MarlaSinger ha scritto: Cavolo.. senza parole.. Il contesto sembra non offrire appigli e tu non sembri una persona disorientata alle prime mosse.. anzi.. ti sei gai mosso e organizzato per bene..
Se questa tua ricostruzione da un lato mi preoccupa, perchè mi fa capire che in effetti stai prendendo un sentiero difficile.. dall'altra mi fa ben sperare perchè mi sembri solido, prudente ma determinato, consapevole, pronto.

si la determinazione certo non mi è mai mancata... solo che non ho potuto proprio "vendermi" alle aziende "amiche"... è necessario muoversi con una certa prudenza... è una questione di forma, non sarà corretto fino a che sarò qui.
Certo è che una volta in "mobilità" la mia figura professionale sarà meno appetibile.
Questo mi preoccupa.

Come avrai notato cerco sempre di analizzare con senso critico le situazioni quindi è piuttosto normale che io ponga l'accento sulle controindicazioni ( così come sugli aspetti positivi di una scelta )

MarlaSinger ha scritto: Cambiereste città per lavoro? Così.. giusto per completare il quadro..

Suppongo di no. Questo per due motivi principalmente:
Mia moglie deve lavorare comunque nella provincia di Milano (al massimo Como)
e poi abbiamo investito molto nella costruzione della nuova casa... appena terminata

MarlaSinger ha scritto: Come ti dicevo il tema mi tocca qualche tastino dentro.. so gia che ci penserò.. anche se dubito io possa avere un lampo di genio che tu non abbia gia sondato da quel che ho capito.. Se la missione è NON AVERE RIMPIANTI DOMANI.. la strada si deve trovare. Ti seguo.. pat pat sulla spalla!

Grazie mille

coolors ha scritto:Secondo me da qualche parte c'è l'azienda che fa per te, devi solo trovare il modo perchè vi possiate incontrare.

E' possibile.. mi piacerebbe lavorare per Boffi ad esempio ma pare non siano alla ricerca.

coolors ha scritto:
Penso che ti debba metter in moto e affrontare di petto la cosa, fossi al tuo posto (e qua viene fuori il mio ormai obsoleto spirito da venditore porta a porta )prenderei in mano il telefono e comincerei a chiamare a destra e a manca, col curriculum che hai e la volontà di mettersi in gioco che si percepisce da quanto scrivi, secondo me in poco tempo l'azienda che fa per te viene fuori ...

Purtroppo questo non lo posso fare, sempre per la forma di cui sopra.

coolors ha scritto:

Mi è sempre piaciuto leggere i tuoi interventi, ti auguro

fantastico, facciamo il lupo al grand marnier e crepes.
Grazie!

effector ti ho mandato un MP

Ieri sera ho cercato di stendere una bozza di possibili sviluppi scegliendo la via della libera professione... (e voi direte ma non potevi startene tranquillo a sbaciucchiarti tua moglie... e che vi devo dire! )

1) Progettazione allestimenti ed eventi
Ho in essere una collaborazione per progettazione allestimenti ed eventi da qualche anno:
-non può essere attività fondamentale (non da abbastanza per campare, almeno non ora)
-si può incrementare con investimenti nel web (che non è detto diano risultati, soprattutto nell'immediato), e con una politica low cost in modo da recuperare più massa con un altro marchio (sempre mantenendo l'attività di qualità principale svolta con il marchio nativo)
-si può incrementare avviando strette collaborazioni con partners da selezionare... come organizzatori di eventi, locations & caterings (ad esempio)
-si può incrementare con investimenti pubblicitari (che non è detto diano risultati)

2) Progettazione architettonica & Design
Prima di tutto dovrei iscrivermi all’albo (per fortuna ho ottenuto l’abilitazione appena terminata l’università! )
-dovrei propormi alle imprese (il cugino di mia moglie ha un’impresa edile ma attualmente poco lavoro)
-dovrei propormi in valle (da dove provengono i mie suoceri e dove ancora si può lavorare bene sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni.. occorre farsi conoscere e ottenere fiducia)
-dovrei propormi alle aziende sia per la progettazione degli stand che per sviluppo nuovi prodotti (ma non è facile, hanno già i loro art directors e svilluppo+ricerca interni
-dovrei propormi alle agenzie immobiliari (in modo che possano suggerirmi come progettista o arredatore ai loro clienti… chiaramente ci vorranno prezzi bassi e commissioni)
-pubblicità (ma non credo possa fruttare molto)
-passaparola (senza dubbio, ma occorre entrar nel giro giusto)

3) Burocrazia
Prima di tutto dovrei studiare molto, frequentare corsi, aggiornarmi
-potrei propormi alle imprese e il lavoro ci sarebbe
-potrei propormi alle agenzie
-dovrei puntare sulle energie rinnovabili, complesse ma di gran moda

