e vedere se, a fronte di un ragionevole indennizzo,allo stesso possa star bene tenerselo altrimenti.....va sostituito.
Non credo che debba essere tirato fuori l'argomento che tale danno non inficia la funzionalità del mobile....è chiaro che non lo fa ma un cliente non acquista solo la sua funzionalità ..acquista anche l'estetica.
cla56

cla56 ha scritto:

A mio avviso un danno come questo va innazitutto comunicato al cliente in fase di montaggio e non aspettare che se ne accorga,perché sicuramente se ne accorgerà pertanto....
Poi,volendo,si può dialogare con il cliente e vedere se, a fronte di un ragionevole indennizzo,allo stesso possa star bene tenerselo altrimenti.....va sostituito.
Non credo che debba essere tirato fuori l'argomento che tale danno non inficia la funzionalità del mobile....è chiaro che non lo fa ma un cliente non acquista solo la sua funzionalità ..acquista anche l'estetica.
cla56

si certo: l'estetica ha un valore eccome. Ma la mia frase non era tratta a caso, era tratta dal codice civile:
Articolo 1490:

Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi [1491] che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata (1) o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore

In modo "apprezzabile il valore", vuol dire tutto e nulla ma un angolino riparato, che domani appunto sarà la bordatura così così, il laccato non proprio a specchio, il puntino nero nel fianco del melamminico secondo voi "diminuiscono in modo apprezzabile il valore della cucina?" Sian tutti d'accordo che se c'è il difetto ed il cliente vuole si cambia il pezzo o (cosa che non farei mai di principio) si fa l'abbattimento ma se vi astraete dalla prassi comune che è appunto quella del sostituire e tacere ed applicaste la legge dello Stato oppure più semplicemente doveste per forza valutare una cucina perchè magari vendete casa o simili: come fareste a dare un "prezzo" a questo tipo di difetti? (che poi l'usato sulle cucine vale praticamente meno di zero ma va be è un altro argomento).

Vorrei segnalarvi il caso di cui sono stato vittima e che ritengo utile diffondere in modo da tutelare altri consumatori.

Nel 2015 ho acquistato un piano di Okite dal rivenditore di mobili "Loggia Arredamenti" di Roma.
Dopo meno di 2 anni ho notato che sotto la bottiglia del sapone liquido neutro (vedasi foto) si era formato uno strano alone. A nulla sono valsi i vari tentativi di pulizia. Ho quindi subito pensato che il prodotto che mi era stato venduto non fosse autentico. A distanza di 8 mesi dalla mia prima segnalazione al venditore, finalmente ieri ho ottenuto una risposta (ahimè solo verbale per il momento) dalla Società produttrice - che ha riconosciuto l'autenticità del prodotto tramite visita ispettiva di un loro responsabile locale - la quale scarica ogni responsabilità, sostenendo che probabilmente è stato utilizzato un prodotto per la pulizia che ha corroso il piano oppure la bottiglia del sapone liquido conteneva non si sa quale prodotto corrosivo.
Non le sembra troppo facile scaricare ogni responsabilità con simili affermazioni?
Se i prodotti per la pulizia che uso fossero corrosivi per il piano Okite, come mai la corrosione è presente solo dove era appoggiata la bottiglia e non in altri punti?
Ho speso € 600 per un piano che credevo più resistente della pietra, quando avrei potuto spendere molto meno per un granito.
La verità è che questi tanto decantati prodotti chimici non hanno le qualità che i produttori pubblicano e neanche loro sanno esattamente a quali prodotti sono sensibili, fino a quando qualche malcapitato consumatore ne rimane vittima, come il sottoscritto.
Spero che codesto Sito sia realmente dalla parte degli utenti e faccia in modo di far conoscere al proprio pubblico questa mia "fregatura".
Sono ovviamente a disposizione per fornire tutti i dettagli del caso.

Gentile signor Degu, premesso che non sono una professionista ma una semplice utente, che mi dispiace per il suo problema e che non vedo fotografie, ritengo che lei sia vittima, più che di una frode, soprattutto di aspettative esagerate nei confronti dell'okite.
Si tratta in ogni caso di un piano costituito da un mix di quarzo e resina e come tale è soggetto ai danni che calcare e sostanze eccessivamente acide o basiche possono provocare a contatto con esso ( soprattutto se il contatto si protrae nel tempo), nonché ai danni da calore (molto più di quanto lo sia una pietra naturale).
Credo che potrà verificare quanto affermo attraverso la consultazione delle istruzioni per la manutenzione del piano che le saranno sicuramente state consegnate assieme alla cucina o facendo qualche ricerca in internet.

degu ha scritto: Sono ovviamente a disposizione per fornire tutti i dettagli del caso.

...fornisca fornisca... anche perchè la foto non si vede. Deve caricarla in un server di immagini tipo imgur e tirare dentro il link nel messaggio.
E comunque la descrizione è abbastanza accurata dal poter dire che: il quarzo SI è comunque meno assorbente e in definitiva meno delicato delle pietre naturali. NO: non è indistruttibile, inattaccabile o totalmente inassorbente o altre cose fotoniche.
Se lei credeva fosse indistruttibile allora, mi permetta, è stato un po' ingenuo.

