La Redazione Consiglia

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#466
Ma Don Antonio Sciortino ha per caso detto nulla sul servizio delle Iene dei preti pedofili che a detta degli intervistati dovrebbero essere giudicati dalla chiesa e non dalla legge ? :twisted: :twisted: :twisted:
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#467
Alla fine del bipartitismo
l'astensione è nel Pdl
di ILVO DIAMANTI

La geografia politica italiana, dopo le elezioni amministrative di questo mese, si è riequilibrata. Cinque anni fa si era spostata a sinistra, in modo più accentuato che nel passato. Oggi il divario si è riassorbito. Le province. Erano 50 di centrosinistra e 9 di centrodestra.

I GRAFICI DEMOS

Oggi il centrosinistra governa in 28 e il centrodestra in 34. Quanto ai Comuni capoluogo in cui si è votato, il centrosinistra ne amministrava 27 ed è sceso a 18, mentre, parallelamente, il centrodestra ha eletto 14 sindaci quando prima ne aveva solo 5. L'impianto urbano del centrosinistra, dunque, per quanto indebolito, resta solido. Tanto più se allarghiamo lo sguardo fino a comprendere le città medie (superiori a 15mila abitanti). Dove il centrosinistra ha eletto il candidato sindaco in 122 dei 220 al voto. Peraltro se si ragiona distintamente sui due turni, risulta evidente che le perdite le ha subite, perlopiù, al primo turno. Mentre ai ballottaggi ha riconquistato gran parte delle province e delle città rimaste in lizza.

Poi, contano i segnali. Dopo il primo turno il centrosinistra temeva di veder franare la terra sotto ai propri piedi. In altri termini: di perdere le regioni rosse. Non è avvenuto. Ha, inoltre, tenuto nel Mezzogiorno. Soprattutto nelle città. Mentre ha sofferto nel Nord. Il secondo turno ha fatto emergere anche un diverso grado di mobilitazione degli elettorati. La "ripresa" del centrosinistra al secondo turno coincide, infatti, con il "ritiro" di una parte degli elettori del centrodestra. Nelle capitali di regione è evidente. A Firenze e Bologna: il calo della partecipazione elettorale (oltre 14 punti percentuale in entrambi i casi) si è tradotto in un allargamento delle distanze a favore dei candidati del centrosinistra. Rispettivamente: Renzi (da 16 a 20 punti percentuali) e Delbono (da 20 a 21).

Più clamoroso il caso di Bari, dove la partecipazione fra i due turni è calata (anche qui) di circa 14 punti percentuali (pari a 40.000 votanti). Punendo il candidato del centrodestra, Di Cagno, che perso 25mila voti rispetto al primo turno. Il suo distacco da Vittorio Emiliano è, così, salito da 3 a 20 punti.

Un'evoluzione simile si osserva anche a Potenza e ad Ancona. Ma soprattutto nelle province metropolitane del Nord. A Milano, dove la partecipazione elettorale fra i due turni cala di 24 punti percentuali e di quasi 600mila voti, il distacco di Podestà nei confronti di Penati viene quasi annullato. Da 10 a 0,4 punti percentuali. Podestà ottiene 250 mila voti in meno (Penati 90 mila).

Infine a Torino, dove votano 500 mila elettori in meno del primo turno, il presidente uscente e candidato del centrosinistra, Saitta, perde circa 90 mila voti. Ma la sua avversaria, Porchietto, vede ridursi il risultato del primo turno di 166 mila voti e il distacco da Saitta dilatarsi: da tre a quasi 15 punti percentuali. Per cui se l'astensione cresce dovunque, al secondo turno, per ragioni diverse e in parte fisiologiche, tende però a colpire, in modo patologico, soprattutto i candidati del centrodestra. Che vincano o perdano, non importa.

Da questa rappresentazione geopolitica si ricavano alcune indicazioni, a nostro avviso, chiare.

1. Anzitutto, l'elettorato è meno stabile di quanto le mie stesse mappe lo rappresentino. Certo: il centrosinistra è ancorato al Centro e il centrodestra al Nord. Tuttavia, il Mezzogiorno era e resta fluido. Il Centro è meno stabile del passato. E nel Nord neppure Milano pare predestinata. Insomma: il paese è diviso. E il gioco elettorale, per molti versi, aperto.

