Sempre che Solaria non se ne abbia, ma potrebbe interessarle, posto qui qualche impressione sul Salone del Mobile 2014, per non aprire l'ennesimo thread e disperdere l'attenzione. Ma se la cosa non fosse gradita, un cenno, e sbaracco tutto.
E chiaramente chi volesse aggiungere e postare dell'altro, nel senso in cui intende Solaria, od altre libere impressioni, deve farlo!
Intanto lo smembramento, pezzo per pezzo della collezione di Dino Gavina, figura chiave, a cui si deve l'avvio della progettazione del design industriale d'arredo di qualità in Italia sulle orme dei grandi maestri modernisti, in particolare Marcel Breuer.
Tra tutti i primi ad accorrere i colossi Knoll (collezione di imbottiti
Bastiano di Tobia Scarpa) e Cassina (letto
Vanessa o il contenitore
Bramante di Scarpa figlio o il tavolo
Doge di Scarpa padre, insomma gran parte della famosa linea Ultramobile), Meritalia (riedizione della sedia
Lierna dei Castiglioni), Poltrona Frau (poltrona
Sanluca, dei Castiglioni):
Ma quest'anno il tema delle riedizione di prodotti degli anni '50/60 è dominante, magari con
l'aggiornamento di materiali e di tessuti. Per esempio la bella sedia
Tulu di Takahama, ora passata a Cassina, rinnovata con la struttura in tondino verniciato e imbottiture in pelle o in tessuti dalla texture raffinata (perdonate le foto non sempre riuscite) o addirittura la riedizione della sedia
Landi di Coray (del 1938, un classico per la lavorazione, tra le prime, in alluminio e per la leggerezza - per via dei fori - e robustezza insieme) oggi Vitra.
Mentre qualche fuoriserie, i pezzi d'arte inarrivabili della Hadid per Citco, realizzati in marmo:
O raffinatissimi, i
Quadri di Luce di Giò Ponti in ottone, riediti da Pollice Illuminazione e visibili da Molteni: