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Re: Cosa rende bella una casa?

#46
un altro parametro secondo me importante che rende bella o meno una casa è quello dei materiali che si utilizzano e del modo con il quale li usa e dosa.
io preferisco i materiali naturali (legno, pietra...) ma dipende anche da come li si usa. ho visto per esempio una casa con un granito al pavimento usato anche per la cucina e per i bagni che mi dava una sensazione di freddo... brrr... altre volte invece è fantastico (la mia per esempio! :P ). idem per gli altri materiali...
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Cosa rende bella una casa?

#47
mia_wallace ha scritto: Comunque io ribadisco. Altro che asettica. Una casa ordinata da un senso di pace e armonia impagabile.
Credo che, come in ogni cosa, dipenda dai punti di vista: mia suocera ha una casa perfetta, dove non c'è mai un capello fuori posto, e la prima volta in cui sono entrata mi sono sentita a disagio. La pace e l'armonia di cui parli? io non le ho provate. Ho invece visto case molto caotiche trasmettermi un senso di intimità e di "vissuto" incredibili.
La tua casa è molto minimalista: credo che la tua idea dipenda da questo. Abbiamo una concezione diversa della casa, e non c'è un'idea giusta o sbagliata: molti la penseranno come te, che l'ordine sia tutto, e molti come me, che un po' di disordine non danneggi ma anzi aiuti.
chojin ha scritto: Il disordine sono i libri e peppa pig sparsi sul tappeto della sala, le ciabatte che fanno capolino da sotto la poltrona, qualche documento lasciato sul tavolo, i cuscini del divano sparati ovunque. Sì, insomma, quello che può fare ad una casa un bambino di due ann
Da madre di duenne ti capisco perfettamente: a me comunque entrare in una casa e vedere le pantofole in giro e dei libri di peppa pig sparsi sul tappeto non darebbe fastidio, ma mi trasmetterebbe tenerezza.

Re: Cosa rende bella una casa?

#48
Olabarch ha scritto: Far soggiacere alla moda un'abitazione significa mettere la data di scadenza. Quando si entra in un soggiorno e si vede un divano albicocca, sai che quel colore andava di moda nel 1997, salmone nel 2000, nero o grigio nel 2012.
Un pavimento grigio? 2012/2013

Insomma: questa è moda, che lascia il tempo che trova ed è rincorsa dalla maggior parte delle persone che, dopo qualche anno, comincerà a non poterne più del minimalismo (assurdo) e del pavimento grigio, delle piastrelle grigie, del mobile nero, della parete grigia.

La vita, la natura, sono fatte di colori: basta non abusarne!

Per quanto riguarda i soggiorni con mobili sospesi... che dire?
Vorrei vedere se andassi io da un negoziante/arredatore dicendogli che per me i libri sono la cosa più importante in assoluto: vorrei vedere cosa farebbe, quali mobili sospesi prevederebbe per il contenimento della marea di libri (attualmente, purtroppo, divisi per mancanza di spazio, fra due case ed uno studio....), quale scaffalatura aperta mi proporrebbe per piazzare la raccolta di Topolino......
D'accordissimo su gran parte di quello che hai detto, un po' meno d'accordo su queste cose invece...
Come ho già detto prima, bisogna vedere che motivazioni ci sono dietro a determinate scelte. Se sono scelte dettate dalla moda del momento, hai ragione tu, si da una data di scadenza alla casa... ma non è sempre così. Io da sempre sognavo di avere una casa tutta bianca e nera... questo da 5-6 anni almeno... e alla fine, anche se non bianca e nera, ho fatto una casa molto neutra, seppur con molti particolari colorati (chi l'ha vista lo sa)...
Poi penso che sia molto più facile stancarsi di un pavimento rosso fuoco piuttosto che di uno "grigino", "beigiolino" ecc ecc...
E poi, se io ora scegliessi un divano color prugna (va di moda? non ne ho idea, non me ne intendo) e tra 6-7 anni andasse di moda il color prugna... stando al tuo ragionamento, qualunque sia la mia scelta metto una data di scadenza...
E ancora... che il minimalismo sia assurdo, come lo hai definito, è una tua opinione personale non per forza condivisibile... a me le stanze piene, soffocanti (imho), dove ogni angolo vuoto è buono per piazzarci un mobile... non mi sono mai piaciute, ma proprio mai... ovvio che se qualcuno, come dici tu, ha una miriade di libri e non sa dove metterli, non saprebbe cosa farsene di un soggiorno o uno studio minimale, ma chi invece, come me, di libri ne ha pochi o niente, non vedo come il minimalismo possa dare fastidio (ho preso i libri come esempio, estendibile ad altro).
l'unica certezza è che nulla è certo.

