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#91
Steve1973 ha scritto: Non è stato lui a farne un caso politico nazionale
hai ragione, è stata la moglie cattiva ad insinuare che lui frequentasse le minorenni, non il fatto in sè (che peraltro è pure risultato vero) a scatenare la curiosità della stampa.
E la scelta di mrB di andare da vespa in prima serata è stata "una scelta obbligata", non c'erano alternative più discrete...

maddai, steve :lol: :lol: non ci credi nemmeno tu :)

pure Fini è riuscito a gestire meglio divorzio-figlia-nuovo matrimonio con similvelina...
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#92
Steve1973 ha scritto:
gebo* ha scritto:Chi sta "rimestando nel torbido" e' proprio lui che per primo ha sdoganato il gossip andando a fare la serata da Vespa sull'argomento.
Se il capo del governo va in televisione a parlare dei suoi affari privati, poi non puo' chiedere "rispetto della privacy"
Lui è andato in televisione solo DOPO che Repubblica aveva ripreso la storia, legandola a doppio filo al divorzio con Veronica e ventilando ipotesi di pedofilia, che avevano poi movimentato anche la stampa estera.

Non è stato lui a farne un caso politico nazionale
ficile andare da vespa senza contradditorio. :roll:
tra un pò la lingua gli si srotolava. :roll:
poi mi par che siano stati i giornali della destra a montare il caso delle veline. pensando di fare una cosa gradita avevan messo in piazza le possibili canditate.
poi che berlusconi sia stato alla festa della noemi.. e beh.. ciccio. allora te le vai a cercare.
come non ti fai a domandare che qualcuno si sarebbe chiesto il motivo della tua presenza?

eppoi ha avuto anche sculo.. lasciami passare il termine... che nel momento in cuo intervistavano la veronica (ancora sul fatto veline).. le sia stato chiesto che ne pensava del marito invitato d'onore al compleanno dei 18 anni di una estranea (per lei).
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#94
Steve1973 ha scritto::lol: :lol: :lol:

Solo una cosa mi è oscura in tutta la vicenda Noemi...

Ma Repubblica e una parte della sinistra che è salita sul carro, a parte la schermo di facciata che vuole trasformare in politica questa storia, cosa crede veramente di ottenere da questa vicenda??

Crede veramente che simili inchieste possano andare a spostare i voti all'interno di una campagna elettorale??

O ha carenza di argomenti veramente politici da mettere sul piatto??

E' diventata una spy story, con inviati sparsi in giro per il mondo alla ricerca della notizia più ad effetto.
E ve lo dice uno che è convinto che alla fine lui sia il padre di questa benedetta ragazza, ma non vedo cosa questo possa incidere sulla soluzione della crisi mondiale in cui stiamo vivendo...
Però... contenti voi.... continuate pure ad aspettare la risposta a queste 10 domande cruciali... :wink:
Per quanto mi riguarda, visto anche quel che ha scritto sua moglie Veronica, sintetizzando quel che avevo già scritto, due sono le cose che mi interessano:

a) Va con minorenni? fosse un settantenne qualunque, sarebbero cavoli dei genitori delle minorenni, se è un onorevole a capo del governo forse dovrebbe preoccuparci un pò tutti

b) è malato? fosse un settantenne qualunque, sarebbero problemi solo dei suoi familiari, se è un onorevole a capo del governo dovrebbe preoccuparci un pò tutti

Poi è chiaro che la stampa sollecita anche le risposte su chi è Elio Letizia e come ha fatto a conoscerlo... Elio Letizia il quale, guarda caso, solo oggi, dopo che il presunto ex fidanzato ha raccontato la sua versione, ha detto la propria versone a Il Mattino, dopo aver detto che non avrebbe aperto bocca....
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#95
bè! comunque ci pensa lo stesso governo Berlusconi nella persona del ministro Rotondi a spegnere il fuoco. Non si tratta di una congiura dell sinistra e nemmeno di Repubblica. Qui la faccenda si fa seria. Chissà a chi vuole alludere il ministro...
Noemi, "volevano uccidere Berlusconi"
Lunedí 25.05.2009 17:00



