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#331
piccolissima ha scritto:
Federinik ha scritto:il parto... ecologico? :shock:
:lol:
ovviamente intendevo un approccio più naturale alla gravidanza (oggi un pò troppo medicalizzata secondo alcuni) e al parto (in acqua, in casa, cesareo o no, epidurale o no, ovviamente a prescindere da problemi medici oggettivi)
Ah si! Su Altreconomia di dicembre c'e' un bellissimo articolo sul parto in casa. Ho gia' deciso che non lo faro' mai perche'... in lombardia costa 2000 euro!!
:?

EDIT: ho letto la vostra discussione dopo... io sono abbastanza d'accordo con boo, comunque.
1 - il parto in casa non viene fatto fare a prescindere, c'e' un eprcosro preparatorio, ma nelle ultime settimane si fa una valutazione dei rischi approfondita e nel caso non si fa.
2 - il parto in casa come e' inteso oggi non e' partorire in una cantina sotto lo bombe, bensi un parto assistito da ostetriche e un'infermiera che vengono a casa tua. Con loro prepari il percorso, e almeno una delle due garantisce sempre la sua reperibilita' nei mesi clou.
Nel topic delle mammine leggo tante fisse sulla scelta dell'ospedale... ma conosco piu' d'una che avendo scelto il Buzzi (famoso ospedale pediatrico milanese) all'ultimo e' stata mandata dall'altro capo della citta' perche' non c'era posto. E' piu' difficile pianificare quanta e quale assistenza si avra'.
3 - Sono d'accordo con voi che certe situazioni d'emergenza si fronteggiano meglio in ospedale. Ma come spiegate la statistica postata, cioe' che si muore meno a casa che in ospedale?
Ultima modifica di Federinik il 17/12/09 14:44, modificato 1 volta in totale.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#332
kimikalli ha scritto:sì, Anna hai ragione... ho fatto una sintesi eccesiva ...volevo dire che in genere i gine sconsigliano alle over 30 un parto naturale dopo un primo cesareo perchè i tessuti non sono elastici come prima dei 30...ma in quella clinica tutto è possibile!! purchè sia naturale il parto...anche di fronte alla difficoltà concreta di far nascere un "vitellino" di 4kg e passa non hanno optato per i cesareo! :twisted: talebani?? x me sì!
no kimi non ci siamo proprio (scusa se insisto ma essendo una precesarizzata, di 36 anni, mi sto informando per bene per evitare di farmi riaprire la panza se non c'è la necessità :wink: :lol: ).
Passati 3 anni dall'intervento la percentuale di rottura di utero (che già è infinitesimale) di una donna precesarizzata è identica a quella di una donna non cesarizzata (quindi l'utero può rompersi anche a una donna che non ha mai fatto un cesareo e che sta avendo un parto naturale!).
E il fatto che si tenda a preferire un travaglio di prova, dopo un cesareo, è semplicemente perchè è + alta la percentuale di complicazioni (morte della madre o del nascituro comprese) al secondo cesareo che non quella, appunto, di rottura dell'utero.
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REBECCA psw: polpetta

#333
sicuramente sei più informata di me, io ho letto questo e chiesto alla ia gine...
http://www.dica33.it/argomenti/ginecolo ... turale.asp
Rischio confermato
Si conferma quindi la fondatezza di un rischio associato al parto naturale con travaglio in donne che hanno precedentemente partorito con un taglio cesareo. Un rischio che interessa eventi avversi sia per il neonato sia per la madre, e che, per quanto di dimensioni ridotte, è pur sempre maggiore rispetto a quello che accompagna un parto cesareo ripetuto. Rimane comunque il fatto che la gestante deve ricevere queste informazioni per scegliere consapevolmente il tipo di parto più idoneo e sicuro.

http://www.birthandbrain.org/nascita.html
Il rischio connesso al parto naturale dopo un taglio cesareo è proprio questo: la "rottura dell'utero" che potrebbe avere conseguenze letali per la madre e per il feto e che dipende dal fatto in se che una cicatrice è un punto di minore resistenza.
In realtà non si tratta di quanto tempo sia intercorso tra una gravidanza ed un'altra, perchè teoricamente dopo 15-30 giorni la cicatrice è formata e la sua robustezza rimane invariata anche dopo uno o dieci anni.
Fino a qualche anno fa, in Italia, si tendeva ad eseguire il Taglio Cesareo Ripetuto senza neanche tentare una "prova" di travaglio. Attualmente, anche in seguito all'esperienza dei nostri colleghi (più coraggiosi!) anglosassoni e francesi, la tendenza si sta invertendo
Effettivamente è possibile avviare una paziente precesarizzata ad un travaglio di prova senza grossi incovenienti. Se sussistono delle condizioni favorenti (parametri biometrici e peso fetale nella norma, assenza di sproporzione tra le dimensioni del feto e le dimensioni del bacini materno, benessere fetale ecc.) e se il lavoro di preparazione è stato fatto bene non ci si trova ad affrontare grosse difficoltà. Questo vale per la seconda come per la terza gravidanza.
...ma ... bisogna sempre avere in mente che il parto naturale è un momento particolarmente delicato e, in qualche caso, particolarmente rischioso per la vita della madre e del bambino e quindi bisogna fare riferimento a un team e ad una struttura clinica affidabili.