2. Il risultato delle amministrative e, anzitutto, delle europee suggerisce la crescente difficoltà di far coincidere bipolarismo e bipartitismo. Il peso elettorale del Pd e del PdL, infatti, si è ridimensionato sensibilmente, a favore dell'Idv e della Lega. I cui elettori rappresentano quasi un quarto delle rispettive coalizioni. Inoltre, il risultato delle amministrative, in molti casi, è dipeso dalle coalizioni "locali" più che dal rendimento dei partiti maggiori. Il successo del centrodestra nel Nord deriva dall'intesa fra PdL e Lega. Cinque anni fa, invece, la CdL si era alleata prevalentemente con l'Udc, mentre la Lega aveva corso perlopiù da sola. L'Udc, d'altronde, si è alleata o apparentata con il centrosinistra in 6 province. Contribuendo al successo in 5 di queste.

3. Da ciò una conseguenza. In Italia non ci sono più partiti dominanti. Con questo sistema elettorale: non ci saranno mai più. E l'esito del referendum suggerisce che difficilmente riusciremo a cambiare modo di scrutinio con la spinta popolare.

Il Pd e il PdL sono, dunque, destinati a costituire i riferimenti principali dei poli. Ma non autosufficienti. Il Pd, con il 26% non può aspirare all'autosufficienza. Dovrà costruire alleanze intorno a programmi, progetti. Con l'Idv, l'Udc, una parte della sinistra. Lo stesso vale, però, per il centrodestra. Fin dall'origine: un network con un solo, unico frame, un solo unico gancio. Silvio Berlusconi e il suo partito personale. In pochi mesi, in poche settimane, quel gancio è divenuto molto più traballante. Quel puzzle molto più dada. Senza la Lega: non riesce a controllare il Nord. Ma neppure la Sicilia, senza Lombardo. E l'immagine del leader più che una risorsa è divenuta un limite.

4. Da ciò l'importanza crescente dei "partiti di mezzo". Per dimensione. Ormai centrali anche per importanza politica. La Lega, l'Idv e oggi l'Udc. Casini è riuscito a rafforzarla pur tenendola "fuori". Non era facile. Oggi dovrà decidere come e con chi giocare. Non sarà facile. Anche se riesce arduo immaginarlo alleato al centrodestra. Per motivi di ostilità personali fra leader. E per l'alternativa irriducibile - storica, geopolitica, culturale - con la Lega.

5. Infine, gli elettori. Usano, in modo e in misura crescente, il non voto come un voto. Di volta in volta, a seconda dell'elezione, del candidato, del momento. Occorre, dunque, dare loro buone ragioni: non solo "per chi" votare, ma anche "per" votare. D'altra parte l'astensione in questa occasione è cresciuta, infatti, in modo anomalo, rispetto al passato. Ha interessato gli "esuli" del Pd, alle europee; ma, soprattutto gli "elusi" del PdL. Gli elettori di centrodestra. In molti, hanno preferito fuggire. Nascondersi. Non solo per ragioni locali, immaginiamo.

Da ciò la conclusione obbligata, per quanto banale: il gioco è aperto. Il paese è politicamente contendibile. Dipende dalla qualità dei contendenti. Che, da oggi, non sono e non saranno solamente due.

#468
Infine la confessione
Praticamente Berlusconi ha confessato. Infatti, dicendo che, se avesse saputo che la D’Addario era pagata, non l’avrebbe nemmeno fatta entrare a casa sua, ha ammesso di averla fatta entrare e di averla anche trattenuta per la notte. Cosa che peraltro non può smentire, viste e ascoltate prove e testimonianze. La notizia avrebbe meritato l’apertura dei tg, ma così non è stato perché, non piacendo a Berlusconi, non è una notizia. All’estero si regolino pure come vogliono, ma da noi è il capo del governo, o i di lui domestici ed elettrodomestici, a stabilire il rilievo dei fatti. Mentre, per quanto riguarda i commenti, è consentito applicare una censura a maglie più larghe. Purché i telespettatori non sappiano, ma siano costretti a decriptare le notizie attraverso le dichiarazioni postume, in particolare di Maurizio Gasparri, che ha il dono della delicatezza. E, a proposito di delicatezza, Berlusconi ha giurato che lui le escort non le paga. Le candida e basta. (L'Unita')
:shock: :shock:

#469
toh .... è cambiato ancora il titolo di questo thread ..... ma guarda! :-)

cmq... questa non è una faccenda fra "marito e moglie" .... semmai volessimo sempre buttarla nel "gossip" ... (così come è ormai l'ordine impartito nei confronti di tutti i lingualunga che circondano il nostro puttaniere del consiglio) ..... sarebbe da modificare in: fra "marito e mignotte" non mettere il dito ....

Cmq... devono ancora spiegare perchè attricette da quattro soldi .... prostitute .... ed allegra compagnia .... debbano essere candidate nel rappresentare il Popolo Italiano sia in sede nazionale che internazionale... Che i "debiti di letto" venissero pagati da chi ne fruisce il godimento .... non dalla collettività ... che ad una Barbara Matera della situazione andrà a riconoscere ca. 20.000,00 EUR al mese per tutto il periodo di durata del Parlamento Europeo .......

#470
ma il titolo del topic è stato cambiato su indicazione del direttore del tg1? :wink: è espressione della stessa "scuola di pensiero"......
Magari fosse solo gossip.....

Dieci quesiti sul premier «privato»di Nando Dalla Chiesa
Gossip da Novella 2000 o affare di Stato? Credere al Tg1 o alla stampa di tutto il mondo? In proposito avrei anch’io, come si usa, dieci interrogativi da proporre.

Primo. A quanto pare il premier trascorre parte ragguardevole del suo tempo coltivando un universo di giovani donne. Pensando a invitarle, a intrattenerle, a inseguirle per telefono, a disegnare e acquistare regali per loro, a raccomandarle. Avere un capo del governo che si dedica a questo invece di lavorare per il paese, e che anzi per loro diserta appuntamenti ufficiali in cui è già stato annunciato, è un fatto privato o un fatto pubblico?
Secondo. Il capo del governo ha trasformato una sede privata (palazzo Grazioli) nella nuova vera sede della presidenza del Consiglio. Alla luce di quello che abbiamo saputo, su questa scelta ha senz’altro giocato un ruolo importante la possibilità di sbarazzarsi degli accertamenti troppo rigorosi di Palazzo Chigi sugli ospiti in entrata e in uscita. Il fatto che la sede del governo cambi per meglio consentire il viavai incontrollato di una folta corte pittoresca e border-line è un fatto privato o un fatto pubblico?
Terzo. Le molte giovani donne che hanno rapporti di amicizia, di tenerezza e di complicità con il capo del governo vengono ricompensate e talora risarcite con incarichi di rilievo nella politica, con candidature a ogni livello, dalle Europee alle Circoscrizionali, con posti nella pubblica amministrazione o enti vari. Il fatto che si sia affermato questo criterio di scelta per reclutare la classe dirigente è un fatto privato o un fatto pubblico?
Quarto. La normativa sulle intercettazioni telefoniche approvata dal Senato ha preso il via dalla pubblicazione di registrazioni che riguardavano le relazioni e i problemi del capo del governo con alcune giovani signore dello spettacolo, e dunque dalla preoccupazione del capo del governo di tutelare questa sua sfera di intimità. Vivere in un paese che per queste ragioni viene costretto ad abbassare la guardia contro la criminalità è un fatto privato o un fatto pubblico?
Quinto. Il capo del governo è visibilmente sotto ricatto. Chi ha fotografato, chi ha filmato, chi ha visto, chi ha sentito. Un numero sterminato di persone che deve essere zittito o acquietato (anche con posti e carriere). Ma può permettersi un paese di essere governato di chi è nella condizione di subire ricatti senza fine? Ed è questo è un fatto privato o un fatto pubblico?