"Formulo il legittimo sospetto che vi sia stato un gruppo di intelligenza che si è dato l'obiettivo di indirizzare al premier un'accusa infamante e di fare in modo che a formularla fosse la moglie. Certamente il fine era far cadere il governo. Il gruppo di intelligenza non ha sparato per ferire Berlusconi, ma per ucciderlo". E ancora: "Per carpire un movimento così innocente ma riservato e causare tutto questo sono autorizzato a sospettare che il premier sia seguito da mesi". Il ministro dell'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi (Pdl), sceglie Affaritaliani.it per denunciare "la congiura" contro Silvio Berlusconi sul caso Noemi.

"Noto una circostanza che nessuno ha evidenziato. Come mai una giornalista di un quotidiano nazionale si trova a una festa privata alla quale partecipa il premier? Da una parte quel giornale dice che la sua partecipazione era segreta e d'altra parte aveva l'inviato dedicato. E' un primo punto di domanda. Secondo: la reazione della signora Berlusconi, verso cui tutti noi abbiamo il massimo rispetto, è avvenuta alle ore 22:08 del giorno in cui Repubblica ha pubblicato l'articolo. In quelle dodici ore evidentemente è avvenuto qualcosa d'altro, perché non c'è stata una reazione alla lettura dell'articolo ma una reazione, senz'altro di getto, ma non con riferimento all'articolo. E allora formulo il legittimo sospetto che vi sia stato un gruppo di intelligenza che si è dato l'obiettivo di indirizzare al premier un'accusa infamante e di fare in modo che a formularla fosse la moglie. Con il doppio obiettivo: renderla attendibile e dargli il massimo della pubblicità. Certamente il fine era far cadere il governo, non ho alcun dubbio in proposito. Il gruppo di intelligenza non ha sparato per ferire Berlusconi, ma per ucciderlo".

L'esponente del Popolo della Libertà sottolinea: "A differenza del Centrodestra, anche se il teatro è Napoli, non prendo questa vicenda a taralucci e vino. Non è una vicenda da sottovalutare. La accosto a tre casi: Montesi-Piccioni, Cossiga-Donat-Cattin e Leone-Cederna. In tutti e tre i casi si è saputo che i giornali e i giornalisti erano solo strumenti incolpevoli e inconsapevoli, quindi non sto attaccando Repubblica la sto difendendo. La regia di questa operazione è nell'ombra e non riguarda né Repubblica né la sinistra italiana. Di questo ne sono convintissimo".

La regia sta all'estero? "Non sono in grado di dirlo. La cosa importante di cui mi assumo la responsabilità è che non credo alla favoletta del giornalista che passa di lì, di una banale festa di 18 anni che viene presentata per quello che non è e di una scenata di gelosia. Forse ci possono cascare tutti i protagonisti della vicenda, ma io no. Chi come me ha posseduto l'archivio segreto della Democrazia Cristiana si permette di parlare con un pizzico di professionalità in più. Questa è una congiura, come molte ci sono state - alcune non conosciute - nella storia della Dc. Di fronte a un premier che viaggia verso il record storico di durata, di popolarità e di risultati di governo vi è stato un gruppo di intelligenza che ha voluto colpirlo al cuore e quel po' che resta della gloriosa tradizione democratica del Partito Comunista farebbe benissimo a fare una riflessione più seria su quanto è avvenuto. Certamente per carpire un movimento così innocente ma riservato e causare tutto questo, sono autorizzato a sospettare che il premier sia seguito da mesi. E che alla prima occasione in cui la verosimiglianza poteva far accadere l'incidente questo è avvenuto. La mia convinzione è che si tratti di una cosa molto seria". Servizi segreti deviati? "Non faccio congetture, dico che tecnicamente una cosa del genere si fa e riesce solo con strumenti che non sono né di Repubblica né dei pettegolezzi del Palazzo".