Re: Cosa rende bella una casa?

#49
JoannePotter ha scritto:
Da madre di duenne ti capisco perfettamente: a me comunque entrare in una casa e vedere le pantofole in giro e dei libri di peppa pig sparsi sul tappeto non darebbe fastidio, ma mi trasmetterebbe tenerezza.
Certo, dipende dai punti di vista, pienamente d'accordo. Io quando entro in casa mia e la vedo perfetta, con tutte le cose al proprio posto, mi sento bene... il disordine mi mette ansia, tristezza, addirittura stanchezza.
Tenerezza la peppa pig sul tappeto? nemmeno un po'... anche se so quanto sia dura (sono zia di un bambino di 1 anno e mezzo) spero di riuscire a mantenere un gran ordine in casa anche quando avrò dei figli.
l'unica certezza è che nulla è certo.

Re: Cosa rende bella una casa?

#50
mia_wallace ha scritto:
JoannePotter ha scritto:

Tenerezza la peppa pig sul tappeto? nemmeno un po'... anche se so quanto sia dura (sono zia di un bambino di 1 anno e mezzo) spero di riuscire a mantenere un gran ordine in casa anche quando avrò dei figli.

A ma la peppa pig & co. sul tappeto non farebbero forse tenerezza, ma mi indicherebbero subito entrando in casa, se anche non lo sapessi, che in quella casa c'è un bambino piccolo e quali sono i suoi giochi.
Mi darebbero un'immagine di vita vissuta, come qualche altro oggetto lasciati qua e là dagli altri componenti della famiglia.
E' bello entrare in una casa e rendersi conto di cosa leggono, cosa fanno,m con cosa giocano i componenti quando non hanno ospiti. Certo, da qui al disordine secondo me ce ne passa.
La casa "asettica" secondo me non è quella superordinata, ma quella da cui non traspare niente di chi ci abita.
Il superordine poi può dipendere anche da come è fatta la casa, da quanto spazio si ha a disposizione, da quanti (pochi) oggetti si posseggano, da una "manìa" dei proprietari (non me ne vogliano i super ordinati, è un po' di invidia perché io non lo sono).

In quanto alla tua speranza di mantenere la casa in ordine con un bambino piccolo, te lo auguro se è un tuo desiderio ma la vedo sinceramente un po' difficile.
O lo releghi un una stanza con tutti i suoi oggetti, oppure è inevitabile che appena comincia a camminare un po' di disordine ci sia.
Ma sono sicura che quando sarai mamma non lo considererai più semplice disordine (e lo spero vivamente, per te e soprattutto per l'eventuale futuro figlio. Ho visto anche mamme fissate che pur di mantenere la casa in perfetto ordine hanno sacrificato i figli anche piccolissimi e non ti dico come, con la conseguenza che quando questi erano in un altro ambiente si sfogavano combinandone di tutti i colori e diventando anche aggressivi verso gli altri bambini)

Re: Cosa rende bella una casa?

#51
oggettivamente (se può essere definito oggettiva un opinione personale) una casa bella è una casa luminosa,spaziosa con buoni elementi strutturali e con disposizioni funzionali delle stanze e dell'arredamento :wink:
soggettivamente(oltre alle caratteristiche oggettive) una casa è bella quando ha una corrispondenza con chi la abita ,un esempio banale per spiegarmi meglio,se i proprietari sono hippy ed entri in casa loro ed hanno una casa minimale e monocromatica penso che la scelta sia dettata più dall'omologazione imperante che dalla loro personalità :wink:

ordine,una casa ordinata a me piace ( piacerebbe) molto ,ma mi rendo conto che essendo un' accumulatrice avere una casa ordinata (essendo non grandissima è un'utopia),ma entrare in una casa "normalmente" disordinata non mi crea nessun problema e non mi appare per questo meno bella.
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa

Re: Cosa rende bella una casa?

