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#106
E l'ambiente ? Non è un'entità astratta siamo noi , la nostra salute e la nostra sopravvivenza nel pianeta...altro che nuova tecnologia!!
Se ogni famiglia in 18 anni butta un frigorifero, un forno, una lavastoviglie,una lavatrice,(per chi le ha anche un 'asciugatrice),un microonde,una cappa,un piano cottura = 8 grandi elettrodomestici non è come se ne buttasse 16 o 24
Sinceramente tutti questi progressi in questi anni io non li ho visti!Più che altro ho visto dei "progressi" intesi come strategie per fare durare meno gli elettrodomestici :!: Le lavatrici con la manopola duravano molto di più, ora che c'è l'elettronica si imballa tutto più facilmente e devi chiamare l'assistenza, con forte aggravio di spesa.

#107
Solaria ha scritto:E l'ambiente ? Non è un'entità astratta siamo noi , la nostra salute e la nostra sopravvivenza nel pianeta...altro che nuova tecnologia!!
Se ogni famiglia in 18 anni butta un frigorifero, un forno, una lavastoviglie,una lavatrice,(per chi le ha anche un 'asciugatrice),un microonde,una cappa,un piano cottura = 8 grandi elettrodomestici non è come se ne buttasse 16 o 24
Sinceramente tutti questi progressi in questi anni io non li ho visti!Più che altro ho visto dei "progressi" intesi come strategie per fare durare meno gli elettrodomestici :!: Le lavatrici con la manopola duravano molto di più, ora che c'è l'elettronica si imballa tutto più facilmente e devi chiamare l'assistenza, con forte aggravio di spesa.
Beh, c'è da dire che il riciclo ha fatto passi in avanti e i materiali sono sempre più pensati per essere riutilizzati.
:wink: :wink: :wink:
"adesso siamo compagni di vita / di vita sognata e di sopravvivenza / la nostra casa è arredata con i tuoi colori / e con le mie parole / i nostri libri mescolati insieme intrecciano / e fondono le nostre storie"
La promessa - Niccolò Fabi

#108
La mia prima lavatrice è durata 19 anni. La seconda (quella attuale) ha già 5 anni e spero che duri ancora molti anni.
Ma i nuovi eldom hanno consumi decisamente più bassi, si è fatto molto in questo senso.
La lavastoviglie che abbiamo ordinato lava con 7 litri d'acqua...
Anche questo è un aspetto importante.

#109
Solaria ha scritto:E l'ambiente ? Non è un'entità astratta siamo noi , la nostra salute e la nostra sopravvivenza nel pianeta...altro che nuova tecnologia!!
Se ogni famiglia in 18 anni butta un frigorifero, un forno, una lavastoviglie,una lavatrice,(per chi le ha anche un 'asciugatrice),un microonde,una cappa,un piano cottura = 8 grandi elettrodomestici non è come se ne buttasse 16 o 24
Sinceramente tutti questi progressi in questi anni io non li ho visti!Più che altro ho visto dei "progressi" intesi come strategie per fare durare meno gli elettrodomestici :!: Le lavatrici con la manopola duravano molto di più, ora che c'è l'elettronica si imballa tutto più facilmente e devi chiamare l'assistenza, con forte aggravio di spesa.
perchè se diminuiscono i consumi non si fa un favore anche all'ambiente? le riserve d'acqua pensi siano eterne? La quantità di CO2 consumata da una lavatrice di 20 anni fa pensi sia paragonabile ad un modello attuale?

L'optimum non esiste. E' sempre una questione di compromessi.
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#110
è vero che lo smaltimento degli eldom è un problema, come lo è lo smaltimento delle auto, dei cellulari, degli imballi per alimenti... quanti imballi x alimenti vengono smaltiti ogni anno?
Eppure questo problema potrebbe essere più facilmente ridotto se si re-iniziassero ad usare i prodotti sfusi.
Qualcosa si sta facendo ma è ancora troppo poco, secondo me.

#111
Ma infatti! dovremo pagare noi il maggior prezzo in termini di coscienza ecologica al posto delle grandi aziende?

Cosa si è fatto per ridurre l'impatto degli imballaggi sull'ambiente? una scatola di cereali ha 2 tipi di imballo, cartone per far in modo di gestire al meglio il discorso packaging e trasporto e il sacchettino di plastica del prodotto, ho visto un solo detergente per pavimenti nella grande distribuzione utilizzare una sorta di principio concentrato a mo' di ricarica per fare in modo che il flacone comprato la prima volta potesse essere riutilizzato acquistando solo questa ricarica e aggiungendo acqua: è la Emulsio. Quante aziende fanno lo stesso?

e la stessa cosa è per la produzione di componenti elettroniche o per gli elettrodomestici. A breve ci sarà il problema dello smaltimento delle celle che compongono gli impianti fotovoltaici.

Viviamo e quindi produciamo rifiuti.
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#112
*Francy* ha scritto:Ma infatti! dovremo pagare noi il maggior prezzo in termini di coscienza ecologica al posto delle grandi aziende?
.
... evidente!!! ... le grandi o piccole aziende producono CIO' CHE LA GENTE VUOLE. Il sapone lavamani è prodotto in bottiglie di plastica e reso cremoso con il 70% di comune acqua perchè la gente non vuole più usare la saponetta dura e quindi mamma Henkel o Johnson fanno quello e chiuso il discorso.
Il problema è nella scarsa lungimiranza politica: era la politica a dover imporre a suo tempo che certe cose non avvenissero per esempio con una legge tipo quella sulle borse nei supermercati, con regole più severe di riciclaggio, forse anche tassando (e quindi rendendo meno convenienti) determinati prodotti... Però non si riversano le colpe sulle aziende: le aziende hanno uno scopo: produrre merce che la gente compra e guadagnare: tutto il resto non è compito dell'azienda.

#113
*Francy* ha scritto: è la mia stessa filosofia per gli elettrodomestici. Per me, per le mie esigenze, comprare una miele a 1.000 euro di piu' di quello che posso pagare una candy non ha senso perchè cmq la tecnologia va avanti e tenere un eldom 15 anni per ammortizzarne il costo vuol dire rinunciare ai progressi che spaziano dai programmi a, soprattutto, consumo energetico e di acqua.
un conto è cambiare un eldom x' lo si vuole rinnovare, un'altro è farlo x' si è rotto... quando si vuole cambiare è x' lo si può fare, quando qualcosa si rompe nn sempre si è pronti ad affrontare una certa spesa, x cui meglio spendere un pò di + x avere affidabilità, qualità e risparmio in termini di consumo...

#114
qsecofr ha scritto: le aziende hanno uno scopo: produrre merce che la gente compra e guadagnare: tutto il resto non è compito dell'azienda.
e allora la responsabilità va distribuita un po' a tutti: a me consumatore creandomi quella coscienza ecologica che mi permette di perdere metà della mia giornata a dividere i rifiuti, a te politico che devi cercare di tutelare la cosa pubblica, l'ambiente appunto creando leggi ad hoc che limitino la logica del puro guadagno e infine a te azienda che cerchi di interagire con gli altri due attori producendo un prodotto le cui parti possono essere facilmente riciclate, il cui imballo puo' essere facilmente separato e riciclato utilizzando il piu' possibile materiali a basso impatto ambientale (carta, plastica, vetro), INSERENDO NELL'ETICHETTA LE INFORMAZIONI SUL RICICLO DEL PRODOTTO E DEL SUO IMBALLO.

Insomma tutti devono fare la propria parte. A me pare che, attualmente i consumatori se ne accollano il peso maggiore.