E a questo punto? "Ci vuole la consapevolezza della gravità di quello che è successo, poi le riflessioni appartengono alla responsabilità di ciascuno. Io do voce a quello che nel Palazzo molti pensano, poi ognuno ha paura a parlare perché non è una cosa da poco e se si ritiene che il presidente del Consiglio sia indifeso... ognuno ha il diritto di sentirsi indifeso".
http://www.affaritaliani.it/politica/si ... 50509.html

mr Obaaaaaaaaaaaaaaaaaama 8) 8) 8)
Una donna libera è l'assoluto contrario di una donna leggera. (S. De Beauvoir)

Album
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=30772
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#96
non so se ridere o piangere... :lol:
sempre detto che l'abbronzatura fa male.. :lol:
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#99
però adesso devo sapere. Andreotti di chi è il padre segreto? E quali sono gli altri segreti della DC la cui conoscenza ti rende così capace di scoprire inciuci internazionali?
The sisterhood of The Calf 40

#100
di Rotondi colpisce l'integrità morale nell'enunciarsi come oggettivo ed equidistante interprete dei fatti...

da wikipedia, alla voce "Rotondi":


Nel luglio del 2008 rilascia un'intervista al quotidiano nazionale La Stampa nella quale, riprendendo uno slogan delle Brigate Rosse, fa un'affermazione che fa discutere: "Colpire un pm per educarne altri cento"[2].

Il 29 aprile 2009, prima delle Europee di giugno 2009 dichiara: "Domani non andrò in Consiglio dei Ministri, per me comincia una lunga vacanza. Sono deluso ma tacerò per non disturbare la campagna elettorale del partito, alla cui fondazione ho contribuito e nel quale non mi è stato permesso di indicare un solo candidato. Naturalmente sosterrò il PdL e darò la preferenza a Silvio Berlusconi, ma solo in quanto mio testimone di nozze".
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#101
ci mancava solo la congiura internazionale. :roll:
ed è pure un ministro. roba dell'altro mondo. :?
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#102
silvercrystal ha scritto:mai,mai,mai,in tutta la mia vita avrei mai nemmeno lontanamente pensato di poter dire e addirittura scrivere(per 2 volte in 15 giorni,poi)una cosa simile:FINI FOR PRESIDENT(del consiglio)!!!!
se destra deve essere che sia perlomeno intelligente,educata,presentabile,almeno in apparenza con un certo senso civico e morale,priva di limitazioni mentali aprioristiche(vedi caso Englaro,in cui il sig.Fini elegantemente ammise che la situazione non era poi così bianca o nera come qualcuno pensava...)...non so perchè ma ultimamente mi sa che il presidente della camera quando pensa al suo capo faccia così :roll: :roll: :roll:
eh, ma lì sono anni che ci sono lotte per decidere chi sostituirà S.B. ... ma il problema è che lui mollerà il trono solo quando passerà a miglior vita. e è capace di farlo a 90 anni suonati... :lol:
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#103
chiaretta ha scritto:
.... ma qui si sta parlando di altro...
Di un anziano disturbato che agisce in modo imprevedibile e mette in imbarazzo se stesso ed i suoi interlocutori (tra le ultime, in confindustria si è messo a parlare dei fatti suoi - il caso mills, e non era certo nè il luogo nè il momento giusto per farlo -, ha dato della velina alla loro presidente, in precedenza ha detto agli industriali americani di venire in italia perchè "ci sono delle segretarie bellissime", e poi le foto con le corna, i richiami x schiamazzi dalla regina elisabetta, ecc, ecc...).

