La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Zanuso 275 Oluce

#1
Spero di non replicare ma non mi pare di aver trovato un 3d specifico e allora lo dedico io un tributo ad un designer innovativo e ad una lampada che è il mio sogno nel cassetto, Zanuso 275 di Oluce.
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Capolavoro del design italiano degli anni’60, la lampada 275 di Marco Zanuso Oluce nasce come luce da scrivania e da tavolo di eleganza essenziale, decisamente innovativa nella forma e nella funzionalità.

Si noti bene non vuole essere una lampada operativa, ma anzi risolvere il problema dell'illuminazione di un tavolo posizionato in un ambiente che non sia necessariamente un ufficio. Ecco allora la grande cupola in metacrilato sorretta dal braccio arcuato, ma soprattutto dotata di un cinematismo imprevedibile, ai limiti della statica. Infatti dalla situazione iniziale raccolta in cui il diffusore si sovrappone alla base circolare, praticamente dello stesso diametro, con una rotazione esso viene portato in posizione eccentrica. Da un lato rimane la circonferenza della base, dall'altro quello della testa: particolarmente forte è l'effetto quando la struttura è verniciata nera e allora si creano sul tavolo un cerchio nero e uno bianco, luminoso.

Oggi la 275 "rivede la luce", riproposta in modo filologico grazie anche alla collaborazione con gli eredi Zanuso. Iconica nella forma, allarga le sue possibilità di uso non solo alle scrivanie, ma in generale a tutti i tavoli e i tavolini, con la funzione precipua di illuminare una porzione di ambiente.
Il suo messaggio rimane identico a quello originale, ma caricato però di una componente aggiuntiva: il ricordo, e la nostalgia, per un personaggio unico sulla scena del design mondiale.


E qui qualche doverosa nota sul designer Zanuso
http://www.designoitaliano.it/plugin/de ... anusoMarco

Marco Zanuso è considerato fra i migliori designer mondiali. La sua attività nell’industrial-design lo ha portato a disegnare oggetti e complementi d’arredo in ogni settore dell’industria. Sedie, poltrone, lampade, radio, televisori, svolgendo la sua attività nella continua ricerca e nello studio dei materiali, delle forme, della storia, dei luoghi dove ha costruito le sue architetture o sull’uso degli oggetti da lui progettati.

Questo approccio lo ha sempre caratterizzato, anche nell’insegnamento ai suoi allievi ai quali non si stancava di ripetere di “scegliere le cose che ti interessano, approfondire quelle e, allora, lavorare non è più una nostra condizione. È una gioia sempre“ .
Immagine