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...RESCISSIONE DA UN CONTRATTO.. COME MI DEVO COMPORTARE ?

#1
Ciao a tutti. Vi chiedo se gentilmete posso avere un consiglio in merito ad un problema di rescissione di un preventivo controfirmato. Cerco di raccontare quanto è successo: andrò ad abitare in un appartamento di mia proprietà ma al momento non disponibile . Mi sono pertanto rivolto ad un mobiliere per avere un preventivo su una cucina ancora ad inizio novembre in base ad una disposizione tipo che io avevo studiato..mi sono innamorato della cucina propostami e l'ho bloccata con un acconto di 50 €, firmando un foglio dove c'è solo il mio nome e cognome e recapito telefonico , nessun riferimento del mobilificio se non il numero di telefono scritto a penna, una breve descrizione della cucina e del relativo prezzo, e sotto le nosttre firme ( o almeno la mia è tale, la firma del mobiliere è una linea retta o quasi, praticamente illegibile). C'è scritto inoltre " saldo alla consegna". L'accordo era che lui sarebbe venuto a fare un sopraluogo nell'appartameno per prendere le misure e mandare avanti l'ordine non appena lo stesso si fosse liberato. Sono tornato ad inizio gennaio per aggiornare il preventivo in quanto avevo deciso di modifcare la disposizione e qui sono inuiziati i problemi: mi è stato gonfiato il preventivo nonostante avessi ridotto penili e basi,e così, molto titubante , mi sono rivolto ad altri mobilieri che mi ghanno fatto altri preventivi per la stesso modello di cucina mediamente ad un prezzo inferiore di 700/800 € rispetto a quello in mio possesso . L'ho quindi chiamato dicendo che volevo recedere dal cotratto e lui ha iniziato a dirmi che mi fa causa se recedo in quanto ha perso tempo e per lui è un mancato guadagno.. Come mi devo comportare ? Quale ritenete sia l'idoneo indennzzo per il tempo perso ( circa 4 ore in tutto senza nessuno studio sulla disposizone, visto che me n'ero già occpato io) ?

Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità
Ultima modifica di gibsonsg il 03/02/09 10:42, modificato 2 volte in totale.

#2
ma non si dice recessione da contratto??? o recedere un contratto...???
topic progetto
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mio album
viewtopic.php?p=967921#967921

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#3
...a quanto ne so parlare di " rescissione di un contratto " è assolutamente corretto grammaticamente..

#4
"rescissione di un contratto" o "recedere da un contratto"...

per quanto riguarda il problema specifico, credo che cadrà tutto nel nulla... poi si potrebbe discutere della (s)correttezza del prendere un impegno e non onorarlo... come si potrebbe parlare della (s)correttezza di chi gonfia un preventivo (se l'ha fatto) ad un cliente che considera acquisito...

nel caso sia il cliente il "furbetto", gli si può augurare che il suo lavoro riceva la stessa considerazione che lui rivolge al lavoro degli altri, se viceversa il rivenditore ci ha marciato, c'e' da augurargli che trovi clienti che gli tirino un bel bidone... :twisted:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#5
Giusto per precisare visto che avete sollevato il dubbio: la "RESCISSIONE" è una fattispecie giuridica limitata a ipotesi specifiche, possibile se si conclude un contratto in "stato di pericolo", oppure per "lesione" ossia quando si conclude un contratto con notevole sproporzione tra una e l'altra parte (es vendo un quadro ad una cifra ridicola perchè ho disperato ed urgente bisogno di denaro). In questi casi la legge prevede che si possa rescindere dal contratto, perchè non è ritenuto meritevole di tutela un accordo così sbilanciato tra le parti che vi hanno partecipato. Chiusa la parentesi..