#52
Poi penso che sia molto più facile stancarsi di un pavimento rosso fuoco piuttosto che di uno "grigino", "beigiolino" ecc ecc...
Infatti!
E questo è proprio di chi progetta senza alcun amore per la propria professione: pavimento beige, pareti bianche e porte in legno giallino/marroncino è la banalità più assoluta .
Però vi è un vantaggio: quello di non sbagliare! Perchè mettere assieme questi tre colori non richiede una capacità particolare se non quella di avere una faccia di bronzo per chiedere quattrini dopo un "intervento" così complicato.

La questione del minimalismo: nulla da eccepire!
Una sala vuota di un museo nel quale debba risplendere una statua o un oggetto, non potrebbe che essere improntata al minimalismo: d'altra parte non sono i complementi a dover primeggiare!
Ma in un appartamento nel quale si viva "normalmente", come si potrebbe fare per mettere via le tovaglie, i servizi, i bicchieri, lasciando pur perdere i libri?
O usi i piatti di tutti i giorni anche nell'occasione particolare?
O metti le tovagliette all'americana?
Tutte queste cose che, a parer mio, sono indispensabili, devono trovar posto in una casa!
Ovviamente l'esempio è limitato al soggiorno, ma possiamo allargarci anche alla camera da letto.
Solo il letto in mezzo alla camera?
E i vestiti, non avendo una cabina armadio, dove li metteremmo?
Ok, passiamo al bagno: doccia con vetri senza profili, vasi (neanche a dirlo!) sospesi, lavabo su un piano e sotto niente.
fantastico!
E gli asciugamani?
E il rasoio?
E gli spazzolini?
Tutti via dalla vista?
Insomma, credo che un conto sia una casa da vivere, altro sia una casa da rivista, da mostrare....

Un mio amico imprenditore, tanto tempo fa, si era fatto fare la casa dal mago dell'arredamento: un ottimo professionista ed il primo nei lontani anni 70 ad occuparsi di interni.
Beh, una casa splendida, bellissima, pavimenti in acero e pochissimi mobili su disegno.
Quando l'ho vista, non ho potuto esclamare "Che museo di arte moderna!"
Ora, a distanza di anni, quella casa è completamente cambiata: l'impianto è rimasto, ma i mobili sono aumentati, con l'aggravante che il progettista ormai se n'è andato da un paio d'anni e il proprietario è dovuto rivolgere ai classici negozi. Il risultato? Discreto, non certo ottimo!

Insomma: ci sono contesti nei quali il minimalismo può essere perfino ricercato, ma si possono contare sulle dita di una mano!
Ultima modifica di Olabarch il 01/07/13 18:09, modificato 1 volta in totale.

Re: Cosa rende bella una casa?

#53
Olabarch ha scritto: Infatti!
E questo è proprio di chi progetta senza alcun amore per la propria professione: pavimento beige, pareti bianche e porte in legno giallino/marroncino è la banalità più assoluta .
Però vi è un vantaggio: quello di non sbagliare! Perchè mettere assieme questi tre colori non richiede una capacità particolare se non quella di avere una faccia di bronzo per chiedere quattrini dopo un "intervento" così complicato.

La questione del minimalismo: nulla da eccepire!
Una sala vuota di un museo nel quale debba risplendere una statua o un oggetto, non potrebbe che essere improntata al minimalismo: d'altra parte non sono i complementi a dover primeggiare!
Ma in un appartamento nel quale si viva "normalmente", come si potrebbe fare per mettere via le tovaglie, i servizi, i bicchieri, lasciando pur perdere i libri?
O usi i piatti di tutti i giorni anche nell'occasione particolare?
O metti le tovagliette all'americana?
Tutte queste cose che, a parer mio, sono indispensabili, devono trovar posto in una casa!
Ovviamente l'esempio è limitato al soggiorno, ma possiamo allargarci anche alla camera da letto.
Solo il letto in mezzo alla camera?
E i vestiti, non avendo una cabina armadio, dove li metteremmo?
Ok, passiamo al bagno: doccia con vetri senza profili, vasi (neanche a dirlo!) sospesi, lavabo su un pinao e sotto niente.
fantastico!
E gli asciugamani?
E il rasoio?
E gli spazzolini?
Tutti via dalla vista?
Insomma, credo che un conto sia una casa da vivere, altro sia una casa da rivista, da mostrare....