4) Grafica 2D, modellazione 3D & render
Anche qui dovrei studiare molto, seguire tutorials aggiornarmi
-nel caso tornassi ai livelli di un tempo potrei propormi agli studi di architettura, come collaboratore esterno
-potrei propormi alle aziende (adesso si fanno anche i cataloghi fatti solo di renders)
-potrei propormi alle imprese (per i cartelloni di cantiere, ad esempio il cugino di mia moglie mi ha chiesto il render di una nuova piccola costruzione... aiuto devo reimparare tutto in 20gg max!)
-potrei propormi alle agenzie (sempre per i cartelloni)
-sono necessarie macchine (hardware) molto potenti e software costosi per viaggiare a livelli di rilievo (quindi costi elevati)

5) Commerciale
-potrei propormi come promotore presso varie aziende nelle province di Milano e Como (ma l’idea di lavorare come agente non mi alletta affatto
-avrei la possibilità di trovare uno sponsor per la rivendita di oggettistica lusso nei negozi di arredamento oltre oceano
-potrei procacciare affari per le agenzie immobiliari (ma mi alletta poco come sopra)




…morale… troppo poco vero?

Avendo letto fin qui, anche io stavo per proporti la libera professione.
Il punto fra quelli elencati piu' carente e' "burocrazia" a quanto mi pare di capire.
L'albo degli ingengeri organizza in genere corsi per certificatori energetici/di sicurezza ecc..., forse anche quello degli architetti lo fa.
Potresti stanziare un budget per questi corsi e farne alcuni (all'ordine degli ing. di Monza vengono sui 1000 euro l'uno) in modo da rimpolpare l'offerta del tuo studio in proprio con le attivita' di certificazione che, epr quanto poco appaganti, fanno sicuramente fatturato, almeno all'inizio.

Federinik ha scritto:Avendo letto fin qui, anche io stavo per proporti la libera professione.
Il punto fra quelli elencati piu' carente e' "burocrazia" a quanto mi pare di capire.
L'albo degli ingengeri organizza in genere corsi per certificatori energetici/di sicurezza ecc..., forse anche quello degli architetti lo fa.
Potresti stanziare un budget per questi corsi e farne alcuni (all'ordine degli ing. di Monza vengono sui 1000 euro l'uno) in modo da rimpolpare l'offerta del tuo studio in proprio con le attivita' di certificazione che, epr quanto poco appaganti, fanno sicuramente fatturato, almeno all'inizio.

Si mi sono informato. Il corso per la certificazione energetica costa circa 1000 euro.
Non è tanto il costo, ma si tratta di 80 ore da svolgere o a lezioni di 8 ore al sabato oppure diurno oppure alla sera dopo le 17.00.
Quindi non mi sarà possibile frequentare fino a che lavorerò in azienda.
Lo studio mi spaventa, ma i sacrifici si possono fare se poi si prevede un riscontro... ma ho chiesto in giro e pare che il mercato dei certificatori sia saturo con professionisti che svendono certificazioni a basso costo senza svolgere le indagini necessarie...
Me lo hanno sconsigliato tutti.
Dovrei puntare su altri aspetti legati allo sviluppo di tecnologie e impianti basati su fonti rinnovabili... mi devo informare

Ciao,
non ci conosciamo, quindi data la tua premessa ho i requisiti per risponderti

Ti hanno detto già molto gli altri, io, avendo lavorato come libera professionista ti posso dire che se vuoi fare il passo per avere una qualità di vita migliore con la tua famiglia, bhè... NON la avrai con la libera professione.

Essere autonomi è stupendo per tantissimi aspetti, ma davvero il nostro peggior capo siamo proprio noi stessi!!!

i primi anni saranno davvero duri e per aprirti una strada dovrai lavorare tanto tanto tanto, dovrai studiare tanto, tanto, tanto.
All'inizio non sarà facile "staccare" perchè ovviamente devi avviare un'attività e questo richiede una dedizione notevole, poi una volta avviata, dovrai mantenerla, per cui idem, non è facile staccare sapendo che l'unico modo di guadagnare e tenere tutto in piedi è "fare quel qualcosa in più".

All'inizio tutti i ruoli dovrai ricoprirli tu: dovrai procacciarti clienti, questioni amministrative, gestire tutto dalla A alla Z togliendo molto tempo al tuo lavoro vero e proprio per cui ti troverai a fare orari di lavoro assurdi!
Può darsi anche che per "lanciarti" e ricavarti uno spazio, sarai costretto a "svendere" le tue prestazioni, situazione dalla quale poi non uscirai facilmente.

