Ieri sera finalmente ho finito "Il venditore di storie". Devo ammettere che finora dei suoi letti è quello che mi è piaciuto meno. Non che sia brutto, anzi, la storia ha un suo perchè... Solo che in pratica per tre quarti del libro non succede niente. Il protagonista racconta, racconta... ma non c'è un dialogo, non c'è una situazione... Per lunga parte il resoconto non è di una cronologia di vicende, ma solo del funzionamento di questo "aiutoscrittori" da lui inventato, perciò non è sia esattamente appassionante
L'ultima parte, invece, è quella con gli spunti un po' più interessanti, anche se si capisce subito cosa sta succedendo.
In fin dei conti è piuttosto amaro, il che per JG è abbastanza strano... tutti gli altri romanzi mi erano sembrati improntati alla positività.
Diciamo che gli darei 2 stelline e mezzo su 5.
Adesso si pone il dilemma: della immensa pila, quale leggo ora?