chojin ha scritto:Le prime carattaristiche che deve avere una casa per essere bella sono le finiture della casa stessa. Come ho già scritto molte volte pavimenti squallidi, infissi dozzinali, termosifoni giallastri, battiscopa orrendi possono spegnere la bellezza di qualisais arredo.

vero anche che ho visto case con il Parquet (la maiuscola non è un errore) uccise dal cattivo gusto

chojin ha scritto:l'arredo. Che deve valorizzare lo spazio, essere funzionale, proporzionato, rispecchiare noi stessi e rifuggire dalle mode del moment

tutti vorrebbero un arredo così, il problema è saperlo trovare e abbinare.

Miremiry ha scritto:scusate, forse non c'entra niente, ma volendo fare un ragionamento contrario, c'è una cosa che io DETESTO in una casa: la disposizione poco funzionale degli ambienti

In effetti forse è più facile dire cosa rende brutta una casa, dal canto mio:

-ambienti squilibrati (enormi cucine con penisoloni accanto a salotti che sparivano)
-tinte che sanno di "già visto" (ora è il momento del grigio e alè, tutte case che vanno dal grigino al tortora)
-gres rosino con maxifughe
-le porte con le ante di vetro (proprio nun le posso vedè)
-le case senza foto, quadri, oggetti personali, piante, tappeti
-i soggiorni dominati dalla parete attrazzata e dalla maxi tv
-la mancanza di luce

Ciao,
La domanda è molto difficile.
Io credo che una bella casa sia una casa "pensata" in funzione di chi la deve vivere dove ogni singolo dettaglio sia studiato per quella casa.
Quando tu dici che molte case "hanno pezzi di design in un mare di niente" è perché secondo me il progetto è stato pensato male.
In molte case sia qui che da altre parti ho visto il famoso tavolo "tulip" in cui la stanza è come dire "costruita" intorno al tulip col risultato che spesso x cercare di valorizzare il tavolo si annulla tutto il resto.
Secondo me quando si arreda una casa bisogna pensare all'idea che si ha in mente e cercare di realizzarla ( magari col supporto di un bravo arredatore/ architetto) trovando anche delle soluzioni non convenzionali che mettano in risalto la personalità di chi la vive e non la marca del produttore di mobili senza preoccuparsi troppo se piaccia o meno agli altri.
Alla fine è così importante che la mia casa piaccia ad altre persone? X me l'importante è che piaccia a chi la vive e che sia stata pensata su misura x chi ci abita.

chojin ha scritto:1) secondo me la bellezza oggettiva esiste eccome. Nell'arte, nell'architettura, nell'arredo, nei tratti di una persona... Poi, ovviamente, ognuno ha i suoi gusti, le sue preferenze, ma non mi è mai capitato di sentire qualcuno preferire la Fiat Duna alla Lamborghini Miura.

2) Le prime carattaristiche che deve avere una casa per essere bella sono le finiture della casa stessa. Come ho già scritto molte volte pavimenti squallidi, infissi dozzinali, termosifoni giallastri, battiscopa orrendi possono spegnere la bellezza di qualisais arredo.

3) Come hanno già detto la luce è importante, sia naturale sia artificiale. E' grazie alla luce che noi vediamo e basta pensare all'effetto che fa su di noi una determinata luce quando ci specchiamo, piuttosto che un altra, per capirne l'importanza.

4) l'arredo. Che deve valorizzare lo spazio, essere funzionale, proporzionato, rispecchiare noi stessi e rifuggire dalle mode del momento. Le riviste di arredamento guardiamole pure e lasciamoci ispirare. Quelli che dobbiamo buttare fuori dalla finestra sono i cataloghi delle varie aziende di arredo.

Ti quoto anche le virgole

Aggiungo una cosa a cui stavo pensando... che forse c'entra solo in parte con la domanda, ma lo ritengo un fattore importante... magari scontato, ma non sempre lo è...
Una casa, per essere bella, deve essere ordinata. Il disordine -imho- svalorizza anche la più bella delle case.

mia_wallace ha scritto:Aggiungo una cosa a cui stavo pensando... che forse c'entra solo in parte con la domanda, ma lo ritengo un fattore importante... magari scontato, ma non sempre lo è...
Una casa, per essere bella, deve essere ordinata. Il disordine -imho- svalorizza anche la più bella delle case.

