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CLDecologica/GEOMETRAinesperto

#1
Lancio una disperata richiesta di aiuto a tutti i forumisti esperti!!!!!


:arrow: IL 4 Giugno 2009 abbiamo definitivamente chiuso le pratiche per l'acquisto della ns casa.
:arrow: L' 8 Giugno sono partiti i lavori di ristrutturazione dell'appartamento
tutto procedeva moolto velocemente sino a quando una vicina ha cominciato a rompere le uova nel paniere, con cattiveria e arroganza pretendeva di vedere i permessi per i lavori.
19 Giugno
A questo punto non avendo richiesto la DIA siamo stati costretti a interrompere tutto e presentare la DIA.
Per questo il primo geometra che ci e' capitato a tiro e' stato un uomo fortunato, ma purtroppo per noi non e' stato lo stesso.
Il ragazzo e' risultato essere alquanto inesperto, in quanto ci si sono presentati dei problemi che lui non riesce a risolvere o non ha voglia di applicarsi per risolverli.

premetto che i lavori da eseguire sono i seguenti:
:arrow: abbattimento del muro tra cucina e sala per creare un unico ambiente.
:arrow: smantellamento di pavimenti e massetto per rifacimento impianti
:arrow: portato cld sul balcone, installata Junkers ecologica classe 5°
la canna fumaria esistente in cucina e' in eternit pertanto e' stato necessario praticare in foro di areazione sulla parete condominiale.

Oggi 20 Giugno
31esimo gn dalla presentazione DIA si fa vivo il geometra che e' stato contattato dall'ufficio tecnico del comune, dicendo che per i lavori di muratura tutto a posto mentre per la cld e' un problema.
Sostengono che la cld debba essere a tutti i costi installata con sfogo nella canna funmaria gia' esistente.

Adesso ci troviamo a combattere contro :
-1- leggi inadeguate ai tempi ( fanno riferimento al regolamento comunale aggiornato al 1989)

-2- ignoranza generale dei tecnici del settore ( geometra con parcella esagerata , impiegati comunali)

-3- intolleranza di persone anziane che non hanno null'altro da fare che guardare i fattacci altrui.
Ora le mie domande sono:


:?: quanto dovrei pagare il geometra e soprattutto... dovrei pagarlo visto che le risposte hai problemi le troviamo noi su internet e facendo ricerche personali? :?:

:?: siamo obbligati a fare l'accatastamento come ci impone il geometra ? o ce lo possiamo risparmiare ( per questo ci chiede circa 800€):?:

:?: qualcuno di voi mi sa dare qualche dato legale per poter far tacere il comune riguardo la cld esterna classe 5°??? :?:

sono certa che tra voi ci siamo persone che sanno dare una risposta alle mie domande vi ringrazio in anticipo e spero di essermi spiegata bene, resto a vs completa disposizione per chiarimenti

AmAliA
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http://album.alfemminile.com/album/lavoriincorso11
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ciao ciao

#2
Premetto che per quanto riguarda le norme sulle caldaie sono poco ferrato, ma so che non è necessario imboccarsi nella canna fumaria condominiale se la caldaia ha comunque il suo sfogo all'esterno (cosa che evidentemente è se la caldaia è esterna). Il comune non può opporsi all'installazione della caldaia sul balcone - sostanzialmente non glie ne deve fregare più di tanto -, ma può opporsi il condominio per questioni di estetica del fabbricato (tuttavia, se qualcuno ha già messo una caldaia sul balcone, parti già con un ottimo spunto). Devi informarti anche presso l'installatore della caldaia e chiedere a lui i riferimenti normativi per cui non è necessario l'allaccio alla canna fumaria, e integrare la DIA scrivendo, nella relazione tecnica: "la caldaia è installata senza imbocco nella canna fumaria per queste leggi: [e le citi]". Vedrai che cosi facendo smetteranno di rompere (a meno che non abbiano effettivamente ragione per quanto riguarda le canne fumarie: ti ripeto che non sono un esperto di questo specifico settore). Nelle mie DIA cmq non mi hanno mai fatto storie del genere, e miei clienti - anche molto esperti nel settore termotecnico - non si sono mai posti il problema dell'imbocco in canna fumaria. Forse nel tuo comune ci sono regole particolarmente restrittive in materia?

per abbattere il muro è necessaria la DIA, mentre non lo sarebbe per smantellamento pavimenti e massetto, nè per il rifacimento degli impianti (cfr. il dpr. 380/01) ma è sempre bene indicare le opere nel loro complesso nella realzione tecnica, anche se si compongono di opere soggette e altre non soggette a DIA.

per le leggi inadeguate, considera che il regolamento edilizio di Roma risale al 1936 (mi pare...).
per le "parcelle esagerate", l'unica cosa che posso fare è darti il riferimento di quanto si chiede qui a Roma per una pratica analoga: circa 1.000 euro per la DIA "nuda" più altri 300 per la pratica catastale (gli 800 euro che ti chiede il geometra sono oggettivamente tantini...), o 1.200 per il "pacchetto completo DIA+DOCFA". Prezzi IVA esclusa e validi solo per gli appartamenti.
Il DOCFA è obbligatorio sempre (così è scritto in una circolare dell'Agenzia del Territorio di qualche tempo fa) ma c'è una sfumatura: se c'è aumento di rendita catastale, allora la responsabilità è del tecnico che firma la DIA; se non c'è aumento, allora la responsabilità è solo del committente. Nessuno ti vieta, cmq, di far fare la pratica catastale ad un altro tecnico...anzi!
lo studio professionale
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#3
grazie mille Marcvsrvs
per la tua risposta

per quanto riguarda la parcella del geometra mi viene da ridere! per non piangere...sai cosa mi ha chiesto per la DIA???!!! 1200€, sì nella relazione ha messo tutto alla fine ma io vorrei sapere quali sono le sue competenze? si tratta solo di fare due disegni, peraltro gia' fatti, cancellando un muro? e per questo mi chiedi sta cifra esorbitante? e poi mi dice..." l'accatastamento ora sei obbligato a farlo .... allora ci vorranno.... fammi pensare... dunque 100... 200 250... 380... 400 560... diciamo 800€. "
DECISAMENTE DICIAMO CHE NON LO FARAI!!!!!!

