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Tetto rifatto con coibentazione estradosso o intradosso?

#1
Buongiorno a tutti. Per vetustà e soprattutto continue perdite mi sono deciso a rifare la copertura. Si tratta di tetto travi orizzontali con travetti passanti verticali e tabelline senza masssetto sovrastante con tegole marsigliesi. La soffitta a cui si accede con botola, è stata coibentata a mezzo di sacchi di lana di roccia di circa 3cm di spessore per n.2 strati, questo perche il solaio è a travetti in cemento, anch'esso con tabelline, i sacchi praticamente stanno nei riquadri fra travetto e travetto. Non sono proprio novello nella materia ma di tetti di questo genere non sono così preparato. Premetto che trattandosi di casa fuori paese, l'intervento che andrei a fare sarebbe effettuato dalla impresa direttamente senza presentazione di pratica scila con conseguente installazione linea vita e relativa pedonabilità della struttura futura, questo perchè l'idea sarebbe di sola posa della guaina e ripristino del manto di tegole. Il dubbio che mi sovviene per il rapporto qualità/prezzo e il confort o problemi futuri mi viene dalla condensa. Se poso pannelli di eps o xps 6 cm con guaina accoppiata (o rotoloni in stesso spessore), altre al costo dei pannelli devo mettere in conto di dover creare la battuta in cemento per tutta la lunghezza della gronda ed avere costi leggermente maggiori di posa, oltre ad una guaina leggermente peggiore (3.5kg invece di 4.5kg). Per quel che so sicuramente i risultati sarebbero migliori, ma non penso potrebbe comunque risolvere del tutto i problemi di condensa interstiziale fra tabelle e pannello, nelle giornate di inverno più rigide. Le tabelle potrebbe bagnarsi per condensa e non essendovi barriera vapore a lungo andare a gocciolare all'interno o peggio ancora sui travetti. Non è la fine del modo intendiamoci ma spendere di più per avere problemi non è il massimo. L'altra soluzione, tra l'altro più economica, si baserebbe sulla impermeabilizzazione con guaina 4mm stesa a rotoli e per evitare fenomeni di condensa continuerei o magari aumenterei la coibentazione a livello di solaio, creando come è tutt'ora varie aerazione sul tetto. Per capirsi il sottotetto adesso è freddo d'inverno e caldo d'estate svolgendo la sola mansione di riparare dalla pioggia, ma a livello di solaio non ho mai riscontrato fenomeni di condensa ed il confort sotto rimane più che buono. La soluzione con coibentazione estradosso invece presupporrebbe la coibentazione esterna ma una aerazione del sottotetto più modesta, altrimenti penserei fosse inutile. Avevo pensato anche alla posa di pannelli isolanti di 7/8 centimetri fra travetto e travetto con costi decisamente inferiori alla posa estradosso ma non vorrei che il fenomeno condensa interstiziale fosse sempre dietro l'angolo

Re: Tetto rifatto con coibentazione estradosso o intradosso?

#2
Trattandosi di tetto in latero-cemento i tuoi dubbi sono più che leciti!
Se isoli bene fra un travetto e l'altro, la parte superiore del travetto rimane, in ogni caso, non isolata ed è proprio quello il punto delicato: il taglio termico che non avresti!
Con un tetto in legno, invece, problemi di questo tipo non ce ne sono poichè il legno è un pessimo conduttore.
Allego questa serie di foto giusto per farti capire come viene realizzato.
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A parer mio è più difficoltosa l'isolazione di un tetto in latero-cemento.....
Ti converrebbe consultarti con un termotecnico o un esperto CasaClima per farti calcolare gli spessori!

Oggi come oggi non è più tempo di farsi consigliare dagli amici, quelli del bar, magari! nè dai venditori: i costi dei materiali oltre a quelli della manodopera sono elevati e quindi fare un lavoro per poi accorgersi che non è fatto a regola d'arte o che i materiali non sono stati posati secondo le schede tecniche....... :wink:

Re: Tetto rifatto con coibentazione estradosso o intradosso?

