blualthea ha scritto:...perché faccio i colloqui di lavoro e non trovo le persone che cerco perché "io dalle 2 alle 4 c'ho pilates in palestra e quindi un'ora di pausa pranzo non mi basta", oppure "no a londra a imparare l'inglese avevo pensato di andare ma poi no perché mi hanno detto che si mangia male..." o ancora " io vengo qui a lavorare ma il sabato no però perché c'è Amici di Maria de Filippi e mi si è rotto il dvd recorder"....E non sono storielle , sono cose che sono state detta A ME, che mi vengono dette tutti i giorni o "dimostrate" nella poca voglia di lavorare che riscontro in tante, troppe persone...
Quindi no, con tutto il rispetto, ma non sono proprio d'accordo...
fine dello sfogo e grazie per gli apprezzamenti
...ah...un giorno ci scrivo un libro su quello che mi dice la gente ai colloqui di lavoro
E non posso che quotare Blu sul discorso del privilegio... anche la fortuna (e, inutile dirlo, ci vuole anche quella nella vita) non può niente se uno non ha caparbietà ed abnegazione alle cose, se non mette del suo nella realizzazione del proprio percorso personale e professionale. Io tutti i giorni ho sotto gli occhi l'esempio di mio marito: nel 1999 a 23 anni, quando era appena iscritto al quinto anno d'ingegneria, in pari con gli esami, è rimasto orfano del padre. Si è ritrovato con a carico una famiglia, mamma, nonna e una sorella di 6 anni. E' andato a lavorare in fabbrica, 10 ore al giorno, studiava la sera e nel fine settimana. A 26 anni si è laureato con 110 in ingegneria, ha mollato la fabbrica si è messo a lavorare GRATIS presso uno studio per quasi un anno...senza fermarsi nè il sabato nè la domenica nè il mese d'agosto. Ha iniziato a farsi conoscere, a prendere dei lavori da solo, quello stesso studio dove lavorava gratis ha iniziato a pagarlo, riconoscendogli quello che non ha riconosciuto ad altri che magari il sabato dormivano e d'agosto c'avevano da far le ferie tutto il mese, che duarnte la settimana alle 18.00 facevano cader la penna o che trattavano i lavori che gli venivano affidati con sufficienza (tanto non li riscuotevano mica loro, quindi chissenefrega).
A distanza di 5 anni, senza Santi in paradiso, ha un lavoro impegnativo (raro che riesca a tornare a casa prima delle 21.00), che gli crea spesso grattacapo, ma che ci permette ORA di toglierci qualche sfizio. Io ho scelto di lavorare da dipendente e di non "far carriera" per potermi permettere di prendermi cura della casa, di lui e dei figli che si spera arriveranno, ma è stata, ribadisco, una scelta.