La condizione che fa la differenza è la scelta di non affiliarsi alle grandi catene ma restare in autonomia, selezionando a piacimento i propri fornitori per incentivare il prodotto locale o almeno quello nazionale e perseguire anche la lotta allo spreco.
Apparentemente vi può sembrare una gran stupidata preoccuparsi delle guarnizioni di ricambio per la moka ma per darvi un'idea della situazione pensate all'abissale differenza sull'impatto economico e ambientale di confezioni blister da 3 pezzi rispetto alle scatole da 100 o da 50 pezzi per la vendita del prodotto sfuso !!!
La mia posizione in merito è anti-blister
rossodicina ha scritto:quoto!! e poi comprando nei piccoli negozi ben forniti si aveva quel bel rapporto UMANO che nelle grandi catene manca del tutto.5amuel ha scritto:ad aver tempo si potrebbe davvero comprare meglio ma è il tempo che manca.
Non sono i 5 euro in più il problema (quanta roba ed euro buttiamo poi nella spesona fatta al supermercato?..), ma il tempo che manca e la qualità della vita ne risente.
Perché dici così? ammetto che a fatica ho trovato una buona macellaria, ma la differenza la vedo e sento quando riesco ad andarci!5amuel ha scritto:la carne in un supermecato (meglio che dal macellaro),
)
). La pasta faccio scorte. Marmellata la fa mia zia. Così come la scorta per quasi un anno di passata di pomarola di pomodori biologici coltivati da un cugino! L'olio si compra una volta l'anno direttamente dal frantoio. Il vino lo fa mio padre che va a raccogliere l'uva da un agricoltore e lo paga...in natura con il vino! )
