pure questa è un'idea ...oppure aspetto l'estate (sto meglio con un pò di calduccio) e vado a gettarmi in mezzo al mar con una pietra al colloMercury ha scritto:puoi sempre raggiungere Cla' al lagoannsca ha scritto:oddio , dopo questa affermazione maryangy, io mi vado a buttare a fiume .... meno male che di fiumi rilevanti da queste parti non ce ne sonoCla' ha scritto: Ma ti pare il caso di scrivere certe cose?
#17
Straquoto Mercury.Mercury ha scritto:....Tranquilla, è normale avere paura di cambiare vita!!iladoc ha scritto:Io ti dico quello che penso, ed è il mio personalissimo parere: se la tua vita professionale e privata la vedi altrove, liberati da quello che per te è diventato solo un peso da portare. Goditi i preparativi del matrimonio, la casa, la prospettiva di una nuova vita. Se non hai incombenti necessità economiche (dici che il tuo futuro marito può sostenere entrambe) dedica un po' di tempo solo ed esclusivamente a finire gli studi e poi mettiti nuovamente in gioco per realizzare i tuoi sogni professionali! Io credo fortemente nel detto "la fortuna aiuta gli audaci"!
In bocca al lupo!
Se lavori a tempo pieno E stai studiando, è evidente che che lo studio non prende la maggior parte del tuo tempo. Capisco che sul lavoro la situazione professionale ti stia molto stretta e questo ti avvelena i pensieri.
Io ti consiglierei di fare un passo alla volta.
Per il momento tieni il lavoro e pensa al matrimonio e alla casa con il tuo lui.
Una volta che ti sarai sposata e la tua vita si sarà assestata con questi cambiamenti, potrai valutare con più serenità se e come lasciare il lavoro per dare la precedenza alla tua laurea
In bocca al lupo e tanti auguri per il vostro matromonio
Avvelenarsi non serve, aver paura dei cambiamenti è più che legittimo, e capire come affrontare il cambiamento non è semplice quando si ha la mente annebbiata da mille pensieri. Le decisioni che prenderai non dovranno essere il frutto della frustrazione e della stanchezza ma il risultato di un percorso tuo di crescita (personale e professionale) che tenga conto di fattori pratici (come ad esempio la distanza del posto di lavoro da casa, che sicuramente ti faciliterebbe nella gestione della famiglia) e dei sogni che hai riguardo al tuo futuro lavorativo.
#18
solo per contestualizzare la vicenda
maryangy abita a pozzuoli dove (lo dico perchè ho vissuto in zona per 2 anni) non è che ci sia tutta questa gran offerta di posti di lavoro, soprattutto per il gentil sesso e c'è anche la mentalità-tradizione che le donne da sposate se stanno a casa non è poi così male
mary, sto generalizzando perdona, ma io un posto di lavoro non lo mollerei, valuta invece il part-time se puoi
e poi, una donna deve lavorare, per lei, per uscire di casa, perchè vivaiddio siamo nel 2009, per non stare in balia dell'uomo (brutta categoria la mia)
part-time e finire gli studi è così difficile?
maryangy abita a pozzuoli dove (lo dico perchè ho vissuto in zona per 2 anni) non è che ci sia tutta questa gran offerta di posti di lavoro, soprattutto per il gentil sesso e c'è anche la mentalità-tradizione che le donne da sposate se stanno a casa non è poi così male
mary, sto generalizzando perdona, ma io un posto di lavoro non lo mollerei, valuta invece il part-time se puoi
e poi, una donna deve lavorare, per lei, per uscire di casa, perchè vivaiddio siamo nel 2009, per non stare in balia dell'uomo (brutta categoria la mia)
part-time e finire gli studi è così difficile?
sono graditi consigli
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55355
"This is degrading! You don't buy paintings to blend in with the sofa!"
[from Hannah and her sisters]
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#20
Quoto!!! sarà che io proprio non concepisco la possibilità di stare a casa dal lavoro... piuttosto cercherei qualcosa di provvisorio, la cassiera al supermercato o la cameriera in pizzeria, ma non uscirei dal mondo del lavoro! Lo dico soprattutto per una questione di indipendenza, sia economica che mentale.canarino ha scritto:solo per contestualizzare la vicenda
maryangy abita a pozzuoli dove (lo dico perchè ho vissuto in zona per 2 anni) non è che ci sia tutta questa gran offerta di posti di lavoro, soprattutto per il gentil sesso e c'è anche la mentalità-tradizione che le donne da sposate se stanno a casa non è poi così male
mary, sto generalizzando perdona, ma io un posto di lavoro non lo mollerei, valuta invece il part-time se puoi
e poi, una donna deve lavorare, per lei, per uscire di casa, perchè vivaiddio siamo nel 2009, per non stare in balia dell'uomo (brutta categoria la mia)
part-time e finire gli studi è così difficile?
