Durante la ns. costruzione in corso abbiamo deciso di presentare la variante, avendo il titolo abitativo come richiesto, per sfruttare il piano casa. Quindi edifichiamo il 20% in più.
Solo un problema: nel comune non c'è nessuno di nomina all'ufficio tecnico e per di più è caduta la giunta e il sindaco.
Ora c'è il commissario prefettizio.
Se presento la variante chissà quanto tempo dovrò aspettare ....
C'è un modo per sveltire le pratiche ?
Oppure io presento il tutto e nell'attesa dell'approvazione vado avanti con l'ampliamento ....

Se la giunta è caduta dovrebbero essere in vigore le norme di salvaguardia, che "congelano" tutti i permessi di costruire in essere (in teoria, dovrebbero proprio fermarsi le costruzioni in corso...in teoria!). Comunque che non ci sia nessuno all'ufficio tecnico mi sembra strano, perchè la nomina non è una carica politica (in genere) ma una carica amministrativa.

Valuta infine che alcune leggi regionali limitano l'applicabilità del piano casa alle costruzioni già completate, in cui sia stato emesso il certificato di abitabilità, escludendo quindi l'applicazione ai cantieri in corso.

Per quanto riguarda le norme di salvaguardia ... dovrebbero avvisarmi.
Io non abito nel comune dove sto costruendo, quindi non sono tenuto a sapere che la giunta ed il sindaco sono caduti.
Se vogliono che il cantiere si fermi dovrebbero anche comunicarmelo no ?

Per quanto riguarda l'ufficio tecnico è strano ma è così: non c'è nessuno in quanto la carica era ricoperta da un professionista in carica a seguito di un appalto ad ore (a termine).
Avevano predisposto un concorso ma non c'è stato tempo per portarlo a termine in quanto sono caduti tutti ... !

Invece per il piano casa è sufficiente avere il titolo abitativo (bisogna rientrare nei tempi previsti) che vuol dire avere anche un permesso di costruire.

Alla fine ci devo rimettere io e aspettare i comodi loro oppure il commissario prefettizio può decidere per la commissione edilizia come poteva fare anche il sindaco ?

Questo perchè mi è stato spiegato che il sindaco si avvale della collaborazione della commissione edilizia per decidere, ma può farlo anche da solo, attenendosi alle norm e regolamenti comunali, ovviamente.