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ecco la mia " Tana"

#1
salve a tutti, volevo condividere con voi le mie fatiche.
dico le mie fatiche perchè i lavori sono stati fatti quasi interamente da me.
mi chiamo Luca e sono della provincia di Sondrio. faccio l'idraulico in una piccola azienda artigianale con mio padre.
questo che sto per mostrare era l'appartamento di mia nonna che purtroppo dopo aver lottato contro un male incurabile non è piu tra noi e quindi ha un valore affettivo immenso per me.
Non ci ho messo piede per molto tempo dopo la sua morte propio per i ricordi che mi rievocava ma ho deciso di ristrutturarlo per andare a convivere con la mia compagna.

inizialmente io e la mia compagna l'abbiamo ribattezzato scherzosamente "la tana" e da allora quello è diventato il suo nome per amici e parenti.
desiderosi di andare a convivere ci siamo decisi a ristrutturarlo e utilizzarlo anche solo provvisoriamente almeno per evitare di pagare un affitto e per pensare nel mentre a qualcosa di più tipo una casa.

"Spendiamo poco" furono le ultime parole ma poi io mi faccio sempre prendere....... soprattutto se ci sono in ballo i sentimenti :mrgreen: :mrgreen:

la casa è una delle due case più antiche di un paese di 1000-2000 anime ed è del 1680 circa. è tutta costruita su volte a vela e archi.
i lavori principali sono stati la realizzazione di un impianto sanitario nuovo con una nuova disposizione del bagno e la creazione di un impianto di riscaldamento che non era presente e di una predisposizione per il condizionamento anche se con muri in sasso da 60 fino ad arrivare ad 80 cm non credo ce ne sarà bisogno.

la pianta è di circa 84 metri quadri calpestabili.
la zona giorno che prima era divisa in sala cucina e corridoio è stata aperta ed ora è di circa 6 metri per 6

Re: ecco la mia " Tana"

#2
trovandosi al primo piano in un centro storico in mezzo ad altre case, gli ambienti risultavano molto scuri unire sala e soggiorno ha illuminato molto e svecchiato l'ambiente. alcune foto di inizio lavori.
il mio dopo lavoro da un anno a questa parte in pratica [
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Re: ecco la mia " Tana"

#3
il soffitto in legno da piu di 200 anni probabilmente era "imbarcato" nella parte centrale. al piano di sopra abitava una mia cugina mentre ora abita mio zio. sopra alle assi che si vedono ci sono 4 cm di materiaale piu la piastrella. tra i travetti era tesa una rete con intonaco e sotto era stata creata una struttura in legno per supportare una controsoffittatura a perline.

in questo modo si creava una sorta di doppia cassa che ad ogni passo delle persone al piano di sopra si traduceva in un rumore fastidiosissimo. ho cosi deciso di eliminare le perline, isolare il soffitto cercando di riempire il piu possibile gli spazi vuoti e controsoffittare nuovamente ma in cartongesso.
non sono un amante del cartongesso visto che spesso e volentieri me lo ritrovo in cantiere. può essere una manna per progettisti e architetti da interni ma è un materiale stupido. si rovina solo a guardarlo, non tiene niente se devi fissargli contro qualcosa e me ne sto rendendo conto sempre di piu ora che sono in ballo con le finiture ma
1 era una scelta obbligata
2 nel soffitto per me è tollerabile visto che non si va su a toccare tutti i giorni

circa vent'anni fà mio zio che è muratore e mi ha aiutato molto la dove io nonostante il grande impegno non riuscivo ad arrivare, dopo aver cercato invano di convincere i miei nonni a eliminare il soffitto in legno per creare una nuova soletta gettata, ha inserito 3 putrelline di "sicurezza" (due in sala e una in cucina) che chiamo di sicurezza per il fatto che essendo semplicemente poste sotto la rete e l'intonaco fissato ai travetti, non "lavoravano" consentendo ai legni del soffitto di muoversi e flettere. questo negli anni ha creato l'imbarcamento credo. inoltre non avendo pilastri o muri portanti tra sala e cucina visto che sono sopra alla volta, sono stati appoggiati su un muro di "svizzeri" dell' 8 che è un pò di più che un semplice tavolato ma non è certo un muro portante.

ho deciso di intervenire ulteriormente prima di tutto facendo in modo che le putrelle presenti potessero "lavorare" a contatto col soffitto soprastante e in secondo luogo aggiungendo altre due putrelline (una in sala e una in cucina) per distribuire meglio il peso.
dovendo eliminare il muro centrale per aprire i locali ho poi aggiunto una putrella larga 10 ed alta 20 centimetri per sostenere tutta la struttura.
il tutto è stato trattato con antiruggine e poi verniciato.
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Re: ecco la mia " Tana"

#4
per fortuna ho messo mano agli impianti perchè durante le demolizioni ho trovato una brutta sorpresa ..... ovvero questo
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che ha causato questo
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.