Sesto. Da quel che ci è stato raccontato, donne sconosciute possono entrare nella dimora del presidente del Consiglio, fare foto e registrare. C’è una questione di vulnerabilità del governo. Chi evoca complotti ogni giorno non faticherà a capire che, una volta scoperta l’infallibile via d’ingresso, anche una potenza straniera ostile potrebbe avere accesso a informazioni privilegiate. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?
Settimo. Imprenditori arricchiti in pochi anni sono in grado di stringere rapporti preferenziali con il capo di governo facendo «bella figura» con lui grazie alla raccolta e consegna a domicilio di donne giovani e piacenti a pagamento. Che effetti ha sul sistema degli appalti, sulle cordate in affari, sulle concessioni, un rapporto preferenziale di questo tipo? Ed è questo un fatto privato o un fatto pubblico?
Ottavo. Una ragazza senz’arte né parte, invitata a cena dal capo del governo, reclama di essere pagata perché «non lo faccio mica per la gloria». In qualunque paese un invito a cena dal capo del governo è motivo di orgoglio. Qui no, non più. Come se Cenerentola chiedesse di essere pagata dal Principe. Ma se il prestigio della carica cade tanto in basso, anche a causa dei comportamenti del capo del governo medesimo, è questo un fatto privato o un fatto pubblico?
Nono. I giornali di tutto il mondo scrivono ciò che le nostre tv tacciono. Il nostro governo è lo zimbello dell’Occidente. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?

Decimo e ultimo interrogativo. Siccome la centralità politico-culturale dell’harem si è sviluppata di pari passo con lo svuotamento del Parlamento e l’imbavagliamento dell’informazione, si assiste a un surreale scivolamento istituzionale: dalla repubblica parlamentare verso il sultanato. È questo un fatto privato o un fatto pubblico?
P.S. Le stesse ossessioni del capo del governo segnalano qualche sua difficoltà ad essere, come dicevano i latini, «compos sui» (Veronica: mio marito non sta bene). L’equilibrio psichico di un capo di governo è un fatto privato o un fatto pubblico? :shock: :shock:
25 giugno 2009

#471
Kimikalli, non è che disdegno la rassegna stampa che puntualmente propini in questo topic, ma qualche volta anche un tuo pensiero sarebbe gradito.... :lol: :lol: :wink:

Inoltre, per essere più imparziale, cerca qualche articolo anche sui soggetti della sinistra tipo Prodi, D'Alema, Fassino, Sircana......Oppure su Di Pietro o Casini.....So bene che in fatto di gossip non batteranno mai il Berlusca, ma almeno dimostreresti che non sei un sinistroso/a convinto.
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#472
Gianfry ha scritto:Kimikalli, non è che disdegno la rassegna stampa che puntualmente propini in questo topic, ma qualche volta anche un tuo pensiero sarebbe gradito.... :lol: :lol: :wink:

Inoltre, per essere più imparziale, cerca qualche articolo anche sui soggetti della sinistra tipo Prodi, D'Alema, Fassino, Sircana......Oppure su Di Pietro o Casini.....So bene che in fatto di gossip non batteranno mai il Berlusca, ma almeno dimostreresti che non sei un sinistroso/a convinto.
:wink:
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#473
Roby:MI ha scritto:toh .... è cambiato ancora il titolo di questo thread ..... ma guarda! :-)

cmq... questa non è una faccenda fra "marito e moglie" .... semmai volessimo sempre buttarla nel "gossip" ... (così come è ormai l'ordine impartito nei confronti di tutti i lingualunga che circondano il nostro puttaniere del consiglio) ..... sarebbe da modificare in: fra "marito e mignotte" non mettere il dito ....

Cmq... devono ancora spiegare perchè attricette da quattro soldi .... prostitute .... ed allegra compagnia .... debbano essere candidate nel rappresentare il Popolo Italiano sia in sede nazionale che internazionale... Che i "debiti di letto" venissero pagati da chi ne fruisce il godimento .... non dalla collettività ... che ad una Barbara Matera della situazione andrà a riconoscere ca. 20.000,00 EUR al mese per tutto il periodo di durata del Parlamento Europeo .......
Secondo me dovresti fare il giudice (se non lo fossi già), così la legge italiana sarebbe molto più sbrigativa nello svolgimento delle pratiche....
La Franzoni sarebbe stata condannata in 5 minuti, l'omicidio di Perugia avrebbe tutti i colpevoli già in carcere da tempo, la strage di Bologna non sarebbe stata un rebus ancora oggi così come la strage di Ustica, insomma ti vedo come Stallone in "Dredd la legge sono io".....