"A clean house is the sign of a wasted life"
#21
ecco, appuntolorymus ha scritto:Quoto!!! sarà che io proprio non concepisco la possibilità di stare a casa dal lavoro... piuttosto cercherei qualcosa di provvisorio, la cassiera al supermercato o la cameriera in pizzeria, ma non uscirei dal mondo del lavoro! Lo dico soprattutto per una questione di indipendenza, sia economica che mentale.canarino ha scritto:solo per contestualizzare la vicenda
maryangy abita a pozzuoli dove (lo dico perchè ho vissuto in zona per 2 anni) non è che ci sia tutta questa gran offerta di posti di lavoro, soprattutto per il gentil sesso e c'è anche la mentalità-tradizione che le donne da sposate se stanno a casa non è poi così male
mary, sto generalizzando perdona, ma io un posto di lavoro non lo mollerei, valuta invece il part-time se puoi
e poi, una donna deve lavorare, per lei, per uscire di casa, perchè vivaiddio siamo nel 2009, per non stare in balia dell'uomo (brutta categoria la mia)
part-time e finire gli studi è così difficile?
a me sembrava invece che la Mary lavorasse x socializzare con le colleghe ed in fondo cercasse scuse x starsene a casa
perdonami eh ma.....
a me me pare
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always
less is more, always
#22
Cerco di rispondere un pò a tutti. Parto dall'ultimo che a scritto:
canarino ha scritto
mercury ha scritto
iladoc ti quoto tu e mercury forse avete capito a pieno il mio stato d'animo.
lorymus ha scritto
ela78 ha scritto
Il lavoro che attualmente svolgo e la laurea che sto prendendo sono quasi la stessa cosa, nel senso è lo stesso settore. Decisi di svolgere quel lavoro perchè volevo un qualcosa che mi distinguesse dalla "massa". lo scelsi perchè era difficile fare pratica sulle società di capitali. Dopo un po di pratica sotto i vecchi dottori che c'erano in azienda rimasi solo io ad occuparmene e in sei mesi avevo padronanza di tutto, parecchi colleghi già laureati venivano da me a farsi spiegare le cose. Ebbi sempre in azienda di fare altri sei mesi di corso accellerato sotto docenti universitari.
Adesso questo lavoro non lo sento più mio, si fanno troppe cose storte, non hai più modo di emergere.
E' vero ho imparato tanto in quasi 4 anni, ho buttato tutta me stessa nel lavoro, se sbagliavo dovevo cavarmela da sola ma questo mi ha portato ad un "vuoto interiore": il tralascio degli studi.
Non vedo la mia vita nell'azienda dove lavoro.....
cerise ha scritto
L'onesta forse non porterà a niente nei tempi attuali, ma credimi ti fa vivere serena.
Non starei del tutto senza lavoro però, nel senso che il mio futuro marito ha avuto "appalti" e ha bisogno di qualcuno che gestisca queste cose da un punto di vista informatico per l'inserimento nelle banche dati. Io già ho lavorato con lui sette anni fa per 3 anni,poi visto che non era il mio settore decisi di orientarmi sul mio.
Lavorare con lui non era male e non c'erano conflitti d'interesse perchè ripeto non era il mio settore; ma adesso?
Credo di aver sintetizzato un pò tutto in queste poche risposte che ho dato
annsca e cla: aspettiamo un po le belle giornate per buttarci, adesso moriremo congelate......
canarino ha scritto
si questo è vero, c'è questa mentalità, ma credo che non sia il caso del mio futuro marito certe cose le abbiamo messe in chiaro tanti anni fa. Ho rotto la storia precedente per questo motivo.c'è anche la mentalità-tradizione che le donne da sposate se stanno a casa non è poi così male
no, non è così difficile, ma ormai il lavoro che svolgo non lo sento "più mio" ho l'ansia e dormo male per questo.part-time e finire gli studi è così difficile?
mercury ha scritto
Sto pensando seriamente di fare cosi, far assestare un pò la situazione e poi quando ritorno dal viaggio di nozze continuare a "vedere" come va al lavoro e soprattutto vedere se mi piace ancora e se ho ancora voglia di "buttare l'anima" in azienda e soprattutto non avere paura di cambiare vita....Tranquilla, è normale avere paura di cambiare vita!!
Se lavori a tempo pieno E stai studiando, è evidente che che lo studio non prende la maggior parte del tuo tempo. Capisco che sul lavoro la situazione professionale ti stia molto stretta e questo ti avvelena i pensieri.
Io ti consiglierei di fare un passo alla volta.
Per il momento tieni il lavoro e pensa al matrimonio e alla casa con il tuo lui.