Un mio amico imprenditore, tanto tempo fa, si era fatto fare la casa dal mago dell'arredamento: un ottimo professionista ed il primo nei lontani anni 70 ad occuparsi di interni.
Beh, una casa splendida, bellissima, pavimenti in acero e pochissimi mobili su disegno.
Quando l'ho vista, non ho potuto esclamare "Che museo di arte moderna!"
Ora, a distanza di anni, quella casa è completamente cambiata: l'impianto è rimasto, ma i mobili sono aumentati, con l'aggravante che il progettista ormai se n'è andato da un paio d'anni e il proprietario è dovuto rivolgere ai classici negozi. Il risultato? Discreto, non certo ottimo!

Insomma: ci sono contesti nei quali il minimalismo può essere perfino ricercato, ma si possono contare sulle dita di una mano!
Ola, per quanto io ammiri spesso i tuoi interventi, ancora una volta non mi trovi d'accordo.
Casa mia è molto minimale ma ti assicuro che ci sta tutto.. e soprattutto, ti assicuro che ho anche troppe cose :wink:
Ho 2 servizi di piatti. Quello di tutti i giorni sta in cucina, quello "buono" sta in soggiorno, così come i bicchieri. Non uso tovaglie perché non mi piacciono, ma tra tovagliette all'americana e runner, ne ho per ogni occasione, e ci stanno tutte :wink:
In camera da letto, ho solo il letto in mezzo alla stanza (beh, però una cabina armadio grande abbastanza da permettermi di tenere li tutti i vestiti senza dover fare cambi stagionali).
In bagno, ecco, in bagno il minimalismo lo detesto! Quindi ho il mio bel mobile sotto il lavabo e i pensili dove mettere tutti i deodoranti/spazzolini/dentifrici/rasoi e chi più ne ha più ne metta.
l'unica certezza è che nulla è certo.

Re: Cosa rende bella una casa?

#56
ciao, vorrei dare il mio piccolo apporto alla discussione.
Un concetto per me fondamentale nello scegliere, creare ed allestire una casa, è quello di coerenza.

coerenza tra l'arredo e la struttura:
in cittá o in un borgo medievale, in un palazzo grande e nuovo o in uno stabile con una sua storia, stile dello stabile, metratura dell'appartamento, villetta singola con apertura in giardino o quinto di dieci piani, altezza dei soffitti, ampiezza delle porte in origine, finestre e luce, ecc.

coerenza tra l'arredo e le persone che abitano quella casa:
siamo intellettuali intimisti o ci piace far balotta con la Wii in salotto con gli amici? Ci piace cucinare? Amiamo crogiolarci nel letto? Ci interessa o è fondamentale l'opinione degli altri? Quanto siamo fantasiosi o conformisti? Quanto ci prendiamo sul serio? A chi dobbiamo dimostrare cosa? Amiamo coccolarci in bagno con cremine e idro? Abbiamo esigenze più formali, dobbiamo dare a chi ci viene a trovare "un'impressione"? Ecco che cambia il senso attribuito all'acquisto di un pezzo d'autore, o ad un bagno enorme, o ad una parete attrezzata, o di un colore più o meno azzardato.

coerenza tra l'arredo ed il periodo che chi la abita sta vivendo:
sposini o conviventi novelli, persone spesso fuori casa o fuori sede causa lavoro totalizzante, coppia con figli piccoli, persone con tanti amici o parenti spesso in casa, case abitate da chi ha un hobby particolare che richieda particolari spazi.

Una volta pòstici (postici??? ma che parola è? :lol: ) queste domande, dovrebbe discendere in automatico la disposizione degli spazi, il tipo, lo stile e la quantitá di arredi adeguati a noi, la ricerca o meno del colore, l'originalitá o l'omologazione a quanto la moda in quel momento detti.

