Salve a tutti. Sono nuovo di questo forum.
Vorrei fare da me l’impianto elettrico della mia nuova casa, ma ho una domanda semplice sull’impianto di messa a terra.
Premessa. Ho intenzione di strutturare l’impianto come segue:
- Interruttore differenziale (da 30mA) a monte di tutto
- Seguono diversi magnetotermi, ognuno per una parte diversa di impianto (opportunamente tarato) a) parte luci (10A); cool.gif forze motrici zona notte (16A); c) forza motrici zona giorno (comprensivo di cucina) (16A); d) rete alimentazione per condizionatori (16A).
Ho una domanda riguardo l’impianto di messa a terra:
E’ importante che divido l’impianto di messa a terra (con la stessa struttura delle parte di alimentazione: parte per luci parti per forze motrici e parte per condizionatori) e poi unire tutto prima di andare alla puntazza di terra ?? in questo caso mi troverei cavi di messa a terra che viaggiano in parallelo lungo l’impianto mentre a monte sono collegati.
Potrei fare un impianto unico ?? Cioè portare la messa a terra a tutte le prese a tutti i condizionatori (e in generale ove richiesto) ma con un unico impianto?
Un tecnico mi ha consigliato la prima opzione, ma realmente non riesco a capirne il vantaggio.
Cosa di ce la normativa?
#2
probabilmente il mio intervento è inutile ma....
se poi hai bisogno dell'abitabilità etc nell'immobile dove vorresti fare l'impianto...
devi trovare un elettricista che ti rilasci il certificato fidandosi del tuo operato.
Tra l'altro un certificato rilasciato senza corrispondente fattura del lavoro eseguito è una bega non indifferente...
Se però non ne hai bisogno....
risparmierai sicuramente un pozzo di quattrini
se poi hai bisogno dell'abitabilità etc nell'immobile dove vorresti fare l'impianto...
devi trovare un elettricista che ti rilasci il certificato fidandosi del tuo operato.
Tra l'altro un certificato rilasciato senza corrispondente fattura del lavoro eseguito è una bega non indifferente...
Se però non ne hai bisogno....
risparmierai sicuramente un pozzo di quattrini
#3
Zawa ha scritto:probabilmente il mio intervento è inutile ma....
se poi hai bisogno dell'abitabilità etc nell'immobile dove vorresti fare l'impianto...
devi trovare un elettricista che ti rilasci il certificato fidandosi del tuo operato.
Tra l'altro un certificato rilasciato senza corrispondente fattura del lavoro eseguito è una bega non indifferente...
Se però non ne hai bisogno....
risparmierai sicuramente un pozzo di quattrini
Effettivamente non ho bisogno del certificato e quindi anche per questo avevo pensato di cimentarmi in questa "impresa"!
Non sono uno sprovveduto sono un ingegnere elettronico quindi ne so abbastanza in materia...l'unica pecca sono le normative! da questo nasce il mio post... chi mi da qualche consiglio su quale approccio seguire?
#5
Scusa puoi essere più chiaro. Cosa intendi per “loop di terra”
Qualsiasi soluzione adotto l’impianto di messa a terra dovrebbe garantire equipotenzialità.
Forse intendi che nel realizzare un'unica portante ( cui ricavare le diverse masse) possa portare (sebbene per brevissimi transitori) a variazioni di tensioni localizzate?
Se capisco bene tu suggerisci di dividere anche l’impianto di messa a terra.
… ma la normativa???
Grazie mille!!
Qualsiasi soluzione adotto l’impianto di messa a terra dovrebbe garantire equipotenzialità.
Forse intendi che nel realizzare un'unica portante ( cui ricavare le diverse masse) possa portare (sebbene per brevissimi transitori) a variazioni di tensioni localizzate?
Se capisco bene tu suggerisci di dividere anche l’impianto di messa a terra.
… ma la normativa???
Grazie mille!!
#7
per le questioni normative devi fare riferimento a quanto prescrive il CEI, comitato elettrotecnico italiano. Di più non so dirti.
Ti consiglio fortemente di cercare fin d'ora un amico o conoscente elettricista che sia disposto a certificare quanto stai facendo: le normative si stanno sempre più avvolgendo su loro stesse e questi certificati diventano sempre più importanti: non esiste il "non ho bisogno del certificato".
Ti consiglio fortemente di cercare fin d'ora un amico o conoscente elettricista che sia disposto a certificare quanto stai facendo: le normative si stanno sempre più avvolgendo su loro stesse e questi certificati diventano sempre più importanti: non esiste il "non ho bisogno del certificato".
#8
ciao io nn ci capisco molto pero un differenziale da 30 A mi sembra un po alto come mi sembrano alti gli altri interruttori...ad esempio metti forza motrice zona notte 16 A...ma che ci devi attaccare?con un 16A ci fai girare una lavatrice fai funzionare una caldaia o altri elettrodomestici con alto consumo che devono funzionare per molto tempo...nella zona notte penso metterai un tv e una lampada...communque...la terra va sezionata per stanze e poi collegata in unico filo da 6 o piu che va a terra...non puoi pensare di fare il giro per tutta la casa con un filo da 2,5...non resisterebbe al carico e si scioglierebbe creando chissa quali danni...ti basta solo pensare che un elettrodomestico in corto se c'è la terra funzionante basta attaccare la spina e salta la corrente...se la terra è scollegata l'elettrodomestico funziona finche prende fuoco a quel punto forse salta direttamente il contatore ma se nn c'è nessuno in casa.........