le correnti vaganti si son letteralmente mangiate il tubo e propio durante la demolizione del bagno si è rotto. per fortuna l'idraulico era reperibile :lol:

Re: ecco la mia " Tana"

#5
allora ho messo il turbo e son cominciate le modifiche al bagno.
innanzitutto volevo una doccia e non una vasca ma la finestra posta esattamente in centro al locale mi limitava parecchio perchè già la vasca finiva in parte sotto al serramento e quindi non mi consentiva di mettere una doccia nemmeno da 70 x 90 che era il minimo tollerabile perchè avrei avuto problemi poi anche con il box doccia.

altro difetto del bagno e della vecchia impiantistica era il fatto che non vi fosse una saracinesca generale esterna per l'acqua ma in pratica il tubo che sale esternamente in facciata entrava nel mio bagno. nell'angolo era presente un rubinetto d'arresto che però chiudeva l'acqua anche al piano di sopra.
il tubo di carico e quello di scarico del piano di sopra si trovavano poi a salire propio dall'angolo del mio muro e si trattava di un tubo di rame del 12 per quanto riguarda il carico dell'acqua fredda e di un tubo del 100 super (il classico tubo da fogna arancione senza guarnizioni) per quanto riguardava lo scarico.

allora ho deciso di apportare delle modifiche. inizialmente ho tirato un nuovo tubo principale utilizzando un multistrato da 26x3 coibentato al quale ho aggiunto una seconda coibentazione in neoprene da 13 mm di spessore , salendo da un altro punto e quindi evitando che quello della famiglia al piano di sopra passasse dal mio appartamento ; ho invertito la posizione di wc e bidet mettendoli al posto della vasca e demolito la parete opposta del bagno creando una nicchia verso l'esterno per contenere la doccia. le misure finali della doccia sono di circa 120 x 90
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la nicchia è stata creata in gasbeton del 10 che ho scelto per la loro semplicità di posa e per le loro propietà isolanti. all'interno ho comunque aggiunto un isolazione fatta con fogli di polipan da 4 cm di spessore e un tamponamento con mattoni 6 fori in modo da permettermi di incassare il gruppo termostatico e deviatore per la doccia.
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la nuova colonna di scarico che creato è stata fatta con tubazioni ad alta densità che vengono impiegate solitamente quando si vogliono contenere il rumore e le vibrazioni. a queste ho aggiunto un ulteriore isolazione acustica per limitare il piu possibile i rumori

Re: ecco la mia " Tana"

#6
per gli impianti ho incassato una scatola della caleffi normalmente utilizzata per i collettori degli impianti di riscaldamento a pavimento e all'interno ho messo sia i collettori di andata e ritorno del riscaldamento sia i collettori acqua sanitaria. solitamente utilizzo questo sistema quando realizzo impianti a pavimento poichè di regola prima si realizzano gli impianti sanitari ed elettrici, poi viene fatta una prima rasata sulla quale poggia l'isolazione dell'impianto a pavimento. nel mio caso la sicurezza nel non avere nessuna giunzione meccanica sotto traccia.
ogni sanitario ha la tubazione indipendente sia per l'acqua calda che per l'acqua fredda fatta in un pezzo unico. le uniche giunzioni sono in parete o nella scatola collettori. ogni sanitario ha anche i suoi rubinettini dedicati sia per la calda che per la fredda direttamente sul collettore.
i collettori sanitari sono dei far multifar mentre per l'impianto di riscaldamento ho utilizzato collettori caleffi per impianti a pavimento per avere la possibilità di installare le testine su ogni ritorno. in questo modo posso dividere e raggruppare le zone a mio piacimento e non ho l'antiestetica testina termostatica sulla valvola del collettore. le zone saranno tre. zona giorno, zona notte e bagno.

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Re: ecco la mia " Tana"

#11
gina ha scritto:continua che fa sempre piacere :P
ma avete già finito o siete ancora in balllo?
una fotina dell'esterno ?
diciamo che siamo quasi pronti ad entrare. mancano i mobili che arrivano a giorni e devo finire di montare i sanitari.

cosa che non voglio fare finchè tutti quelli che devono lavorare non han finito.
poi una spesa che non avevamo previsto ovvero le porte.
dall'esterno vediamo se ne trovo una anche se purtroppo vedrai i tubi in facciata che devono essere ancora rivestiti ma sono dove passavano prima e non ho potuto fare altrimenti visto che sotto ho la volta e non potevo incassarli. sono stati aumentati in sezione e coibentati meglio. devo ancora rivestirli e in seguito pensavamo di mascherare ulteriormente con dei bei glicini o delle rose rampicanti.

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si lavora anche di notte. qui ho creato la nicchia dei contatori del gas a ridosso del pilastro e l'abbiamo ricoperta con una bella piota.
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e qui è dove arrivano e partono le colonne principali di acqua e riscaldamento. dove verrà montata la caldaia e ho predisposto l'accumulo per i pannelli solari con un sistema di recupero di calore anche in caso di poco sole o assenza di sole . si tratta di un arco che molti anni fà è stato chiuso. ho isolato tutto con fogli di isolante che mi sono avanzati dalla realizzazione di una sauna- bagno turco
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le tubazioni sono tutte in multistrato; la raccorderia e tutta in ottone e bronzo per evitare accumuli e formazione di ruggine; ho inserito un riduttore di pressione con filtro incorporato della caleffi mentre la raccorderia per il riscaldamento è in acciaio ad alto tenore di carbonio.

Re: ecco la mia " Tana"

#12
un altro lavorone è stato l'impianto elettrico.
l'impianto di per sè era abbastanza recente perchè rivisto non molti anni fà.
i fili erano gia stati sostituiti con quelli in treccia al posto del singolo filo di rame ma le canaaline erano sature ed è buona norma avere un buon 30-40% di passaggi liberi per ampliamenti futuri.
se aggiungiamo il fatto che non c'era un quadro elettrico in casa con salvavita o differenziali ho deciso di metterci mano.
inizialmente mi sono arrangiato visto che non mi serviva una certificazione e visto che mi diletto senza problemi ma poi ho chiesto l'aiuto di un amico elettricista per il poco tempo a disposizione e per la sua maggiore esperienza.
per evitare di "muovere" troppo il pavimento ho creato delle tracce solo per passare con i determinati cavi elettrici e i tubi di riscaldamento mentre per una maggiore praticità ho demolito totalmente il corridoio della zona giorno e quello della zona notte in modo da permettere all'elettricista di passare agilmente tra le varie scatole di derivazione.
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la cosa brutta che non si vede in questa foto è che sotto a queste orrende piastrelle si nascondeva un meraviglioso pavimento in cotto antico tipo questo
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che è stato nascosto perchè era ceduto in alcuni punti. infatti un tempo le piastrelle venivano posate a sabbia e non incollate e il tateriale ha avuto un cedimento probabilmente. ho cercato di recuperare delle mattonelle ma andavano in briciole e non ci son riuscito

Re: ecco la mia " Tana"

#13
finito l'impianto elettrico con l'aiuto di mio zio abbiamo fatto il massetto in bagno e nei due corridoi e chiuso tutte le scanalature. poi anche se le stanze e alcune pareti del soggiorno avevano i muri solo da pitturare visto che non li avevamo toccati, visto e considerato che i lavori li ho fatti io con mio zio, ho deciso di rifare completamente tutta la stabilitura.

ho utilizzato un aggrappante che si stende a rullo tipo la pittura e che contiene granelli di quarzo e una volta asciutto diventa come carta vetrata. in questo modo la stabilitura attacca anche su superfici lisce tipo il vetro.

l'unica parete che mi preoccupava era quella della sala perchè c'erano delle crepe lungo il muro. pensavo dipendesse dal pavimento soprastante e invece ho scoperto con sorpresa che si trattava di un tamponamento del vecchio muro esterno . vista l'età della casa ho addirittura alcune vecchie planimetrie disegnate a mano. la mia compagna che è geometra ha ridisegnato tutto a computer ma abbiamo scoperto che in origine da quel lato c'erano due finestre perchè dove oggi c'è la casa del vicino un tempo non c'era niente. una ho deciso di recuperarla per creare una libreria mentre il resto della parete è stata trattata con colla rasante e rete
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Re: ecco la mia " Tana"

#14
un altro passo importante è stata l'isolazione del soffitto.
per il controsoffitto ho chiesto aiuto a un mio caro amico che lavora molto bene e contro suo interesse mi ha consigliato di arrangiarmi per l'isolazione in modo da risparmiare sul suo lavoro e lui si è dedicato solo alla struttura portante e al cartongesso
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detto fatto ho ordinato l'isolazione e ho cercato di riempire il piu possibile gli spazi vuoti quindi per riempire i vuoti tra i travetti del soffitto ho utilizzato isolazione termica che normalmente si usa per il cappotto esterno delle case da 12 cm di spessore mentre sotto ad essa ho applicato un triplo strato di isolazione sintetica termoacustica da 4,5 cm di spessore a foglio ovvero la knauf ultracustic.
da un approfondita ricerca ho sentito dire che la lana di roccia potrebbe essere cancerogena . la mia scelta è ricaduta su questa perchè è una fibra sintetica.
questo è il bagno col primo strato di isolazione termica
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spicca la tubazione per pannelli solari in acciaio inox con sonda integrata .
poi dopo la struttura i tre strati di termoacustica. è stato uno dei lavori piu brutti che ho dovuto fare ma per fortuna la mia compagna mi ha dato un grandissimo aiuto. logicamente sempre tuta guanti mascherina e occhiali quando si fanno questi lavori
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