Per me due "se" sono già troppi! :oops:
Ultima modifica di kimikalli il 17/12/09 14:52, modificato 1 volta in totale.
omnia munda mundis

#334
Federinik ha scritto:
piccolissima ha scritto:
Federinik ha scritto:il parto... ecologico? :shock:
:lol:
ovviamente intendevo un approccio più naturale alla gravidanza (oggi un pò troppo medicalizzata secondo alcuni) e al parto (in acqua, in casa, cesareo o no, epidurale o no, ovviamente a prescindere da problemi medici oggettivi)
Ah si! Su Altreconomia di dicembre c'e' un bellissimo articolo sul parto in casa. Ho gia' deciso che non lo faro' mai perche'... in lombardia costa 2000 euro!!
:?

EDIT: ho letto la vostra discussione dopo... io sono abbastanza d'accordo con boo, comunque.
1 - il parto in casa non viene fatto fare a prescindere, c'e' un eprcosro preparatorio, ma nelle ultime settimane si fa una valutazione dei rischi approfondita e nel caso non si fa.
2 - il parto in casa come e' inteso oggi non e' partorire in una cantina sotto lo bombe, bensi un parto assistito da ostetriche e un'infermiera che vengono a casa tua. Con loro prepari il percorso, e almeno una delle due garantisce sempre la sua reperibilita' nei mesi clou.
Nel topic delle mammine leggo tante fisse sulla scelta dell'ospedale... ma conosco piu' d'una che avendo scelto il Buzzi (famoso ospedale pediatrico milanese) all'ultimo e' stata mandata dall'altro capo della citta' perche' non c'era posto. E' piu' difficile pianificare quanta e quale assistenza si avra'.
3 - Sono d'accordo con voi che certe situazioni d'emergenza si fronteggiano meglio in ospedale. Ma come spiegate la statistica postata, cioe' che si muore meno a casa che in ospedale?


Come ha detto canarino, se non erro, le gravidanze non "perfette" vengono inidirizzate all'ospedale per cui a casa rimangono solo quelle teoricamente non a rischio. Giusto?
FEDE65

#336
Kimi l'articolo che hai linkato risale al 2004 :roll: e molto dipende anche dalla zona d'italia in cui si vive: al sud non ci sono santi, dopo un cesareo si rifà un cesareo, al Nord per fortuna no (specie nelle grandi città come Milano e Torino) :wink:
tutte le informazioni che ho trovato io (compresa la mia gine con cui ne ho già parlato, pur essendo solo all'inizio) dicevano l'esatto contrario: il secondo cesareo è + pericoloso di un travaglio di prova :wink: poi comunque, anche in questo caso, stiamo parlando di percentuali di rischio bassissime (mi pare che quella di rottura di utero sia pari allo 0,1% se non + bassa).
E non influisce neanche il peso del bambino.... il fatto che non scenda è + facile dipenda dalla mamma, che psicologicamente è bloccata e non collabora, piuttosto che dal peso del bambino (poi.... se il bambino ha il cordone legato o troppo corto e per questo non scende.... questo è un altro paio di maniche :wink: )
Ovviamente comunque, in caso di travaglio di prova, questo deve avvenire il + naturalmente possibile (quindi sono assolutamente vietate sia l'induzione del travaglio che l'analgesia) e sotto stretto controllo medico, in una struttura attrezzata per intervenire in caso di urgenza.

edit: kimi il travaglio di prova si chiama VBAC, prova a fare una ricerca con questo termine e troverai "l'altra campana" :wink:
Ultima modifica di Anna73 il 17/12/09 15:00, modificato 1 volta in totale.
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REBECCA psw: polpetta

#337
fede65 ha scritto:scusate ho scritto in grandeper errore ...
fa niente, cosi ho capito meglio :lol:

Ok, non si dice se la statistica viene in qualche modo aggiustata o corretta tenendo conto di questa eventualita'.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#338
Federinik ha scritto:Ah si! Su Altreconomia di dicembre c'e' un bellissimo articolo sul parto in casa. Ho gia' deciso che non lo faro' mai perche'... in lombardia costa 2000 euro!!
:?
(Continuo a non voler convincere nessuno!)