Per me, un politico deve (anche) sapersi comportare in pubblico, e qui proprio non ci siamo. Poi, deve avere rispetto per le donne, mentre questo signore ha dimostrato più volte di avere un concetto un po' preistorico del ruolo e della figura della donna nel mondo contemporaneo.
Poi, deve essere affidabile e attendibile (e adesso siamo qui a sperare che il paladino della chiesa abbia avuto una relazione extraconiugale con figlia 19 anni fa, altrimenti...). E tutto questo prescinde e viene prima del contenuto politico del suo messaggio (su cui avrei milioni di contestazioni da fare, ma fa troppo caldo)
Articolo di Stefano Folli su Il Sole 24 Ore del 22-05-09 (ricordo, che è sostanzialmente il giornale di Confindustria sull'intervento di Berlusconi all'assemblea:

"C’ erano due Berlusconi ieri sul palco dell’assemblea confindustriale. Uno era il Berlusconi imprenditore, concreto e capace come sempre di entrare in sintonia con la platea, di spronarla alla speranza («Nei momenti difficili solo chi ha coraggio vince, chi ha paura perde…»). L’altro era il Berlusconi politico,il presidente del Consiglio colpito dalla sentenza Mills e incalzato dalle ombre della vicenda di Noemi, tutt’altro che chiarita, anzi alimentata dalle rivelazioni di «Repubblica». Era un Berlusconi senza freni,carico d’ira,desideroso di rovesciare il tavolo.

Inutile dire che, tra i due, il secondo ha travolto il primo, finendo per esasperare la tensione che si respira nei palazzi romani.

Niente di nuovo, si dirà. Sono anni che il premier e i magistrati mettono in scena il loro duello; anni che il presidente del Consiglio cattura le simpatie dei suoi ascoltatori con le stesse parole e le stesse allusioni («Devo comunicare la mia indignazione perché quando queste cose capitano a Berlusconi, lui ha le spalle larghe, ma se succedono a un cittadino normale possono rovinargli la vita…»).

I «cittadini normali» finora hanno creduto in lui, lo considerano uno scudo protettivo irrinunciabile. I sondaggi, a quanto pare, garantiscono che non c’è nessun Mills e nessuna Noemi in grado di frenare il successo delle liste berlusconiane alle europee. E anche questo era prevedibile, considerando lo stato in cui versa l’opposizione. Resta il fatto che lo spettacolo andato in scena ieri a Roma aveva qualcosa di surreale. Un presidente del Consiglio a cui era stato posto in maniera stringente il tema delle riforme, cioè di quale sbocco dare al grande consenso raccolto nel paese, rispondeva con un’invettiva a tutto campo. Contro i magistrati «estremisti di sinistra». Contro il Parlamento «pletorico» e di fatto inutile, visto che cento deputati bastano e avanzano. Contro «la burocrazia» che tutto frena, al punto che «fare la rivoluzione sarebbe più facile che attuare le riforme».

Di fronte agli industriali il presidente del Consiglio ha fatto, né più né meno, il discorso che avrebbe desiderato rivolgere al Parlamento.

Lì avrebbe chiesto alla sua maggioranza di sconfessare la magistratura «nemica» e di confermargli, attraverso un’ovazione, la sua legittimità a governare. In attesa delle urne. Questo discorso non lo ascolteremo perché ragioni evidenti di opportunità hanno consigliato di soprassedere. Ma è chiaro che Berlusconi non intende rinunciare alla sostanza delle sue tesi.

L’uomo che ritiene la rivoluzione più facile delle riforme ieri è tornato a delegittimare insieme la magistratura e il Parlamento, visti quasi come due facce della stessa medaglia: giudici e pubblici ministeri sono i suoi nemici giurati, le Camere sono un ostacolo, un freno, un impedimento. Di qui l’idea di una legge di iniziativa popolare per ridurre drasticamente il numero dei parlamentari.