E' tutto molto gratificante per certi versi, se le cose vanno bene...ma anche tremendamente stressante e a volte frustrante, perchè tante volte le cose vanno male, e questo non è un periodo favorevole...
Inoltre saresti pronto ad accettare di essere sostenuto ecoomicamente da tua moglie? I primi mesì molto probabilmente andrà così.

In sintesi se lo fai per stare più tempo con la tua famiglia lascia stare.

Piuttosto continua a lavorare in azienda e tieni gli occhi aperti, magari si apre la porta giusta!

Io direi "sì" alla libera professione se è il tuo sogno, se è quello per cui davvero ti senti portato, ma direi "no" se lo fai per la famiglia.

qualunque cosa sceglierai ti auguro che si realizzino i tuoi desideri.
Elliss

Elliss ha scritto:i primi anni saranno davvero duri e per aprirti una strada dovrai lavorare tanto tanto tanto, dovrai studiare tanto, tanto, tanto.
All'inizio non sarà facile "staccare" perchè ovviamente devi avviare un'attività e questo richiede una dedizione notevole, poi una volta avviata, dovrai mantenerla, per cui idem, non è facile staccare sapendo che l'unico modo di guadagnare e tenere tutto in piedi è "fare quel qualcosa in più".

non è un problema, ci sono già passato e comunque i tempi e i modi li deciderei io.

Devo dire che mi è anche capitato di far colloqui ad architetti che hanno tentato la via della libera professione e non ci sono riusciti... non è bello re-inchinarsi a un compenso minimo da dipendente pur di campare...
Questo è il mio spettro

Elliss ha scritto: All'inizio tutti i ruoli dovrai ricoprirli tu: dovrai procacciarti clienti, questioni amministrative, gestire tutto dalla A alla Z togliendo molto tempo al tuo lavoro vero e proprio per cui ti troverai a fare orari di lavoro assurdi!

Tutto già passato... e faccio già due lavori, di cui uno la sera e nei fine settimana... a farne uno posso solo guadagnarne in serenità

Elliss ha scritto: Può darsi anche che per "lanciarti" e ricavarti uno spazio, sarai costretto a "svendere" le tue prestazioni, situazione dalla quale poi non uscirai facilmente.

come sopra accennato, fa parte dei giochi

Elliss ha scritto: Inoltre saresti pronto ad accettare di essere sostenuto ecoomicamente da tua moglie? I primi mesì molto probabilmente andrà così.

Come accennato l'idea mi turba molto, ma al momento non vedo alternative e questo che mi preoccupa

Elliss ha scritto: Piuttosto continua a lavorare in azienda e tieni gli occhi aperti, magari si apre la porta giusta!

Come sopra, non lo posso fare. Tra un mese al massimo io presenterò le dimissioni, per correttezza e per rispetto... in un modo o nell'altro... a costo di andare a fare il muratore, il montatore o il facchino (lavori di tutto rispetto.. intendiamoci)

certamente sono scelte difficili, capisco il tuo stato d'animo essendoci passata anche io, io ho lasciato il lavoro per la famiglia, ma avevo comunque un'alternativa che forse non mi permeteva di guadagnare come guadagnavo prima ma comunque l'alternativa c'era, nel tuo caso lasciare tutto per un incognita..beh è dura!!

Sinceramente ti sento così convinto nel lasciare ciò che hai ora che penso che tu abbia la determinazione giusta per trovare qualcosa di soddisfacente senza dubbio!

Coniugare familia e carriera non è facile neppure per un uomo, non capita spesso però di vedere un uomo che rinuncia a un ruolo di manager per poter essere più presente in famiglia. Hai coraggio, complimenti!

fede65 ha scritto:Coniugare familia e carriera non è facile neppure per un uomo, non capita spesso però di vedere un uomo che rinuncia a un ruolo di manager per poter essere più presente in famiglia. Hai coraggio, complimenti!

devo dire che mi hai colpito con queste parole.. onestamente penso di avere più paura che coraggio:

paura di non essere presente
paura di poter tradire... perchè le occasioni... si sa.. in un ambiente come questo possono fioccare.. lontano da casa... ... sono uno testardo... ma sarò sempre così forte?
paura di dover bussare alla porta di un amico la notte perchè non so dove andare a dormire
paura di non poter vivere eventuali figli
paura di sentire l'amore lontano
paura di dare infelicità

paura e basta per tutto questo... che ho visto succedere.. e ancora sta accadendo intorno a me

effector ha scritto:
paura di non essere presente
paura di poter tradire... perchè le occasioni... si sa.. in un ambiente come questo possono fioccare.. lontano da casa... ... sono uno testardo... ma sarò sempre così forte?
paura di dover bussare alla porta di un amico la notte perchè non so dove andare a dormire
paura di non poter vivere eventuali figli
paura di sentire l'amore lontano
paura di dare infelicità

paura e basta per tutto questo... che ho visto succedere.. e ancora sta accadendo intorno a me

