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Re: Delucidazioni su classe energetica

#16
@Olabarch
Nessun reprimenda, è bello ricevere indicazioni più tecniche, ed altre più "mangiabili", fanno si che, piano piano, chi è a digiuno (ed ha voglia) possa apprendere concetti anche complicati.
Io ho imparato a semplificare con la mia attività di divulgatore sul CAD sul finire degli anni 90 e per tutta la decade del 2000.
La tua visione critica su CasaClima è un punto di vista molto interessante, e che in buona parte condivido. Io sono della scuola "la casa deve respirare" sia per la salubrità del costruito che per la salute di chi vi abita. L'ambiente si rispetta in mille modi differenti, anche con l'uso di materiali e tecnologie storiche, che sicuramente non possono garantire la tenuta completa (e per fortuna direi, visto che poi devo meccanicamente ventilare). Nella mia zona c'era l'uso delle tamponature in tufo, bandite perché emettevano radon, ma alla luce di tutto, un materiale traspirante che rendeva gli ambienti salubri per via dell'allontanamento dell'umidità e della condensa.
In Italia dovrebbero rivedere un po di norme sul contenimento energetico e sull'uso delle rinnovabili. Come l'abuso del fotovoltaico utilizzato per alimentare condizionatori split.

Re: Delucidazioni su classe energetica

#18
Olabarch ha scritto:G R A N D I S S I M O O O O O
Concordo in pieno sul FTV!!! Eppure passo per retrogrado, conservatore, cieco ed ottuso, chiuso alle novità...... :lol: :lol:
Io ho comprato e ristrutturato da poco un appartamento. Ovviamente vi ho messo tutte le nuove tecnologie, la domotica, sostituito gli infissi con infissi più efficienti, ottimizzato l'impianto di riscaldamento. Come é naturale che sia. Ma ho scelto materiali e tecnologie funzionali. L'obiettivo del costruito é l'uomo che vi vive dentro, nel modo più salutare possibile ed, ovviamente, nel modo più confortevole per ottenerlo. Questa corsa tecnologica a volte é fine a se stessa, e se la valutiamo sull'impatto ambientale, dovremmo anche valutarla globalmente.

Re: Delucidazioni su classe energetica

#19
Questa corsa tecnologica a volte é fine a se stessa, e se la valutiamo sull'impatto ambientale, dovremmo anche valutarla globalmente
Infatti!!!!
A ciò- parzialmente- risponde il cosiddetto LCA, Life Cycle Assessment, ovvero la valutazione del ciclo di vita di ciascun elemento costruttivo: "un’attività o di un processo lungo tutte le fasi del ciclo di vita, attraverso la quantificazione dell’utilizzo delle risorse (gli “input” come energia, materie prime, acqua) e delle emissioni nell’ambiente (“immissioni” nell’aria, nell’acqua e nel suolo) associate al sistema oggetto di valutazione.

Quando si decide di effettuare l’analisi LCA di un prodotto, bisogna innanzitutto identificare i processi coinvolti nel ciclo di vita di ciascun componente del prodotto e del suo packaging. Generalmente, l’analisi considera:

Estrazione e fornitura materie prime
Produzione
Imballaggio
Trasporto dal sito di produzione al punto vendita
Utilizzo
Smaltimento del prodotto e del packaging"

In realtà questa valutazione è ancora ben al di là dall'essere obbligatoria (del resto ormai... addio creatività! Siamo solamente riempicarte... :evil: ) e quindi, al momento, ci si basa sulla sensibilità del progettista (che deve suggerire/imporre determinati materiali/prodotti) e dell'impresa (che deve eseguire scrupolosamente gli ordini del DL ed - eventualmente- suggerirgli un materiale diverso ma con analoghe, se non superiori, caratteristiche).

Re: Delucidazioni su classe energetica

#20
Nell'ambito dei lavori pubblici sono stati introdotti i Criteri Ambientali Minimi. In Campania il Piano Casa pubblica la redazione del protocollo Itaca Per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale del costruito. La classificazione LEED sempre più in uso su base volontaria da produttori e progettisti. Qualcosa si muove, forse anche in maniera non perfetta (protocollo Itaca, per esempio), ma qualcosa si muove. É compito di noi tecnici distinguere e fare distinguere tra le mode e le innovazioni che portano benessere. Ed a volte cozzano anche contro il Dio denaro, almeno dal punto di vista immediato. Ciò che noto é che la gente é meno propensa a spendere per l'edilizia, o almeno c'è la percezione di spendere il.meno possibile anche a danno della qualità, non riconoscendo al costruito la caratteristica di bene durevole, per il quale spendere di più perché ammortizzabile su più anni.