:lol: :lol: :lol: :lol:
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#474
Gianfry ha scritto:
Roby:MI ha scritto:toh .... è cambiato ancora il titolo di questo thread ..... ma guarda! :-)

cmq... questa non è una faccenda fra "marito e moglie" .... semmai volessimo sempre buttarla nel "gossip" ... (così come è ormai l'ordine impartito nei confronti di tutti i lingualunga che circondano il nostro puttaniere del consiglio) ..... sarebbe da modificare in: fra "marito e mignotte" non mettere il dito ....

Cmq... devono ancora spiegare perchè attricette da quattro soldi .... prostitute .... ed allegra compagnia .... debbano essere candidate nel rappresentare il Popolo Italiano sia in sede nazionale che internazionale... Che i "debiti di letto" venissero pagati da chi ne fruisce il godimento .... non dalla collettività ... che ad una Barbara Matera della situazione andrà a riconoscere ca. 20.000,00 EUR al mese per tutto il periodo di durata del Parlamento Europeo .......
Secondo me dovresti fare il giudice (se non lo fossi già), così la legge italiana sarebbe molto più sbrigativa nello svolgimento delle pratiche....
La Franzoni sarebbe stata condannata in 5 minuti, l'omicidio di Perugia avrebbe tutti i colpevoli già in carcere da tempo, la strage di Bologna non sarebbe stata un rebus ancora oggi così come la strage di Ustica, insomma ti vedo come Stallone in "Dredd la legge sono io".....

:lol: :lol: :lol: :lol:
quando la smetterai di scrivere idiozie?

#475
Gianfry ha scritto: Inoltre, per essere più imparziale, cerca qualche articolo anche sui soggetti della sinistra tipo Prodi, D'Alema, Fassino, Sircana......Oppure su Di Pietro o Casini.....So bene che in fatto di gossip non batteranno mai il Berlusca, ma almeno dimostreresti che non sei un sinistroso/a convinto.
magari anche sul neosindaco di Bologna...

ah no, è vero... lì si tratta solamente di accuse infamanti senza prove...

#476
Gianfry ha scritto:
Roby:MI ha scritto:toh .... è cambiato ancora il titolo di questo thread ..... ma guarda! :-)

cmq... questa non è una faccenda fra "marito e moglie" .... semmai volessimo sempre buttarla nel "gossip" ... (così come è ormai l'ordine impartito nei confronti di tutti i lingualunga che circondano il nostro puttaniere del consiglio) ..... sarebbe da modificare in: fra "marito e mignotte" non mettere il dito ....

Cmq... devono ancora spiegare perchè attricette da quattro soldi .... prostitute .... ed allegra compagnia .... debbano essere candidate nel rappresentare il Popolo Italiano sia in sede nazionale che internazionale... Che i "debiti di letto" venissero pagati da chi ne fruisce il godimento .... non dalla collettività ... che ad una Barbara Matera della situazione andrà a riconoscere ca. 20.000,00 EUR al mese per tutto il periodo di durata del Parlamento Europeo .......
Secondo me dovresti fare il giudice (se non lo fossi già), così la legge italiana sarebbe molto più sbrigativa nello svolgimento delle pratiche....
La Franzoni sarebbe stata condannata in 5 minuti, l'omicidio di Perugia avrebbe tutti i colpevoli già in carcere da tempo, la strage di Bologna non sarebbe stata un rebus ancora oggi così come la strage di Ustica, insomma ti vedo come Stallone in "Dredd la legge sono io".....

:lol: :lol: :lol: :lol:
nooo aspè, tu ce l'hai con lei per la storia di micheal jackson, ma qui è molto diverso; qui ci sono le prove di quello che è successo. se poi a te sta bene che il nostro capo del governo si ocmporti in questo modo, allora è un altro discorso, se ti senti rappresentata da uno come lui.
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#477
E visto che piacciono le rassegne stampa...

Correva l'anno 1998, e un giornale di nome LA REPUBBLICA, oggi paladino della moralità e del gossip, scriveva quanto sotto (mi sono permesso di evidenziare i passaggi più "belli")...