1. Potrebbe comunque esserci una copertura parziale dell'ASL
2. Non hai un'assicurazione sanitaria? Quella di mrboo copre fino a 2500 euro di spese per il parto :wink:

#339
Anna73 ha scritto:Kimi l'articolo che hai linkato risale al 2004 :roll: e molto dipende anche dalla zona d'italia in cui si vive: al sud non ci sono santi, dopo un cesareo si rifà un cesareo, al Nord per fortuna no (specie nelle grandi città come Milano e Torino) :wink:
tutte le informazioni che ho trovato io (compresa la mia gine con cui ne ho già parlato, pur essendo solo all'inizio) dicevano l'esatto contrario: il secondo cesareo è + pericoloso di un travaglio di prova :wink: poi comunque, anche in questo caso, stiamo parlando di percentuali di rischio bassissime (mi pare che quella di rottura di utero sia pari allo 0,1% se non + bassa).
E non influisce neanche il peso del bambino.... il fatto che non scenda è + facile dipenda dalla mamma, che psicologicamente è bloccata e non collabora, piuttosto che dal peso del bambino (poi.... se il bambino ha il cordone legato o troppo corto e per questo non scende.... questo è un altro paio di maniche :wink: )
Ovviamente comunque, in caso di travaglio di prova, questo deve avvenire il + naturalmente possibile (quindi sono assolutamente vietate sia l'induzione del travaglio che l'analgesia) e sotto stretto controllo medico, in una struttura attrezzata per intervenire in caso di urgenza.

edit: kimi il travaglio di prova si chiama VBAC, prova a fare una ricerca con questo termine e troverai "l'altra campana" :wink:
http://www.medicitalia.it/02it/consulto ... post=24909
parto naturale dopo cesareo? lunedì 7 gennaio 2008
Alla fine cosa Le consiglio?

a) Di valutare per bene la strutura dove dovrà partorire: è in grado di offrirLe l'assistenza adeguata in ogni momento del giorno e della notte, compresi i giorni di festa?b) Di far valutare attentamente il peso fetale a termine di gravidanza: un peso fetale superiore (stimato ecograficamente è ovvio) ai 3500 gr. dovrebbe farla riflettere un tantinello in più sull'opportunità di un parto vaginalec) Di far valutare lo spessore della parete uterina (del segmento uterino inferiore in particolare) con metodica ecografica: desista dai suoi intenti di parto vaginale se lo spessore della parete uterina (valutato con sonda lineare ad alta frequenza, almeno 10 MHz)è inferiore ai 3 - 4 mm
d) Di far valutare per bene il reperto ostetrico locale al momento del travaglio di parto: è un reperto ostetrico "favorevole" o meno, per un parto vaginale (punteggio di Bishop elevato o basso)?
e) Di farsi seguire dall'intera equipe che dovrà, all'occorrenza eseguire il Taglio Cesareo d'urgenza ripetuto, avendo come riferimento uno Specialista Ostetrico che abbia almeno 10 anni di esperienza di Sala Parto e Sala Operatoria Ostetrica
f) di aspettarsi un parto operativo vaginale con applicazione della ventosa ostetrica con un'ampia percentuale di probabilità


last but not least non si puo' generalizzare :wink: e in medicina ci sono tante scuole di pensiero...ognuno sceglie come meglio crede :wink:
Ultima modifica di kimikalli il 17/12/09 15:10, modificato 1 volta in totale.
omnia munda mundis

#340
boo ha scritto: 1. Potrebbe comunque esserci una copertura parziale dell'ASL
2. Non hai un'assicurazione sanitaria? Quella di mrboo copre fino a 2500 euro di spese per il parto :wink:
Ma se ci sono complicazioni sei coperta dal servizio sanitario?
Altrimenti altro che 2500 euro!
Sulla copertura parziale dell'ASL bisognerebbe capire quali siano i punti a favore del parto a casa (sinceramente non li capisco) a parte avere un'ostetrica tutta per te, ma mi pare veramente improponibile al momento vista la carenza di personale.

