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Come un ingegnere stronca uno spremiagrumi....

#1
Non so se sia questo il posto adatto (eventualmente Dott. Steve lo sposterà), ma ho trovato questo articolo curioso in cui Roberto Dadda, ingegnere, insegnante al Politecnico di Milano, giornalista per la rivista Pc Magazine, stronca lo spremiagrumi disegnato da Starck per Alessi:

http://inusabile.blogspot.com/

"Spremiagrumi o soprammobile?


Nel 1990 Alessi chiese a un grande designer di realizzare uno spremiagrumi.

Phillipe Stark ha realizzato un oggetto estremamente decorativo, ma che ha un difettuccio di base: è praticamente impossibile utilizzarlo per l'uso che viene dichiarato.

E' presente in moltissime cucine, ma viene banalmente usato come soprammobile, quando non è addirittura uscito dalla cucina e non ha trovato il suo posto nella libreria del soggiorno.

Come mai?

La risposta è molto semplice, si tratta di un esempio eccezionale di inusabilità.

Prima di tutto è troppo leggero, quando si cerca di forzare il limone perché ne esca il succo lo spremiagrumi tende a girare e non è stato previsto un manico adatto per tenerlo fermo.
Gira, non spreme e con le punte rovina la superficie sulla quale lo avete appoggiato. Con un po' di buona volontà, tanta perseveranza e tante arance spremute per metà chi abbia mani abbastanza forti e predisposizione al lavoro manuale riesce persino a fare scendere il succo e si trova davanti a una sorpresa sgradevole.

La tensione superficiale tende a fare aderire il liquido al metallo ed allora buona parte del vostro succo non scende verso la punta per gocciolare nel bicchiere, ma tende a seguire le gambe dello spremiagrumi formando tre deliziose pozzette.

Di solito a questo punto si decide che il gioco non vale la candela, si passa a oggetti molto meno belli, ma decisamente più utilizzabili, il marziano di Stark fa il suo primo (e ultimo) giro in lavastoviglie e passa a fare il mestiere per il quale non era stato progettato, ma per il quale è certamente più adatto: il soprammobile.

Del passaggio da oggetto d'uso a soprammobile si è accorta anche Alessi che in occasione del decennale della messa in commercio dell'oggetto ne ha fatto una costosissima edizione dorata, diecimila pezzi numerati e dichiarati non funzionanti, come se gli altri fossero funzionanti!

Sarà la mia mente ristretta da ingegnere, ma penso che il buon design sia quello che unisce bellezza e usabilità...

La forma dovrebbe seguire l'uso e gli strumenti dovrebbero aiutarci a fare bene le funzioni per le quali sono stati progettati, se poi sono anche belli meglio!"



Chiaro esempio del buon sangue che NON corre tra ingegneri e designer?


:lol:
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#2
beh....non ci voleva mica un ingegnere per accorgersene... :roll:
"Non sono complicato, ma contengo una dozzina di anime semplici insieme". (G. Bufalino)

#3
Ma perché, nessuno la ha mai provato? :shock:
Ho sempre avuto delle riserve, però non ho mai voluto pensare 'male' sino a quando non avessi avuto l'opportunità di provarlo: in fondo è sempre uno spremiagrumi e deve funzionare come tale.. :roll: :roll: :roll:
Comunque, almeno con l'arancio che gli fa da cappello, l'alieno di Starck è molto meno inquietante.. :lol:
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Re: Come un ingegnere stronca uno spremiagrumi....

#4
Art69 ha scritto:..Sarà la mia mente ristretta da ingegnere, ma penso che il buon design sia quello che unisce bellezza e usabilità... La forma dovrebbe seguire l'uso e gli strumenti dovrebbero aiutarci a fare bene le funzioni per le quali sono stati progettati, se poi sono anche belli meglio!"[/i]
Però ha perfettamente ragione, secondo me, e poi Starck ne ha fatti molti di progetti discutibili.. :roll:

