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Re: Ridistribuzione ambienti

#47
Ragazzi comunque l'idea della cameretta è solo un'idea per il futuro...per il momento i 19mq della attuale Camera resteranno tali. Ad ogni modo, al momento l'importante è comprendere la divisione della cucina...grossi stravolgimenti in casa non vorrei farne visto che mi sembra già divisa abbastanza bene e non vorrei spenderci un patrimonio...

Re: Ridistribuzione ambienti

#48
Alle83 ha scritto:... perché io avendo magari uno spirito di adattabilità diverso ...
Scusa, ripeto la domanda (sempre se sei in condizione di rispondere): in Liguria qual'è la misura minima per una camera da letto singola? Non è una domanda retorica, è una mia curiosità.
Quanto all'adattarsi, chiaro che se mia moglie mi sbattesse fuori di casa mi adattarei a dormire sotto il ponte dell'Adda, ma parlando invece di rispetto delle norme, di abitabilità (e magari di rivendibilità futura dell'immobile eccetera eccetera) il discorso mi sembra un po' diverso...
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Ridistribuzione ambienti

#49
:shock: :shock: :shock: sono allibita sempre più dai modi spocchiosi in cui ci si rivolge alla gente! Non è il mio modo quindi risponderò per darti delucidazioni e poi vi saluto perché la chat a mio avviso ha superato il ridicolo! Mi sono iscritta al forum per avere degli scambi di parere fra persone adulte ed educate non per essere sfottuta se non so che l'arco scarica sulle spalle ecc ecc...
Nel mio paese vanno dai 6 ai 9

Re: Ridistribuzione ambienti

#50
Nessuno sfotte! Ciascuno ha un bagaglio di conoscenze che non necessariamente deve appartenere anche ad altre persone: ho semplicemente fatto presente che un finto arco è un obbrobrio dal punto di vista strutturale, stilistico ed architettonico,spiegando con chiarezza i motivi che sottendono tale affermazione.
Quanto agli spazi di un'abitazione, ti assicuro che anche qui non si scherza con i prezzi: in un complesso residenziale che cominceranno a costruire siamo a 10/12.000€/mq.
Se lo cerchi da ristrutturare sei intorno ai 3/4000.
Come vedi nessuno regala ... nemmeno qui!

E torno a dire che vivere in 4 o 6 mq sia controproducente perché -ripeto- non c'è nemmeno l'aria sufficiente per respirare.
Poi, per carità!, ciascuno può fare ciò che ritiene più opportuno, perfino dormire in un letto da bambini lungo 150 pur avendo un'altezza notevole.....
Il fatto è che nel forum tutto sembra bello, facile, perfino attraente, ma bisogna fare i conti con regolamenti edilizi e norme d'igiene e spesso anche con quelle per gli handy.....
Quando si presenterà il progetto in Comune, ovviamente non potrà passare una camera da 6 mq e quindi verrà definita come studio. Le solite cose all'italiana......
Quando poi vorrai rivenderlo non potrai spacciarlo per appartamento con x camere, ma con una in meno, dal momento che nessun Comune la passerebbe come camera, ma come studio, ripostiglio, dispensa, stanza da lavoro.

Come vedi ci sono implicazioni che voi umani non potete neanche immaginare........

E non è sfottò: è semplicemente perché un tecnico vede un po' più in là........

Re: Ridistribuzione ambienti

#51
Ma infatti a me piaceva seguire il forum proprio perché ho scoperto un sacco di cose che non sapevo e mi piace imparare ... ma abbiate pazienza l'arroganza proprio non la tollero!"
"
sipontina23 ha scritto: (sempre se sei in condizione di rispondere
ma oh ma come gli scemi ci trattate qualcun altro ... ed è inutile che ogni volta che qualcuno vi fa notare che siete spocchiosi vi nascondete dietro il fatto che siete esaustivi!e vi fate comunella dandovi ragione a vicenda! A casa mia, nella mia stanza da 6 mq, senza aria, il respotto delle altre persone viene prima di tutto!

Re: Ridistribuzione ambienti

#52
non sempre le cose hanno un unico punto di vista.

Per esempio, quel
sempre se sei in condizione di rispondere
da tecnico io lo interpreto così: se hai gli elementi che ti chiediamo, ovvero se sei già stata a parlare con i tecnici del Comune, altrimenti è aria fritta!!!

Come facciamo a consigliarti se non abbiamo sottomano quanto meno il reg ed?

E' in questo senso che io interpreto quella frase... peraltro, hai ragione anche tu, perchè potrebbe esser letta anche come l'hai percepita tu!!!!!

