La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Richard Long alla Galleria Lorcan O'Neill, Roma

#1
Immagine
Immagine
In un vicolo dietro l'angolo, come si dice, quando si trova qualcosa di inaspettato - più o meno ci troviamo nel largo tra la chiesa di San Carlo ai Catinari e la Via dei Giubbonari - cuore della città barocca, gli spazi della Galleria Lorcan (per accedervi, si attraversa il cortile di Palazzo Santacroce che ha come quinta una fontana vanvitelliana, non funzionante, si resta senza parole) ospitano le opere di Richard Long (20.02/21.05.2016).
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Qui l'artista di Bristol, settantunenne, uno dei più forti esponenti della Land Art degli anni '60, presenta i lavori creati con il fango ('mud paintings') ricavato dagli argini del fiume Avon - grandi tele disegnate con le mani immerse nel fango o lanciato o colato sul supporto - che scorre appunto a Bristol, e degli allestimenti site specific realizzati aggregando conci di serpentino italiano.
Long, pioniere della Land Art (avanguardia degli anni '60, tra gli altri Smithson, Morris, De Maria, Heizer, Christo) è noto per gli interventi impressi nella natura anche solo semplicemente calpestando un prato (notissimo, A line made by walking, 1967, tra le ultime foto sotto, in b/n) in cui mantiene col paesaggio un rapporto 'romantico' spesso risiedendo per giorni nel luogo su cui decide di intervenire, esplorando con le sue famose camminate la zona circostante. Partendo quindi da schizzi, fotografie, mappe, e prelevando i materiali raccolti in viaggio (rami, pietre, terra, fango, dall'Africa ed America soprattutto, in aree disabitate), ricostruisce in galleria il rapporto stretto e l'esperienza vissuta nella natura.
La mia arte consiste nell'atto stesso del camminare.. si fa camminando.
Ciò che interessa a Long infatti è soprattutto attraversare un territorio lasciandovi delle tracce leggere destinate a scomparire in fretta - atteggiamento ecologista ante litteram - e la geometria delle forme risponde ad una geometria della camminata: le tracce che imprime sulla terra, le aggregazioni di rami e pietre, sono destinate presto a sparire, non sono altro che sculture effimere, segni destinati a non essere mai apprezzati.
Le uniche testimonianze (è il destino di molti artisti Land, in polemica col mercato dell'arte) sono gli scatti fotografici connotati da impressioni e schizzi, che inducono lo spettatore ad immaginare il contesto e l'artista intento nella costruzione delle forme. Un'arte quella della Land Art quindi del tutto slegata dalle logiche economiche del mercato contemporaneo, e gli interventi degli artisti della Land Art, quando si tratta di grandi dimensioni (gli scavi di Smithson, per esempio) sono finanziate dalle stesse gallerie d'arte.
Immagine
Immagine
Immagine
L'esperienza artistica per gli artisti Land si fonda percorrendo vallate, montagne, spiagge, deserti e paesaggi innevati e spesso inospitali e solitari, disegnando archetipi geometrici con le impronte o con i materiali naturali raccolti sul percorso, che poi sono lasciati in situ come traccia. Gli interventi effimeri sono documentati solo da foto, mappe e rilievi topografici, e testi, con i toponimi, costituiscono una poesia semplice e potente.
Info artista e galleria:
http://www.richardlong.org/
http://www.lorcanoneill.com/site/index.php
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine
Sulla Land Art, tanto per, il capolavoro per eccellenza, Spiral Jetty (1970), di Robert Smithson, intervento nel Great Lake Salt, Rozel Point, Utah, USA (1x1,5Km), apprezzabile dall'aereo.
Immagine
Immagine
Immagine

Re: Richard Long alla Galleria Lorcan O'Neill, Roma

#6
lot ha scritto:E comunque considero la Land Art forse la migliore tra le neoavanguardie.... :!:
Land art e minimal art nella concezione dello spazio e nella purezza del loro linguaggio astratto sono quelle che hanno influenzato più di tutte l'architettura d'interni e non, rimangono ancora 'contemporanee' più di tanto pop del cui termine si abusa anche a sproposito...
Sciocco è quell'uomo che paga due volte per la stessa cosa.

Re: Richard Long alla Galleria Lorcan O'Neill, Roma

#7
Christo è un pellegrinaggio ormai, trovo che sia una idea splendida, come tutti i lavori installazione di Christo e spero e mi auguro che i nostri forumisti di zona e non trovino il modo di 'attraversare' e vivere questa grande opera, che modifica temporaneamente il paesaggio e lo sguardo con estrema ironia e gusto per lo sberleffo, quello tipico di tutte le avanguardie che si rispettino :twisted: :lol:
Sciocco è quell'uomo che paga due volte per la stessa cosa.