Nel tuo caso, sempre per precisare, parlerei più di RECESSIONE...(sembrerebbe un inadempimento comunque..) ma comunque il senso della vicenda s'è capito bene al di là delle definizioni che vogliamo dare. Anche io credo che alla fine cadrà tutto nel nulla... sono storie così "sfumate" che anche in tribunale non è semplice discutere dell'aria fritta come possono essere le parole cambiate o che... :roll: :roll:
Cos'è successo lo sapete voi due..

Non è facile dare una risposta certa a quello che chiedi, bisognerebbe leggere le clausole poste su quel formulario.
Era previsto un termine entro il quale mantenere ferme le condizioni della proposta? E' stato fissato un corrispettivo per il recesso o una penale o la possibilità di chiedere un risarcimento danni? C'era la possibilità di recedere?

Perchè le condizioni sono cambiate?? Se sono cambiate senza motivo sei tu che hai diritto di recedere.. ma mi pare strano che un mobiliere si mangi una vendita aumentando i prezzi quando la composizione diminuisce! Proprio strano.. boh...

Comunque:
Se tutti gli elementi del contratto erano definiti (se c'è stato l'accordo, se è stato definito l'oggetto del contratto ed il prezzo) si tratta di un contratto già concluso, e dunque se la tua caparra è stata data come "confirmatoria", ossia al momendo di concludere il contratto, è valida come corrispettivo del recesso, questo lo dice la legge (Ma dubito che lui si accontenti di 50 euro e potrebbe legittimamente chiedere di più come risarcimento).

Se nel contratto era prevista la possibilità di recedere, allora quella caparra è "penitenziale" e rappresenta il corrispettivo per poter recedere, e stop.

Diversamente, se quel foglio non contenesse tutti gli elementi x potersi definire un contratto e dunque il contratto non fosse ancora stato concluso, si tratterebbe di un caso di responsabilità precontrattuale, dove anchè lì si tratterebbe di quantificare il "disturbo" (ma mi pare di capire che il contratto fosse completo).

A mio parere è meglio se vi accordate in via stragiudiziale, non vi conviene andare in giudizio per cose del genere. Senti quanto quantifica il disturbo, poi vedete se riuscite ad accordarvi.
Ultima modifica di GIURISTA il 02/02/09 23:43, modificato 1 volta in totale.
Mobiliere

#6
ti ringrazio per la risposta CCD. Ti posso assicurare che la mia intenione non era assolutamente quella di recedere dal contratto, io volevo acquistare la cucina che avevo visto e che mi piaceva, tanto è vero che ,ritenendo idoneo il prezzo che mi era stato fatto inizialmente, , ho firmato questo impegno di acquisto ( o simil tale), ben conscio di ciò che stavo facendo. Poi però mi sono state cambiate le carte in tavola nel momentio in cui ho deciso di apporre dei cambiamenti alla disposizione iniziale..Ho visto chiaramente il mobiliere che invece che scontare i prezzi del listino del 35% come aveva fatto inizialmente , nel ricalcolare l'intero preventivo mi ha fatto uno sconto solo del 25% ( ha fatto i conti davanti a me con la calcolatrice). Sentendo quindi puzza di bruciato ho voluto fare un raffronto con altre rivendite e qui, come pensavo, ho constatato che la scontistica applicata da tutti al listino era el 35%..Non credo di essere io lo scorretto a questo punto, ma lui che ha voluto fare il furbo , ma gli è andata male..Ora è da vedere come andrà a finire. Io per cautelarmi domani vado dal mio avvocato e gli faccio spedire un telegramma dove gli comunicherò ciò che gli ho già anicipato telefonicamente, visto che stasera mi ha comunicato che affiderà la pratica al suo legale. Poi io spero si trovi un accordo ragionevole per entrambi