Qui si danno consigli "aggratiss" ma non significa che siano campati in aria: come me, ci sono altri professionisti che bazzicano e non sarebbe corretto se dessimo informazioni errate , magari per il solo fatto che non si paghi......
Ed è per questo motivo che spesso ci "scontriamo" con personaggi atipici che vogliono convincerci che il loro progetto sia ottimo, eccezionale, insuperabile (e non sto parlando del tuo!) e davanti alle nostre osservazioni frutto di esperienza (di appartamenti ne ha fatti più d'uno...almeno due o tre...) niente!!! Continuano imperterriti a voler convincere noi della bontà delle loro pensate!!!!

Parimenti, questo mondo è bellissimo ma anche complicato (non per noi, ovviamente) solo che da fuori non si percepisce....

Re: Ridistribuzione ambienti

#53
Alle83 ha scritto:... ma abbiate pazienza l'arroganza proprio non la tollero!"
"
sipontina23 ha scritto: (sempre se sei in condizione di rispondere
ma oh ma come gli scemi ci trattate qualcun altro...
Alle, sono innocente, lo giuro! C'è stato un qui pro quo, ho scelto forse un'espressione poco felice, intendevo dire "se conosci la normativa", "se ti è capitato di sentirlo da qualche parte" eccetera eccetera...
Non che io sia esente da colpe, nel forum ne ho seminate certamente di sciocchezze, ma in quel post (che è mio, tra parentesi, non di sipontina) proprio stavo cercando di capire quale possa essere la realtà ligure (in termini di regolamenti igienico-sanitari), visto che effettivamente gli spazi pianeggianti sono piccolini e la gente sta piuttosto ammassata (anche considerando che un gran numero di vani sono utilizzati per l'accoglienza turistica). Nessuna presa in giro, mi spiace che ci sia stato questo malinteso :-)
Sei incorreggibile. Sallo.

Re: Ridistribuzione ambienti

#55
Infatti è così... e di fronte al letto una libreria/scrivania! Io la regolamentazione non la so , so solo che ho comprato casa adesso e ho visto 20 appartamenti:
7 avevano la cameretta da 6 mq
10 da 9 mq
E solo 3 da 12 mq
Senza contare che in 2 di questi app.ti la matrimoniale era in uno 8 mq e nell'altro 10
Quindi indipendentemente dalla regalamentazione la realtà è questa! E succede anche nelle nuove costruzioni! Una mia amica è andata a vivere in degli app.ti di nuova costruzione del comune e in camera da letto si é dovuta fare l'armadio a ponte sopra il letto!Fortunatamente non sarà così in tutta la Liguria!

Re: Ridistribuzione ambienti

#56
Dave, questo è riferito ad alloggi destinati alla ricettività turistica e quindi - spesso- si deroga.
Ho preso, giusto per dare un esempio, il regolamento edilizio di Imperia, una città ligure a caso; ma questo vale solo per Imperia! A Genova vige un altro reg ed.. A La Spezia un altro. A Savona un altro ancora. A Lavagna un altro....

ARTICOLO 61
SPECIFICHE DEI PARAMETRI INVARIABILI PER LA PROGETTAZIONE
1. L’altezza minima interna utile dei locali deve rispettare i parametri di cui agli artt. 11 e 78
della L.R. n.16/2008 e s.m.i. fatte salve eventuali deroghe o obblighi previsti da normative
specifiche Statali e/o Regionali
2. I piani destinati ad abitazione devono avere almeno una parete completamente fuori terra.
3. Composizione degli alloggi e superficie minima:
a. per le unità immobiliari a destinazione abitativa si deve prevedere:
 una stanza di soggiorno di almeno mq.14;
 una stanza da letto di almeno mq.9, se per una persona, e di mq.14, se per
due persone;
 un locale servizio igienico che, nel caso di interventi di nuova costruzione,
sostituzione edilizia e demolizione e ricostruzione, dovrà avere le dimensioni
idonee al soddisfacimento dei requisiti per garantirne la visitabilità, come definita
dalle vigenti norme in materia di superamento delle barriere architettoniche.
Il servizio igienico, se non dotato di antibagno, non può avere accesso
da locali di abitazione, con eccezione delle camere da letto; tra esso e gli
altri locali di abitazione dovrà risultare interposto uno spazio, comunque articolato,
delimitato da porte;
 una cucina, ovvero un posto cottura, avente le caratteristiche di cui al successivo
articolo 62;
 una superficie minima non inferiore a mq.14 per ognuno dei primi 4 abitanti,
ed a mq.10 per ciascuno dei successivi, per le unità immobiliari costituite da
più locali;
 una superficie non inferiore a mq.38, comprensiva del servizio igienico dotato
di antibagno, per quelle mono stanza (monolocale);
b. per le unità immobiliari a destinazione non abitativa, l’eventuale locale servizio igienico
dovrà essere dotato di antibagno;
c. per i locali di edifici a destinazione non abitativa non è prescritta superficie minima
salvo che questa non sia imposta da specifiche normative di settore.
4. Requisiti aero-illuminanti:
a. per le unità immobiliari a destinazione abitativa deve essere prevista una finestra,
con superficie finestrata calcolata secondo i criteri di cui ai successivi articoli 62 e
63, a servizio di ciascuna stanza da letto, del soggiorno e della cucina. I servizi igienici
possono essere dotati, in alternativa, di un impianto di ventilazione meccanica
controllata ubicata in posizione tale da non arrecare pregiudizio o molestia a terzi,
che assicuri un ricambio medio d’aria orario non inferiore a 5 volte la cubatura del
locale.
b. per le unità immobiliari a destinazione non abitativa possono essere consentite deroghe
ai criteri di cui sopra secondo quanto definito ai successivi articoli 64 e 65;
c. le finestre non devono mai aprirsi su vani scala o scale interne.