È facile prevedere che non si farà nulla di tutto questo. Quello di ieri era soprattutto un intervento di tipo elettorale, utile per riprendere l’iniziativa dopo giorni amari. Ma era anche un alibi per chi le riforme non le ha ancora fatte o impostate: a parte il federalismo che è il cavallo di battaglia della Lega. Berlusconi denuncia che «il premier dispone di poteri troppo limitati», ma inasprire il clima del paese è la strada per vincere le elezioni; non certo per avviare un progetto riformatore."
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#104
loremir77 ha scritto: ficile andare da vespa senza contradditorio. :roll:
tra un pò la lingua gli si srotolava. :roll:
Buono quello!

http://stefanodisegni.nova100.ilsole24o ... bile-.html


Ah, una domandina per il caso Mills.

Se è sicuro di essere innocente, perchè invece di proclamarlo a chiunque gli si presenti a tiro, non va dal magistrato a spiegarlo e dimostrarlo? Ah già, ma lui si ritiene superiore alla legge e pretende di essere giudicato dal popolo (mediante telecomando).
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#105
Steve1973 ha scritto:fatto, ma anche qui chiaramente almeno su questo thread sono l'unico a pensarlo) egregiamente la questione terremoto in Abruzzo
a perte il lavoro svolto dalla protezione civile e dai volontari, che si prepara per ANNI (quindi questo governo c'entra sì e no :wink: )
dov'è che questo governo ha gestito bene o gestirà bene il terremoto?
DECRETO SALVA-ABRUZZO, COSTANTINI (IDV): QUELLO CHE BERLUSCONI NON HA DETTO
Dal blog di Carlo Costantini:

Il 23 aprile si e’ tenuto a L’Aquila il Consiglio dei Ministri. Queste alcune dichiarazioni rese subito dopo e riportate dalle principali agenzie di stampa.

BERLUSCONI: “150.000,00 di euro a fondo perduto in caso di distruzione della casa e 80.000,00 di euro in caso di danneggiamento ….. ci sono 8 miliardi da spendere nei prossimi tre anni per riportare l’Abruzzo in condizioni di normalita’ …. Entro ottobre via dalle tende”.
DA CHIODI (che ha partecipato al Consiglio dei Ministri): “e’ un decreto organico, completo, che risponde in pieno alle esigenze che avevamo prospettato e soprattutto in tempi rapidissimi ….. tutto cio’ che abbiamo chiesto e le cose piu’ importanti sulle quali avevamo concentrato le nostre attenzioni sono state garantite nel provvedimento del Consiglio dei Ministri ed in molti casi anche migliorate”.

Per alcuni giorni si e’ parlato quasi di un miracolo, di un provvedimento senza precedenti per consistenza degli stanziamenti e per rapidita’ delle procedure. Poi, dopo qualche giorno, quando l’opinione pubblica e’ ormai irreversibilmente persuasa dell’ennesimo miracolo di Berlusconi, arriva il decreto 39 e con il decreto, l’amara verita’ dei fatti.

1) Nessun accenno nel testo del decreto, neppure indiretto, ai contributi a fondo perduto di 150.000,00 euro per la ricostruzione e di 80.000,00 per le riparazione annunciati in conferenza stampa, peraltro gia’ chiaramente insufficienti a garantire l’indennizzo per il 100% dei danni. Gli unici riferimenti certi rivelano che fino alla fine del 2009 gli aquilani non riceveranno neppure un euro per ricostruzioni o ristrutturazioni (lo stanziamento decorre dal 2010 – art. 3, comma 6) e che negli anni 2010 e 2011 disporranno di soli 265.500.000,00 (art. 3, comma 6), una somma ridicola, se si considerano le migliaia di edifici distrutti ed inagibili.

2) Sparisce il contributo per i danneggiamenti che non hanno comportato la distruzione o la dichiarazione di inagibilita’ dell’abitazione principale (art. 3, comma 1, lett. A).

3) Il subentro dello Stato nei mutui e’ limitato nell’importo e circoscritto alla sola abitazione principale distrutta (art. 3, comma 1, lett. C). Ed il contributo offerto con questa metodologia non si avvicina neppure lontanamente al 100% del danno. L’incidenza dei mutui sui valori ante terremoto delle abitazioni – al netto degli ammortamenti e degli incrementi di valore dei beni determinatisi dalla data della loro stipula al 6 aprile 2009 – ben difficilmente potra’ essere superiore al 50%: e lo Stato ha proposto di scambiare il subentro nei mutui con la cessione dell’intero diritto di proprieta’ dell’abitazione andata distrutta.

4) Via libera ai subappalti fino al 50%, in deroga alla normativa vigente e senza alcun inasprimento dei controlli sulle relative procedure (Art. 2, comma 9). Nella fase definita di “Realizzazione urgente di abitazioni”, per la quale risultano stanziati 700.000.000,00 di euro, qualcuno potra’ guadagnare decine di milioni di euro semplicemente ricevendo la commessa e girandola in subappalto.

5) Il contributo ed ogni altra agevolazione per la ricostruzione o la riparazione di immobili non spettano per i beni alienati dopo la data del 6 aprile 2009 (art. 3, comma 5). In concreto, se imprese o privati dovessero ritenere conveniente permutare o vendere l’immobile danneggiato ed acquistarne un altro, per accelerare la ripresa delle attivita’ produttive o per rientrare rapidamente in una abitazione, non potranno farlo e dovranno attendere i tempi della burocrazia, pena la perdita di qualsiasi possibile agevolazione.

6) Nei prossimi tre anni non ci saranno 8.000.000.000,00 di euro da spendere per tornare rapidamente alla normalita’ (queste le parole di Berlusconi) ma solo 1.500.000.000,00 circa. Il resto arrivera’ a rate in 24 anni (art. 18, comma 1) a favore dei pochissimi, cittadini o imprese, che nel frattempo saranno riusciti a sopravvivere a L’Aquila.

7) I moduli abitativi non potranno essere pronti entro ottobre 2009: circa la meta’ delle risorse a tal fine destinate potranno essere spese solo nel 2010 (art. 2, comma 13).

8) La copertura economica di circa il 60% della manovra, pari a circa 4.700.000.000,00 di euro, e’ garantita da entrate “virtuali”, derivanti dalla indizione di nuove lotterie o da azioni anti evasione sui giochi telematici. E’ una cifra enorme ed irrealizzabile, indicata solo per consentire gli annunci-spot del 23 aprile e guadagnare tempo.

9) Il resto della manovra la pagheranno i poveri, attraverso l’utilizzo dei fondi destinati al bonus per le famiglie piu’ bisognose ed una diversa modulazione del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS).

10) Mancano indicazioni chiare sulle procedure e sulla entita’ dei contributi destinati alla ricostruzione degli immobili industriali e commerciali danneggiati e questo costringe le imprese a prolungare ulteriormente il loro fermo produttivo. Quelle che tra qualche mese sopravviveranno potranno beneficiare – secondo le anticipazioni di Tremonti, dell’importo di massimo 80.000,00 euro e potranno farlo (perche’ Tremonti pensa che in queste condizioni le imprese aquilane potranno produrre utili!!) attraverso il meccanismo del credito di imposta.

Carlo Costantini, 2 maggio 2009
e napoli? come può chi vive al nord idre che la situazione è risolta, perché lo dice la tivvù?

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... uti-video/
(troppi video interessanti percopiare solo il testo)

http://veritanascoste.wordpress.com/200 ... di-napoli/
un altro video utile per chi vuole sapere come sta la monnezza di napoli.
bene, direi: socializza.