Uhm, la gran parte di queste eventualità non dipende strettamente dal lavoro, a mio avviso.
Quindi è giusto mettersi nelle migliori condizioni per cercare di realizzare le proprie aspirazioni, però non sarà la riuscita professionale a far sparire tutte le paure (ecco, magari quella di non saper dove dormire! )
Hai una moglie che crede in te, quindi non preoccuparti per i figli, avranno di te l'immagine che trasmetterà lei
Sarebbe molto ma molto peggio se da neonati non potessero stare con la mamma perché, ad esempio, torna a casa una volta al mese; per fortuna tua moglie è maestra, non corri questo rischio.

Per la paura di tradire e di non essere forte: questo decisamente non dipende dal lavoro! Tranquillo, se un uomo è innamorato di sua moglie si vede da chilometri di distanza! Quindi le "occasioni" saranno praticamente inesistenti

Nel tuo elenco vedo che in 4 punti su 5 hai citato le agenzie immobiliari: potresti incominciare da lì, anche se il mercato è un po' in crisi, e potresti cominciare a sondare il terreno anche ora che non ti sei ancora licenziato, se ho ben capito non saresti in concorrenza.

effector ha scritto:

fede65 ha scritto:Coniugare familia e carriera non è facile neppure per un uomo, non capita spesso però di vedere un uomo che rinuncia a un ruolo di manager per poter essere più presente in famiglia. Hai coraggio, complimenti!

devo dire che mi hai colpito con queste parole.. onestamente penso di avere più paura che coraggio:

paura di non essere presente
paura di poter tradire... perchè le occasioni... si sa.. in un ambiente come questo possono fioccare.. lontano da casa... ... sono uno testardo... ma sarò sempre così forte?
paura di dover bussare alla porta di un amico la notte perchè non so dove andare a dormire
paura di non poter vivere eventuali figli
paura di sentire l'amore lontano
paura di dare infelicità

paura e basta per tutto questo... che ho visto succedere.. e ancora sta accadendo intorno a me

Questo ha colpito molto me..

ho letto tutto d'un fiato.
cipicchia!

nn ho consigli da darti purtroppo però.
nel mio lavoro avrei potuto sgomitare per arrivare un pò più in alto ma.....nn ho voluto.preferisco smettere di lavorare alle 17 e venire qua a casina mia, dalla mia (nuova nuova)famiglia. (poi vabbè, nn sempre uscivo alle 17 )

mi sono laureata pensando di diventare qualcuno da qualche parte.
mi è passata quasi subito.....visto l'ambiente in cui sono finita.
ma il lavoro nn mi dispiace, e i colleghi pure.
si potrebbe dire che mi accontento. ma a me sta bene così.

effector, mi vien solo da dirti che sei un grande. per la scelta e per come stai analizzando il tutto.

ti auguro di capire quale sia la strada giusta e di poterla intraprendere.
in bocca al lupo a te e......un pò anche a tua moglie

myfriend ha scritto:
Uhm, la gran parte di queste eventualità non dipende strettamente dal lavoro, a mio avviso.
Quindi è giusto mettersi nelle migliori condizioni per cercare di realizzare le proprie aspirazioni, però non sarà la riuscita professionale a far sparire tutte le paure (ecco, magari quella di non saper dove dormire! )
Hai una moglie che crede in te, quindi non preoccuparti per i figli, avranno di te l'immagine che trasmetterà lei
Sarebbe molto ma molto peggio se da neonati non potessero stare con la mamma perché, ad esempio, torna a casa una volta al mese; per fortuna tua moglie è maestra, non corri questo rischio.

Per la paura di tradire e di non essere forte: questo decisamente non dipende dal lavoro! Tranquillo, se un uomo è innamorato di sua moglie si vede da chilometri di distanza! Quindi le "occasioni" saranno praticamente inesistenti .

non credo dovresti esserne così convinta (perchè sei una fanciulla vero?) ... nel senso che l'occasione fa l'uomo ladro... e la donna pure.. ne ho sentite tante... comunque meglio non intraprendere questo argomento che avrebbe bisgno di una discussione dedicata.

myfriend ha scritto:
Nel tuo elenco vedo che in 4 punti su 5 hai citato le agenzie immobiliari: potresti incominciare da lì, anche se il mercato è un po' in crisi, e potresti cominciare a sondare il terreno anche ora che non ti sei ancora licenziato, se ho ben capito non saresti in concorrenza.

Vero, ma per potermi proporre devo prima studiare sia dal punto di vista grafico che burocratico e per entrambi gli argomenti mi serve tempo... che attualmente non ho.
Una volta poste le basi potrei studiare un pacchetto appetibile