#7
Grazie mille per il tuo post Giurista ( e grazie anche per avermi chiarito le idee sulla differenza tra rescissione e recessione, ammetto la mia ignoranza in materia) :roll: !!
Rispondendo alle tue domande , in questa pagina c'erano tre ighe minuscole in cui si dice che le parti hanno 8 gg per recedere dal contratto, che il prezzo del materiale deve ritenersi franco fabbrica, e che nel caso di controversia le parti si potevano dovranno rivolgere al foro competente. Non si specifica nulla riguardo alla caparra, se non che il mobiliere ha scritto a penna "versate € 50 come acconto, saldo alla consegna".. Anh'io sono disponibile a riconoscergli un compenso ; purchè equo; per il lavoro svolto, ma lui sembrava molto risoluto nel volersi rivolgere ad un legale.
Per la precisione inoltre l'oggetto del contratto ( spero si possa chiamare così la cucina :? ) è cambiato per mia richiesta, anche se la variazione della disposizione e del prezzo è stata non è stata riportata sulla mia copi del contratto, nè tantomeno mi è stato chiesto di firmare le variazioni sulla copia del mobiliere.

#8
gibsonsg ha scritto:Grazie mille per il tuo post Giurista ( e grazie anche per avermi chiarito le idee sulla differenza tra rescissione e recessione, ammetto la mia ignoranza in materia) :roll: !!
Rispondendo alle tue domande , in questa pagina c'erano tre ighe minuscole in cui si dice che le parti hanno 8 gg per recedere dal contratto, che il prezzo del materiale deve ritenersi franco fabbrica, e che nel caso di controversia le parti si potevano dovranno rivolgere al foro competente. Non si specifica nulla riguardo alla caparra, se non che il mobiliere ha scritto a penna "versate € 50 come acconto, saldo alla consegna".. Anh'io sono disponibile a riconoscergli un compenso ; purchè equo; per il lavoro svolto, ma lui sembrava molto risoluto nel volersi rivolgere ad un legale.
Per la precisione inoltre l'oggetto del contratto ( spero si possa chiamare così la cucina :? ) è cambiato per mia richiesta, anche se la variazione della disposizione e del prezzo è stata non è stata riportata sulla mia copi del contratto, nè tantomeno mi è stato chiesto di firmare le variazioni sulla copia del mobiliere.
Tranqui, visto che parlavate di recessione rescissione etc ho solo precisato per curiosità che cambia da una all'altra :wink:

Suppongo gli 8 giorni siano lungamente passati..
Al momento non ricordo se potrebbero esserci altri profili per un'eventuale recessione (tipo i contratti porta/porta etc).. sono un pò arrugginito in materia..

Comunque se la caparra non è stata specificata a che titolo è stata data è una caparra confirmatoria; in tal caso i 50 euro valgono per compenso se una parte recede (se recedi tu tiene lui 50, se recede lui ti restitiusce doppia ossia i tuoi 50 + 50 suoi), ma oltre a quello può chiedere o l'esecuzione del contratto (cioè adempiere) oppure la risoluzione, oppure pretendere un ulteriore somma a titolo di risarcimento (lo quantifica il giudice).
Questo tanto per precisare che seguito si può avere (in linea generale eh.. poi dipende sempre..) oltre a incamerare 50 euro.

Sì giusto, la cucina è l'oggetto di quel contratto :wink:
Tu potresti fare luce su come mai in proporzione il trattamento cambia, confrontando ciò che hai in mano tu e ciò che dice lui con la nuova disposizione.
Io consiglio di trovare un accordo, conviene ad entrambi. Se lui vuole andare da un legale può anche farlo... ma non troverà certo nessun giudice che quantificherà molto più di quello che puoi offrirgli tu ora come risarcimento x il tempo perso... anche se lui parla di danno emergente e lucro cessante etc per la mancata vendita, si inizia una diatriba dove ognuno sosterrà le sue posizioni, perchè lui dice "ha cambiato idea a contratto concluso", tu dici "ho cambiato idea perchè sono cambiate le condizioni".. e così ci si va ad infognare in una lite lunga e costosa...
(Io consiglio di cercare un accordo... comunque leggendo il contratto ti spiegherà tutto per bene il tuo avv. :wink: )
Mobiliere

#9
...domani mattina mi recherò dal mio avvocato, poi vedremo come muoverci..pure io sono dell'avviso che sarebbe meglio chiudere la faccenda subito trovando un accordo conveniente per entrambi..

