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#5686
Anch'io Lore son cresciuta con i nonni...al mio paese hanno aperto il primo nido 2 anni fa
E come me anche i mie fratelli fino a che non siamo andati alle materne.
devo dire che le donne da parte di mia mamma.. nonna e le mie zie.. sono tutte persone eccezionali. sono stata molto fortunata e molto amata.
avere i nonni vicini ed in gamba coi bimbi mi rendo conto che è veramente un fortuna ai giorni d'oggi...
io purtroppo posso contare solo su mia mamma che per giunta abita a 30km di distanza...
mia mamma è così lontana dalla figura tradizionale materna che quando capita che prende in braccio qualche bimbo e ci gioca giuro che non la riconosco :shock: ... sarà la vecchiaia... e poi coi nipoti il rinco@@ionimento è assicurato :wink: vero?

#5688
loremir77 ha scritto:non ci sono mai passata ma psicologicamente la vedo dura per la mamma..
hai cercato di aducarlo in una certa maniera.. dargli determinati orari e regole.. poi dopo 6-9-12 mesi lo devi lasciare a qualcun altro..
direi che una mamma ci sta male. :roll:

che poi una si annoi a casa.. quello è certo.
per come son fatta io dopo 1 mese sarei già "spallata".. :lol:
ma credo sia superiore il dolore dell'"abbandono". :?
Non ho letto ancora il resto, probabilmente l'argomento sarà stato esaurito, ma vorrei dire la mia. Io ho lasciato Beatrice a 3 mesi esatti. Certo ai nonni, ma l'ho pur sempre lasciata subito. Avrei voluto fare l'obbligatoria 1+4 per lasciarla un mese dopo, ma non è stato possibile. Il 30% dello stipendio era una schifezza, mio marito mi ha detto che se non mi sentivo di lasciarla così piccolina potevo stare ancora un po' a casa, avremmo fatto qualche sacrificio in più e basta. Io sono voluta rientrare, perchè mi sono detta che più tempo stavo con lei e più sarebbe stato difficile per me (non per lei) distaccarmene. I bimbi se ne accorgono di più a 9-12 mesi che a 3! Be', i primi due giorni sentivo il suo profumo dentro l'ufficio :shock: Pensavo di essere matta. Poi è passata. Ed ora sono felice di della scelta fatta, lei è serena, quando la lascio mi dice ciao mamma tutta sorridente, non mi si attacca alle gambe piangendo.

Però io non l'ho allattata :cry: se avessi avuto quella fortuna forse avrei aspettato lo svezzamento, quindi fino ai 6-7 mesi, ma non oltre.
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#5689
Io non so assolutamente nulla di maternità e simili, ma ci tengo a raccontare come sono cresciuta io.

Il nido non c'era (e ancora non c'è, bisogna andare al paese vicino), i miei lavoravano entrambi (mio padre aveva 2 o 3 lavori x i miei primi 3 anni di vita, mia madre ha un negozietto in paese)... ero un po' dai nonni materni, un po' a casa di una signora che mi faceva da babysitter. Ho sviluppato subito una forte indipendenza (l'ultimo anno di materna ci andavo da sola, mi hanno mandato in colonia da sola 3 settimane a 5 anni, alle elementari tenevo x qualche ora mio fratello che ha 3 anni meno di me, ecc), mio padre nei weekend mi trattava come una principessa e mi dedicava il 100% del suo tempo, mia madre lavorava sempre. Sicuramente questa crescita "in solitaria" mi ha forgiato il carattere, mi ha reso assolutamente non mammona, mi ha fatto conoscere presto il significato della parola "responsabilità". Di contro, sono sempre stata molto "fredda" nei confronti dei miei, in particolare con mia madre (forse anche x incompatibilità caratteriale, non l'ho mai sopportata bene, in adolescenza la cosa si è accentuata ovviamente), mentre la mia amichetta che aveva i suoi molto presenti e una sorella maggiore è sempre stata tutto coccole e amicizia coi suoi. Ma a me è sempre andata bene così (escluso il carattere di mia madre :lol: ), è un modo "diverso" di crescere ma che mi ha reso ciò che sono e direi che non sono così malaccio 8)


