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Devo consegnare la DIA o no?

#1
Ciao a tutti, a Dicembre 2009 ho acquistato un bivani di 70mq e ora sto per iniziare la ristrutturazione. Secondo voi devo presentare la DIA o no?

I lavori che dovranno essere fatti sono questi:

:arrow: allungamento di un muro (2,70 altezza x 0,74cm lunghezza) a 1,90 in cartongesso,
:arrow: velette in cartongesso con faretti per cucina e soffitto,
:arrow: rifacimento rete idrica bagno e ripiastrellamento,
:arrow: mettere sotto traccia il tubo del gas della cucina e ripiastrellare la stessa.

Cosa ne pensate??? :roll:
In una casa nulla deve mancare e nulla deve essere superfluo, come in natura.

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#2
l'allungamento del muro è l'unica lavorazione che in teoria ricade nella "manutenzione straordinaria" (benchè sarebbe necessario verificare al Comune di Bari cosa dica in merito il regolamento edilizio o eventuali circolari interne agli uffici tecnici); per il resto non servirebbe.

salvo verificare la situazione dal "vivo", e fermo restando che io un controllo della "legittimità urbanistica" lo farei comunque (potrebbe darsi che la casa sia già ora non conforme all'ultimo stato autorizzato, e con una DIA "ripuliresti" un po la vita urbanistica dell'appartamento), io la DIA per i tuoi lavori non la presenterei.

A questo punto, valuta se vuoi detrarti i lavori al 36%: questo potrebbe essere l'unico motivo valido per presentarla, utilizzando l'allungamento del muro come "pretesto".
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#3
Ciao grazie per la tua risposta! Quando abbiamo comprato la casa ci hanno dato una piantina che non corrisponde allo stato attuale dell'immobile. Il tramezzo della cucina non c'è, è un ambiente unico col soggiorno. Quindi tu mi dici che presentando un progetto per la dia vado a ufficializzare questa cosa, giusto? A me hanno detto che anche se ti vedono scaricare rifiuti (piastrelle vecchie ecc, possono multarti :roll: ) bah...non ne capisco niente. Altra domanda: sono a cortissimo di soldi (ho giusto quelli che mi servono per i lavori sopra citati) quali spese in più dovrò sostenere se faccio la dia e che vantaggi ne traggo?? Grazie in anticipo :)
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#4
alt, a questo punto dobbiamo fare un po di chiarezza:

anzitutto, se ti hanno venduto un immobile in cui la planimetria differisce dalla realtà, hai acquisito tanto l'immobile quanto le irregolarità. E'sempre ottima regola imporre al venditore di regolarizzare la situazione prima del rogito perché dopo il rogito, tutti gli eventuali abusi commessi diventano automaticamente attribuibili a te.

Comunque, al di là di chi è il titolare, a questo punto, secondo legge, dovresti procedere con una richiesta di sanatoria dell'abuso: si può fare sempre con la DIA (invece che art. 22 commi 1 e 2 sarà art. 37) però ti costerà una sanzione amministrativa variabile da 516 a 5160 euro (in genere per queste situazioni applicano il minimo di legge). A questi dovrai aggiungere anche i costi del tecnico per la redazione della pratica e per il necessario nuovo accatastamento (in genere per questo tipo di operazioni si chiede una parcella non superiore ai 1.200 euro, esclusa IVA e cassa di previdenza), più le spese di istruttoria dela pratica che avresti comunque (a roma si aggirano sui 140 euro: a Bari non saprei).

Le sfumature del caso sono molteplici, e la stessa pratica si può impostare in tanti modi diversi: inoltre dipende fortemente da qual'è l'atteggiamento e la normativa della pubblica amministrazione riguardo alle situazioni come la tua (a Roma sono abbastanza puntigliosi), quindi ti consiglio di interpellare un tecnico della tua zona per discutere assieme come procedere.

colgo l'occasione per ricordare a tutti di pretendere la "sistemazione" di ogni eventuale difformità della planimetria attuale rispetto a quanto depositato in catasto: è obbligo del venditore darvi un immobile "sanato", anche perchè, appunto, una volta rogitato tutte le "magagne" passano a chi ha comprato, e in alcuni casi sanare gli abusi può essere davvero molto costoso (si rischiano anche sanzioni contravvenzionali fino all'arresto).

edit: dimenticavo, per i materiali edili ti fanno la multa se li smaltisci in modo irregolare, come p.e. buttandoli nei cassonetti tradizionali dei rifiuti: se li porti alla discarica autorizzata non corri alcun rischio (a Roma per esempio puoi portare gratuitamente - pochi - sacchi per materiali edili nei centri di raccolta dell'ama).
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#5
Il mio parere è quello di non presentare la DIA. Al massimo puoi inoltrare al comune una comunicazione in cui avvisi che svolgerai dei lavori di manutenzione ordinaria. Puoi trovare il modulo sul sito del tuo comune, nel settore edilizia.
Visto che hai appena acquistato casa, e immagino tu non intenda venderla a breve termine, non ti conviene presentare una DIA per "ufficializzare" le variazioni che al momento del tuo acquisto erano gia presenti. Nel caso in cui un giorno tu intenda vendere casa, allora magari potrai presentare una DIA il cui costo (diritti, bolli, accatastamento, parcella e quant'altro) si aggira sui 1000 euro.

edit: il mio consiglio è puramente umano.