Poi per la scelta dettagliata di ogni singolo elemento, io credo ci si debba far guidare dalla pancia, se ci ascoltiamo c'è sempre una prima vocina dentro di noi che, guardando un oggetto, ci dice: "mi piace" o "mi fa schifo". In seguito, ma solo in seguito, subentrano fattori culturali, consigli degli "esperti" o delle riviste, paure, competizioni, ripensamenti dettati dalla ragionevolezza imperante, che ci deviano dalla prima decisione e ci fanno fare case tutte uguali.

Il complimento che più mi inorgoglì nella nostra prima casa, fu quello di una conoscente che venne a trovarci: non ne sapeva mezza di arredamento e ripeto, non mi conosceva poi così bene, ma sorrise guardandosi attorno appena entrata, e disse: "In questa casa si prova una bella sensazione, ci si sente accolti... si capisce subito che ti piace studiare ma anche stare con le persone!".
In seguito alcuni saputoni mi spiegarono che avevamo bilanciato con misura i pieni ed i vuoti, che un sapiente filo rosso legava tutti gli ambienti e che alcune geniali pennellate cromatiche sottolineavano gli oggetti di pregio... ma io continuo ad apprezzare di più il commento ingenuo di quella ragazza :mrgreen:
Una sola parola detesto: STANDARD.

Re: Cosa rende bella una casa?

#57
mia_wallace ha scritto:Tenerezza la peppa pig sul tappeto? nemmeno un po'... anche se so quanto sia dura (sono zia di un bambino di 1 anno e mezzo) spero di riuscire a mantenere un gran ordine in casa anche quando avrò dei figli.
I bambini non si accontentano di uno spazio: loro lo vogliono tutto. Non puoi dire ad un bambino di due anni: gioca solo in camera tua e non portare i libretti in giro. Non lo farebbe. Quindi dovrai essere tu a raccogliere tutto e riporlo a posto: quando i bambini dormono, spero, perchè una mamma che passa dietro al bambino per raccogliere tutto mentre gioca è un po'...triste.


A ma la peppa pig & co. sul tappeto non farebbero forse tenerezza, ma mi indicherebbero subito entrando in casa, se anche non lo sapessi, che in quella casa c'è un bambino piccolo e quali sono i suoi giochi.
Mi darebbero un'immagine di vita vissuta, come qualche altro oggetto lasciati qua e là dagli altri componenti della famiglia.
E' bello entrare in una casa e rendersi conto di cosa leggono, cosa fanno,m con cosa giocano i componenti quando non hanno ospiti. Certo, da qui al disordine secondo me ce ne passa.
La casa "asettica" secondo me non è quella superordinata, ma quella da cui non traspare niente di chi ci abita.
Il superordine poi può dipendere anche da come è fatta la casa, da quanto spazio si ha a disposizione, da quanti (pochi) oggetti si posseggano, da una "manìa" dei proprietari (non me ne vogliano i super ordinati, è un po' di invidia perché io non lo sono).

In quanto alla tua speranza di mantenere la casa in ordine con un bambino piccolo, te lo auguro se è un tuo desiderio ma la vedo sinceramente un po' difficile.
O lo releghi un una stanza con tutti i suoi oggetti, oppure è inevitabile che appena comincia a camminare un po' di disordine ci sia.
Ma sono sicura che quando sarai mamma non lo considererai più semplice disordine (e lo spero vivamente, per te e soprattutto per l'eventuale futuro figlio. Ho visto anche mamme fissate che pur di mantenere la casa in perfetto ordine hanno sacrificato i figli anche piccolissimi e non ti dico come, con la conseguenza che quando questi erano in un altro ambiente si sfogavano combinandone di tutti i colori e diventando anche aggressivi verso gli altri bambini)[/quote]


Quoto tutto.
brucomela ha scritto:ciao, vorrei dare il mio piccolo apporto alla discussione.
Un concetto per me fondamentale nello scegliere, creare ed allestire una casa, è quello di coerenza.

coerenza tra l'arredo e la struttura:
in cittá o in un borgo medievale, in un palazzo grande e nuovo o in uno stabile con una sua storia, stile dello stabile, metratura dell'appartamento, villetta singola con apertura in giardino o quinto di dieci piani, altezza dei soffitti, ampiezza delle porte in origine, finestre e luce, ecc.
Questo centra in pieno un particolare importante: l'arredamento dipende soprattutto dalla casa che lo ospita. Un casale immerso nella campagna toscana e un loft a Milano non possono (non devono) avere lo stesso arredamento. Almeno per me.