Per chiarire praticamente esiste un tariffario regionale comunale... non so??????
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ciao ciao

#4
Tariffari non ce ne sono, si va a prezzo di mercato (con buona pace degli ordini professionali...), che sono grosso modo quelli che ti ho detto.

La parcella del professionista ovviamente non è solo per fare gli elaborati grafici (che comunque vanno fatti in un certo modo e tenendo in considerazione una enormità di fattori, anche se a volte appaiono abbastanza sempliciotti :D )ma anche per prendersi tutto un cumulo di responsabilità che sono connesse con l'atto di timbrare una DIA. Il Direttore Lavori, infatti, ha dei carichi pendendi abbastanza pesanti (si rischia spesso il penale, o ancora peggio il ritiro del timbro) di cui ci si deve far carico nel momento in cui si accetta il lavoro. Non solo: al tecnico paghi la sua competenza (poi se non cel'ha...vabbè :roll: ), che deriva da anni di studio e di praticantato, a cui deve attingere per districare ogni problema delle pratiche. Infine, redigere una DIA spesso non è solo lavoro che si fa da studio, ma bisogna andare a reperire documenti in archivi a volte veramente difficili da consultare (non mi far pensare che tra poco dovrò andare al Dipartimento IX qui a Roma...alle 6 di mattina perchè danno accesso solo ai primi 30 fortunati che arrivano...per ben due giorni a settimana :shock: ), bisogna correre appresso alle lentezze burocratiche e bisogna saper affrontare tematiche spesso molto complesse e, soprattutto, bisogna conoscere il "burocratese" che tanto piace alle Pubbliche Amministrazioni :lol: insomma la parcella del tecnico non è solo per fare due disegnini...è per compensarlo di un lavoro duro e complesso che, giustamente, è difficile da comprendere per chi non lo fa per mestiere ;)

però quello che ti chiede per la pratica al catasto è tanto: quel tipo di pratica è effettivamente meno rognosa della DIA.
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#5
Marcvsrvs ha scritto:
però quello che ti chiede per la pratica al catasto è tanto: quel tipo di pratica è effettivamente meno rognosa della DIA.
io fossi in te non mi permetterei mai di giudicare l'operato di un collega se non sei a conoscenza di tutti gli elementi per poter valutare.

In alcuni casi le pratiche DOCFA possono comportare ulteriore lavoro che non la semplice redazione della pratica.

Per quanto riguarda le altre considerazioni...
AmAliA ha scritto: L' 8 Giugno sono partiti i lavori di ristrutturazione dell'appartamento
tutto procedeva moolto velocemente sino a quando una vicina ha cominciato a rompere le uova nel paniere, con cattiveria e arroganza pretendeva di vedere i permessi per i lavori.
19 Giugno
A questo punto non avendo richiesto la DIA siamo stati costretti a interrompere tutto e presentare la DIA.
Per questo il primo geometra che ci e' capitato a tiro e' stato un uomo fortunato, ma purtroppo per noi non e' stato lo stesso.
Ecco: il fortunato non è stato il geometra ma AmAliA che ha cominciato i lavori senza autorizzazione e senza aver consultato un professionista.
Egli ritiene che un professionista non serva e quindi lo giudica come un peso non capendo che il supporto di un tecnico esperto è utilissimo in operazioni di questo tipo e da consultare prima e non dopo.

Avrei altre considerazioni da fare ma le tengo per me perchè sono intuizioni non ulteriormente suffragate da altri dati.
--
federico r.
http://tinyurl.com/studioarchitettura

#6
akaihp ha scritto:
Marcvsrvs ha scritto:
però quello che ti chiede per la pratica al catasto è tanto: quel tipo di pratica è effettivamente meno rognosa della DIA.
io fossi in te non mi permetterei mai di giudicare l'operato di un collega se non sei a conoscenza di tutti gli elementi per poter valutare.
anche valutando gli eventuali problemi connessi ad un docfa per variazione planimetria, per quanto complesso esso possa essere (al massimo può capitare di dover allegare i documenti di volture non registrate...ma se hanno rogitato da poco tutto ciò non può sussistere, perchè già il notaio avrà provveduto ad aggiornare le ditte), 800 euro è troppo. Sarebbe troppo anche se fosse fusione/frazionamento, cosa che non è altrimenti avrebbe dovuto fare una SuperDIA ;)

mi astengo sempre dal giudicare le parcelle richieste dai colleghi proprio perchè è impossibile valutare dall'esterno tutti i problemi che possono esserci, ma in questo caso mi sono permesso di emettere un giudizio in quanto, conoscendo bene le pratiche catastali, so che in un simile contesto è impossibile che la pratica sia complessa oltre la norma, soprattutto considerando che si appoggia ad una DIA (la quale ha "filtrato" ogni possibile irregolarità pregressa).
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