caso mills? la lettera dell'avvocato al suo commercialista
David Mills, il 2 febbraio 2004 ha scritto:Caro Bob, in breve i fatti rilevanti si possono così riassumere: nel 1996 mi sono ritrovato con un dividendo di circa 1,5 milioni di sterline, al netto delle tasse e degli onorari dovuti, proveniente dalle società di Mr. B. Ogni mia azione è stata condotta a titolo personale: io mi sono accollato tutti i rischi tenendone lontani i miei soci (dello studio legale, ndr). Saggiamente o meno, ho informato i miei soci di quello che avevo fatto e, dal momento che per loro si trattava sostanzialmente di un guadagno inaspettato, mi ero offerto di corrispondergli (penso) circa 50.000 o 100.000 sterline a testa, il che mi sembrava un gesto alquanto generoso. Ciò dimostra quanto ci si possa sbagliare, visto che loro insistettero sul fatto che la transazione avrebbe dovuto essere trattata alla stregua di un profitto della società. Per evitare controversie legali (ci eravamo appena fusi con Whiters) acconsentii a depositare la somma nella mia banca fino al momento in cui loro si fossero convinti che non sarebbe più stata reclamata da terzi. Nel 2000 fu chiaro che non ci sarebbe stata nessuna domanda da parte di terzi (io ne ero sempre stato perfettamente consapevole) ed i soldi furono prelevati dalla banca e distribuiti; io mi tenni poco meno di 500.000 sterline su quelli che erano ormai diventati 2 milioni di sterline. Così tutti quei rischi e costi per un magro compenso. Il costo più grosso fu quello di lasciare Withers. Non mi fu chiesto di lasciare ma io mi sentivo decisamente a disagio lì - non da ultimo perché i miei soci di Mackenzie Mills si erano accaparrati la maggior parte dei benefici a rischio zero - tanto che non potevo davvero restare.

Nel 1998-1999 e 2000 lavorai autonomamente ed era evidente che i processi sarebbero proseguiti, ci sarebbero stati avvocati da pagare e ci sarebbe sempre stato il rischio di essere accusato di qualcosa, che è proprio quello che sta per succedere ora, in seguito all’ultima indagine della quale sei al corrente. Io mi sono tenuto in stresso contatto con le persone di B. e loro conoscevano la mia situazione. Erano consapevoli, in particolare, di come i miei soci si fossero intascati la maggior parte del dividendo; sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l’avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All’incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine od un regalo: 600.000 dollari furono messi in un hedge fund e mi fu detto che sarebbero stati a mia disposizione, se ne avessi avuto bisogno (i soldi furono collocati nel fondo perché la persona collegata all’organizzazione di B. era qualcuno con il quale avevo discusso in molte occasioni di questo fondo, e si trattava di un modo indiretto per rendere disponibile la somma). Per ovvie ragioni (io in quel momento ero ancora un testimone dell’accusa ma la mia testimonianza era già stata resa) era necessario che tutto fosse fatto con discrezione. E questa era una strada indiretta per raggiungere lo scopo.

Alla fine del 2000 volevo investire in un altro fondo e la mia banca mi fece un prestito per l’ammontare, garantito dalla mia abitazione etc…, di circa 650.000 euro. Io l’ho ripagato liquidando i 600.000 dollari. Allego una copia del conto in dollari. Consideravo il pagamento come un regalo. Di cos’altro poteva trattarsi? Non ero un loro dipendente, non li rappresentavo, non stavo facendo nulla per loro, avevo già reso la mia testimonianza ma sussisteva ancora il rischio di futuri costi legali (così come ce ne erano già stati) e di una grossa dose di ansia (che certamente c’è stata). La faccenda proseguiva da otto anni. Il mio contatto era consapevole del fatto che la mia capacità di generare reddito era stata danneggiata e nel 1998 e 1999 fu in grado di inviare fatture a certe società, fatture che furono pagate ed aumentarono il mio reddito. Ma questo era diverso. Dal momento che ero sicuro del fatto che la mia posizione fiscale relativamente al capital gain fosse complessivamente negativa, stupidamente non ho dichiarato nessuna transazione. Se qualcuna di esse fosse guardata da vicino (ad esempio: da dove arrivarono i soldi per comprare le azioni della Centurion?), sono ovviamente preoccupato di come comportarmi e gestire al meglio questa situazione. Allego i documenti fondamentali. Sinceramente.

David Mills
io non ho nulla da aggiungere.
i fatti, i riferimenti alle leggi e agli atti processuali, i veideo, credo parlino molto meglio di me.