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Inviato: 20/05/10 13:06
da qsecofr
m.carducci ha scritto: io ho imparato una lezione:
- il rapporto tra mobilieri, artigiani etc. e il singolo acquirente NON è bilanciato e non può funzionare e questo per il semplice motivo che per voi un armadio, una cucina etc. sono vendite "mordi e fuggi", sapete benissimo che quella persona probabilmente non ri-comprerà le stesse cose per almeno 5-10 anni.
- ho visto invece che avete un atteggiamento completamente diverso se di mezzo c'è un architetto o qualcuno che segue i lavori e l'arredamento.
li se c'è un mobile con un graffio vi scusate e ve lo riportate in ditta senza fare tante storie perchè sapete che l'architetto finita una casa ne fa un altra e se vi comportate male vi mette una X sopra.
... non credere... dipende da chi vai ma salvo emmelunga, mercatoni e similari o salvo venditori a provvigione con crisi di nervi il rivenditore ci tiene al cliente... nell'immediato per il passaparola che rappresenta la forma di pubblicità più importante e redditizia per il negozio e negli anni successivi perchè comunque questi tipi di attività di solito passano anche da padre in figlio e comunque tante volte la famiglia che segue l'attività è del luogo... insomma non conviene fare terra bruciata...
quanto agli architetti/esperti/arredatori sono in gran parte degli spaccamaroni... è vero che magari ti portano diversi lavori ma non sono particolarmente ben visti dalla categoria anche per la volatilità delle idee di taluni... detto ciò sono persone ed ovviamente loro si rivolgono a mobilieri che conoscono pertanto potrebbe negli anni essere nato un rapporto di amicizia o comunque di rispetto e collaborazione: quando c'e' un problema se i due si conoscono reciprocamente e se sono del mestiere entrambi si guardano negli occhi e si capiscono al volo su quanto è da fare.

Inviato: 20/05/10 21:56
da Solaria
Credo che Carducci abbia invece ragione anche per un'altro motivo. Noi parliamo di mobilieri, ma spesso sono i dipendenti quelli con cui abbiamo a che fare che non sempre sono preparati o hanno voglia di sbattersi per trovare una soluzione,o per vedere tutti i possibili problemi ed inconvenienti. Se ci vai con un architetto di cui ti fidi sarà lui ad aiutarti ed a valutare bene tutti i possibili inconvenienti estetici e pratici. Mi riferisco non agli architetti stravaganti ma a quelli preparati e concreti. Ed è vero quello che dice Carducci quando c'è l'architetto, specie se porta molti clienti, è tutta un'altra musica.

Inviato: 21/05/10 8:03
da jnicola
un architetto di cui ti fidi sarà lui ad aiutarti ed a valutare bene tutti i possibili inconvenienti estetici e pratici
beh se effettivamente questo architetto facesse questo sarebbe oro per il cliente ma onestamente parlando non credo che ne troverai, gli architetti normalmente si limitano al "grosso", non entrano nel particolare, questo compito lo affidano al mobiliere. E nemmeno gli arredatori, mai una volta che vedo un disegno di qualche arredatore già operativo, è sempre da ritoccare.

Riguardo all'attenzione che il rivenditore può maggiormente dare all'architetto rispetto al privato entriamo in un argomento troppo particolareggiato, dipende qui dallo stile/filosofia/professionalità del rivenditore stesso.

Rispondendo a Carducci dico che i rivenditori che non si sono "coccolati" i clienti sono quelli che più soffrono in questo periodo: sono risultati che vengono fuori nel lungo periodo. Nell'immediato è preferibile per esempio evitare e chiudere il rapporto con un cliente "rognoso" ma quello stesso cliente potrebbe anche ritornare e se trattato con la dovuta cautela.
Ma questo non dipende tanto da decisioni aziendali di marketing ma dal modo di lavorare e carattere del rivenditore stesso.