In questo caso non sono d'accordo: le case super ordinate non sono necessariamente belle, anzi, per quanto mi riguarda mi inquietano sempre un po'. Molte delle case più belle che ho visto sulle riviste erano caotiche: un disordine apparente naturalmente, costruito probabilmente ad hoc.
Il disordine (non la mancanza di pulizia, chiaramente, e nemmeno un disordine incontrollabile alla "sepolti in casa") rende una casa viva, e dice molto di chi ci abita: delle riviste in giro, dei libri poggiati sul pavimento, la coperta di plaid su una poltrona, i giochi per bambini disseminati per le stanze fanno sentire che quella casa non è un museo, e nemmeno il set su una rivista di prodotti di arredamento.
Sono entrata in case così ordinate da diventare "asettiche", e quello che ho pensato non è stato "certo che l'ordine valorizza proprio questa casa!".
E' un parere personale, naturalmente.

È vero joanne...il troppo ordine non ha sempre l'idea di bello! Personalmente la mia casa è sempre pulitissima ma ahimè un pochino disordinata! Ma a me piace quel poco di disordine che da l'idea di casa vissuta...e pensare che ho sposato un ufficiale di marina ordinatissimo!

JoannePotter ha scritto:

mia_wallace ha scritto:Aggiungo una cosa a cui stavo pensando... che forse c'entra solo in parte con la domanda, ma lo ritengo un fattore importante... magari scontato, ma non sempre lo è...
Una casa, per essere bella, deve essere ordinata. Il disordine -imho- svalorizza anche la più bella delle case.

In questo caso non sono d'accordo: le case super ordinate non sono necessariamente belle, anzi, per quanto mi riguarda mi inquietano sempre un po'. Molte delle case più belle che ho visto sulle riviste erano caotiche: un disordine apparente naturalmente, costruito probabilmente ad hoc.
Il disordine (non la mancanza di pulizia, chiaramente, e nemmeno un disordine incontrollabile alla "sepolti in casa") rende una casa viva, e dice molto di chi ci abita: delle riviste in giro, dei libri poggiati sul pavimento, la coperta di plaid su una poltrona, i giochi per bambini disseminati per le stanze fanno sentire che quella casa non è un museo, e nemmeno il set su una rivista di prodotti di arredamento.
Sono entrata in case così ordinate da diventare "asettiche", e quello che ho pensato non è stato "certo che l'ordine valorizza proprio questa casa!".
E' un parere personale, naturalmente.

no è vero!
ma è anche vero il contrario: a volte si può entrare in una casa e pensare: con una semplice riorganizzazione e più ordine potrebbe essere molto più bella!!!
esperienza diretta!

da disordinata cronica che fatica tantissimo per rendere la casa "ordinata" (un minimo!!! ) devo dire che anche io, a vedere le case troppo ordinate.... mi sembra quasi di essere in un mobilificio.
Un mio amico ha una casa stupenda: completamente definita dall'architetto (che ha pure distribuito i soprammobili ), ma nonostante due bambini piccoli quella casa è sempre.... perfettamente in ordine. Com'è possibile???? Ecco, anche io a casa sua ho la sensazione di entrare in un ambiente asettico.

Beh, una casa ordinata ed una casa "asettica" sono due cose completamente diverse.
Così come è un concetto completamente diverso avere un tocco di disordine creativo, rispetto ad una casa disordinata.

Quando penso al disordine non mi viene in mente il plaid di cachemire sapientemente drapeggiato sulla poltrona, una pila di libri ai piedi del divano o una cassetta di frutta matura sul tavolo della cucina.
Quello non è disordine, è fatto ad arte.

Il disordine sono i libri e peppa pig sparsi sul tappeto della sala, le ciabatte che fanno capolino da sotto la poltrona, qualche documento lasciato sul tavolo, i cuscini del divano sparati ovunque. Sì, insomma, quello che può fare ad una casa un bambino di due anni
E contro cui io lotto giorno, dopo giorno, dopo giorno

chojin ha scritto:Beh, una casa ordinata ed una casa "asettica" sono due cose completamente diverse.
Così come è un concetto completamente diverso avere un tocco di disordine creativo, rispetto ad una casa disordinata.

Quando penso al disordine non mi viene in mente il plaid di cachemire sapientemente drapeggiato sulla poltrona, una pila di libri ai piedi del divano o una cassetta di frutta matura sul tavolo della cucina.
Quello non è disordine, è fatto ad arte.

