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Dia Negata

#1
Salve vi espongo il mio problema.
Ho presentato al mio comune, siena, una dia di ristrutturazione della mia casa, un terratetto nell'immediata periferia.
Una delle modifiche richieste e principali era la trasformazione di una attuale finta finestra in portafinestra al fine di avere un ingresso secondario.
La finta finestra di cui si chiede la trasformazione e il conseguente stamponamento e sita su una facciata secondaria costeggiata dal marciapiede.
Il comune mi ha vietato l'apertura senza alcuna motivazione, invitandomi alla trasformazione di una delle finestre che sono situate all'interno del muro di cinta.
Questa soluzione non farebbe al mio caso in quanto decentrate rispetto alle scale per salire al piano primo, problema che la finestra da stamponare non avrebbe in quando risulta sotto alle scale sopra dette.
A detta del mio perito sull'edificio non ci sono normative che impediscono la trasformazione sopra descritta e nemmeno il piano regolatore; l'impedimento sembra dovuto al gusto estetico di chi decide.
Come mi consigliate di muovermi?
Grazie mille

Re: Dia Negata

#2
ciao! detta così come la scrivi, con gli strani casi che a volte accadono, è verosimile! :twisted:

ma, in realtà, quale motivazione ti hanno dato? prova ad andare con il tuo tecnico incaricato della dia in comune, parla col responsabile x farti spiegare il perchè del rifiuto e come aggirare magari l'ostacolo! di solito sono disponibili a spiegare il perchè e le loro motivazioni...

manu
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#3
il comune non può respingerti una DIA senza una motivazione...magari è scritta in burocratese stretto...ma non possono bloccarla e basta. Prova ad andare di persona all'ufficio tecnico del Comune, assieme al tecnico con cui avete presentato la DIA, per chiedere maggiori delucidazioni: sicuramente sapranno dirvi di più.

Magari il problema è più a monte (possono essere necessari permessi di altri enti, come p.e. un parere della sovrintendenza o qualcosa del genere), oppure problemi relativi a specifiche ordinanze o normative locali.
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#5
Dr.Azzurra ha scritto:il fatto è che con la D.I.A. non si possono fare modifiche prospettiche :roll:
con la DIA puoi fare modifiche dei prospetti, finchè queste modifiche non interessano le sagome e i volumi del fabbricato (per cui servirebbe il permesso di costruire). Per modificare una finestra in un prospetto esterno, come nel caso specifico, la DIA è più che sufficiente ;)

ogni Comune poi può restringere le maglie della normativa a suo piacere, entro certi limiti, per cui potrebbe anche darsi che in qualche amministrazione, per particolarissimi problemi locali, si sia deciso che la modifica delle facciate vada in PdC...ma sarebbe un caso più unico che raro.

riporto di seguito l'elenco ben descritto delle opere autorizzabili con DIA o con PdC del Comune di Barletta: http://www.comune.barletta.ba.it/reteci ... eopere.pdf

giusto così per casistica (ovviamente questo elenco potrebbe non essere valido per altre amministrazioni...) sia alla voce facciate che alla voce finestre, le opere di modifica sono riconducibili a DIA :) per altra casistica, il Comune di Roma sancisce specificatamente che "l'Allargamento di porte e finestre esterne con demilizione di modeste porzioni di muratura" ricade nelle opere autorizzabili con DIA.

:)
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#6
ciao, come giustamente ti ha detto Marcusrus con la DIA puoi operare anche modifiche sul prospetto...però, magari esistono vincoli che so? legati ai distacchi dell'apertura che tu vuoi aprire rispetto ad altri edifici adiacenti, che invece decdono nell'apertura della porta che loro ti suggeriscono, oppure motivi di simmetria di facciata se il palazzetto è in centro storico...oppure...ma in che comune sei? forse saperlo aiuterebbe a spiegare...

manu :)
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#7
è giusto quello che hanno fatto anche se la spiegazione che hai riportato non è esatta al 100%
con la dia si possono creare modifiche di facciata, naturalmente ove il regolamento edilizio lo consenta

se apri sul marciapiede di fatto crei un accesso all'immobile e probabilmente il regolamento edilizio non lo permette con una semplice dia, a quel punto devi procedere con un permesso di costruzione
Ciao

M@Co

#8
maco ha scritto: se apri sul marciapiede di fatto crei un accesso all'immobile e probabilmente il regolamento edilizio non lo permette con una semplice dia, a quel punto devi procedere con un permesso di costruzione
è vero che ogni caso specifico va visto nel dettaglio, perchè le sfumature che possono far cambiare le carte in tavola sono davvero infinite. Comunque, creare un accesso secondario ad una unità immobiliare esistente - di cui non viene toccata la destinazione d'uso, la superficie e la volumetria - dovrebbe comunque ricadere in DIA, perché è un operazione che non richiede il pagamento degli oneri concessori (infatti se non vengono modificate le sagome e le superfici su cosa ti fanno pagare?). Se, comunque, è un operazione che prevede il frazionamento degli immobili allora comunque si ricadrebbe in superDIA, ma non in PdC.

per il quesito principale, invece, mi viene in mente una cosa: non è che la DIA è stata rifiutata perchè manca la specifica richiesta da fare al Comune per aprire un nuovo accesso sul marciapiede? nuovo accesso significa anche nuovo numero civico...e deve esserci una richiesta specifica per questa operazione.
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#9
Marcvsrvs ha ragione, in più bisogna vedere cosa dice il r.e. perchè in alcune zone è proprio vietato aprire accessi secondari.
inoltre ancora bisognerebbe vedere come è posizionata l'apertura, come arriva sul marciapiede, ci sono davvero tante sfumature...
Ciao

M@Co