cyber mi hai letto nel pensiero!cyberjack ha scritto:Un problema molto presente, in questi casi, è che si tende a "idealizzare" il coniuge defunto...guggenheim ha scritto:Perchè? Non so, forse non hanno retto il confronto oppure non hanno trovato il tasto giusto.
Non solo, quindi, vivere di ricordi... ma anche di ricordi finti, imbellettati dal tempo, purificati dalla memoria.
Poi, ovviamente, nessuno sarà mai paragonabile all'uomo/donna divinizzato dal nostro ricordo....EDIT:
aggiungo, in risposta a chi diceva che i figli "hanno bisogno di una nuiova mamma", che questo secondo me è sbagliato.
La nuova compagna del babbo NON è e non sarà mai la "mamma". Anzi, imporre ad un bambino piccolo di chiamare "mamma" un'altra donna, quando ancora ha il ricordo della sua vera madre, non aiuta certo a far accettare al bambino una nuova presenza femminile in casa.
Io penso che il rispetto dei propri figli debba venire prima del rispetto di se stessi.
è giustissimo pensare a rifarsi una vita, anzi, secondo me è proprio fuori discussione... Ma questo non deve essere "vissuto male" dai figli. I figli non devono, secondo me, vedere altre donne che entrano ed escono dalla camera del padre, altre donne che si permettono di imporre le loro preferenze, di litigare "proprio come faceva la mamma"... qui ci vuole una PROFONDA maturità da parte del padre, che deve far vivere ai figli questa sua "rinascita emotiva" nel modo più delicato possibile.
Inoltre, non è detto che tutti "guariscano" dalle ferite nello stesso tempo... magari, passati 5 anni, il padre avrà la forza di andare avanti, ma non necessariamente ce l'avranno anche i figli.
Credo che sia fondamentale vivere questi momenti insieme ai propri figli, con estrema sensibilità.
#32
secondo me però è tutto molto relativo.
non si può "imporre" una nuova mamma.
ma se ci si avvicina ad una persona "saggia", si può saggiamente iniziare a frequentarla.
è sbagliato imporre la nuova persona come mamma (o papà).
però penso sia riduttivo pensare che i propri figli non accetteranno in assoluto l'altra persona. che non dovrà essere per forza "la mamma" ma potrebbe essere un punto di riferimento importante. e molto.
io penso che se ci si vuole rifare una vita, si debba davvero far attenzione a ragionare con il cervello (e non con quello che sta nei pantaloni
).
ma vale la stessa cosa anche per i separati, sinceramente.
non si può "imporre" una nuova mamma.
ma se ci si avvicina ad una persona "saggia", si può saggiamente iniziare a frequentarla.
è sbagliato imporre la nuova persona come mamma (o papà).
però penso sia riduttivo pensare che i propri figli non accetteranno in assoluto l'altra persona. che non dovrà essere per forza "la mamma" ma potrebbe essere un punto di riferimento importante. e molto.
io penso che se ci si vuole rifare una vita, si debba davvero far attenzione a ragionare con il cervello (e non con quello che sta nei pantaloni
).ma vale la stessa cosa anche per i separati, sinceramente.
#33
nb. ho visto cose molto tristi accadere nella famiglia di una mia compagna di classe delle elementari, rimasta, con una sorella più piccola, orfana di madre.
purtroppo il padre, magari pensando di trovare una madre per le sue figlie, si e messo in casa una strega. e le cose sono peggiorate quando lui è morto.
ho visto situazioni migliori in altri casi. es. amica 17enne con fratello 15enne rimasti orfani di madre. il padre aveva iniziato a frequentare un'altra donna che i ragazzi poi hanno accettato. e quando il padre è morto, li ha comunque aiutati.
in ogni caso ritengo che (divorziati, vedovi) si debba sempre pensare prima di tutto ai figli. in fondo sono loro la famiglia e quindi essere molto molto attenti anche dal punto di vista legale, a meno che non si sia sicurissimi.
le poche volte in cui ho avuto il coraggio di parlare di questa cosa con mio marito (e secondo me bisogna averlo) gli ho detto che se lui si rifacesse una vita, sarei contenta.
ma dovrebbe assolutamente usare il cervello.
purtroppo il padre, magari pensando di trovare una madre per le sue figlie, si e messo in casa una strega. e le cose sono peggiorate quando lui è morto.
ho visto situazioni migliori in altri casi. es. amica 17enne con fratello 15enne rimasti orfani di madre. il padre aveva iniziato a frequentare un'altra donna che i ragazzi poi hanno accettato. e quando il padre è morto, li ha comunque aiutati.
in ogni caso ritengo che (divorziati, vedovi) si debba sempre pensare prima di tutto ai figli. in fondo sono loro la famiglia e quindi essere molto molto attenti anche dal punto di vista legale, a meno che non si sia sicurissimi.
le poche volte in cui ho avuto il coraggio di parlare di questa cosa con mio marito (e secondo me bisogna averlo) gli ho detto che se lui si rifacesse una vita, sarei contenta.
ma dovrebbe assolutamente usare il cervello.
