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#16
Beh effettivamente se si appoggiano ad una palestra sarebbe meglio. La lezione di prova che feci per Tai chi fu un disastro. Non riuscivo a coordinare corpo e pensiero, pensavo di fare una cosa ma il mio corpo ne faceva un'altra (terribilmente imbarazzante :oops: ). Ma ci vuole pazienza. Mooolta pazienza!
Posso farti una domanda? Hai descritto la parte attiva del combattimento ma mi sembrava tu cercassi anche la filosofia che sta dietro ad un'arte marziale. Che cosa ti hanno detto? Scusa sono incuriosita. In bocca al lupo per la tua lezione di Aikido
B1
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#17
conniecat ha scritto:Beh effettivamente se si appoggiano ad una palestra sarebbe meglio. La lezione di prova che feci per Tai chi fu un disastro. Non riuscivo a coordinare corpo e pensiero, pensavo di fare una cosa ma il mio corpo ne faceva un'altra (terribilmente imbarazzante :oops: ). Ma ci vuole pazienza. Mooolta pazienza!
Posso farti una domanda? Hai descritto la parte attiva del combattimento ma mi sembrava tu cercassi anche la filosofia che sta dietro ad un'arte marziale. Che cosa ti hanno detto? Scusa sono incuriosita. In bocca al lupo per la tua lezione di Aikido
Come ti capisco!!! ...sulla coordinazione io sono una chiavica, mi aspettavo uno sfacelo... invece tutto sommato per essere la prima lezione in mezzo a gente che pratica da un anno e più, è andata benino.
Ma non è questo che conta.
E' proprio un aspetto spirituale a mancare nel Kali o, meglio, non l'ho trovato descritto da nessuna parte ne è stato esplicitato dal maestro.
Essendo nato in un contesto culturale preciso per una specifica esigenza difensiva, punta proprio ad allenare la percezione occhio-mano, a reagire/offendere con ogni mezzo disponibile, ad avere una muscolatura flessibile e scattante... non alla riflessione o al lavoro formativo sul proprio se.
Si trattasse di continuare nel percorso di "difesa personale" è perfetto, ma sentendo il bisogno di andare un po' più in là come occasione di crescita personale ho l'impressione che sia un pochetto limitante.
Adesso vediamo con l'Aikido come va ;)

Su questa disciplina ho pescato blog di gente (un po' invasata magari eh?!) che molla tutto per andare in Giappone qualche mese a far pratica :shock:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#18
conniecat ha scritto:Non è esattamente così. Alcuni lo definiscono lo yoga cinese ma non è esatto. E' composto da movimenti statici e dinamici una serie di forme che poi unite fra di loro hanno effetti benefici sui vari sistemi circolatorio, respiratorio, renale, osseo ecc. Con nomi molto poetici tipo: spingere la barca a favore di corrente, oppure il leone dorato che si accovaccia davanti al portone. Puoi trovare maggiori informazioni su questo sito http://www.serpentebianco.org/.
Ciao,
ne ho appena sentito parlare e sembra carino...ma come faccio a sapere se qui c'è qualche palestra dove si pratica? Ho gironzolato un po' in internet, ma non sono riuscita a trovare niente.

#19
dada33 ha scritto:
conniecat ha scritto:Non è esattamente così. Alcuni lo definiscono lo yoga cinese ma non è esatto. E' composto da movimenti statici e dinamici una serie di forme che poi unite fra di loro hanno effetti benefici sui vari sistemi circolatorio, respiratorio, renale, osseo ecc. Con nomi molto poetici tipo: spingere la barca a favore di corrente, oppure il leone dorato che si accovaccia davanti al portone. Puoi trovare maggiori informazioni su questo sito http://www.serpentebianco.org/.
Ciao,
ne ho appena sentito parlare e sembra carino...ma come faccio a sapere se qui c'è qualche palestra dove si pratica? Ho gironzolato un po' in internet, ma non sono riuscita a trovare niente.
Ciao,
forse puoi provare a mandare una mail al sito e sentire loro. Io posso sentire la mia maestra se sa darmi qualche suggerimento.
B1
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#21
dada33 ha scritto:ok grazie, ci provo.
Aspetto tue notizie.