Il disordine sono i libri e peppa pig sparsi sul tappeto della sala, le ciabatte che fanno capolino da sotto la poltrona, qualche documento lasciato sul tavolo, i cuscini del divano sparati ovunque. Sì, insomma, quello che può fare ad una casa un bambino di due anni
E contro cui io lotto giorno, dopo giorno, dopo giorno

esatto, quoto.

Comunque io ribadisco. Altro che asettica. Una casa ordinata da un senso di pace e armonia impagabile.

lariosto77 ha scritto:ma mi pare ci fosse già un topic simile... forse nella sezione cucina... boh...

C'era un topic sulla cucina e poi io avevo aperto questo topic sulla "coerenza" tra varie stanze della casa:
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 3&t=102399

mi inserisco anch'io per qualche spunto di riflessione.

Anche per me la luce è essianziale, fondamentale e vitale: amo le ampie vetrate dal soffitto fino a terra e odio le finestre dei bagni, sempre piccole, strette ed alte.

caricare immagini
Amo la casa e lo studio inondati di luce a qualunque ora del giorno (esposizione est-sud-ovest): mi intristirei se dovessi vivere sempre con le tende tirate o con gli avvolgibili mezzi giù.
Anche al ristorante, al bar, la scelta del posto ricade sempre sul tavolo in pieno sole.

Per il resto, le mode passano ma gli oggetti di design restano e non perchè siano di Giò Ponti, di Starck o di Le Corbusier, ma semplicemente perchè sono belli e, spesso, funzionali.

Far soggiacere alla moda un'abitazione significa mettere la data di scadenza. Quando si entra in un soggiorno e si vede un divano albicocca, sai che quel colore andava di moda nel 1997, salmone nel 2000, nero o grigio nel 2012.
Un pavimento grigio? 2012/2013

Insomma: questa è moda, che lascia il tempo che trova ed è rincorsa dalla maggior parte delle persone che, dopo qualche anno, comincerà a non poterne più del minimalismo (assurdo) e del pavimento grigio, delle piastrelle grigie, del mobile nero, della parete grigia.

La vita, la natura, sono fatte di colori: basta non abusarne!

Per quanto riguarda i soggiorni con mobili sospesi... che dire?
Vorrei vedere se andassi io da un negoziante/arredatore dicendogli che per me i libri sono la cosa più importante in assoluto: vorrei vedere cosa farebbe, quali mobili sospesi prevederebbe per il contenimento della marea di libri (attualmente, purtroppo, divisi per mancanza di spazio, fra due case ed uno studio....), quale scaffalatura aperta mi proporrebbe per piazzare la raccolta di Topolino......

Tutti i nostri interventi volgono al classico/moderno escludendo estremismi di moda e finora nessuno si è mai lamentato dicendo che è stufo della casa.....

Olabarch ha scritto:
Amo la casa e lo studio inondati di luce a qualunque ora del giorno (esposizione est-sud-ovest): mi intristirei se dovessi vivere sempre con le tende tirate o con gli avvolgibili mezzi giù.
Anche al ristorante, al bar, la scelta del posto ricade sempre sul tavolo in pieno sole.

Sono d'accordo su tutto quello che hai scritto e che non ho quotato.
Per quanto riguarda la luce, anche io amo le case luminose, forse perché fino a pochi mesi fa abitavo in una casa antica, con finestre piuttosto piccole ed un'esposizione bruttissima con alcune stanze mai esposte al sole.

Però.
Tu abiti a Bolzano, forse il tavolo al sole o le serrande sempre tirate su te le puoi permettere.
Qua d'estate si arriva normalmente anche a 38-40 gradi (due settimane fa, ad esempio) con afa e umidità altissima.
Sarebbe da pazzi masochisti andare a scegliersi un tavolo al sole per pranzare.... oppure tenere le serrande o persiane aperte a metà giornata.
Quindi non sempre quello che piace è realizzabile, per lo meno non durante tutto l'arco dell'anno e non durante tutto il giorno.

Hai ragione! Ma ti assicuro che, umidità a parte, i 35° arrivano perfino qui....
Questo dimostra come tutto, in fondo, sia relativo: per me che vivo al nord non esiste tirar giù gli avvolgibili; per chi vive al sud, sarebbe una pazzia non farlo.. a meno che non si costruisca con gli standard CasaClima e ClimAbita.........
io ODIO chi vive al sud col caldo tutto l'anno!

Infatti! Siamo in una conca e la fregatura d'inverno è il vento che spazza da nord, si infila nella val Sarentino e rinfresca la ridente città che, in quei giorni, batte i denti........