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#391
posso dire la mia? quello del tu o del lei o del vossia è un argomento molto legato anche ad un aspetto regionale... Mi accorgo viaggiando per l'italia che alcune zone non dare del TU risulta quasi una mancanza di apertura e pertanto un mantenere le distanze...Zona roma per esempio il lei è quasi bandito... in altre zone invece è sempre una questione di rispetto ed a volte non nego che non è facile calarsi immediatamente nella parte in quanto sei abituato ad un ruolo di rispetto che dimostri con il Lei... poi vai in Calabria e ti danno del Voi... e tu ti guardi attorno per vedere chi ti segue :D
Comunque a parte tutto credo che l'intervento di Saul possa far riflettere anche su un aspetto che spesso il rivenditore trascura di brutto (se vogliamo un po anche il discorso che faceva stefanenko) che è legato al modo di comunicare e di porsi... Ci sono anche degli appositi corsi di comunicazione nella vendita... ora non vorrei dire che servono a tutti i costi anche perchè di solito ci vanno tutti i venditori di folletti e pentolame porta a porta... ma forse forse ci sarebbe da riflettere sull'utilità ultima di queste cose... Il sapersi porre di fronte al cliente con un atteggiamento corretto "in base al cliente che si ha davanti" forse è utile almeno tanto quanto per esempio la cura dei colori e dell'oggettistica nel punto vendita (altra cosa a volte purtroppo trascurata e pure importante).

#392
Lui/Lei/Tu/gli altri eccetera. A riguardo dico solo che qualche volta mi è sfuggito un "Lei" dopo ormai consueti "Tu", spero che quel cliente non se la sia presa troppo.....



dove si era rimasti? forse a parlare di piani e alzate?

confermo anch'io la tendenza al quarzo per chi vuole una bella cucina e ha disponibilità di spesa, è visto attualmente come il miglior materiale per il top. E soprattutto confermo che si fanno tanti schienali, non solo per l'estetica ma anche per un fatto pratico (niente fughe da pulire!!)
Una curiosità al riguardo: si parte sempre con dei disegni in cui lo schienale arriva a massimo 40 cm dal piano e poi il più delle volte in fase di conferma il cliente esige che lo schienale arrivi fino a toccare i pensili..

Si parlava anche di colori: non ho mai azzardato il nero lucido e credo che salterò questa tendenza a piè pari (proprio non mi piace), il bianco imperversa ancora, il rovere moro sta andando giù anche se mantiene comunque una bella fetta. Invece le finiture che vanno sempre di più sono il poro aperto spazzolato, questo comunque a 360° per tutto l'arredamento.

#393
qsecofr ha scritto:posso dire la mia? quello del tu o del lei o del vossia è un argomento molto legato anche ad un aspetto regionale... Mi accorgo viaggiando per l'italia che alcune zone non dare del TU risulta quasi una mancanza di apertura e pertanto un mantenere le distanze...Zona roma per esempio il lei è quasi bandito... in altre zone invece è sempre una questione di rispetto ed a volte non nego che non è facile calarsi immediatamente nella parte in quanto sei abituato ad un ruolo di rispetto che dimostri con il Lei... poi vai in Calabria e ti danno del Voi... e tu ti guardi attorno per vedere chi ti segue :D.
E' chiaro che Lei e Voi dipende dalle zone... però è sempre diverso che dare del Tu. E non significa mantenere le distanze ma essere educati e rispettosi. Non capisco proprio come lo si possa vedere come uno sgarbo anche di fronte ad una richiesta specifica ( tra l'altro ho detto che a questa richiesta mi adeguo, sempre per rispetto del cliente, ma lo trovo assurdo e ribadisco che è una tattica usata per entrare in una confidenza che sfocia in una ben specifica richiesta).
Chiuso l'OT

#394
Saul1978 ha scritto: comunque stiamo tergiversando troppo! E' il sacro thread di solari questo! :P :wink:
Odi profanum vulgus et arceo... :twisted:



Tornando al discorso essenze e colori... in questo momento mi è venuta la fissa dei grigi... e dei tortora, mi sto riempiendo il negozio di questi colori, opachi, lucidi... piano piano sto eliminando parecchio bianco, terrò giusto una cucina in total white, tutto il resto (anche giorno e notte) nei colori citati. Le essenze mi lasciano molto dubbioso... ho del noce canaletto, ma sembra non riscontrare molto successo... il rovere scuro ormai lo odio... sto provando con il rovere tabacco... ed i laccati a poro aperto.


P.s/OT x i colleghi: "di là" vi stiamo aspettando... vi aspetta un bel comodino scompagnato... :lol:
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#396
Solaria ha scritto:Ed i legni chiari: rovere, rovere sbiancato,faggio,acero ecc vanno o non li vuole nessuno :?:
rovere chiaro sopravvive solo in cucina molto ridimensionato.
faggio ed acero solo per l'austria e tra i monti pallidi... Olabach? vero?

#397
Solaria ha scritto:Ed i legni chiari: rovere, rovere sbiancato,faggio,acero ecc vanno o non li vuole nessuno :?:
ehhh bel dilemma... le ditte li hanno un po' abbandonati (alcune essenze prematuramente... il rovere sbiancato lo lavoravo benissimo e me l'hanno eliminato quasi tutti...)

il faggio è rognoso e poco attaente... fa tanto "mobile in kit di montaggio" ;-)

l'acero secondo me avrebbe ancora il suo perchè, ma pochi lo propongono.

Che essenza era quella che presentava Arclinea quest'anno al Salone?
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#398
SOLARI 1921 ha scritto:
Odi profanum vulgus et arceo... :twisted:
stika..... :D
talvolta mi chiedo perché debba cambiare casa ogni 10 anni

#400
Il rovere sbiancato va ancora abbastanza da me. Anta a telaio.
Non solo. Pure il ciliegio ancora piace (sempre telaio).
ALLEGRI

#401
Ancora richieste di ciliegio ma su modelli ormai passati (ovali, rotondi), forte la richiesta di rovere scuro, quasi assente il bianco se non per cucine e armadi. Noce canaletto pochissimo.
La proposta è rovere tabacco abbinata a gradazioni di tortora e bianco.

#403
Gia', vorrei saperlo anch'io.....
Anche a me faceva piacere dialogare con i colleghi fino a ieri sera....... :( :wink:
ALLEGRI

#404
allegri ha scritto:Gia', vorrei saperlo anch'io.....
Anche a me faceva piacere dialogare con i colleghi fino a ieri sera....... :( :wink:
:cry: sono triste anche io.