Ma mi dici un po' in che consiste? Sembra bello..!
La lezione inizia con gli esercizi statici di respirazione e concentrazione per iniziare a far circolare l'energia. Gli esercizi sono accompagnati da musica che permette di concentrarti e rilassarti. Inizia poi la parte dinamica fatta da esercizi che messi tutti insieme compongono delle forme. Ogni forma composta anche da più di dieci esercizi è finalizzata a rafforzare le varie parti del corpo: il cuore, il polmone, le ossa, i reni e così via. Alla fine di ogni lezione ti senti calma, tranquilla, rigenerata ma non stanca. Io ho cominciato da poco ma non potrei farne a meno. Sono una persona molto emotiva che alla fine di ogni giornata ha i nervi a fior di pelle a causa delle tensioni e questa diciplina mi aiuta a ritrovare quell'equilibrio che perdo durante il giorno. Mi permette di concentrarmi su me stessa, di ascoltare il mio respiro e di sentire ogni parte del mio corpo che generalmente non ricordo neppure di avere.
Mi è piaciuta la teoria su cui si fonda che è quella delle "Cinque Nature" incarnano le peculiarità costitutive dell'esercizio e sono:


1. tradizione (chuantongxing)
2. scientificità (kexuexing)
3. efficacia (shixiaoxing)
4. artisticità (yishuxing)
5. possibilità di ampia diffusione (guangfan shiyingxing)

e dei "Tre Animi" evidenziano l'atteggiamento mentale del praticante di Daoyin.


1. purezza (zhenxin)
2. entusiasmo (rexin)
3. pazienza (naixin)

Ti metto un link dove puoi trovare più informazioni

http://www.daoyin.it/i_Frameset.htm
B1
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#23
conni anche io sono abbastanza emotiva ed in questo periodo anche un po' "isterica" a volte...penso che mi farebbe proprio bene....speriamo che a Bari ci sia.
Intanto ho fatto come mi hai detto e ho scritto una mail al sito...chissà se mi risponderanno.

Grazie

#24
stefania_b ha scritto:connie che meraviglia questa disciplina :shock:
Già è davvero bella! Pensa che io l'ho scoperta per caso. Un'amica voleva far fare dell'attività fisica al marito e l'ha convinto a provare questo corso e l'ha chiesto anche a me. All'inizio abbiamo fatto una lezione di prova di Tai-chi che in sostanza ha la stessa base ma è più un'arte combattiva e poi abbiamo provato Daoyin e ho trovato tutto quello di cui ho bisogno (almeno in questo momento).
B1
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#25
del tai-chi avevo letto qualcosa e in effetti un po' me lo ricordava. Ma di questa mi ha colpito tantissimo il tema della serenità
The sisterhood of The Calf 40

#26
Mercury ha scritto:Tu, per esempio, perchè hai scelto *proprio* Iaido? :D
Scusami, trovo solamente ora il tempo di risponderti come si deve...

Allora, perchè proprio Iaido... è una domanda difficile a cui non ho una risposta buona e valida... in realtà, qualsiasi scuola di spada giapponese sarebbe potuta andare bene, credo... originariamente ero più interessato allo Itto-ryu, poi, causa il destino, sono finito a praticare iaido.

Comunque, posso rispondere alla domanda: "perchè una scuola di spada giapponese?" :mrgreen:
Credo che dipenda principalmente da cosa ti senti dentro... Sai, ad esempio, che io seguo la filosofia buddhista e mi dedico (ahimè, prima molto più assiduamente rispetto ad ora...) alla meditazione Zazen...