Una volta che ti sarai sposata e la tua vita si sarà assestata con questi cambiamenti, potrai valutare con più serenità se e come lasciare il lavoro per dare la precedenza alla tua laurea
In bocca al lupo e tanti auguri per il vostro matromonio
iladoc ti quoto tu e mercury forse avete capito a pieno il mio stato d'animo.
lorymus ha scritto
Per non avere rimpiantiNon voglio andarmene io ma voglio che mi licenzino
scusa maryangi non ho capito questo punto?
ela78 ha scritto
L'aiuto domestico no perchè la casa non è tanto grande un paio d'ore è riesco a pulire tutto l'appartamento .Come detto fedelyon potreste considerare l'ipotesi aiuto domestico...ma se quello per cui stai studiando pensi che ti possa dare di più anceh in termini di soddisfazioni lavorative, considerando che sei anche in fase preparativi ... io lascerei il lavoro, mi buttereinegli studi, cercherei di laurearmi il prima possibile per poter finalmente cercare il posto che "sogno"...
Il lavoro che attualmente svolgo e la laurea che sto prendendo sono quasi la stessa cosa, nel senso è lo stesso settore. Decisi di svolgere quel lavoro perchè volevo un qualcosa che mi distinguesse dalla "massa". lo scelsi perchè era difficile fare pratica sulle società di capitali. Dopo un po di pratica sotto i vecchi dottori che c'erano in azienda rimasi solo io ad occuparmene e in sei mesi avevo padronanza di tutto, parecchi colleghi già laureati venivano da me a farsi spiegare le cose. Ebbi sempre in azienda di fare altri sei mesi di corso accellerato sotto docenti universitari.
Adesso questo lavoro non lo sento più mio, si fanno troppe cose storte, non hai più modo di emergere.
E' vero ho imparato tanto in quasi 4 anni, ho buttato tutta me stessa nel lavoro, se sbagliavo dovevo cavarmela da sola ma questo mi ha portato ad un "vuoto interiore": il tralascio degli studi.
Non vedo la mia vita nell'azienda dove lavoro.....
cerise ha scritto
Non è facile restare..... ci sono troppe cose che ti fanno dire: " ma che schifo di lavoro faccio. Mi sono rotta la testa sui libri per diventare questo".scusami la franchezza ma in un periodo di questo tipo sentire che qualcuno vuole lasciare il lavoro mi fa venire le bolle...
L'onesta forse non porterà a niente nei tempi attuali, ma credimi ti fa vivere serena.
Non starei del tutto senza lavoro però, nel senso che il mio futuro marito ha avuto "appalti" e ha bisogno di qualcuno che gestisca queste cose da un punto di vista informatico per l'inserimento nelle banche dati. Io già ho lavorato con lui sette anni fa per 3 anni,poi visto che non era il mio settore decisi di orientarmi sul mio.
Lavorare con lui non era male e non c'erano conflitti d'interesse perchè ripeto non era il mio settore; ma adesso?
Credo di aver sintetizzato un pò tutto in queste poche risposte che ho dato
annsca e cla: aspettiamo un po le belle giornate per buttarci, adesso moriremo congelate......
#23
dammispazio ha scritto
Se leggi bene il post è proprio questa la mia paura: restare a casa.
Non resterei senza lavoro (leggi le risposte che ho dato).
Ma la mia vita deve prendere una svolta poi è normale che in quattro anni di lavoro finisci per volere bene a delle persone: io sto più con loro che a casa mia
ti sbagli di grosso. Io ho sempre lavorato sin da quando avevo 14 anni (solo nel periodo di chiusura della scuola però), ho potuto permettermi tanti sfizi (qui non sto offendendo nessuno non fraintendete) che tanti ragazzi della mia età dovevano ricorrere ai genitori per averli.ecco, appunto
a me sembrava invece che la Mary lavorasse x socializzare con le colleghe ed in fondo cercasse scuse x starsene a casa
perdonami eh ma.....
a me me pare
Se leggi bene il post è proprio questa la mia paura: restare a casa.
Non resterei senza lavoro (leggi le risposte che ho dato).
Ma la mia vita deve prendere una svolta poi è normale che in quattro anni di lavoro finisci per volere bene a delle persone: io sto più con loro che a casa mia
#25
scusate l'OT...ma moltissimi suggeriscono il part-time...ma da voi è così facile ottenerlo??? perchè qua è praticamente impossibile, a parte il settore pubblico, nel 98% dei casi le aziende rispondono o tempo pieno o quello è il cancello. stop. senza trattatvia.
tant'è che dove sono io non c'è nessuna part-time, ma nessuno che conosco (ripeto escluso banche e pubblico) l'hanno o sanno di poterlo avere!!!
tant'è che dove sono io non c'è nessuna part-time, ma nessuno che conosco (ripeto escluso banche e pubblico) l'hanno o sanno di poterlo avere!!!
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#26
ELE78 ha scritto
quotoscusate l'OT...ma moltissimi suggeriscono il part-time...ma da voi è così facile ottenerlo??? perchè qua è praticamente impossibile, a parte il settore pubblico, nel 98% dei casi le aziende rispondono o tempo pieno o quello è il cancello. stop. senza trattatvia.
tant'è che dove sono io non c'è nessuna part-time, ma nessuno che conosco (ripeto escluso banche e pubblico) l'hanno o sanno di poterlo avere!!!