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dichiarazione conformità e vendita edificio

Inviato: 17/04/08 12:42
da ilpirata
Salve!
Ho questo caso concreto: acquisto di un immobile da privato nel 2006. Non sono state fornite le dichiarazioni di conformità perchè, a detta del venditore, non in suo possesso (edificio realizzato fine anni 90). Molto probabilmente sono state depositate solo presso l'ufficio edilizia del comune.

Prima della sistemazione dell'appartamento è stata fatta qualche piccola modifica all'impianto elettrico: spostamento di alcune prese elettriche e aggiunta di un paio di derivazioni (nella zona cottura per adattare la precedente situazione all'installazione dei nuovi elettrodomestici) cose di poco conto e tutte eseguite con la relativa messa a terra. Tuttavia suppongo siano da considerare come modifiche dell'impianto esistente e quindi soggette a rilascio nuova dichiarazione di conformità. Cosa non fatta perchè eseguite con il "fai da te".

Ora, ipotizzando una futura vendita dell'immobile, alla luce del nuovo DM 37/08 che ha modificato la materia di installazione impianti... come ci si deve comportare data la necessità di allegare le varie dichiarazioni all'atto notarile o comunque di dichiarare la regolarità dello stesso (c'è anche questa possibilità) con relativa responsabilità a carico del venditore?

Qualora decidessi di ricolgermi a un elettricista per il rilascio di una nuova dichiarazione di conformità che tipo di controlli verranno fatti? Indicativamente quanto verrà a costare?

rimango in attesa di vostri riscontri.
Grazie mille!

Inviato: 18/04/08 8:53
da Marcvsrvs
In caso di vendita, come tu ben dici, dovrai dotarti della dichiarazione di conformità in base alla 46/90, altrimenti non si potrà procedere al rogito.

L'unica è far fare un sopralluogo ad almeno un paio di imprese o di elettricisti artigiani per valutare la situazione e per farti dire da loro quali possono essere i costi della messa a norma. Considera che mai nessuno sano di mente farebbe la certificazione per un impianto che non ha fatto lui. Esempio concreto: nella ristrutturazione di un ufficio, un impresa aveva fatto un certo preventivo per la messa a norma dell'impianto, valutando che l'impianto era già tutto in corrugati sfilabili autoestinguenti (smontando la placca del frutto, si vedeva il corrugato). Una volta che ho fatto smurare, ci siamo accorti che in realtà c'erano solo 5cm di corrugato annegato nel muro...e che da li in poi il cavo elettrico passava nell'intonaco...cose da galera insomma.

Le ipotesi sono talmente tante che non vale la pena elencarle: conviene che ti rivolgi, appunto, a un paio di persone diverse per avere pareri confrontabili e poi decidere come andare avanti, sperando che non ci sia da rifare tutte le filature...

ciao