ARTICOLO 62
CUCINE E POSTI DI COTTURA
1. Il locale cucina di un alloggio deve avere:
a. una superficie utile abitabile non inferiore a mq.9,00;
b. la superficie finestrata apribile non inferiore a 1/8 della superficie utile abitabile.
2. Il posto di cottura di un alloggio deve avere:
a. una superficie utile abitabile non inferiore a mq.3,00. La superficie del posto cottura
deve essere computata al fine della determinazione del fattore luce e della superficie
finestrata del locale a cui è annesso;
b. un’apertura di larghezza non inferiore a m.2,00 (con possibilità di deroga motivata
da esigenze strutturali nelle zone A) che lo annette direttamente al locale ad uso
pranzo e/o soggiorno;
c. un sistema di eliminazione dei prodotti della combustione nonché per l’allontanamento
di odori e vapori, in conformità a quanto stabilito all’articolo 66 del presente
regolamento.

ARTICOLO 64
REQUISITI AERO-ILLUMINANTI
1. Tutti i locali di abitazione, eccettuati quelli non destinati alla permanenza di persone, quali
servizi igienici, spogliatoi, disimpegni, corridoi, vani scala, ripostigli, depositi in genere, cantine,
magazzini e simili debbono fruire d’illuminazione naturale diretta, adeguata alla destinazione
d'uso.
2. Nei locali di civile abitazione, o comunque destinati a uffici e studi per attività professionali
di qualsiasi natura, l’ampiezza della relativa finestra deve essere dimensionata in modo da
assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2% e comunque la superficie
finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie di pavimento del locale.
Negli elaborati di progetto tale superficie aero-illuminante dovrà essere precisata per ciascuna
apertura finestrata e il rispetto del valore di fattore luce diurna dovrà essere dimostrato
con idonea rappresentazione.
3. Il Comune, sulla scorta di parere conforme reso dell’ASL, può consentire che fruiscano di illuminazione
naturale indiretta oppure artificiale:
 i locali destinati ad uffici;
 i locali aperti al pubblico fuori terra destinati ad attività artigianali, commerciali, o comunque
produttive, culturali o ricreative, nonché i pubblici esercizi;
54 Comune di Imperia – Regolamento Edilizio Comunale (13/11/2017)
 i locali destinati ad attività che richiedono particolari condizioni di illuminazione;
4. Possono comunque fruire di illuminazione naturale indiretta oppure artificiale:
 i locali destinati ad uffici la cui estensione non consenta una adeguata illuminazione
naturale diretta;
 i locali aperti al pubblico o di uso pubblico con destinazione artigianale o commerciale
posti sotto la quota esterna del terreno.
5. Laddove il solaio sovrastante l’ultimo piano dell’edificio o una sua porzione non sia orizzontale,
la competente superficie aero-illuminante può essere garantita anche da aperture finestrate
a tetto.
ARTICOLO 65
REQUISITI RELATIVI ALLA VENTILAZIONE E ALL’AERAZIONE DEI LOCALI
1. Gli edifici devono essere progettati e realizzati in modo che ogni locale possa fruire di ventilazione
e aerazione adeguate alla sua destinazione/utilizzazione in conformità alle normative
vigenti.
2. I locali di abitazione o comunque destinati alla permanenza di persone devono fruire di aerazione
naturale diretta. Questa deve essere conseguita esclusivamente a mezzo di finestre
apribili ubicate nel vano medesimo, aventi una superficie utile non inferiore a 1/8 della
superficie del pavimento. Il relativo serramento esterno dovrà risultare dotato di una o più
parti apribili.
3. Possono fruire di sola ventilazione e aerazione meccanica controllata:
a. i locali aperti al pubblico o di uso pubblico con destinazione artigianale, commerciale
o comunque produttiva, posti sotto la quota esterna del terreno;
b. i locali destinati ad uffici la cui estensione non consenta una adeguata aerazione
naturale diretta;
c. i locali aperti al pubblico destinati ad attività commerciali, artigianali, o comunque
produttive, culturali o ricreative, nonché i pubblici esercizi;
d. i locali nei quali la permanenza delle persone è saltuaria e limitata, quali corridoi, disimpegni,
ripostigli, cantine, magazzini, depositi in genere, servizi igienici, spogliatoi
e simili;
e. i locali destinati ad attività che richiedono non particolari condizioni di aerazione e/o
ventilazione.
4. I locali abitabili sottotetto possono essere areati attraverso lucernai apribili in copertura, in
misura non inferiore ad 1/16 della relativa superficie servita.
5. In ogni caso, nei punti di eventuale produzione di fumi, vapori ed esalazioni di prodotti della
combustione, deve essere assicurata la loro aspirazione e il loro allontanamento al fine di
evitarne la diffusione e permanenza nel locale di emissione e/o in altri locali adiacenti, nonché
in altri ambienti (chiostrine, pozzi di luce, cavedi, cortili, ecc.) nei quali non sia assicurato
un adeguato ricambio d’aria come pure di evitare che conseguano immissioni moleste a
terzi. I relativi sistemi di aerazione, pertanto, devono essere progettati e realizzati affinché
soddisfino gli scopi anzidetti.