#341
Federinik ha scritto:
fede65 ha scritto:scusate ho scritto in grandeper errore ...
fa niente, cosi ho capito meglio :lol:

Ok, non si dice se la statistica viene in qualche modo aggiustata o corretta tenendo conto di questa eventualita'.
Si dice proprio che non è un dato preso in considerazione.
E si trae questa conclusione: in caso di parto senza complicazioni, valutato ovviamente con attenzione dal team intorno, non c'è alcun problema a partorire a casa.

È possibile già con il bambino all'interno dell'utero stabilire se ha il cordone intorno al collo o no basandosi sul battito cardiaco.
Una mia amica era alla mangiagalli per partorire.
Il battito cardiaco del bambino era debole, la ginecologa voleva obbligarla al cesareo.
L’ostetrica (privata) esperta ha detto: no, qui il battito va e viene, il bambino ha solo il cordone intorno al collo. Si può partorire naturalmente.
La ginecologa ha risposto: se entro mezz’ora questo bambino non è nato, faccio un cesareo.
L’hanno fatta partorire in mezz’ora in piedi. E l’ostetrica aveva ragione.

#342
Fede a me non convincono quelle statistiche perchè "ammazzano" comunque il concetto di parto naturale a casa, inteso come "ritorno alle origini"...

ovvero se accetti l'idea di parto in casa dopo esserti sottoposta a 2000 esami (pre-post concezionali, anamnesi familiari, statistiche...), ad avere gente in casa meglio attrezzata di un ospedale (ecografo, camera neonatale, ossigeno...), allora lo fai solo per poter dire "mio figlio è nato in casa" :roll: :roll: :roll: con uno spreco anche di denaro non indifferente....

oppure sei un po' incosciente.

poi c'è sempre il destino, verissimo.

donne che partoriscono tutti i giorni da sole, parti in ambulanza, in autostrada....

ma è anche vero che ci sono donne supportate anche economicamente prima e dopo il parto, agevolando l'astensione dal lavoro, in italia c'è la propensione a lavorare fino alla fine dell'8vo, perchè si ha più tempo dopo... e poi la corsa alla ricerca del nido...

mah... io più che propendere per il parto naturale, cercherei il modo per avere una vità il più naturale possibile, ed agevolare il rapporto madre/figlio
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#343
fedelyon ha scritto:
boo ha scritto: 1. Potrebbe comunque esserci una copertura parziale dell'ASL
2. Non hai un'assicurazione sanitaria? Quella di mrboo copre fino a 2500 euro di spese per il parto :wink:
Ma se ci sono complicazioni sei coperta dal servizio sanitario?
Altrimenti altro che 2500 euro!
Sulla copertura parziale dell'ASL bisognerebbe capire quali siano i punti a favore del parto a casa (sinceramente non li capisco) a parte avere un'ostetrica tutta per te, ma mi pare veramente improponibile al momento vista la carenza di personale.
Sì sì, l'assistenza è sempre garantita! :wink:

Du qui
http://www.nascereacasa.it/faq.htm
...il parto in ospedale è gratuito e si dovrebbe rispettare la libertà di scelta della donna sul luogo del parto. Il parto a domicilio dovrebbe essere rimborsato completamente dalla vostra A.S.L. che va a risparmiare i soldi del parto ospedaliero. Alcune Regioni hanno già riconosciuto con leggi specifiche la possibilità di rimborso: Piemonte, Emilia Romagna, Marche, provincia di Trento. Informatevi dall’ostetrica più vicina a voi. Ma anche le donne delle altre Regioni devono cercare di ottenere una forma di riconoscimento economico.

#344
ela78 ha scritto:ovvero se accetti l'idea di parto in casa dopo esserti sottoposta a 2000 esami (pre-post concezionali, anamnesi familiari, statistiche...), ad avere gente in casa meglio attrezzata di un ospedale (ecografo, camera neonatale, ossigeno...), allora lo fai solo per poter dire "mio figlio è nato in casa" :roll: :roll: :roll: con uno spreco anche di denaro non indifferente....
(Lo so che sembro insistente, e quindi continuo a precisare che non ho un'opinione mia, per ora!)

1. Il parto in casa rimane comunque meno medicalizzato di quello in ospedale, lo si intuisce leggendo le linee guida
2. I vantaggi per la mamma e per il bambino che si hanno nel fare un parto a casa (e che non sapevo e ho scoperto leggendo il famoso libro) sono così enormi (giurin-giuretto!) che sembra sia l'unica scelta saggia che tu possa fare!

#345
kimikalli ha scritto: last but not least non si puo' generalizzare :wink: e in medicina ci sono tante scuole di pensiero...ognuno sceglie come meglio crede :wink:
su questo sono perfettamente d'accordo con te :wink: infatti mi sto informando.
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