#3
rigrazio molto della risposta in merito ma penso di essermi espresso male o aver mal esposto il problema. L'intervento che andrei ad effettuare, per problematiche che non sto ad elencare ma che per aspetti burocratici e costi può essere concepibile, verrebbe effettuato senza richiesti di permessi o pratiche come ordinaria manutenzione. Tengo a precisare che se anche lo facessi a nome mio e con tutti i permessi necessari, purtroppo(motivi mie) non potrei godere delle detrazioni in essere, quindi tradotto in soldoni non risparmierei niente.L'intervento vorrebbe essere certo un intervento che cogliendo l'occasione vada anche a isolare il tetto in falda, intra o estradosso, se possibile e costi permettendo, ma nel caso la problematica della condensa fosse un incognita troppo grossa (sopralluogo e schema termotecnico) e costi maggiori per stratificazione pacchetto isolante (barriera vapore/freno vapore-isolante accoppiato guaina- eventuale altro telo barriera vapore) penserei di non isolare niente. Mi spiego meglio, farei sostituire i travetti imbarcati o marci (pochi fortunatamente) cambaire le tabelline di 4 cm rotte, stendere guaina ardesiata ed infine manto di tegole, facendo numerosi fori laterali o mettendo tegole di aerazione. Personalmente se avessi la sicurezza futura che il manto reggesse, non metterei neanche la guaina e rifarei tutto come era, in 60 anni mai un problema di condensa ma solo di piccole perdite, ma ad oggi sembra un eresia. Correggetemi se erro, ma se il sottotetto viene mantenuto un ambiente dove d'inverno fa freddo e d'estate fa caldo, con buona aerazione i materiali non dovrebbero andare incontro a putrescenza perchè l'umidità non condenserà con uno strato molto più freddo dell'interno, pur essendovi la guaina sopra le tabelline. Se necessario andrei ad isolare maggiormente il solaio orizzontale non calpestabile con isolante da definire, per non avere fenomeni di condensa sul soffitto del secondo piano. Riconosco che nel 2019 può sembrare una scelta assurda, ma mi domando, perchè andare a creare un ambiente già coibentato nel sottotetto non abitabile se la problematica potrebbe essere risolta a livello solaio in maniera più agevole, molto più economica, e sfruttando l'isolante già adesso presente sul solaio del sottotetto (6cm circa di lana di roccia in sacchi) concentrando solo sulla impoermeabilizzazione del tetto.Grazie per adesso

Re: Tetto rifatto con coibentazione estradosso o intradosso?

#5
Assolutamente giusto, 6cm di isolamento e oltre tutto in lana di roccia sono insufficienti a isolare adeguatamente la casa, ma trattandosi di solaio non calpestabile sorretto da travetti prefabbricati e muri portanti, con costi inferiori all'isolamento estradosso (formazione di battuta,pannelli accoppiati guaina, eventuale barriera vapore) e intradosso (fra travetto e travetto per capirsi a mezzo pannelli o poliuretano 8cm a schiuma 25€ circa al mq da preventivo, ma problemi condensa interstiziale fra tabelline e travetto?) si potrebbe andare a posare al posto della lana di roccia o lasciandola, lastre di xps o eps di anche 12cm di spessore con correzione dei ponti termici (costituiti da travetti e muri portanti )a mezzo di sacchi di lana di roccia o lastre in poliuretano maggiormente performanti e tagliati a misura. Non sono nuovo del mestiere e sicuramente riconosco che l'isolamento estradosso è sempre la migliore soluzione e poi alla fine il prezzo non è lontanissimo, ma ho avuto problemi con una casa di nuova edificazione con progetto di termotecnico, pacchetto stratificato verificato da software professionale e sopralluogo di quest'ultimo, con fenomeno di formazione condensa interstiziale sotto tegole di entità abbastanza importante che ha portato a cambiare shema di isolamento e materiali utilizzati (fortunatamente riutilizzati per un'altra situazione) e si trattava di struttura totalmente in latero cemento con soffitta non accessibile in gatteolato. Nel mio caso si parla di travi e travetti di 60 anni fa con tavelle di 4cm se va bene (senza nessuna gettata collaborante armata) pannello isolante estradosso che non può essere superiore ai max 6cm, pena smurare e rimurare tutte le gronde esterne e le scossaline di confine (quindi la condensa nei periodi più freddi potrebbe anche verificarsi, non è un pannello di 12cm, che comunque non impedirebbe una condensa interstiziale, anche se pur minima, che su travetti in latero cemente fa poco o niente ma su travetti in legno potrebbe voler dire. Per assurdo se il tetto facesse il tetto, come faceva adesso senza guaina, se le tegole non si spostassero o si rompessero, niente condensa. Resta a vedere se 4mm di guaina ardesiata, pur con notevole aerazione potrebbero comunque creare condensa. Ripeto se avessi la sicurezza che il tetto funzionasse anche senza guaina, lo rifare tranquillamente senza.