Che bellissimo topic!!! Ci ho messo un sacco di tempo a leggere tutto...
C'è dentro un po' di tutto: alimentazione, cura di sè, cura della casa, ...
a parte l'argomento bimbi volevo raccontarmi le mie esperienze..
Intanto faccio una premessa:
- personalmente credo molto nei piccoli passi, e poco nei cambiamenti totali e repentini. Non è che sia contraria, è che trovo più duraturo cambiare una cosa per volta ma mantenere i cambiamenti, piuttosto che cambiare tutto e subito rischiando che il sovraccarico di cambiamenti sia visto come “scomodità” o “rinuncia” delle abitudini precedenti. In questo caso il rischio di gettare la spugna è molto più alto, per come la vedo io.
- personalmente credo che i cambiamenti debbano essere visti in un’ottica di miglioramento e non di rinuncia. Esempio: passare alla mooncup oltre che aiutare l’ambiente è anche una grande comodità per quei giorni. Inserire tante ricette vegetariane fantasiose non dà l’idea di “rinunciare” alla carne ma apre la mente e lo stomaco a tante delizie… in alcuni casi magari ci saranno delle “rinunce” ma se si è convinti della scelta, non sarà un problema.
Visto che da anni sono volontaria (ultimamente più di rado..) in una bottega di commercio equo, ho spesso fatto riflessioni non solo per l’impatto ambientale di certe scelte, ma anche per l’impatto sociale. Ad esempio riguardo all’alimentazione.
Ora salterò di palo in frasca a mano a mano che mi vengono in mente tutti gli argomenti trattati.
Alimentazione:
sono quasi ovovegetariana, vale a dire che abitualmente non mangio più carne, pesce né latte/latticini (questi ultimi inizialmente per intolleranza) In realtà non sono strettamente vegetariana, nel senso che se sono a casa d’altri e c’è della carne magari per una volta la mangio lo stesso, oppure dai miei il pesce una volta a settimana lo fanno e lo mangio anche io. Quando sono io ad invitare a cena, cucino vegetariano e nessuno si è mai lamentato anzi, sono sempre tutti curiosi dei piatti fantasiosi (e semplici!) che propongo.
Non amo troppo seitan e tofu, preferisco i semplici legumi oppure per far presto e cambiare un po’ gusto mi piacciono le polpette di questa marca:
http://www.alibio.it/
Credo sia veramente importante capire che mangiare meno carne non è una rinuncia, è un passo fatto per la nostra salute, l’ambiente, e anche per i paesi poveri visto che anche l’impatto sociale dell’industria della carne è qualcosa di vergognoso. Per approfondire rimando a
http://www.alimentazionesostenibile.org
Inoltre si scoprono tantissime ricette nuove e fantasiose (e non necessariamente complicate, anzi). Per le ricette io traggo enormi spunti da
http://www.veganblog.it )
L’acqua sia a casa mia che a casa dei miei è da anni quella del rubinetto. Avevamo richiesto le analisi in Comune vedendo che è molto povera di sali, al livello di una oligominerale. Se non avete ancora parlato dell’acqua possiamo approfondire se vi interessa.
Alimentazione/bis:
Certi prodotti li uso solo dell’equosolidale: caffè (anche solubile) cacao, tè, cioccolato. È vero sono più cari ma se ci si chiede il perché è facile pensare di investire in equo. Inoltre per alcuni, tipo il cioccolato, preferisco mangiarne meno ma mangiarlo “giusto”
Come ulteriore riflessione vi spingerei a comprare gli alimenti equosolidali in bottega, e non nei supermercati, per una semplice riflessione. Noi botteghe per nostra stessa scelta e natura re-investiamo gli utili in progetti equi. Cosa che i supermercati non fanno. E quindi il prodotto equo acquistato in bottega ha un doppio valore etico, diciamo
Cura di sé:
Ho provato i prodotti fitocose trovandomi molto bene, trovo però piuttosto “problematico” il fatto di doverli ordinare via internet, se non si raggiungono i 50 Euro le spese di spedizione sono da pagare, insomma magari poi mi finisce una sola crema e faccio prima a tornare a prendere la solita.. insomma vado un po’ per il compromesso..