Trash tv alla casa Bianca

di VITTORIO ZUCCONI

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La pianta marcia del giornalismo "trash", l'albero del voyeurismo di massa, ha prodotto il suo storico frutto velenoso, il caso Clinton-Monica. Non è una telenovela, questa storia che ci perseguita da 6 anni, allorché una biondona da night club, tale Jennifer Flowers, annunciò al mondo di essere stata l'amante ufficiale del governatore Clinton. Non è neppure un complotto della destra, dei servizi segreti israeliani (come è stato scritto nel mondo arabo), del Kgb (come è stato scritto in Cina), dei mercanti di armi, di tabacco o di polizze malattia come in varie riprese i difensori del Presidente hanno cercato di dire per dare almeno uno spessore politico o spionistico alla vicenda.

Il caso Clinton-Monica è semplicemente un lungo talk-show spazzatura costruito sul successo di quei programmi che negli anni Novanta hanno inondato come una fogna dopo un'alluvione le strade della comunicazione. Quei talk-show che hanno definitivamente spezzato con lo stillicido quotidiano della loro indecenza, il pudore della privacy, la morale laica della riservatezza, il rispetto per la discrezione.E dunque ci hanno convinto - con il loro immenso successo - che ogni trasgressione, ogni amore, ogni perversione, ogni dolore, ogni grido e ogni lacrima sono materia legittima di informazione e di spettacolo. Carramba che vergogna.

Non era logico, non era pensabile, che l'onda fetida della "trash tv" e del giornalismo da fognatura non raggiungesse i palazzi del potere e i politici, soprattutto quando la irresponsabilità dei loro comportamenti privati li rende vulnerabili.La sottocultura del pettegolezzo, la mistica del dettaglio pruriginoso e sexy che oggi inquina l'informazione a ogni livello, l'appetito insaziabile per quello che le celebrità dell'ora fanno in camera da letto, non potevano non investire i letti di presidenti, deputati, senatori, ministri.

In America trionfano i "trash show" alla Jerry Springer, dove uomini e donne qualsiasi vanno a raccontare i dettagli più intimi della propria vita e finiscono spesso a schiaffi e unghiate. Nella civile, sobria Italia, abbondano pubblicazioni e trasmissioni che attingono allo stesso pozzo nero. E persino i giornali d'informazione che si giudicano seri, non sono senza peccato. Bill Clinton è, in questo senso, una vittima della cultura del suo tempo e di sé stesso. Come figlio di una generazione che aveva proclamato la caduta della paratia stagna fra il "privato" e il "politico" aveva saputo sfruttare abilmente questa voglia di aprire le finestre, di frugare, di non vergognarsi. La rivolta degli anni Sessanta era stata una battaglia contro l'ipocrisia degli adulti, di madri e padri e confessori e tromboni moralisti che esaltavano virtù pubbliche per nascondere i vizi privati. Sembrava, e in parte era, un salubre vento di onestà. Non molti sospettarono che il vento sarebbe potuto diventare tempesta.

Clinton fu il primo candidato presidenziale nella storia americana a discutere delle sue mutande, durante una trasmissione in diretta nella quale rivelò di preferire gli slip ai boxer. Innocente, cattivante confessione, certamente. Ma era così difficile immaginare che la curiosita voyeuristica avrebbe un giorno cercato di andare anche a frugare sotto la biancheria intima? Era così illogico pensare che l'ostentazione delle proprie virtù familiari fatta ormai da candidati che esibiscono i loro matrimoni come programmi politici, avrebbe trasformato ogni crisi coniugale in una potenziale crisi politica?