#6
Vedi che succede a essere poco informati? Col cavolo che la compravo la casa allora! Uff...mi sento così sconfortata...pensavo fosse più semplice comprare una casa e farla "come piace a me" :( per fortuna un collega del mio ragazzo è ingegnere edile per cui chiederò a lui come fare in merito (speriamo che il comune di Bari sia + clemente di quello di Roma :D :P )
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#7
Ciao, prima di acquistare una casa bisogna SEMPRE rivolgersi ad un professionista che controlli se e' tutto in regola.

A questo punto:

*dovresti* fare una dia in sanatoria, quella che diceva Marcvsrvs per regolarizzare la situazione

oppure:

*potresti* fare la dia dei nuovi lavori dichiarando la difformità come nuova, risparmiando così la multa, (che a me risulta 1000€ e non più 516 - 5160, me lo confermi Marcvsrvs ?)

sul far finta di niente personalmente non sono d'accordo, dopo aver speso centinaia di migliaia di euro di casa vorrei avere tutto in regola.
Ma il notaio che ha stipulato l'atto non ha fatto controllare? :evil:

ciao
Fabio
CAFElab.it studio di architettura a Roma

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#8
In casa è venuto solo il perito della banca per il mutuo! :( poi non vorrei che si ritrovavano sta piantina e quella mi hanno mostrato quando ho visitato per la prima volta la casa...boh........ scusate mi sento in colpa per il mio esser stata frettolosa e la mia ignoranza. :roll: :cry:

Per togliere ogni dubbio richiedo una piantina del catasto?? Così vedo cosa è dichiarato e cosa no!

Comunque a detta della tipa dell'agenzia immobiliare il tramezzo della cucina è stato tolto dal primo proprietario. Noi siamo i terzi. Calcolando che il primo proprietario ha avuto la casa dal 1990 al 1999 (tempi in cui, credo, la dia non ci fosse ancora)...sta legge non è retroattiva giusto??! Immagino che non ci siano scuse per la legge. :(
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#9
CAFElabstudio ha scritto: *potresti* fare la dia dei nuovi lavori dichiarando la difformità come nuova, risparmiando così la multa, (che a me risulta 1000€ e non più 516 - 5160, me lo confermi Marcvsrvs ?)

Fabio
il Lazio ha aumentato le sanzioni con legge regionale (la 15-2008 mi pare), portando i 516-5160 del dpr 380 a 1.000-10.000: però le regioni che non lo hanno fatto hanno ancora le sanzioni del testo unico. In realtà non so se la Puglia ha una legge analoga...non saprei e bisognerebbe controllare :P
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#10
Grace-Adler ha scritto:
Comunque a detta della tipa dell'agenzia immobiliare il tramezzo della cucina è stato tolto dal primo proprietario. Noi siamo i terzi. Calcolando che il primo proprietario ha avuto la casa dal 1990 al 1999 (tempi in cui, credo, la dia non ci fosse ancora)...sta legge non è retroattiva giusto??! Immagino che non ci siano scuse per la legge. :(
prima c'era una specie di Dia, l'art.16, che però - sto paese è fantastico - per gli uffici tecnici non è probante (perchè non si allegava nessun progetto), e quindi non serve praticamente a nulla (se avessi fatto un articolo 16 e ora fossi costretto a fare una sanatoria spendendo 1.000 euro quasi quasi denuncerei lo Stato per truffa aggravata). Ovviamente non è un discorso di retroattività: se c'è un'abuso rilevabile ai sensi delle leggi in vigore, indipendentemente da quando è stato fatto quello che conta è che esiste in questo momento, o nel momento in cui viene denunciato.
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#11
Ok grazie! Tutto chiaro! Sei stato gentilissimo!!! Grazie anche a architeo e CAFElabstudio :wink:
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#12
Ciao a tutti, desideravo un chiamento: i costi della DIA di cui si parla (Euro 1.000/1.200) sono comprensivi delle spese di direzioni lavori? A me sulla piazza di Lodi hanno richiesto Euro 1.500 per la DIA (ovviamente più IVA e cassa previdenza), più altri Euro 1.500 per la direzione lavori. E' "normale" che sia così? :shock:
Grazie

Marcvsrvs ha scritto:alt, a questo punto dobbiamo fare un po di chiarezza:

anzitutto, se ti hanno venduto un immobile in cui la planimetria differisce dalla realtà, hai acquisito tanto l'immobile quanto le irregolarità. E'sempre ottima regola imporre al venditore di regolarizzare la situazione prima del rogito perché dopo il rogito, tutti gli eventuali abusi commessi diventano automaticamente attribuibili a te.