C'è stato un periodo, iniziato circa a metà dello scorso anno e protrattosi fino a gennaio-febbraio di quest'anno, in cui sentivo di aver perso la "presa" sulla mia vita... sentivo di galleggiare su una vita in tempesta, invece che nuotare esattamente nella direzione dove volevo andare... mi sentivo come se avessi perso di vista un orizzonte, come se avessi perduto i riferimenti. Avevo bisogno di fermarmi, mettere un punto, e ricominciare a guardarmi intorno da capo.
La meditazione, ciome ti ho detto, l'avevo abbandoata a causa di limiti di tempo (non ha senso mettersi seduti 10 minuti la mattina... la meditazione è un'attività a cui occorre dedicare tempo e fatica, se si vuole ottenere un risultato) e anche questo aveva contribuito alla sensazione di farmi sentire "perso"....

Mi sono fermato, come ti ho detto, e ho fatto il punto della situazione, scoprendo che, in realtà, il senso di non-appagamento non era dovuto a qualcosa che "manca", ma piuttosto al non sapere usare correttamente ciò che avevo.
ho capito che mancava la "focalizzazione di un obiettivo" e la "perseveranza nell'ottenerlo".
In pratica, mi mancava la meditazione.
E (adesso viene difficile) avevo la sensazione che la mia meditazione rimanesse una cosa asettica, utile per la mente, perfetta per molte cose, ma staccata dal corpo.
Ho provato il bisogno di "meditare con tutto il corpo" e non solo con la mente.

Ecco da dove arriva lo iaido.

Lo iaido è uno sport, certo, ma è anche definito "zen in movimento", proprio perchè si basa interamente sui princìpi della meditazione Zazen.
Come dicevo in qualche altro post, è una tecnica di spada, in cui lo scopo è non usare la spada.
Lo scopo delo Iaido, infatti, consiste nel ricercare la perfetta calma interiore, facendo in modo che, nel totale silenzio della mente, si riesca a focalizzare un punto, un obiettivo con estrema precisione e colpirlo con la lama, in una perfetta coordinazione di corpo e mente.
O, meglio ancora, annullare la mente razionale affinchè diventi parte istintiva di te riuscire a focalizzare il bersaglio senza perdersi nel resto che ti circonda.

Nello Iaido non esiste forza, non esiste violenza... esiste solo il creare il vouto nella mente, così che nell'esatto istante in cui si formula un pensiero (colpire) il corpo lo esegua, senza che intercorrano "interferenze" date da altri pensieri inutili...

è molto difficile da spiegare, come disciplina, e credo che solamente vedere un Maestro da vivo riesca a trasmetere il vero significato di questa disciplina. Far si che la mente non sia in nessun luogo ed il corpo non sia in nessuna azione, per permettere alla mente di essere ovunque ed al corpo di agire.

Ti invio il link al sito della nostra scuola, magari se ti interessa puoi venire a fare un saloto o quantomeno leggere meglio di cosa si tratta!

http://www.shioshikai.it/IAIDO.htm

ciao e buona fortuna con l'Aikido (che vedo molto più adatto a te ;))
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#27
:shock: :shock: :shock: cyber! Siamo arrivati alle stesse conclusioni sulla nostra (io la mia e tu la tua, ovviamente) vita nello stesso periodo :shock:
Quindi questa cosa della meditazione potrebbe valere anche per me? Interessante....
The sisterhood of The Calf 40

#28
cyberjack ha scritto:sentivo di aver perso la "presa" sulla mia vita... sentivo di galleggiare su una vita in tempesta, invece che nuotare esattamente nella direzione dove volevo andare... mi sentivo come se avessi perso di vista un orizzonte, come se avessi perduto i riferimenti. Avevo bisogno di fermarmi, mettere un punto, e ricominciare a guardarmi intorno da capo.

in realtà, il senso di non-appagamento non era dovuto a qualcosa che "manca", ma piuttosto al non sapere usare correttamente ciò che avevo.
ho capito che mancava la "focalizzazione di un obiettivo" e la "perseveranza nell'ottenerlo".