#9
Il differenziale da 30 mA indentica l'id, ossia la soglia di intervento del differenziale, o in parole povere, se esso sia salvavita o salvamotore.Gepilfuso ha scritto:ciao io nn ci capisco molto pero un differenziale da 30 A mi sembra un po alto come mi sembrano alti gli altri interruttori
Salvavita id = 30 mA o 10 mA (quest'ultimo è molto sensibile e scatta con facilità alla minima dispersione)
Salvamotore id > 30mA
E' giusto quello che dici, in quanto se lui avesse fatto un impianto esclusivo per la camera da letto, sicuramente per la sola F.M. 16A sono troppi, ne basterebbero 10A, che cmq garantirebbe un carico di circa 2,2 kW. Ma se lui avesse fatto la F.M. della zona notte (ad esempio, camera, cameretta e bagno) allora serve da 16A per la F.M., e basterebbe un 6A per la luce (cmq economicamente conviene un 10A anche se sembra strano). Diciamo che non condivido mettere un differenziale a monte e sotto tutti magnetotermici. Se si ha una dispersione scatta tutta casa.Gepilfuso ha scritto:...ad esempio metti forza motrice zona notte 16 A...ma che ci devi attaccare?con un 16A ci fai girare una lavatrice fai funzionare una caldaia o altri elettrodomestici con alto consumo che devono funzionare per molto tempo...nella zona notte penso metterai un tv e una lampada...communque...la terra va sezionata per stanze e poi collegata in unico filo da 6 o piu che va a terra...non puoi pensare di fare il giro per tutta la casa con un filo da 2,5...non resisterebbe al carico e si scioglierebbe creando chissa quali danni...ti basta solo pensare che un elettrodomestico in corto se c'è la terra funzionante basta attaccare la spina e salta la corrente...se la terra è scollegata l'elettrodomestico funziona finche prende fuoco a quel punto forse salta direttamente il contatore ma se nn c'è nessuno in casa.........
Io preferisco un selettivo da 300mA a monte per la protezione della linea montante dal contatore al generale, e poi tutti magnetotermici-differenziali separati da 30mA.
Per l'impianto di terra sarebbe meglio portare tutte le linee separate utilizzando le stesse linee e sezioni dei cavi di alimentazione sino ai nodi equipotenziali, aumentando al sezione dalla diramazione alla dorsale, fino alla calata principale in puntazza (ad es. 2,5 - 4 - 6). Diciamo che il vantaggio sta nel non perdere la linearità dell'impianto e quindi meno scervellamento (sai che in una presa devi portare 3x2,5 M-B-Gv e non rischi di sbagliare). Ma è solo un fatto di comodità, in quanto essendo un impianto equipotenziale a sè stante (non centra nulla con l'alimentazione) si può fare anche un impianto unico che va direttamente in puntazza (anche se sinceramente non capisco la convenienza).[/b]
#10
Grazie mille per le risposte e scusate il ritardo.
Giusto per chiarire, la mia zona notte include due camerette, la mia camera, un bagno (il più usato e quindi caldo bagno, phon, …) e zona lavanderia (inclusa lavatrice). Da qui la necessità di 16 A.
La zona giorno include salone, cucina (e quindi tutti gli elettrodomestici), studio e secondo bagno.
Mi piace molto l’idea di usare tanti magnetotermi con differenziale (in modo da separare completamente). Grazie mille. Ma una domanda sorge spontanea. In termini di costo cambia molto?
Giusto per chiarire, la mia zona notte include due camerette, la mia camera, un bagno (il più usato e quindi caldo bagno, phon, …) e zona lavanderia (inclusa lavatrice). Da qui la necessità di 16 A.
La zona giorno include salone, cucina (e quindi tutti gli elettrodomestici), studio e secondo bagno.
Mi piace molto l’idea di usare tanti magnetotermi con differenziale (in modo da separare completamente). Grazie mille. Ma una domanda sorge spontanea. In termini di costo cambia molto?
#11
Considera che un magnetotermico da 16A costa circa 8€ mentre un magnetotermico differenziale Id 30mA da 16A costa circa 20-25€. Poi tutto dipende dalle marche che scegli. Per dire se usi i Moeller o i General Electrics rispetto ai Bticino o ABB risparmi un buon 30-40%. Io sto usando moltissimo i General Electrics e devo dire che vanno benissimo.Anny&Ago ha scritto:Grazie mille per le risposte e scusate il ritardo.
Giusto per chiarire, la mia zona notte include due camerette, la mia camera, un bagno (il più usato e quindi caldo bagno, phon, …) e zona lavanderia (inclusa lavatrice). Da qui la necessità di 16 A.
La zona giorno include salone, cucina (e quindi tutti gli elettrodomestici), studio e secondo bagno.
Mi piace molto l’idea di usare tanti magnetotermi con differenziale (in modo da separare completamente). Grazie mille. Ma una domanda sorge spontanea. In termini di costo cambia molto?