Io sono nel settore dell'interior design da diversi anni, come progettista e mi sono occupato di un pò di tutto dall'architettura residenziale agli allestimenti, facendo per diversi anni anche l'assistente in un corso di architettura di interni alla facoltà di architettura .
Penso che senza una buona base teorica sulla progettazione non si vada da nessuna parte e fino a qualche anno fa c'erano le facoltà di architettura che preparavano abbastanza bene (abbastanza perché di teoria se ne faceva tanta ma non ti facevano vedere o toccare un materiale neanche se ti sparavi, e per chi fa questo lavoro direi che è una cosa molto importante !!) di sicuro in ambito universitario bisogna essere preparati a rimboccarsi le maniche e fare tante ricerche in maniera più che autonoma sfiorando l'auto-apprendimento, almeno ai miei tempi era così e non credo sia cambiato più di tanto. Per quanto riguarda le strutture di formazione private, se sono serie e quindi non delle strutture per spillare soldi ai malcapitati studenti, penso che possano fornire alcuni strumenti in più per entrare in questo settore, o forse per entrarci in maniera diversa, se non altro perchè spesso si instaura un rapporto più diretto e confidenziale con i docenti di riferimento cosa che assolutamente non succede in ambito pubblico....(è un pò come avere un progettista a disposizione che ti fornisce in maniera semplice gli strumenti e i segreti del mestiere). Naturalmente non si può pensare che un corso metta una persona in condizione di lavorare il giorno dopo, la cosiddetta gavetta l'abbiamo fatta tutti, anche se sempre più spesso sento i giovani progettisti (si può essere giovani progettisti anche a 50anni) avere la pretesa di mettersi a lavorare in maniera autonoma il giorno dopo essere usciti da un corso criticandolo per non avergli fornito strumenti di tipo pratico.....qualsiasi tipo di scuola non potrà mai supplire l'esperienza sul campo, ma viceversa nessun esperienza sul campo potrà sostituire la scuola !!! Insomma pare proprio che non possano esistere l'una senza l'altra
) . C'è poi la questione Milano o Inghilterra, dove resiste il mito che lì si insegna design meglio che in altri posti ... nulla di più sbagliato, almeno a mio avviso, di questa leggenda metropolitana ........sicuramente a Milano ci sono più opportunità di lavoro e su questo non ci piove almeno fino a prima della crisi.... oggi mi farei venire qualche dubbio. Bisogna ricordare che non esiste più il mito della Milano degli anni 60 e 70 con un rapporto diretto tra aziende e progettisti, oggi la produzione si è sparsa un pò a macchia d'olio in tutta Italia e si potrebbero prendere ad esempio i settori del mobile in Brianza ma della ceramica vicino Viterbo come degli imbottiti in Puglia o delle materie plastiche nelle Marche o nel Lazio, direi che siamo di fronte ad una sorta di nomadismo produttivo. Per quanto riguarda l'Inghilterra, il mito è ancora più forte da scardinare.... negli anni mi sono preso la briga di leggere diversi testi realizzati da docenti e direttori di scuole di design inglesi, che sicuramente forniscono allo studente una marea di materiali e lo mettono in condizione di studiare al meglio ma non ho visto di contro nessuna qualità progettuale o quantomeno non all'altezza delle cifre (e sono molto alte ) spese per frequentare i corsi. Un caso a parte è rappresentato dall' ISIA (istituto superiore per le industrie artistiche) sicuramente di ottimo livello ma di difficile accesso (numero chiusissimo) e da non sottovalutare che si occupa più del prodotto industriale che degli spazzi abitativi o di allestimento, sempre sulla stessa linea è lo IUAV di Venezia. Tra le strutture private più conosciute in Italia per quanto riguarda l’insegnamento dell’arredamento e l'interior design ci sono IED ( Milano e Roma), RUFA ( Roma), QUASAR (Roma) NABA ( MIlano) dove sono rilasciati diplomi accademici di primo e secondo livello e attestati di qualifica provessionale. Buono studio e buona scelta..
))P.S. occhio…… perché molte scuole fanno dei corsi che non sono riconosciuti ma li spacciano per tali e costano anche un sacco di soldi.