Lo scopo delo Iaido, infatti, consiste nel ricercare la perfetta calma interiore, facendo in modo che, nel totale silenzio della mente, si riesca a focalizzare un punto, un obiettivo con estrema precisione e colpirlo con la lama, in una perfetta coordinazione di corpo e mente.
O, meglio ancora, annullare la mente razionale affinchè diventi parte istintiva di te riuscire a focalizzare il bersaglio senza perdersi nel resto che ti circonda.

ciao e buona fortuna con l'Aikido (che vedo molto più adatto a te ;))
stefania_b ha scritto::shock: :shock: :shock: cyber! Siamo arrivati alle stesse conclusioni sulla nostra (io la mia e tu la tua, ovviamente) vita nello stesso periodo :shock:
Quindi questa cosa della meditazione potrebbe valere anche per me? Interessante....
quoto tutti e due... perchè il ragionamento di Cyber è molto vicino ad alcune osservazioni su cui pondero in questo periodo... e in secondo luogo perchè se anche la Stefa si è posta questo genere di domade, comincio a credere che forse non siamo gli unici 30enni a porsele... e la risposta al nostro bisogno la stiamo andando a cercare in una cultura distante dalla nostra.
E' questo che mi sorprende!
Forse potrei approfondire l'argomento ma non vorrei divagare.
Cyber grazie per la disponibilità e per l'incoraggiamento verso l'Aikido :mrgreen: la lezione introduttiva ha lanciato una scintilla nel buio! E quando uno brancola, uno spiraglio è tanta roba ;)

E' stata profondamente differente dalla prova di Kali, non solo perchè diversa come disciplina.

Il luogo è un dojo vero e proprio, con spogliatoi e tatami a terra, non è grande e gli iscritti sono tutto sommato pochi, persone adulte diciamo tra i 35-50 anni, di cui 3 femminucce. Tra loro sembra esserci armonia e rispetto. Il maestro lo conoscevo già, un uomo maturo che pare il cugino di Keith Richards :mrgreen: e dimostra molto meno dei suoi anni (grazie all'Aikido, dice!); ha caldamente raccomandato alla classe di convincermi a fare il corso con loro :lol: :lol: :lol:

I primi esercizi sono stati per la respirazione e la concentrazione, raccogliere l'energia e farla circolare dentro di se, trovare il proprio centro.
Dopodichè si iniziano a provare delle mosse a coppie. Tra una mossa e l'altra si sta accosciati ad ascoltare la spiegazione e la dimostrazione pratica data dal maestro con un allievo.
La visione delle mosse è la parte più spettacolare della lezione: ho capito come mai gli aikidoka vengono definiti "quelli che volano" :shock: :shock:
Osservavo la fluidità degli altri, ad ogni attacco non c'era "combattimento" o violenza in risposta bensì gesti morbidi, eleganti e sciolti che con la massima grazia concludevano fino a spegnerla la mossa che era stata l'attacco, spesso ritorcendo contro l'aggressore quella che era la sua energia negativa. Nella spettacolarità c'è un aspetto tecnico perchè un colpetto alla spalla dato con nonscialanz manda a tappeto con un'acrobatica capriola. Senza sforzo ne cattiveria. fruck! SLAM!!
Questo non vuol dire che sia "facile", anzi, quello che sembra un solo gesto è un insieme, una sequenza di gesti che richiedono concentrazione per essere appresi e messi in pratica.
Al temine della lezione un paio di allievi si sono fatti cavie per delle manovre utili a sbloccare i loro centri vitali.

Il maestro mi ha fatta praticare con un compagno diverso ogni mossa e mi ha fatta esercitare sul come cadere, rialzarmi e fare le capriole (!) che sembra essere proprio l'ABC. Mi ha spiegato che la "bellezza" è parte integrante del gesto atletico: di solito più è bello più è efficace. :D

Per quanto sia tutt'altro che fuori allenamento, il giorno dopo mi sono svegliata con gambe e addominali a pezzi :)

E quindi... beh... credo di aver davanti un percorso strutturato e complesso, ma almeno ora ho un'idea di quale strada percorrere... da settembre ;)

EDIT: aggiungo un video interessante
http://www.youtube.com/watch?v=yWwsz-17tSU
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#29
Merc che bello! Sembra proprio tu abbia trovato quello che cercavi! La disciplina è davvero affascinante, è bellissima la dimostrazione.
Sono contenta per te! :D
B1
Sweet home