Ad onor di cronaca ho trovato alla coop un tipo di bicchieri usa e getta completamente compostabili, ero una donna felice quando li ho comprati.
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#115
Kia ha scritto:
*Francy* ha scritto: è la mia stessa filosofia per gli elettrodomestici. Per me, per le mie esigenze, comprare una miele a 1.000 euro di piu' di quello che posso pagare una candy non ha senso perchè cmq la tecnologia va avanti e tenere un eldom 15 anni per ammortizzarne il costo vuol dire rinunciare ai progressi che spaziano dai programmi a, soprattutto, consumo energetico e di acqua.
un conto è cambiare un eldom x' lo si vuole rinnovare, un'altro è farlo x' si è rotto... quando si vuole cambiare è x' lo si può fare, quando qualcosa si rompe nn sempre si è pronti ad affrontare una certa spesa, x cui meglio spendere un pò di + x avere affidabilità, qualità e risparmio in termini di consumo...
una lavatrice bosch da 8 kg con 1400 giri di centrifuga partenza ritardata classe a
http://www.euronics.it/acquistaonline/C ... rovaprezzi

stesso rivenditore una miele con le stesse caratteristiche a livello di carico e centrifuga a 1600 giri quindi qualcosina in piu'

http://www.euronics.it/acquistaonline/C ... rovaprezzi

stiamo parlando di 1000 euro di differenza, aiutatemi a dire mille euro, mille euro.

ci faccio una carrettata di assistenze e con quello che costa la seconda ce ne compro due di bosch.
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#116
*Francy* ha scritto:
Insomma tutti devono fare la propria parte. A me pare che, attualmente i consumatori se ne accollano il peso maggiore.
ti pare ma forse non conosci quello che c'e' dietro.... per esempio (non tanto calzante ma per rendere l'idea) pressochè tutte le aziende del mobile della mia zona non hanno i cassonetti normali dei comuni: le parti legnose sono ovviamente riciclate, gli imballi riciclati e tutto quanto è diverso deve venir smaltito in proprio dall'azienda a proprie spese... in compenso possiamo pagare "metà" della tassa comunale sui rifiuti (calcolata sui metri quadrati di superficie coperta)... per la mia azienda sono circa 7000 euro l'anno dati in beneficenza al comune per non far nulla.... Haaa ovviamente a parte lo sforzo minimo di dividere le cose c'e' da fare i vari registri di carico scarico ed un modello chiamato MUD che a momenti verrà sostituito se si degnano di spiegarci come da un sistema elettronico con chiavette usb e mille password chiamato SISTRI. Ovviamente fin che hai imballaggi tutto bene, se percaso hai delle latte di vernicie (non importa quante) secca prima di conferirla all'inceneritore devi farla analizzare... mi pare una volta l'anno comunque. Poi ci sono le emissioni in atmosfera: anche li per ogni camino di aspirazione devi mandare le analisi dell'aria in regione una volta l'anno (anche se aspiri trucioli di legno che poi filtri prima di... )... ultimamente hanno cambiato penso sia da mandare alla provincia... ha si... dimenticavo... se per caso una latta è pulita (ma proprio linda) però ha una "X" di nocivo (perchè magari conteneva un sacchetto stagno pieno di colla) quella non è più una latta di ferro: è rifiuto speciale... credimi: quando arrivo a casa il differenziare un imballo non mi sembra sta gran fatica: quello che mi costa fatica è sapere che io divido e poi (molto spesso) portano comunque tutto in inceneritore: esempio: gli imballaggi compresi polistirolo noi dobbiamo conferirli in un bidone (che raccoglie cartone e plastica... anche tetrapac)... il bicchierino del caffè (polistirolo) non lo vogliono neanche pulito... perchè?
Se noti comunque ogni imballaggio ha il triangolino con indicato che tipo di plastica è... è lo stato che non fa il suo...