Finito il monologo OT, mi eclisso nuovamente

#5690
paprina ha scritto: credo quindi che, almeno la facoltativa, si prenda quando è DAVVERO necessario..................ma l'anticipata presa così tanto per fare, pagata al 100% mi fa andare davvero in bestia..............specie poi quando leggo di persone come Dolores che, a parer mio vista la sua storia, dovrebbero avere l'anticipata dal primo giorno e devono invece andare ad elemosinarla e magari doversi giustificare con gli altri :?
ho letto un pò e non avevo il coraggio di scrivere ma vista l'evoluzione... da oggi sono in anticipata :lol: :lol:
mi trovo daccordo un pò con tutte... credo che non sia corretto approfittarsene, ma credo anche che ci siano casi e casi.
Io lavoro x un gestore telefonico, di certo se sto a casa non disturbo nessuno e con un paio di spostamenti (ma anche nessuno) mi sostituiscono...
fortunatamente non ho distacchi, contrazioni, perdite e cose varie che normalmente rendono una gravidanza a rischio.
Ma... la notte non dormo... la nausea non mi molla mai... ho la pressione media 90/60... la mattina sono completamente sbarellata e spesso sono andata in ufficio solo xchè non volevo passare 2 ore dal medico x fare il certificato... martedi ho preso tutti gli spigoli di casa prima di arrivare a fare pipì... in ufficio mi agito e mio marito mi chiama ogni mezz'ora x sapere come sto, ho mezz'ora x mangiare e con la nausea non è il massimo, inoltre essendo turnista cambio ogni settimana gli orari di pasti e sveglia... per non parlare del caldo di questi giorni
Perchè devo farlo?? perchè devo sentirmi in colpa se sto a casa anche se non ho nulla di "grave"? perchè devo sentirmi a disagio ad andare in ufficio e rischiare di rimettere addosso a qualcuno o anche di farmi male (se ho un calo di pressione e cado?)?
io non voglio sentirmi in colpa.
Ho la possibilità di farlo senza creare problemi a nessuno, e lo faccio.
Dopo i mesi di obbligatoria ci danno altri 4/5 mesi all'80% più le ferie e i permessi arretrati. Si torna un annetto dopo la nascita in media.
Io credo sia un privilegio a cui non rinunciare

Cmq non ho dovuto elemosinare.. quando ho detto alla gine che sta settimana son stata male un gg si e uno no mi ha chiesto se volevo stare a casa e mi ha pure sgridato xchè non gliel'ho detto prima :evil:
Foto Aurora Aurora cresce
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#5691
Come siamo cresciuti:

Mia madre operaia, con turni di 8 ore al mattino o al pomeriggio settimanalmente (quando ero ragazzina hanno introdotto anche la notte), mio padre vigile del fuoco, faceva turni particolari, 12 ore di giorno e 12 ore di riposo, poi 12 ore di notte e 24 ore di riposo, alternati proprio in questo modo. Quando i turni coincidevano stavo (prima sola e poi con mia sorella che ha 3 anni meno di me) da mia nonna materna ed i miei hanno cercato sempre casa vicino a lei di proposito (due case in affitto e poi la 3a acquistata... basta attraversare la strada e c'è la nonna). Quando mio padre aveva il riposo stavo con lui che in tutto e per tutto ha fatto ciò che faceva mia madre e ciò che faceva mia nonna: pannolini, pappe, bagno, giocare, uscire, ecc. Credevo fosse la normalità, ma crescendo ho scoperto che era una rarità. Quando mio padre faceva la notte e mia madre il turno del mattino (iniziava alle 6, ma prendeva l'autobus un'ora prima) dormivo pure dalla nonna. A 3 anni sono andata all'asilo dalle suore, non per scelta religiosa, ma perchè avevano il pullmino e per i miei era molto più semplice. però mi ammalavo sempre di stomaco ed ero infelice. Il secondo anno mi misero all'asilo pubblico: c'era la cuoca che noi chiamavamo zia, ci cucinava come se fosse in casa sua, non mi sono più ammalata :lol: ed ero molto felice. All'uscita veniva a prendermi chi era libero, mamma, papà o nonna. Col bel tempo mio padre veniva in bicicletta, con la Graziella, con mia sorella nel seggiolino, io montavo dietro e ce ne andavamo al parco o in spiaggia. (ragionavamo qualche giorno fa su come ora esistano seggiolini rigidi con le cinghie e caschetti :lol: )
Dalle elementari tornavo a casa da sola, se stavo dalla nonna mi fermavo da lei, se c'era uno dei miei a casa mia nonna mi aspettava fuori casa sua e mi faceva attraversare la strada (la statale, non una stradina) e arrivavo a casa mia.
Dalle medie mi fermavo dalla nonna per pranzo, poi me ne tornavo a casa anche se i miei erano tutti e due al lavoro, avevo le chiavi, facevo i compiti e poi scendevo in strada a giocare coi miei amichetti. Mia sorella invece restava dalla nonna.
Sono stata una bambina molto felice.
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#5692
Che meraviglia Lorena :oops: anche io sono cresciuta abbastanza allo stato brado (nel senso di giocare per strada con gli amichetti, andare e tornare da scuola a piedi ecc) e ne conservo dei ricordi magnifici :wink:
Quel senso di libertà..... quel brivido nel provare a spingersi oltre le regole imposte, ben consapevoli di rischiare una bella ramanzina 8) :lol:
Mi piacerebbe lasciare la stessa libertà a mio figlio :roll: ma... chissà se ne avrò il coraggio :roll:
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REBECCA psw: polpetta

#5693
Anna73 ha scritto:anche io sono cresciuta abbastanza allo stato brado (nel senso di giocare per strada con gli amichetti, andare e tornare da scuola a piedi ecc) e ne conservo dei ricordi magnifici :wink:
Quel senso di libertà..... quel brivido nel provare a spingersi oltre le regole imposte, ben consapevoli di rischiare una bella ramanzina 8) :lol:
Mi piacerebbe lasciare la stessa libertà a mio figlio :roll: ma... chissà se ne avrò il coraggio :roll:
quoto... i miei lavoravano tanto entrambi, come pure i nonni materni. Ricordo le mie 2 "tate", che ho adorato e che sento ancora oggi, che si sono avvicendate da quando eravamo piccolissimi (mio fratello ha 14 mesi meno di me) fin verso i 10 anni... quando son subentrati i nonni, finalmente in pensione. Credo di non aver fatto il nido, ma l'asilo sì... e non ricordo ansie da abbandono o momenti stressanti (non per me, almeno) :twisted:
Giocavamo tantissimo in cortile, era pieno di bambini e si organizzavano "guerre" tra condomini diversi... d'estate gavettoni d'acqua, d'inverno palle di neve. E ricordo le corse in bici per gli sterrati e nei campi, a rubare le pannocchie con la paura di essere sorpresi dal contadino (la leggenda voleva che fosse munito di fucile caricato a sale e stesse acquattato tra le pannocchie). E la sera nascondino... saremo stati 30 bambini, quasi tutti coetanei...
Alle medie andavo a pranzo dai nonni, nonna non sapeva cucinare e immancabilmente mi preparava penne al sugo, cotoletta e patatine fritte... mi sono forgiata lo stomaco, diciamo :lol: :lol: ma quanto mi manca! facevo i compiti con lei o passavamo ore a chiacchierare, e lo stesso coi miei la sera... fin da piccina, mi han sempre letto tanti libri e fatto sentire tanta musica classica, e ne ho ricordi bellissimi, che spero di poter trasmettere ai miei figli. Ci vedevamo poco in settimana, ma erano sempre momenti "di qualità", avevano sempre un sorriso, una coccola e delle attenzioni per noi... e nei week end partivamo spesso per stare tutti insieme, quindi non mi sono mai sentita "in secondo piano" rispetto al lavoro, nè mi è mai parso che mi mancasse qualcosa. Quando c'erano, li avevo tutti per me :D
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Casa Spozilli
Babyzillo

