Salve, è da un po’ che non scrivo sul forum ma ho davvero bisogno di aiuto, sennò impazzisco!!!
Dunque, stiamo comprando una casa in costruzione.
È una villetta a schiera, e attualmente siamo dietro alla disposizione degli scarichi con l'idraulico.
Tra poco toccherà anche alla disposizione di punti luce e prese elettriche.

Ora: tempo fa i venditori se ne escono dicendo che, rispetto a come avevamo pensato di disporre un bagno, dovevamo porre alcune correzioni, poiché la parete dove sarebbero passati i tubi della vasca da bagno e lavabo era divisoria con la villetta limitrofa, e in questo senso la legge sulla certificazione acustica delle case (o roba analoga, perdonatemi se non sono più precisa sul documento… ) non avrebbe permesso questo “inquinamento acustico”.
In pratica, per non stravolgere troppo le cose, dovevamo mettere un muretto aggiuntivo di 10 cm di spessore da cui sarebbero passati i tubi, in modo da porre rimedio al problema acustico.
Ok, poco male, lo spazio c’era e alla fine un muretto alto 1 metro ci poteva pure stare, esteticamente non era male e faceva anche da mensola!

Ma ieri se ne sono usciti dicendo che nelle pareti divisorie tra le villette (che ovviamente non comprendono solo quella del bagno del piano terra, ma anche parte del salotto, e due camere al primo piano) non ci devono neanche passare i fili elettrici, in pratica NIENTE PRESE ELETTRICHE, NIENTE PUNTI LUCE, NIENTE INTERRUTTORI.

Domanda: questa cosa è vera?
Perché se è così allora è un bel casino, considerando che avevamo già pensato a come disporre i mobili e in quelle pareti le prese ci devono stare necessariamente…
Ah! Ovviamente la soluzione proposta è sempre il famoso muretto aggiuntivo che mangia spazio alle varie stanze, solo che mi pare un po’ troppo, specie per la camera matrimoniale che già è a malapena 14.02 mq….

Mi sapete dire se questa storia ha un senso?
E se loro avrebbero dovuto pensarci prima e avvertirci prima?
Grazie!!!

ali979 ha scritto: Ma ieri se ne sono usciti dicendo che nelle pareti divisorie tra le villette (che ovviamente non comprendono solo quella del bagno del piano terra, ma anche parte del salotto, e due camere al primo piano) non ci devono neanche passare i fili elettrici, in pratica NIENTE PRESE ELETTRICHE, NIENTE PUNTI LUCE, NIENTE INTERRUTTORI.

Domanda: questa cosa è vera?
Perché se è così allora è un bel casino, considerando che avevamo già pensato a come disporre i mobili e in quelle pareti le prese ci devono stare necessariamente…

Mi sapete dire se questa storia ha un senso?
E se loro avrebbero dovuto pensarci prima e avvertirci prima?

E' vero che c'è una norma che regola l'acustica negli edifici.
E' anche vero che è spesso disattesa e che il governo ha emanato una leggina "salva costruttori" per evitare che questi subiscano cause dagli acquirenti nel caso non rispettino i requisiti.
In ogni caso pensare ad un minimo di isolamento acustico tra appartamenti è cosa buona e giusta.

Ti sembrerà poco ma una presa sola può cambiare radicalmente l'isolamento acustico di una parete intera.

Normalmente le pareti divisorie tra le unità immobiliari sono di almeno 30 cm (normalmente 35 cm minimo) e costituite di diversi materiali con stratigrafie complesse.

Le prese su quelle pareti erano previste prima delle tue richieste e/o modifiche?

ciao!
intanto grazie della risposta

le prese non erano previste nel senso che quando abbiamo comprato non era previsto niente, cioè eravamo d'accordo che avremmo deciso via-via.
Solo che, ad esempio, anche loro come prima bozza avevano previsto, nel famoso bagno di cui sopra, degli scarichi... salvo poi dire che in realtà lì gli scarichi non ci potevano essere a meno della famosa contro-paretina di 10 cm...
quindi mi sa che anche loro stanno un po' brancolando nel buio (non sono l'impresa edile, bensì i committenti), tra impresa e architetto non si capisce mai bene...
ora non ho il disegno e il capitolato sotto mano, ma se non ricordo male i muri sono fatti secondo norma vigente, anzi, alla fine la casa dovrebbe essere classificata come classe A...
ci può rientrare questo discorso?
quanto sono ignorante in materia....

ali979 ha scritto:ciao!
intanto grazie della risposta

le prese non erano previste nel senso che quando abbiamo comprato non era previsto niente, cioè eravamo d'accordo che avremmo deciso via-via.
Solo che, ad esempio, anche loro come prima bozza avevano previsto, nel famoso bagno di cui sopra, degli scarichi... salvo poi dire che in realtà lì gli scarichi non ci potevano essere a meno della famosa contro-paretina di 10 cm...
quindi mi sa che anche loro stanno un po' brancolando nel buio (non sono l'impresa edile, bensì i committenti), tra impresa e architetto non si capisce mai bene...
ora non ho il disegno e il capitolato sotto mano, ma se non ricordo male i muri sono fatti secondo norma vigente, anzi, alla fine la casa dovrebbe essere classificata come classe A...
ci può rientrare questo discorso?
quanto sono ignorante in materia....

la classe A (per ora) è una classificazione energetica non acustica.
Per ora esiste solo la rispondenza al DPCM 5/12/1997 che impone isolamento acustico tra unità immobiliari 55 dB(A) e tra abitazione e esterno 40 dB(A). Questi valori possono essere calcolati nel progetto iniziale e poi verificati a collaudo. Non esiste organo che compia la verifica di questa norma.
Da due anni a questa parte anche gli acquirenti non hanno armi per rivalrsi sulle imprese, quindi in questo limbo i costruttori purtroppo possono fare ciò che vogliono.

ora che ci penso nella parete che confina con la villetta accanto non ho prese, non ho tubi, non ho cavi...
Per i sanitari anche da me è stato fatto il muretto.
C'è la parete divisoria ed è stata applicata anche una lastra di cartongesso per l'isolamento acustico.

Consiglio: cerca di dar retta al costruttore e non forare la barriera rumore, se puoi, altrimenti poi ti lamenterai che senti la televisione dei vicini, il bambino che piange, loro che sghignazzano o litigano...
Un buon isolamento acustico migliora la vita prima di tutto a te!
Ciao