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#16
ferro80 ha scritto:buongiorno a tutti...

ciao kik, ma cosa intendi che più segui il forum più noti che viene dato importanza a delle cose che non dovrebbero nemmeno passare per l'anticamera del cervello??

:wink:

ciao ciao
Per esempio questa cosa sulla formaldeide.... :wink:
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

#17
probabilmente hai ragione... :D

ci sono molte più cose che sicuramente sono molto molto molto peggio della formaldeide emessa dai panelli E1...intonaci, vernici, confezioni di plastica, materiali sintetici...

è che al giorno d'oggi vatti mò a fidare della gente e di quello che ci raccontano pur di vendere :? ...

#18
più seguo il forum più noto che viene dato importanza a delle cose che non dovrebbero nemmeno passare per l'anticamera del cervello
sono assolutmente d'accordo,mi pare che a volte si esageri un po'con le paranoie(e poi magari non si valutano cose più importanti...
chi fuma in casa emette + formaldeide di tutti i mobili messi insieme.
:roll: :roll:

comunque se può servire vai sul sito www.salvaranicucine.it dove si parla di tecnologia ad emissione zero...(anche se poi le schede tecniche riportano semplicemente la conformità alla classe E1...altro specchietto per allodoline?)
"ceeeerto che i lavori finiranno prima di pasqua"
foto casa: http://www.alfemminile.com/album/casetta79 pwd gabibba
discussione album casa:
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... sc&start=0

#19
kelemata ha scritto: però: le vernici utilizzate sono di diversa qualità:poliestere, acrilica, all'acqua...e su alcuni siti di produttori vengono decantate le qualità di quest'ultimo tipo, perché meno tossiche.posto che io non sono in grado di giudicare obiettivamente, chiedo a voi esperti (semplificando):
una cucina con pannello in truciolare e nobilitato E1 impiallacciata poro aperto con tinta a solvente e vernice acrilica=veleno?!? :D
contrariamente alla formaldeide, che viene rilasciata in basse quantità per lungo tempo, i solventi presenti nelle vernici con il tempo spariscono per cui se su un prodotto "nuovo" puoi sentire l'odore del solvente su un vecchio mobile difficilmente lo senti, poi a secondo della vernice hai delle emissioni differenti, i poliesteri emettono stirolo che "puzza" anche in piccole quantità ed è un solvente in classe 2 se non sbaglio, quelle all'acqua hanno poco solvente dentro ma di quelli a bassa volatilità, per cui li senti per più tempo, però tenete presente che c'è chi con queste vernici ci lavora per 8 ore al giorno per tutta una vita e vi posso assicurare che vanno anche in pensione.... per cui come dice kik qualche volta ci si fascia la testa prima di rompersela, inoltre le alternative quali sono mi faccio tutti i mobili in legno massiccio con solo cera d'api applicata sopra..?? attenzione ricordatevi che i legni esotici (in particolare quelli molto colorati) hanno una polvere che può causare cancro alle prime vie respiratorie (naso) oppure che il legno massiccio emette di suo formaldeide ed altre sostanze (terpeni)
non credo che siano meglio i mobili in PVC, o no??

#20
MA nemmeno sminuire cose comunque importanti.
OK, parliamo pure di terpeni, Toluene (forse più pericoloso) o aromatici delle vernici, ma per combattere l'inquinamento indoor da qualche parte bisognerà pur iniziare, no?
Mettiamola così. La pericolosità della formaldeide è stata provata e le modalità per rilevarla sono abbastanza semplici. Il legislatore non sempre è di aiuto e allora, di fronte a questi temi caldi, ci pensano le aziende a fare la differenza, in particolare le tanto distrattate aziende più importanti. Snaidero, Berloni, Scavolini, solo per citarne alcune, stanno pubblicizzando l'utilizzo di pannelli in truciolare a emissione molto ridotta (non credete alle emissioni zero, almeno per ora), carattere distintivo rispetto ai più.
Poi posso anche essere daccordo nel sostenere che ci sono altre sostanze comunque pericolose, ma iniziamo da quelle facilmente attaccabili.
Discorso ben diverso invece per chi vernicia. Da anni le leggi hanno cercato di contenere le emissioni in atmosfera di prodotti volatili contenuti nelle vernici, così come la legge è comunque chiara per quanto riguarda l'esposizione umana (chiamali verniciatori) ai prodotti verniciati. Poi, come spesso accade in Italia, i controlli risultano sempre troppo poco efficaci e quindi ti trovi la bottega dove il verniciatore spruzza vernice senza la minima cabina pressurizzata e magari anche privo di opportune ventilazioni.
E' una questione di cultura. Quanto più il consumatore si informa, tanto più le aziende dovranno essere attente a certi aspetti. Auspico quindi che consumatori come ferro80 si informino su questi argomenti.

Ciao

#21
Grazie Romolo, anch'io sono della tua stessa idea...
è bene informarsi e FARSI informare dai venditori o dai produttori.
Emissione zero non esiste, almeno richiedere la Classificazione E1 che può anche in alcuni casi avvicinarsi e equivalersi alla Classe E0 (credo non ancora riconosciuta in italia).

Purtroppo se a volte ci sono tanti dubbi e insicurezze è solo per causa di chi vende, che tralascia a proprio piacimento o meno le informazioni necessarie per la scelta di un buon prodotto.

Quello che posso dire a chi sta leggendo questo post è di informarsi di quello che si acquista....vale più di qualsiasi certificazione (che può dire o non voler dire nulla) :D :D :D

Se qualcuno ha qualche esperienza diretta in merito se gentilmente la può esprimere...

Grazie a tutti e scusate se sono "peso" :oops:

#22
Romolo ha scritto: E' una questione di cultura. Quanto più il consumatore si informa, tanto più le aziende dovranno essere attente a certi aspetti. Auspico quindi che consumatori come ferro80 si informino su questi argomenti.

Ciao
sono (siamo) qui per questo...

#23
provetto ha scritto: la formaldeide in Italia è ammessa come additivo alimentare (conservante) con la sigla E240, è quindi comprensibile che si ritrovi nei cibi, in concentrazioni che possono arrivare a 1000 ppm nel pesce affumicato, o a 100 ppm nei crostacei, ma anche in cibi più tradizionali, come i formaggi, e “insospettabili” come le mele (dove la formaldeide può arrivare a 20 ppm) (fonte legambiente);
chi fuma in casa emette + formaldeide di tutti i mobili messi insieme.
Ovvio che chi fuma in casa non dovrebbe preoccuparsi della formaldeide, ma piuttosto della sua malsana abitudine...

In ogni caso io penso che sia importante ridurre il più possibile i rischi, altrimenti cadiamo nel ragionamento "respiriamo l'aria inquinata, quindi è inutile preoccuparsi della formaldeide/smettere di fumare/etc".

Purtroppo dell'aria non possiamo farne a meno, quantomeno cerchiamo di ridurre le schifezze supplementari che ci respiriamo, no??
I rischi infatti si sommano!

Oltretutto può darsi che la formaldeide non sia cancerogena per ingestione, ma lo sia per inalazione...

Se mi accorgessi che in etichetta è indicata la formaldeide come *additivo* di un prodotto alimentare, io mi orienterei sicuramente su un altro prodotto che non la contiene. Purtroppo l'abitudine di leggere le etichette non basta: i produttori usano tutte queste sigle numeriche che rendono complicato ricordarsi quali sono gli additivi da evitare
:-(