#5694
Bettatina ha scritto:ciao mammine in stad bye, chi mi aggiorna un po'? c'è qualche pancina nuova? io ancora nulla, questo mese devo pure fare un interventino dal dentista quindi salta, che pizze!!!!! però ho ordinato il cyclotest per monitorarmi un po'.... vedremo che succederà.....

http://www.rimanere-incinta.it/0428109a ... 0f7b29.php

forza aggiornatemi
eheh ciao Betta!
carino sto coso! :lol:
costa però :?

io ho monitorato la tb per due mesi, mi sento già soddisfatta, nel senso che ho capito tante cose ed essendo regolare penso che mi fermerò qui... quello che dovevo sapere l'ho saputo! ;)
mi sento più tranquilla ora... 8)
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#5695
Dolores ha scritto:
paprina ha scritto: credo quindi che, almeno la facoltativa, si prenda quando è DAVVERO necessario..................ma l'anticipata presa così tanto per fare, pagata al 100% mi fa andare davvero in bestia..............specie poi quando leggo di persone come Dolores che, a parer mio vista la sua storia, dovrebbero avere l'anticipata dal primo giorno e devono invece andare ad elemosinarla e magari doversi giustificare con gli altri :?
ho letto un pò e non avevo il coraggio di scrivere ma vista l'evoluzione... da oggi sono in anticipata :lol: :lol:
mi trovo daccordo un pò con tutte... credo che non sia corretto approfittarsene, ma credo anche che ci siano casi e casi.
Io lavoro x un gestore telefonico, di certo se sto a casa non disturbo nessuno e con un paio di spostamenti (ma anche nessuno) mi sostituiscono...
fortunatamente non ho distacchi, contrazioni, perdite e cose varie che normalmente rendono una gravidanza a rischio.
Ma... la notte non dormo... la nausea non mi molla mai... ho la pressione media 90/60... la mattina sono completamente sbarellata e spesso sono andata in ufficio solo xchè non volevo passare 2 ore dal medico x fare il certificato... martedi ho preso tutti gli spigoli di casa prima di arrivare a fare pipì... in ufficio mi agito e mio marito mi chiama ogni mezz'ora x sapere come sto, ho mezz'ora x mangiare e con la nausea non è il massimo, inoltre essendo turnista cambio ogni settimana gli orari di pasti e sveglia... per non parlare del caldo di questi giorni
Perchè devo farlo?? perchè devo sentirmi in colpa se sto a casa anche se non ho nulla di "grave"? perchè devo sentirmi a disagio ad andare in ufficio e rischiare di rimettere addosso a qualcuno o anche di farmi male (se ho un calo di pressione e cado?)?
io non voglio sentirmi in colpa.
Ho la possibilità di farlo senza creare problemi a nessuno, e lo faccio.
Dopo i mesi di obbligatoria ci danno altri 4/5 mesi all'80% più le ferie e i permessi arretrati. Si torna un annetto dopo la nascita in media.
Io credo sia un privilegio a cui non rinunciare

Cmq non ho dovuto elemosinare.. quando ho detto alla gine che sta settimana son stata male un gg si e uno no mi ha chiesto se volevo stare a casa e mi ha pure sgridato xchè non gliel'ho detto prima :evil:
infatti non devi sentirti in colpa....ma poi in colpa de che???
non hai mica ucciso nessuno è..... :lol:
il fatto che la tua gravidanza non sia a rischio (fortunatamente) non significa che non ci siano degli altri buoni motivi per cui tu debba stare a casa (vedi nausee, pressione, giramenti di testa) e poi non siamo tutte uguali...ognuno ha il suo fisico e un suo livello di sopportazione e di riuscire a reagire allo stress e ai vari malesseri fisici che magari per me può essere 10 e per te può essere 1
tu scrivi che la tua assenza non da fastidio....ma anche avesse dato un pò di fastidio sarebbe stato uguale dolores non avresti niente da rimproverarti.... :wink:

