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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#16
stephanenkov ha scritto:Papresento una ditta che produce top in pietra, in quarzo ed alche in gres laminato (brevetto Laminam ).
Kerlite e' solo il nome commerciale dello stesso prodotto, commercializzato dalla Cotto d'Este ( sempre su licenza Laminam), mentre Sintek e' il nome commerciale ancora dello stesso prodotto commercializzato dalla mia ditta.
Lavorare questo materiale in lastre cosi' grandi ( quello della mia ditta arriva a 360x120 cm.) e' una vera e propria rogna in quanto la materia prima e' fragilissima; un conto e' usare il materiale in piastrelle, altro e' movimentare e lavorare lastre delle misure citate.
Ultimamente la ditta che rappresento ha investito 150.000,00 Euro per un macchinario che possa movimentare, trasportare e lavorare questo prodotto. Nulla a che vedere con i quarzi che a confronto dal punto di vista lavorativo sono dei carri armati.
Immaginate ad es. di movimentare una lastra in vetro ( questo e' il materiale piu' simile al laminam, kerlite o sintek) di 4 cm. per tre metri o piu' di lunghezza, spesso appena 3 mm o poco piu'( per es. il bordo del top).......non si trasporta a mano, si romperebbe in un secondo. Ci vogliono macchinari che con un sistema di ventose distanziare di poco, trasporti il pezzo, possa ruotarlo e disporlo per la lavorazione (taglio,finitura del bordo, incollaggio ecc.).
Insomma, il costo del prodotto e' solo una piccola parte del processo lavorativo ( in definitiva forse la piu' piccola in effetti) che permette a questo materiale di diventare un top per cucina.
I prezzi al pubblico del top cucina variano sul mercato dai 350,00 ai 550,00 euro al metro lineare, dipende dallo spessore della materia prima,dalla qualita' dei macchinari utilizzati,dal tipo di supporto,dalla qualita' delle resine per l'incollaggio, dal tipo di imballo (questo e' fondamentale per i problemi di fragilita' sopra citati),e dal trasporto se compreso o meno, oltre che da tante altre variabili ( la mia ditta ha ad es. delle cabine a temperatura stabilizzata per garantire un incollaggio rispondente ai requisiti richiesti da ogni tipo di colla).Insomma tra il costo della materia prima ed il prodotto finito non c'e' di mezzo il mare.....direi piuttosto l'oceano :D
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#17
Però se non ho capito male la differenza con il vetro c'è. Il vetro anche se supportato rimane fragile lo stesso nel trasporto, la kerlite se supportata ( incollata in un supporto , multistrato o altro) non dovrebbe essere più fragile nel trasporto. Nel caso di un top questo è possibile anzi è indispensabile che sia supportata. In questo caso il trasporto è più facile rispetto ad una lastra di quarzo o di marmo, sia per il peso che per la fragilità ( minore per la kerlite supportata).Se invece devi mettere la kerlite come rivestimento murale allora essa deve viaggiare senza supporto ed il problema dei costi di un materiale fragile si ripresenta. In questo caso ci sono anche i costi delle rotture del posatore che se rompe una lastra di 3 metri non fa lo stesso danno che se rompesse una singola mattonella.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#18
Negativo Solaria :D
Le lamine di gres, anche in presenza di fibra di vetro sottostante, non presentano nessuna elasticita' ( a differenza proprio dei quarzi che possono lievemente curvarsi senza rompersi per la presenza di resina all'interno). Il supporto interno deve poi avere lo stesso o quasi coefficiente di dilatazione per evitare che si scolli il gres dal supporto.
(no legno, multistrato, alveolari alluminio, tamburati ecc.). Il gres laminato e' un materiale durissimo, praticamente impossibile da rigare, cotto ad 800°, quindi resistente alle temperature piu' estreme che possiamo immaginare in cucina ma la flessibilita' si avvicina allo zero!!!!
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#20
Lagoon ha scritto:Quindi, per dire... niente batticarne neanche se supportato?

io non mi trovo pienamente d'accordo con stef... la differenza evidente è che la kerlite è da 3-4mm mentre il vetro si va dai 10mm in su altrimenti la lastra resisterebbe un pò di più.
Quando hai ben supportato la kerlite non hai problemi (IMHO)... come non l'avresti con il vetro...
Per la dilatazione ha ragione stef... non è affar facile ma non per il collante IMHO quanto per il problema imbarcamento che comunque affligge anche il vetro sottile "supportato" allo stesso modo. C'è comunque da ricordare che il collante ed il supporto sottostante hanno di solito una buona elasticità quindi possono risolvere il problema scollamento... mi ripeto secondo me è più un problema (serio) di imbarcamento.
Nel sito della lamilam mi pare si vede un filmino con sfera che cade da 90cm su kerlite supportata e sfera che cade da pochissimi cm su kerlite non supportata facendola in due pezzi... si percepisce istantaneamente cosa fa quella retina "del bigolo" messa sotto... quindi penso che supportando adeguatamente la cosa funga

comunque forse per il batticarne è meglio che ti compri un tavolo in laminato...
Pax tibi Marce

Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#21
Non parlo di resistenza a compressione, parlo di quella a trazione. il materiale non puo' essere piegato. La resistenza a compressione al contrario non e' male.
Facciamo questo esempio: Se il batticarne lo usi sul piano che poggia su di una base, non dovresti aver problemi (magari att.ne al bordo), se lo usi su di un piano a sbalzo allora e' diverso in quanto la forza esercitata tenderebbe a far flettere la parte che aggetta dalle basi.

Qsecofr@ La ditta che rappresento ha deciso di investire qualcosa in piu' per la materia prima ed utilizza delle lastre prodotte in Spagna ( sempre su licenza e con macchinari Laminam), di spessore 5mm piu' fibra di vetro.
Esistono lastre anche da 1,1 cm ( due lastre da 5mm piu fibra di vetro accoppiate), ma la cosa e' sembrata esagerata. Con i 5 mm la resistenza all compressione e' quasi doppia rispetto alla Kerlite da 3 mm.

Questo e' il test del quale parlavi.
http://youtu.be/h_7454lOAn8
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#24
Scusate, ma dov'è finito il tipo che diceva:
Il resto è la lavorazione: se davvero costa un botto, bhe credo che siano soldi rubati
A leggere i vari interventi risulta evidente che realizzare un top su misura in kerlite è tutto fuorchè semplice ... :roll:
Frigoriferi, CAPPE, schienali cucina, pannelli d'arredo, ante, TUTTO DECORATO E/O VERNICIATO anche PERSONALIZZATO!
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#25
Diciamo che per lavoralo ci vogliono una bella quantita' di soldi da investire in macchiari, formazione del personale....insomma da quando entra la materia prima a quando viene consegnata al cliente ( perche' anche trasportarla senza produrre danni significa fare imballi specifici, alloggiare con altri criteri il prodotto nei camion, imparare a caricarlo ed a scaricarlo senza dannegiarlo.....) la "strada" da percorrere e' lunga, non impossibile ma nemmeno da giudicare con sufficienza.

Spero che gabrielix voglia farsi vivo per capire se tutta questa discussione sia servita a spiegare le problematiche della lavorazione di un prodotto come il gres laminato o ce la siamo cantata tra quelli che hanno una esperienza dei costi industriali.
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#26
Per maggiore info volevo comunicare che è arrivato in Italia anche il prodotto della TOP PORZELANIK BARCELLONA che può tranquillamente essere messo allo stesso livello della Kerlite.
Immagine


Il loro laminato ceramico è di spessore 3 mm e viene supportato su 8 mm di resina e 1 mm di acciaio per un totale di 12 mm.
Lastre da 3600 x 1250 con spessore del piano che può variare inserendo sul frontale la costa applicata.

Viene lavorato da Penta srl, trasformatore che ha sede sopra a Verbania che presumo si occuperò della distribuzione dei top lavorati per Piemonte, Valle d' Aosta, Liguria e Lombardia.
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Re: Top in KERLITE: esperienze personali e centro lavorazion

#27
comunque sia, per riprendere il primo post iniziale,
io ho un piano in kerlite, montato, con annesso schienale e ti posso garantire che l'effetto della cucina finita è qualcosa di unico.
Non esiste okite, quarzo, o quarzite che regga il confronto.
Poi se tu hai lo schienale che abbia una testa a vista, beh, allora l'effetto della kerlite è impareggiabile. Quei 4 mm di spessore visti lateralmente aggiungono valore a tutta la cucina.

Per quello che riguarda i costi, sono d'accordissimo con stephanenkov, e in più vorrei aggiungere anche che alcuni trasformisti la supportano con del quarzo, che non è proprio che come materiale da supporto abbia costo zero...
Il costo c'è, e a ben guardare è anche giustificato. Poi non si esclude che se come materiale prendesse piede, poi i costi si abbasseranno notevolmente (vedi il costo del corian dieci anni fa, e vedi lo stesso materiale oggi!!!).

Però... la kerlite è uno spettacolo!