chiaretta ha scritto:Dol, anche secondo me dovresti provare a rivolgerti a un esperto del settore per farti aiutare a superare questo dolore grande che porti ancora dentro.
Forse ha ragione chi dice che adesso non sembri avere la forza, da sola, per cambiare pagina. E invece devi sforzarti di farlo, di elaborare la tua perdita e di andare avanti, per te, per tuo marito, per il tuo bimbo che non c'è più, e anche per i bimbi che verranno un giorno.
Il tuo bimbo rimarrà sempre dentro di te, e riprendere a vivere appieno la tua vita non significa diminuire o cancellare quello che lui ha rappresentato.
Però davvero, con calma, coi tuoi tempi, con la tua forza di volontà, e con la pazienza e l'amore di tuo marito, devi sforzarti di andare avanti. Tutto sta a cominciare, poi vedrai che sarà un percorso in discesa...
Io dai parenti andrei solo per qualche ora, scappando subito dopo il pasto o arrivando per il caffè e il dolce... inventatevi un altro impegno da cari amici lontani che ci tenete tanto a vedere... se tuo marito chiarisce che hai bisogno di tempo e che non sono gradite certe frasi, vedrai che i parenti capiranno...
E, per quel che leggo, fossi in te io aspetterei un pochino ancora prima di riprovare ad avere un bambino. Il bimbo "sente" come sta la mamma, e tu forse hai bisogno ancora di un po' di tempo tutto per te...
un abbraccione, e coraggio!
c
cara Dolores, ti mando un grande abbraccio e quoto Chiara integralmente.
Perdere un figlio è quanto di peggio possa accadere ad una donna, ma proprio perchè nel tuo futuro desideri una famiglia un poco alla volta dovrai superare questo dolore. Nel senso di imparare a conviverci, non di farci girare intorno tutta la tua esistenza e quella di tuo marito e le vostre famiglie.
Scrivi
"Non voglio penalizzarlo, ma cacchio, era pure suo sto figlio, sto male solo io??"
So che l'esempio che ti porto è un caso limite, ma è verissimo ed è la mia nonnina.
Perse il suo primo figlio mentre lo stava partorendo, e fisicamente le andò un po' peggio che a te. Ometto i dettagli perchè non siamo in un film splatter, ma son cose che nel 1920 succedevano.
Si chiuse nel suo dolore e, nonostante anni dopo ebbe mio padre, nessuno pensò mai di aiutarla *veramente*, perchè allora perdere anche 4-5 figli era all'ordine del giorno.
Mia nonna soffrì negli anni di problemi psicologici molto gravi, si attaccò morbosamente a mio padre rendendogli la vita un inferno fin dopo il matrimonio. Insomma... anche a distanza di 50 anni "
stava male solo lei", così ci metteva del suo per far stare da schifo anche gli altri.....
Se superando ignoranza e vergogna qualcuno avesse dato supporto a mia nonna, piuttosto che limitarsi a "sopportare le sue stravaganze" (perchè tali apparivano agli altri), avrebbe potuto avere una vita meno infelice e con lei il mio povero papà.
Non mi sento di dire che un anno sia tanto o sia poco, mio papà è mancato da soli 3 mesi, a volte mi sembra ieri altre un secolo fa. Ognuno ha i suoi tempi.
Independentemente dal come vorrai trascorrere queste feste, cogli l'occasione del nuovo anno che inizia per iniziare una vita più serena con te stessa e con tuo marito.
Datti tempo e fiducia, ma anche sostegno concreto.
Un augurio ed un abbraccio di cuore.