...ma davvero potrebbe chiedere l'esecuzione forzata del contratto , e quindi " obbligarmi" ad acquistare comunque?? :shock: :shock: :shock:

#10
una curiosità... posto che "domandare è lecito, rispondere è cortesia" (e quindi avrebbe anche potuto assumere un atteggiamento fumoso sulla questione), non potevi semplicemente domandargli direttamente perchè avesse diminuito la scontistica, visto che questa era la tua impressione ????
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#11
al momento del calcolo del secondo preventivo non ero certo che la scontistica del primo fosse stata del 35% sul prezzo di listino, quindi ho preferito non dire nulla . L'ho appurato in un secondo momento, quando mi sono recato da altri due rivenditori e per togliermi il dubbio mi sono fatto preventivare entrambe le disposizioni della cucina alle quali hanno tutti applicando ( esplicitandomelo e facendo i conti davanti a me con il listino aperto) una scontistica del 35% e...sorpresa: il preventivo della " vecchia" disposizione era uguale a quello originario in mio possesso.. Da qui ho capito che il mobiliere si stava approfittando del cambio della disposizone originaria , forse convinto del fatto che ormai io fossi un cliente assodato, sbagliandosi vista la mia ferma intenzione a questo punto di non acquistare nulla da lui.. Non ritengo professionali certi comportamenti e di conseguenza non lo ritengo un venditore affidabile. Meglio, molto meglio cambiare aria...

#12
gibsonsg ha scritto:...
...ma davvero potrebbe chiedere l'esecuzione forzata del contratto , e quindi " obbligarmi" ad acquistare comunque?? :shock: :shock: :shock:
ma no... è tra le cose che può chiedere.. ma nessuno ti obbliga con la forza..
Mobiliere

#13
lunico problema è che se andiamo in causa e il giudice da ragione al mobiliere ( cosa molto probabile mi sembra di capire) alla fine oltre che il danno devo pagare le spese legali di entrambi, oltre che le spese processuali..speriamo che si riveli una persona ragionevole e che non ne faccia una questione di principio così che decida di andare in giudizio a prescindere.. :roll:

#14
facci sapere come va a finire...
topic progetto
viewtopic.php?t=44537&highlight=40mq+marzia
mio album
viewtopic.php?p=967921#967921

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#15
gibsonsg ha scritto:lunico problema è che se andiamo in causa e il giudice da ragione al mobiliere ( cosa molto probabile mi sembra di capire) alla fine oltre che il danno devo pagare le spese legali di entrambi, oltre che le spese processuali..speriamo che si riveli una persona ragionevole e che non ne faccia una questione di principio così che decida di andare in giudizio a prescindere.. :roll:
Il giudice darà ragione solo se non risulterà che sono cambiate le condizioni contrattuali in peggio. E' una circostanza che può legittimare una recessione (dico può, perchè in diritto nulla è certo a parole, tutto può succedere e per prudenza e correttezza non si "risolvono" i casi da dietro una tastiera).
Comunque è una storia un pò strana...
Chi va in giudizio lo fa perchè ha una ragione credibile ed è convinto della ragione. Se dici che il mobiliere cambiando la disposizione della cucina ha, in proporzione a prima, cambiato anche le condizioni ma in peggio, questo non è un buon motivo per lui per andare in causa, mentre la variazione delle condizioni contrattuali legittima il recesso da parte tua. Dunque non sarebbe nemmeno tanto astuto andare in giudizio senza avere tutte le ragioni per farlo...
Sinceramente non capisco perchè un mobiliere debba cambiare le condizioni in peggio, sapendo di perdere la vendita, e in più oltre a questo voglia barcamenarsi in una causa legale. E' un pò strano.
Mobiliere