Il sapone ed i prodotti per la pulizia in generale contegono tensioattivi, solventi (alcooli e limonene) e talvolta acidi o basi forti (marsiglia/NaHO wcnet-HCl e via discorrendo). Sono stati messi dentro appositamente per penetrare in profondità nel primo caso, sciogliere nel secondo, corrodere nel terzo e sotto un contenitore possono agire e rimanere a contatto per giorni e giorni.

degu ha scritto:Vorrei segnalarvi il caso di cui sono stato vittima e che ritengo utile diffondere in modo da tutelare altri consumatori.

Nel 2015 ho acquistato un piano di Okite dal rivenditore di mobili "Loggia Arredamenti" di Roma.
Dopo meno di 2 anni ho notato che sotto la bottiglia del sapone liquido neutro (vedasi foto) si era formato uno strano alone. A nulla sono valsi i vari tentativi di pulizia. Ho quindi subito pensato che il prodotto che mi era stato venduto non fosse autentico. A distanza di 8 mesi dalla mia prima segnalazione al venditore, finalmente ieri ho ottenuto una risposta (ahimè solo verbale per il momento) dalla Società produttrice - che ha riconosciuto l'autenticità del prodotto tramite visita ispettiva di un loro responsabile locale - la quale scarica ogni responsabilità, sostenendo che probabilmente è stato utilizzato un prodotto per la pulizia che ha corroso il piano oppure la bottiglia del sapone liquido conteneva non si sa quale prodotto corrosivo.
Non le sembra troppo facile scaricare ogni responsabilità con simili affermazioni?
Se i prodotti per la pulizia che uso fossero corrosivi per il piano Okite, come mai la corrosione è presente solo dove era appoggiata la bottiglia e non in altri punti?
Ho speso € 600 per un piano che credevo più resistente della pietra, quando avrei potuto spendere molto meno per un granito.
La verità è che questi tanto decantati prodotti chimici non hanno le qualità che i produttori pubblicano e neanche loro sanno esattamente a quali prodotti sono sensibili, fino a quando qualche malcapitato consumatore ne rimane vittima, come il sottoscritto.
Spero che codesto Sito sia realmente dalla parte degli utenti e faccia in modo di far conoscere al proprio pubblico questa mia "fregatura".
Sono ovviamente a disposizione per fornire tutti i dettagli del caso.

Caro degu,

Intanto se non seguono foto al tuo post, tutto quello che hai scritto è solo aria fritta!

Premetto che non amo particolarmente il prodotto che tu citi e che uso sempre di meno a favore di altri marchi che ritengo molto più validi e con un prezzo migliore ed anche per questo negli ultimi anni continua a perdere quote di mercato...........aggiungo che mi sembra tu abbia speso poco per quel top se consideri che un top in laminato HPL H 4 bordo ABS costa circa 90 euro + IVA al ML.......comunque sotto al top il marchio del produttore è scritto ad inchiostro per verificare l'originalità del prodotto....ma è anche vero che esiste una tipologia del marchio che si chiama"Prontotop" che costa molto di meno rispetto allo standard con spessore minore e minore % di quarzo con una garanzia minore. Aggiungerei anche di non paragonare il quarzo in generale al granito anche in considerazione che il costo ormai si equivale a differenza di ciò che scrivi tu.

Forse l'unico che aveva l'aspettativa che fosse indistruttibile eri proprio tu mentre gli altri acquirenti sanno che ogni materiale ha i suoi pro e i suoi contro e periodicamente deve avere una sua manutenzione che evidentemente tu non hai eseguito nel momento in cui non hai pulito per intero il top ma sei passato intorno agli oggetti sopra di esso (come la bottiglia di sapone liquido)....sbagliando! .....perchè immagino che quando pulisci per esempio la scrivania la liberi dagli oggetti sopra di essa per pulire il piano e quando fai la doccia non entri in mutande. Il produttore può contestare la garanzia se tu non utilizzi il buon senso e la giusta cura nel suo utilizzo.....non si tratta di una fregatura.

Parlando di questa problematica, ho avuto un colloquio di recente con il tecnico di un marchio concorrente che al momento è il primo marchio sul mercato....e che in alcune situazioni è chiamato a visitare il top a casa del cliente e mi diceva che appena entra in casa capisce se il problema è dovuto al prodotto oppure al cliente.....quando viene chiamato perchè il cliente lamenta macchie sul top in agglomerato di quarzo quasi sempre si accorge che la casa è poco pulita e così anche il top....questo comporta che sul top si viene a creare una patina soprattutto dovuta a polvere mista a calcare e residui organici che lui suggerisce di pulire con Viakal senza problemi e che permette di togliere questa "pellicola" di sporco per ritrovare il top sottostante ancora intatto.........purtroppo in questo settore negli ultimi anni il prezzo è una forte discriminante ed il cliente pensa che acquistando il top in quarzo abbia preso un ottimo prodotto ma in realtà ci sono quarzi che hanno una percentuale di quarzo molto bassa che sono soggetti a macchie mentre ce ne sono altri sui quali puoi addirittura appoggiare una pentola appena tolta dal fuoco o che hanno un ulteriore trattamento idrofobo......chi acquista dovrebbe capire cosa viene proposto e a che prezzo e non decidere solo sul prezzo perchè così potrebbe avere meno qualità........se pensiamo a chi vende il top in quarzo al prezzo del laminato...a volte mi dico se i clienti sono fessi!

Tornando a noi......attendiamo foto per capire se il prodotto è andato in profondità "mangiando" il materiale oppure se la macchia è superficiale e pulire con un prodotto che magari loro hanno a disposizione per ripristinare il materiale come in origine.