tullio pericoli: sedendo e mirando(AP) & Ara Pacis(Roma)
Inviato: 21/07/09 0:09
capita che uno entri ad una mostra con un po' di prevenzione ed incauta presunzione
le illustrazioni di tullio pericoli le conosciamo tutti e, sono sincero, non mi avevano mai attratto più di tanto, come quelle belle signorine sempre in ordine, con la gonna plissettata e la scarpina bassa elegante
ovvio che gli riconoscevo una mano mostruosa e fuori dal comune, un tratto preciso, quasi calligrafico... ma insomma un po' algido
poi girando per ascoli ed avendo visto le locandine che invitavano alla visita presso la galleria d'arte contemporane Licini, mi si era mossa una bella sbrusia
subito sedata dal pensiero negativo "ma va là, avranno messo come immagine uno specchietto per allodole..."
poi finalmente riusciamo a sbolognare alla suocera i due più grandi e andiamo a dare un occhiata insieme ad occhidigatta
le prime opere sono clichè, a parte la prima prima molto bella di un tullio trentenne
i suoi disegni, i suoi paesaggi ad acquerelli lievi lievi, le sue simbologie, i suoi ritratti
"umpf, la solita solfa" commento
alcuni quadri ad olio (sempre paesaggi) anni 90 ma è sempre lì che fatica... mi sembra che abbia difficoltà a riempire l'opera (c'è una mezzaluna gigante che rende l'idea)
poi nel 2006 (circa circorum) la folgorazione, diventa padrone dell'astratto passando attraverso il dettaglio, non più fine a se stesso ma che diventa parte dell'espressione, mezzo di tagli e incisioni, puntute applicazioni di pastello e chiazze di colore successive
SENZA PAROLE
resto zitto per un po', poi mi trovo a ripetere "bello, bello, bello"
incredibile, a oltre 70 anni (è del 1936) è riuscito a diventare un altro
sempre le sue colline marchigiane, ma finalmente vere, intense, quegli spazi che percepisci tutte le volte che "sedendo e mirando" da un belvedere, da una collina o da una finestra ti incanti a guardare oltre
ho perso il conto delle opere esposte datate 2007-2009, 60? 70? 80?
avrei voluto avere un forziere da vuotare per poterne comprare qualcuna
e molto più tempo per riguardarle con calma
le illustrazioni di tullio pericoli le conosciamo tutti e, sono sincero, non mi avevano mai attratto più di tanto, come quelle belle signorine sempre in ordine, con la gonna plissettata e la scarpina bassa elegante
ovvio che gli riconoscevo una mano mostruosa e fuori dal comune, un tratto preciso, quasi calligrafico... ma insomma un po' algido
poi girando per ascoli ed avendo visto le locandine che invitavano alla visita presso la galleria d'arte contemporane Licini, mi si era mossa una bella sbrusia
subito sedata dal pensiero negativo "ma va là, avranno messo come immagine uno specchietto per allodole..."
poi finalmente riusciamo a sbolognare alla suocera i due più grandi e andiamo a dare un occhiata insieme ad occhidigatta
le prime opere sono clichè, a parte la prima prima molto bella di un tullio trentenne
i suoi disegni, i suoi paesaggi ad acquerelli lievi lievi, le sue simbologie, i suoi ritratti
"umpf, la solita solfa" commento
alcuni quadri ad olio (sempre paesaggi) anni 90 ma è sempre lì che fatica... mi sembra che abbia difficoltà a riempire l'opera (c'è una mezzaluna gigante che rende l'idea)
poi nel 2006 (circa circorum) la folgorazione, diventa padrone dell'astratto passando attraverso il dettaglio, non più fine a se stesso ma che diventa parte dell'espressione, mezzo di tagli e incisioni, puntute applicazioni di pastello e chiazze di colore successive
SENZA PAROLE
resto zitto per un po', poi mi trovo a ripetere "bello, bello, bello"
incredibile, a oltre 70 anni (è del 1936) è riuscito a diventare un altro
sempre le sue colline marchigiane, ma finalmente vere, intense, quegli spazi che percepisci tutte le volte che "sedendo e mirando" da un belvedere, da una collina o da una finestra ti incanti a guardare oltre
ho perso il conto delle opere esposte datate 2007-2009, 60? 70? 80?
avrei voluto avere un forziere da vuotare per poterne comprare qualcuna
e molto più tempo per riguardarle con calma