-dany- ha scritto:Ma per favore...cercate di essere seri!
Come fate a parlare di problemi strutturali su una sedia che laciando perdere il fatto che ha ricevuto un sacco di premi, che è progettata da uno dei designer più in vista nella scena internazionale (è il mio preferito...amo tutto ciò che fa Karim Rashid!
), e anche che Bonaldo non è proprio l'ultima azienda di design italiano ma opera ormai da più di 50 anni esportando in tutto il mondo...ecco lasciate perdere questo e pensate che
NON E' STATA PRESENTATA IERI MA NEL 2007!!! VI RENDETE CONTO?? SE AVESSE AVUTO PROBLEMI STRUTTURALI COME DITE VOI A QUEST'ORA SAREBBERO VENUTI FUORI!!
ps Non vorrei dire ma una mia amica ce le ha nello showroom dell' azienda in cui lavora da tempo e cavolo...sono stranamente intatte! Forse lì vengono usate un pò di pi che a casa...che ne dite?
RIngrazio tutti per le risposte.
Per Dany:
- i premi riguardano il designe non la robustezza che per una sedia è un dato considerato scontato
- non sappiamo se i difetti sono venuti fuori o meno. La percentuali di resi e di interventi in garanzia non sono un dato pubblico e, inoltre, la produzione può variare nel tempo superando i difetti rilevati in prima istanza
- la produzione industriale in grande scala presenta difetti con esclusioni rarissime. Risultano difettati pezzi per l'industria aero spaziale, per le autovetture, i singoli bulloni ecc. ; in ogni caso la progettazione è stata accurata e un reparto di controllo qualità vigila sulla produzione. Il difetto talvolta è da imputarsi ad errata progettazione, talvolta all'imprescisa definizione dello scenario nel contesto d'uso, spesso dall'impianto industriale e dal processo a supporto. Se si producono un miliardo di pezzi (esagero per far parere il ragionamento tautologico) alcuni di essi saranno difettati.
Il mio caso, è una
EVIDENZA che conferma (giusto per dire..ci sono tonnellate di evidenze empiriche) quando su.
Poi mi potranno pure dire che le ho lanciate dalle finestre, so che non è così