Per il corpo anche qui vado a compromessi.. Uso il sapone intimo di Esselunga-gabbiano oppure quello della Magnolia dell’Eurospin , sono recensiti positivamente sul sito di Lola (ne avete parlato??). Non riesco a rinunciare ai docciaschiuma profumati e qui non siamo proprio nell’ambito del bio, però ne uso una scarsa quantità così anche se so che inquino, mi impegno almeno a limitare i danni. Ho fatto un periodo in cui mi lavavo solo con il sapone vegetale profumato del commercio equo ma alla fine sono tornata a cose più profumate (certo, di sintesi) e liquidi.
Per lo shampoo non sono ancora passata all’eco/bio. In bottega equa abbiamo persino il sapone solido per i capelli ma non mi ispira. Per ora uso uno shampoo non bio ma li lavo solo una volta (non due) e alterno con un CO-wash = solo con balsamo e zucchero, senza shampoo; è fondamentale che il balsamo sia senza siliconi, io uso lo Splend’or al cocco, idea presa dal forum di Lola. Sempre per i capelli, li sto facendo crescere, li rinforzo con hennè e ho abolito prodotti di styling.
Durante il ciclo mestruale uso la Mooncup, credo da un anno circa. All’inizio c’è voluta un po’ di pratica ma la trovo mostruosamente comoda. Aggiungo un piccolo salvaslip solo nei due giorni di piena, perché all’inizio non ero bravissima a metterla e mi è capitato di avere piccole perdite perché non aveva aderito bene. Ora sto attenta che faccia “plop” e di solito non perde più.
Casa:
In bagno uso “lo spruzzino del bagno” composto da:
30 g bicarbonato sciolto in 500 ml di acqua tiepida (così si scioglie prima) con 10 spruzzi si sapone liquido e qualche goccia di un olio essenziale a scelta. Con 5 gocce di o.e. di menta viene buonissimo e “sa di pulito”. Buono anche con 10 gocce di o.e. di arancio oppure 5 gocce o.e. cannella. Va a gusti!
Per il wc invece butto un cucchiaio di acido citrico e lo mescolo con lo scopino. Poi lo lascio lì mentre pulisco il resto della casa, insomma almeno mezz’ora/un’ora. Infine pulisco bene utilizzando lo scopino, il calcare si pulisce senza fatica e senza inquinare!!
Per i casi disperati (per esempio dai miei che il wc è vecchio) ho provato anche a scaldare un pentolino di acqua, sciogliere del sapone di Marsiglia, mescolare del bicarbonato e poi seguire lo stesso procedimento, con successo.
Per i pavimenti sto usando un detergente comprato in Germania, dove ho trovato una linea ecolabel al supermercato a prezzi accessibili. In seguito vedrò.
Per i piatti uso al momento il detersivo piatti della linea “i Provenzali” poi acquisterò il “Lympha” che abbiamo da poco preso al negoziello equo. Uso il procedimento spiegato sul sito dei biodetersivi segnalato nelle prime pagine, cioè metto poco detersivo sulla spugna e lavo una cosa alla volta. Per le pentole molto unte pre-tratto mettendo acqua con un pochino di detersivo e un bel cucchiaio di bicarbonato. Infatti il bicarbonato potenzia l’azione dei tensioattivi. Così si usa anche meno detersivo! È vero che i detersivi meno inquinanti sono spesso più costosi, ma sono anche più concentrati e usandoli con criterio non credo proprio che incidano davvero nel bilancio famigliare.
Per la lavatrice stessa cosa, sto usando il liquido dei “provenzali” ma poi prenderò il “lympha” equosolidale. Dimezzo la quantità indicata e mi trovo benissimo, alla fine è sempre biancheria normalmente sporca, niente di sporchissimo, quindi metà della dose la pulisce benissimo (ho anche la fortuna di avere acqua buona dal rubinetto, non calcarea)