#117
qsecofr ha scritto:
*Francy* ha scritto:
Insomma tutti devono fare la propria parte. A me pare che, attualmente i consumatori se ne accollano il peso maggiore.
ti pare ma forse non conosci quello che c'e' dietro.... per esempio (non tanto calzante ma per rendere l'idea) pressochè tutte le aziende del mobile della mia zona non hanno i cassonetti normali dei comuni: le parti legnose sono ovviamente riciclate, gli imballi riciclati e tutto quanto è diverso deve venir smaltito in proprio dall'azienda a proprie spese... in compenso possiamo pagare "metà" della tassa comunale sui rifiuti (calcolata sui metri quadrati di superficie coperta)... per la mia azienda sono circa 7000 euro l'anno dati in beneficenza al comune per non far nulla.... Haaa ovviamente a parte lo sforzo minimo di dividere le cose c'e' da fare i vari registri di carico scarico ed un modello chiamato MUD che a momenti verrà sostituito se si degnano di spiegarci come da un sistema elettronico con chiavette usb e mille password chiamato SISTRI. Ovviamente fin che hai imballaggi tutto bene, se percaso hai delle latte di vernicie (non importa quante) secca prima di conferirla all'inceneritore devi farla analizzare... mi pare una volta l'anno comunque. Poi ci sono le emissioni in atmosfera: anche li per ogni camino di aspirazione devi mandare le analisi dell'aria in regione una volta l'anno (anche se aspiri trucioli di legno che poi filtri prima di... )... ultimamente hanno cambiato penso sia da mandare alla provincia... ha si... dimenticavo... se per caso una latta è pulita (ma proprio linda) però ha una "X" di nocivo (perchè magari conteneva un sacchetto stagno pieno di colla) quella non è più una latta di ferro: è rifiuto speciale... credimi: quando arrivo a casa il differenziare un imballo non mi sembra sta gran fatica: ...
La mia azienda è iscritta al sistri e io sono responsabile del procedimento, posseggo rifiuti spacieali sia da smaltire col comune quindi assimilabili agli urbani, sia bidoni di metallo che, pur contenendo alcool isopropilico, debbono essere smaltiti come speciali non pericolosi perchè il mio comune non ha la possibilità di compattarli.
Fidati....so perfettamente di cosa parli.
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#118
*Francy* ha scritto:
La mia azienda è iscritta al sistri e io sono responsabile del procedimento, posseggo rifiuti spacieali sia da smaltire col comune quindi assimilabili agli urbani, sia bidoni di metallo che, pur contenendo alcool isopropilico, debbono essere smaltiti come speciali non pericolosi perchè il mio comune non ha la possibilità di compattarli.
Fidati....so perfettamente di cosa parli.
è allora ti sarà venuto anche il dubbio di perchè un bidone che ha contenuto alcool isopropolico per te azienda sia rifiuto speciale mentre il flaccone di alcool finito che hai a casa non necessita di pressochè alcun accorgimento?(senza poi toccare l'argomento benzina sul quale si potrebbe scrivere un libro)

#119
A me l'hanno spiegato col fatto che il mio comune non ha il compattatore, cioè io devo smaltire con un terzo (ho trovato uno che compra il ferro, mi ha detto che mi viene a prendere la roba e la scarichiamo col sistema sistri ma almeno non mi fa pagare come faceva il vecchio fornitore che avevo) perchè il mio comune non ha i mezzi adatti.

Sul fatto delle etichette con scritto nocivo mi sono sbellicata dalle risate. Praticamente basta andar di acqua ragia se l'adesivo è un po' ostinato e via, no problem :?
PRATICA ETERNA E SOPRATTUTTO FACILE DA PULIRE

#120
*Francy* ha scritto:
Sul fatto delle etichette con scritto nocivo mi sono sbellicata dalle risate. Praticamente basta andar di acqua ragia se l'adesivo è un po' ostinato e via, no problem :?
si ma è un prendersi in giro... io ho fusti puliti (ci puoi mangiare dentro) che tengono un sacco di polietilene contenente colla (manco tanto nociva ma porta comunque una X).... il sacco è stagno altrimenti la colla andrebbe a quel paese nel giro di 2 giorni... non possono per motivi tecnici mettere l'etichetta prodotto sul sacco (anche perchè il fusto occulterebbe le scritte)... cioè non per niente ma è ferro pulito ambito, riciclabile e pagato (se ce n'hai tanto) dai ferrivecchi... ci metti un'etichetta con la X se ne va in discarica ad arrugginire? è così che i quattro pagliacci nei ministeri fanno ecologia? be allora stiamo freschi.