#5696
Anna, Chiaretta, ricordo anche io tutto con affetto e un po' di tristezza se penso che mia figlia non credo potrà viverla nello stesso modo.
Io potevo stare in strada senza oltrepassare il "cancello nero", cioè il cancello di una casa in fondo alla strada. Crescendo ho capito che fino a lì mia madre mi vedeva dal balcone.
Accanto a quel cancello poi c'era un piccolo pioppeto che noi bambini chiamavamo boschetto, chissà quanto ci sembrava grande! Ci portavamo una copertina e la merenda e ci andavamo in bici a fare il pic nic, ci sentivamo così grandi! E avevamo 7 anni :lol:
Neppure io credo che avrò il coraggio di lasciare Beatrice in giro da sola.
Ci sono 4-5 bambini nel ns palazzo, c'è sempre un genitore con loro nel cortile, quando sono sotto.
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#5697
Lorena ha scritto:Anna, Chiaretta, ricordo anche io tutto con affetto e un po' di tristezza se penso che mia figlia non credo potrà viverla nello stesso modo.
Io potevo stare in strada senza oltrepassare il "cancello nero", cioè il cancello di una casa in fondo alla strada. Crescendo ho capito che fino a lì mia madre mi vedeva dal balcone.
Accanto a quel cancello poi c'era un piccolo pioppeto che noi bambini chiamavamo boschetto, chissà quanto ci sembrava grande! Ci portavamo una copertina e la merenda e ci andavamo in bici a fare il pic nic, ci sentivamo così grandi! E avevamo 7 anni :lol:
Neppure io credo che avrò il coraggio di lasciare Beatrice in giro da sola.
Ci sono 4-5 bambini nel ns palazzo, c'è sempre un genitore con loro nel cortile, quando sono sotto.
Terribile pensare che siano così cambiati i tempi :(
Anch'io da bambina vivevo in un paesino ed a scuola, sin dalla seconda elementare, ci sono sempre andata a piedi attraversando mezzo paese :) Quando pioveva, indossavo un bell'impermeabile e gli stivali di gomma e mi divertivo a saltellare nelle pozzanghere :wink:
Ora vedo che a scuola ci si arriva in Suv :lol:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#5698
ho sempre abitato a roma quindi non so cosa voglia dire andare a scuola da soli.
negli anni 90, come oggi, c'era comunque già troppo casino e deliquenza per farmi andare a scuola da sola.

la mia indipendenza la vivevo in estate in campeggio.
i miei sono fan sfegatati del campeggio e del gommone: sono nata a fine maggio e ad agosto ero in campeggio ed in gommone(con le altre mamme che guardavano la mia storcendo il naso :lol: ).
la mia indipendenza la vivevo lì: mia madre, quando arrivavamo in campeggio(sempre diverso), dall'età di 3 anni mi diceva: come ti chiami??...bene...quale è il numero della piazzola??..bene...se ti perdi, ferma una signora e digli il numero della piazzola...............ci vediamo stasera :lol: :lol: :lol:

solo dopo ho capito che invece sapeva SEMPRE dove ero e con chi ero perchè mi seguiva :lol: :lol: :lol:

poi con gli scout a 12 anni ho iniziato ad andare in "vacanza" da sola e da lì mi son sentita davvero grande :lol: :lol: :lol:


cmq ho frequentato materne, elementari e medie dalle suore perchè i miei lavoravano tutti e due e all'epoca, almeno a roma, il tempo pieno era pura utopia.
sono cresciuta con i nonni e con mia madre che si faceva in quattro per accompagnarci almeno a fare sport(io e mio fratello ci passiamo 19 mesi), con mio padre che lavorava fino a tardi dal lunedì al venerdì ma che ci godevamo di più il sabato perchè mamma sabato lavorava..........si mi sono un po' mancati ma credo sia normale.........anzi un po' mi è mancata mia madre ma solo perchè io l'avrei voluta sempre sempre con me......se ci penso ora, a mente fredda, direi che non mi hanno MAI fatto mancare nulla dal punto di vista tempo dedicato a me/noi.
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#5699
paprina ha scritto:ho sempre abitato a roma quindi non so cosa voglia dire andare a scuola da soli.
negli anni 90, come oggi, c'era comunque già troppo casino e deliquenza per farmi andare a scuola da sola.
Io nel 92 mi sono diplomata :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Le elementari le ho cominciate che erano ancora gli anni 70 :lol: :lol: :lol:
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