Ma se l'ipocrisia abbonda, in questa vicenda, forse la porzione più grossa di accusa va diretta a noi stessi, al pubblico. Giornali e reti televisive si sentono ripetere, soprattutto da quando esplose il caso Monica, che la gente non ne può più, che i lettori e gli spettatori hanno la nausea, che pubblicare i documenti e i dettagli è uno scandalo. Ma le cifre smentiscono puntualmente le parole. La mezza confessione di Clinton, il 17 agosto, ha avuto il secondo indice di ascolto nella storia della tv americana. Gli show che scavano e frugano sono puntualmente in testa alle classifiche settimanali. In America e in molte nazioni, i giornali aumentano le vendite e qualcuno deve pure comperarle, queste copie in più: persino "Le Monde", che si proclama idignato davanti al "maccarthysmo sessuale" dell'"inferno americano" vende il 22 per cento in più, il giorno nel quale pubblica l'inserto speciale con il "censured"- rapporto Starr. In Messico, dove la vita privata dei potenti è rigorosamente tabù, i principali quotidiani del Paese sono andati a ruba, il giorno della pubblicazione del rapporto.

Può darsi che questa colossale ubriacatura globale lasci, come tutte le ubriacature, un tremendo mal di testa il mattino dopo e che scuota noi lettori, noi spettatori, noi operatori della comunicazione, dalla nostra tossicodipendenza. E' noto che il drogato, l'alcolista, il giocatore d'azzardo, non comincia a guarire se non quando tocca il fondo del proprio vizio e non ci potrebbe essere fondo più fondo di una crisi istituzionale in America provocata dalla fine della privacy. Gli psicologi e gli psichiatri dicono che questa potrebbe essere la volta buona per Bill Clinton, messo di fronte alle conseguenze della sua ovvia irresponsabilità. Ma deve essere il fondo per lui, dovrebbe esserlo anche per noi e svezzarci dal biberon della spazzatura tele giornalistica. Non si può invocare il rispetto della "privacy" di un presidente e poi violare ogni giorno la vita privata di cittadini qualsiasi, per un punto di rating o una copia in più.

#478
... sono d'accordo con Steve e con la palese incoerenza di talune posizioni ....

La sostanziale differenza però è che alla signorina "Monica" .... non è stata offerta alcuna candidatura nè al congresso americano .... nè come consigliere comunale di un piccolo sperduto villaggio nel deserto del Nevada.

Quello dal quale è partita tutta questa questione .... generata sia da Libero di Feltri che da Fare Futuro .... la fondazione culturale che fa capo a Fini .... (entrambi noti bolscevichi.....) ... è la "mignottocrazia" ... già a suo tempo denunciata da Guzzanti (anche lui noto sinistroso!!).

La si deve smettere di candidare (e far eleggere) attricette e prostitute a ruoli di pubblica responsabilità. Questo è il fatto ... sottolineato anche da Veronica Lario ... con "ciarpame politico" ....

Tutto il resto è nulla....

#479
Gianfry ha scritto:Kimikalli, non è che disdegno la rassegna stampa che puntualmente propini in questo topic, ma qualche volta anche un tuo pensiero sarebbe gradito.... :lol: :lol: :wink:

Inoltre, per essere più imparziale, cerca qualche articolo anche sui soggetti della sinistra tipo Prodi, D'Alema, Fassino, Sircana......Oppure su Di Pietro o Casini.....So bene che in fatto di gossip non batteranno mai il Berlusca, ma almeno dimostreresti che non sei un sinistroso/a convinto.
Caro Gianfry,
ma perchè leggi cio' che ti si "propina" e non ci fai leggere gli articoli da te citati?
perchè io dovrei essere imparziale ( e tu no?)...non sono mica il presidente della repubblica... :lol: e neppure il moderatore....(grazie per aver ridato un titolo meno Minzoliano al topic!) :wink:
per il resto apprezzo molto il RobyMi pensiero....

#480
La coerenza non è di queto pianeta...

Propongo a Minzolini di rileggersi le parole di un grande giornalista del passato che così parlava nell'ottobre del '94: "Abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. Il rinnovamento del Parlamento italiano è un fenomeno anche sociologico di cui la stampa deve dare conto: io non dimentico mai che il mio referente è il lettore e non il politico e che il mio compito è quello di rappresentarlo come è senza mediazioni. Rappresentarlo anche nei suoi aspetti privati? E' giusto frugare nella vita intima di chi ci governa, è utile? Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a Tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico". Volete sapere chi era questo grande giornalista del passato che osò ai tempi pronunciare queste illuminanti parole? Biagi? Montanelli? Manco per sogno.

Tenetevi forti: si chiamava Augusto Minzolini. :lol: :lol: