Ciao, sono grazia.
Il mio bagno, ancora work in progress poiche' mancano alcuni dettagli, e' interamente rivestito in resina (arancio e senape) ed e' molto ma molto minimal. I sanitari sono tutti flaminia (link per vaso e bidet sospesi, acquagrande 60 il lavabo, TATAMI per il piatto doccia). Mi piace molto, ma sicuramente non lo rifarei piu' con la doccia tatami. Bella si da vedere, ma... su un catalogo. E' poco pratica... proprio poco, poco, poco.
Forse il mio e' stato un caso particolarmente sfortunato... (ehm...contatene due: ho conosciuto un altro poveretto in condizioni simili alle mie).
Nel mio bagno ho montato tre moduli.
Un incubo.
Se potessi li tirerei, uno ciascuno, in testa al signor flaminia e ai suoi due simpatici, pazzerelli, giocherelloni designer.
Dunque:
1) Il piatto plasticone nero che contiene i pezzi in ceramica, anche se montato a regola d'arte, crea ristagni d'acqua.
2) Nell'imballaggio e' comparso pure un tubo contenente dei profili d'acciaio a elle. Nelle foto da catalogo ovviamente non figurano mai, ma nelle istruzioni il produttore consiglia vivamente di aggiungerli per evitare perdite d'acqua tra mattonelle e doccia. E l'effetto 'al vivo' cosi bello nelle foto?
3) I moduli, oltre al loro peso (non trascurabile se utilizzi frequentemente la doccia) ballano stile tavolino zoppo (3 su 3!!!! Possibile che sia un caso?)
4) Asciugare l'acqua che ristagna nelle 'zigrinature' pensate per il massaggio plantare (se non sbaglio cosi era scritto nel catalogo) e' un simpatico passatempo che fa perdere tempo e pazienza alla fine di ogni doccia.
5) A chi chiede se sia il caso di sollevare spesso le 'beole' dico: provate a non farlo per piu' di quindici giorni e... auguri! Solo chi ha una tatami puo' capire.
Mumble... mi sembrava ci fosse ancora qualcosina... ma credo possa bastare.
Non so, forse a me e' toccato un modello speciale. Chi ha una tatami che lo soddisfa? Vorrei tanto saperlo.
Ps Ho scordato di dire che l'installazione e' stata seguita da un architetto (che aveva sconsigliato la tatami... accidenti a me che non l'ho ascoltato) e realizzata da un'impresa seria, che ha risolto nel migliore dei modi i tanti problemi che la ristrutturazione della mia casa ha comportato.
Sono state rispettate alla lettera le istruzioni (assolutamente poco esaurienti a detta di chi le ha seguite).
Sono presenti tutte le pendenze richieste.
Ora confido solo nel lavoro fatto da chi mi ha posato la resina e prego tanto che il mapelastic sia resistente come dice chi lo produce... perche' preferisco rischiare le infiltrazioni d'acqua pur di non perdere l'effetto al vivo che tanto mi era piaciuto della tatami. Infatti non ho voluto ASSOLUTAMENTE i profili d'acciaio nel perimetro della doccia: me ne pentiro' sicuramente e quel giorno i signori palomba dovranno guardarsi dall'attraversare la strada...
Attenzione anche all'idea con doccia interamente in resina cementizia. Un'amica ha appena concluso la posa dello stesso materiale ed ha scelto di realizzare con esso anche la doccia.
Attorno alla piletta si creano delle micro infiltrazioni che asciugando formano un brutto alone. Ogni tentativo di isolare e impermeabilizzare finora e' andato male.
La resina bagnata poi e' molto scivolosa.
Non so chi abbia fatto i lavori percio' puo' darsi tutto questo sia dovuto a scarsa professionalita'... pero' credo sia bene non sottovalutare mai le esperienze altrui.
Spero di essere stata utile. Ciao