#34
sono d'accordoagostina75 ha scritto: però penso sia riduttivo pensare che i propri figli non accetteranno in assoluto l'altra persona. che non dovrà essere per forza "la mamma" ma potrebbe essere un punto di riferimento importante. e molto.
il mio discorso voleva proprio dire questo: l'importante è rispettare il dolore di tutti, del padre, dei figli, dei suoceri... poi se si riesce a trovare una persona sufficientmente in gamba da seguirti in questo durissimo percorso, ma ben venga!!! www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe
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#35
anche io sono d'accordo, sicuramente una nuova donna/uomo sarebbe un punto di riferimento importantissimo per un bambino rimasto orfano di un genitore, ma non potrebbe mai sostituire la figura femminile, o maschile che sia.cyberjack ha scritto:sono d'accordoagostina75 ha scritto: però penso sia riduttivo pensare che i propri figli non accetteranno in assoluto l'altra persona. che non dovrà essere per forza "la mamma" ma potrebbe essere un punto di riferimento importante. e molto.
Credo comunque che tutti intendessero questo!
La cosa più difficile è trovare qualcuno che abbia voglia .....anmzi che sia abbastanza innamorato da accettare un simile bagaglio di esperienza che uno si porta dietro...
#36
mio papà è morto 4 anni fa... mia mamma aveva 47 anni, ai tempi... beh, ancora adesso va quasi tutti i giorni al cimitero, e ad un'altro non ci pensa neanche lontanamente... si dedica molto alla vita di parrocchia, è sempre in giro (prima stava molto di più a casa), sembra serena... da parte mia, da donna a 30 anni con una sorella di 25 ancora a casa, beh, non so dire come mi sentirei all'idea di un'altro uomo per casa... probabilmente lo potrei tollerare, se questa fosse la scelta di mamma... eppure il dolore è ancora così forte... non come ai primi tempi, certo, eppure a casa mia si respira ancora quell'aria... è come se papà dovesse tornare da un momento all'altro...
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#37
vigiemme ha scritto:mio papà è morto 4 anni fa... mia mamma aveva 47 anni, ai tempi... beh, ancora adesso va quasi tutti i giorni al cimitero, e ad un'altro non ci pensa neanche lontanamente... si dedica molto alla vita di parrocchia, è sempre in giro (prima stava molto di più a casa), sembra serena... da parte mia, da donna a 30 anni con una sorella di 25 ancora a casa, beh, non so dire come mi sentirei all'idea di un'altro uomo per casa... probabilmente lo potrei tollerare, se questa fosse la scelta di mamma... eppure il dolore è ancora così forte... non come ai primi tempi, certo, eppure a casa mia si respira ancora quell'aria... è come se papà dovesse tornare da un momento all'altro...
ciao vigiemme
che dire anche io ho perso mio padre 4 anni fa, quindi da grande, e posso bene immaginare che aria si respira da te perchè deve essere la stessa che c'è a casa mia....
ma per un bambino di 4 anni le cose sono completamente diverse...io credo che per il piccolo sarebbe solo un bene avere di nuovo una famiglia, piuttosto che crescere da solo con il papà respirando sempre quell'aria triste che inevitabilmente c'è in una casa dove è venuto a mancare un genitore....
il piccolo poi....non so nenahce cosa ricorderà da grande della sua mamma....con il tempo i ricordi diventano sbiaditi....anche se lui li custodirà gelosamente......
questa cosa mi mette una gran tristezza..
#38
mia nonna, vedova con una bambina di 7-8 anni, si sposa con mio nonno, vedovo già due volte con 4 figli, di cui uno di circa 2 anni... famiglia meravigliosa, da cui è nata mia mamma; mio nonno è morto che mia mamma aveva 15 anni... mia nonna ha cresciuto i 6 figli senza fare mai una differenza, dalla più grande, 15enne, al piccolino che in pratica ha conosciuto soltanto lei, e niente è cambiato dopo la morte del nonno... li ha cresciuti nel rispetto del ricordo delle madri (io da piccola dicevo di avere due nonne al cimitero, perchè mia nonna ci portava sempre e ne curava la tomba)... erano però tempi diversi, e forse anche per un discorso di maggiore disciplina era più facile tenere insieme la famiglia... adesso non so se una situazione simile andrebbe a trasformarsi in un cataclisma...
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