Re: Cosa rende bella una casa?

#58
JoannePotter ha scritto:
mia_wallace ha scritto:Tenerezza la peppa pig sul tappeto? nemmeno un po'... anche se so quanto sia dura (sono zia di un bambino di 1 anno e mezzo) spero di riuscire a mantenere un gran ordine in casa anche quando avrò dei figli.
I bambini non si accontentano di uno spazio: loro lo vogliono tutto. Non puoi dire ad un bambino di due anni: gioca solo in camera tua e non portare i libretti in giro. Non lo farebbe. Quindi dovrai essere tu a raccogliere tutto e riporlo a posto: quando i bambini dormono, spero, perchè una mamma che passa dietro al bambino per raccogliere tutto mentre gioca è un po'...triste.


A ma la peppa pig & co. sul tappeto non farebbero forse tenerezza, ma mi indicherebbero subito entrando in casa, se anche non lo sapessi, che in quella casa c'è un bambino piccolo e quali sono i suoi giochi.
Mi darebbero un'immagine di vita vissuta, come qualche altro oggetto lasciati qua e là dagli altri componenti della famiglia.
E' bello entrare in una casa e rendersi conto di cosa leggono, cosa fanno,m con cosa giocano i componenti quando non hanno ospiti. Certo, da qui al disordine secondo me ce ne passa.
La casa "asettica" secondo me non è quella superordinata, ma quella da cui non traspare niente di chi ci abita.
Il superordine poi può dipendere anche da come è fatta la casa, da quanto spazio si ha a disposizione, da quanti (pochi) oggetti si posseggano, da una "manìa" dei proprietari (non me ne vogliano i super ordinati, è un po' di invidia perché io non lo sono).

In quanto alla tua speranza di mantenere la casa in ordine con un bambino piccolo, te lo auguro se è un tuo desiderio ma la vedo sinceramente un po' difficile.
O lo releghi un una stanza con tutti i suoi oggetti, oppure è inevitabile che appena comincia a camminare un po' di disordine ci sia.
Ma sono sicura che quando sarai mamma non lo considererai più semplice disordine (e lo spero vivamente, per te e soprattutto per l'eventuale futuro figlio. Ho visto anche mamme fissate che pur di mantenere la casa in perfetto ordine hanno sacrificato i figli anche piccolissimi e non ti dico come, con la conseguenza che quando questi erano in un altro ambiente si sfogavano combinandone di tutti i colori e diventando anche aggressivi verso gli altri bambini)

Quoto tutto.
brucomela ha scritto:ciao, vorrei dare il mio piccolo apporto alla discussione.
Un concetto per me fondamentale nello scegliere, creare ed allestire una casa, è quello di coerenza.

coerenza tra l'arredo e la struttura:
in cittá o in un borgo medievale, in un palazzo grande e nuovo o in uno stabile con una sua storia, stile dello stabile, metratura dell'appartamento, villetta singola con apertura in giardino o quinto di dieci piani, altezza dei soffitti, ampiezza delle porte in origine, finestre e luce, ecc.
Questo centra in pieno un particolare importante: l'arredamento dipende soprattutto dalla casa che lo ospita. Un casale immerso nella campagna toscana e un loft a Milano non possono (non devono) avere lo stesso arredamento. Almeno per me.[/quote]

:roll: le case più interessanti che ho visto non seguivano questa logica . ad esempio palazzo storico del 1700 arredato con mobili moderni e minimali per lasciare protagonisti gli affreschi . :roll: anche nelle ristrutturazioni delle cascine vedo un tentativo di inserire elementi meno tradizionali come il vetro , la resina etc.. :roll:

Re: Cosa rende bella una casa?

#59
petra18 ha scritto: le case più interessanti che ho visto non seguivano questa logica . ad esempio palazzo storico del 1700 arredato con mobili moderni e minimali per lasciare protagonisti gli affreschi . :roll: anche nelle ristrutturazioni delle cascine vedo un tentativo di inserire elementi meno tradizionali come il vetro , la resina etc.
Vero, ma prova a fare l'esempio opposto: un appartamento di città (con misure da città) arredato con uno stile da casale di campagna. Non so, a me sembrerebbe stridere parecchio.