Comunque, al di là di chi è il titolare, a questo punto, secondo legge, dovresti procedere con una richiesta di sanatoria dell'abuso: si può fare sempre con la DIA (invece che art. 22 commi 1 e 2 sarà art. 37) però ti costerà una sanzione amministrativa variabile da 516 a 5160 euro (in genere per queste situazioni applicano il minimo di legge). A questi dovrai aggiungere anche i costi del tecnico per la redazione della pratica e per il necessario nuovo accatastamento (in genere per questo tipo di operazioni si chiede una parcella non superiore ai 1.200 euro, esclusa IVA e cassa di previdenza), più le spese di istruttoria dela pratica che avresti comunque (a roma si aggirano sui 140 euro: a Bari non saprei).

Le sfumature del caso sono molteplici, e la stessa pratica si può impostare in tanti modi diversi: inoltre dipende fortemente da qual'è l'atteggiamento e la normativa della pubblica amministrazione riguardo alle situazioni come la tua (a Roma sono abbastanza puntigliosi), quindi ti consiglio di interpellare un tecnico della tua zona per discutere assieme come procedere.

colgo l'occasione per ricordare a tutti di pretendere la "sistemazione" di ogni eventuale difformità della planimetria attuale rispetto a quanto depositato in catasto: è obbligo del venditore darvi un immobile "sanato", anche perchè, appunto, una volta rogitato tutte le "magagne" passano a chi ha comprato, e in alcuni casi sanare gli abusi può essere davvero molto costoso (si rischiano anche sanzioni contravvenzionali fino all'arresto).

edit: dimenticavo, per i materiali edili ti fanno la multa se li smaltisci in modo irregolare, come p.e. buttandoli nei cassonetti tradizionali dei rifiuti: se li porti alla discarica autorizzata non corri alcun rischio (a Roma per esempio puoi portare gratuitamente - pochi - sacchi per materiali edili nei centri di raccolta dell'ama).

#13
Ciao a tutti, desideravo un chiamento: i costi della DIA di cui si parla (Euro 1.000/1.200) sono comprensivi delle spese di direzioni lavori? A me sulla piazza di Lodi hanno richiesto Euro 1.500 per la DIA (ovviamente più IVA e cassa previdenza), più altri Euro 1.500 per la direzione lavori. E' "normale" che sia così? :shock:
Grazie
Bè dipende dal tipo di intervento, la DIA per una ristrutturazione oscilla tra i 1200 e i 1500 €,quinbdi ci siamo; lo stesso dicasi per la Direzione Lavori!
Ti hanno chiesto prezzi nella norma!

manu
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#14
Antonella72 ha scritto:Ciao a tutti, desideravo un chiamento: i costi della DIA di cui si parla (Euro 1.000/1.200) sono comprensivi delle spese di direzioni lavori? A me sulla piazza di Lodi hanno richiesto Euro 1.500 per la DIA (ovviamente più IVA e cassa previdenza), più altri Euro 1.500 per la direzione lavori. E' "normale" che sia così? :shock:
Grazie
c'è da fare un minimo di chiarezza: anzitutto, bisogna premettere che la DIA è una praticaccia burocratica, che spesso e volentieri viene redatta al solo (giustissimo) scopo di essere "in regola" quando si eseguono i lavori (anche se grazie alle nostre contorte leggi, in regola non ci stai praticamente mai) o quando si andrà, un domani, a rivendere l'appartamento. Se si necessita del solo "pezzo di carta", di fatto il tecnico che la timbra non verrà quasi mai in cantiere, se non due o tre volte per controllare che i lavori che si stanno realizzando siano effettivamente conformi a quanto presentato. "timbrare" la pratica significa comunque dichiararsi sia progettista che direttore lavori delle opere indicate (indipendentemente dal fatto se si seguiranno i lavori in modo attivo oppure no - in base agli accordi con la committenza), le quali figure prevedono una lista sconfinata di responsabilità che giustificano la parcella. Tuttavia se io devo solo "tibrare" la pratica, e poi non mi viene dato l'incarico di effettiva "direzione lavori", ovvero non mi viene chiesto di seguire il cantiere per gestirne l'iter (l'apporto di un buon tecnico direttore lavori è veramente impagabile: un cantiere ben diretto dura di meno, e un bravo tecnico sa dare le giuste direttive alla luce degli inevitabili problemi che sopraggiungono durante i lavori), non posso chiedere una parcella "come se" facessi la "vera" direzione lavori.

Ecco quindi la giusta divisione dei costi che ti ha chiesto il tuo tecnico: se vuoi la sola DIA, è un tot. se vuoi la dia più la direzione lavori vera (e non solo formale) è un tot più un altro tot. Tra l'altro ti ha chiesto anche un prezzo contenuto: immagino che le opere non siano molto estese (in genere per la sola direzione lavori non si può chiedere meno di un 5% dell'importo complessivo delle opere).
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#15
Grazie per la risposta rassicurante! Il dubbio era sorto perché in Sicilia un tecnico chiede solo 150 euro per una DIA, per cui ho temuto che il mio preventivo fosse gonfiato! Sono contenta di sapere invece che è nella norma.
Thank you

Bè dipende dal tipo di intervento, la DIA per una ristrutturazione oscilla tra i 1200 e i 1500 €,quinbdi ci siamo; lo stesso dicasi per la Direzione Lavori!
Ti hanno chiesto prezzi nella norma!

manu[/quote]