Questo è solo per dare un'idea approssimativa della selva di norme alle quali un tecnico DEVE sottostare.
proprio per questo motivo dicevo che questo non è un giochino...... :wink:

Re: Ridistribuzione ambienti

#57
@Alle83
Capisco il tuo punto di vista perché anche io sono cresciuta in una città dove gli spazi sono davvero particolari e i vincoli artistici/comunali davvero tanti. Nella prima casa dove ho abitato avevamo una "cameretta" che non si poteva certo definire tale, forse anche meno di 6 mq, ci stavano appena un letto a castello un pezzo di armadio e stop.
Proprio per questo però credo che in una casa di nuova costruzione e ristrutturazione dove tra l'altro lo spazio non manca, si debba cercare il meglio e non il compromesso, regolamenti e norme non sono stilate a caso, ma sulla base di studi ponderate e considerazioni che magari sfuggono a chi non è del settore.:wink:

Tornando IT ... penso che la cucina chiusa abbia un senso se il tavolo grande rimane separato dalla zona operativa, in maniera che in caso di pranzi/cene con ospiti si possano lasciare disordine, odori e rumori distanti.
Basandomi sull'ipotesi di sipontina proverei a rimpicciolire la cucina, spostando il muro poco dopo la finestra e il radiatore, in modo da lasciare un ambiente separato ma abitabile, dove posizionare un tavolo tondo o quadrato per colazioni e pasti quotidiani, lasciando nel living il tavolo grande.
Eliminerei quindi il muro obliquo e sfrutterei la nicchia che si viene a creare per un armadio guardaroba/ripostiglio, in modo che sul muro subito a dx dell'ingresso si possa mettere la consolle desiderata da sipontina, magari con uno specchio o quadro sopra :)

Per meglio capire cosa intendo ho fatto due schizzi con paint sulla pianta di sipontina :oops:

Immagine


Zona living tuta da ripensare, magari cercando di valorizzare il pilastro invece che inglobarlo e nasconderlo

Re: Ridistribuzione ambienti

#58
Olabarch ha scritto:Dave, questo è riferito ad alloggi destinati alla ricettività turistica e quindi - spesso- si deroga.
Ho preso, giusto per dare un esempio, il regolamento edilizio di Imperia, una città ligure a caso; ma questo vale solo per Imperia! A Genova vige un altro reg ed.. A La Spezia un altro. A Savona un altro ancora. A Lavagna un altro....
hai ragione; ma se sono 9 mq sono una deroga per gli immobili a uso turistico, a maggior ragione quelle residenziali non possono essere più piccole.
poi sappiamo bene i magheggi che vengono fatti...

Re: Ridistribuzione ambienti

#59
Alle, capisci che sono tutti fuori norma?
per vendere si fa questo ed altro, ti assicuro! e non so come il Comune abbia dato l'ok al progetto.
Le camere da letto DEVONO avere superficie non inferiore a mq 14 per 2 persone.
Diversamente, devono passarle come stanze singole !

Re: Ridistribuzione ambienti

#60
Si pure un’amica ha comprato casa nuova, una camera da letto e la seconda accatastata come ‘ripostiglio’, di 7 mq…ma il Comune che approva il progetto non si sente preso per il naso dal costruttore? …veramente siamo a credere che in un appartamento di 80mq commerciali con due bagni una stanza da 7 mq con finestra doppia venga usata come ripostiglio?