#5
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Un fenomeno tipico che coivolge molti oggetti creati da grandi designer, e cioè il successo 'postumo', è quello incontrato dalla moto 6.5 della Aprilia, messa in produzione dal 1996 per pochissimi anni.
Il modello fu un grosso flop di vendite e all'epoca il design originale ed innovativo che riguardò non solo l'aspetto ma anche diverse soluzioni tecniche, fu messo in discussione e criticato dalla clientela della casa di Noale, in genere abituato a tutt'altro tipo di moto/prestazioni.. La commercializzazione del modello inoltre fu accompagnato da una serie di fastidiosi vizi di gioventù dovuti anche alla sistemazione in zone affatto convenzionali di alcune parti meccaniche, come la pompa della benzina, che presentò sopratutto nelle prime serie, problemi di pescaggio del carburante. Infatti, se lasciata ferma per alcuni giorni spesso si restava 'a piedi' (il rubinetto benzina comunque fu ridisegnato nelle versioni successive); inoltre, le plastiche verniciate bianco/gialle, si ingiallivano prima di quelle tradizionali; i tubi di scarico diventavano rossi all'altezza dei collettori; la sella poi era troppo dura e scomoda per viaggi lunghi e per due persone.
Quindi, iniziali problemi tecnici, l'incomprensione del pubblico per il design innovativo 'diverso' dalle altre moto, la grossa cilindrata che comportava al contrario prestazioni limitate, il costo alto per l'epoca se comparato alle moto giapponesi e ad equivalenti modelli in linea nella stessa Aprilia, sancì il giudizio negativo nelle recensioni delle riviste di settore.
Alla base dell'idea originale di Starck c'è stata la volontà di realizzare una moto dall'estetica innovativa ed insieme retrò con un design curvilineo, un mezzo bello e piacevole da guidare in città. Tra le peculiarità più sorprendenti, non si sa se sia stato voluto o è un aspetto casuale, è che tutti i pezzi che compongono il veicolo hanno sempre una parte curva.
Eppure stupisce, nonostante tutto, come sia divenuta questa moto, a distanza di anni dalla sua dismissione dalle catene di montaggio, un oggetto di culto (ogni singolo suo pezzo nella rete è ricercatissimo) sottolineato dal posto d'eccezione che le fu attribuito tra i mezzi moderni nella mostra al Guggenheim di Bilbao L'arte della motocicletta del 1999.
Ultima modifica di lot il 26/07/09 11:40, modificato 1 volta in totale.

#8
lot ha scritto:
annsca ha scritto:"abbi fortuna e dormi" cita un vecchio proverbio ..... 8)
Cioè..? :roll: :?: :roll:
davvero non ci arrivi da solo ? :shock:
spesso è solo la fortuna che giustifica il successo di alcuni e/o di alcune imprese... e chi è fortunato "riesce comunque ", senza fatica (appunto continuando a dormire)
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#9
annsca ha scritto:
lot ha scritto:
annsca ha scritto:"abbi fortuna e dormi" cita un vecchio proverbio ..... 8)
Cioè..? :roll: :?: :roll:
davvero non ci arrivi da solo ? :shock:
spesso è solo la fortuna che giustifica il successo di alcuni e/o di alcune imprese... e chi è fortunato "riesce comunque ", senza fatica (appunto continuando a dormire)
Davvero?
Mmm.. sai che non sono d'accordo, e non credo alla fortuna, almeno in questo campo. Credo al lavoro che in alcuni momenti particolari - e ancor più dopo certe operazioni di contorno - può dare più frutti di quelli che si speravano.
Il caso di Starck poi secondo me, è diverso:
in rue du Faubourg du Temple, a Parigi, possiede un'agenzia (network) che 'monitora' proposte ed il mercato dei giovani designers, sopratutto in area franco-tedesca, sia da Monaco che ad Amsterdam.. :roll:
http://www.starck.com/

#10
lot ha scritto:
annsca ha scritto:
lot ha scritto: Cioè..? :roll: :?: :roll:
davvero non ci arrivi da solo ? :shock:
spesso è solo la fortuna che giustifica il successo di alcuni e/o di alcune imprese... e chi è fortunato "riesce comunque ", senza fatica (appunto continuando a dormire)
Davvero?
Mmm.. sai che non sono d'accordo, e non credo alla fortuna, almeno in questo campo. Credo al lavoro che in alcuni momenti particolari - e ancor più dopo certe operazioni di contorno - può dare più frutti di quelli che si speravano.
Il caso di Starck poi secondo me, è diverso:
in rue du Faubourg du Temple, a Parigi, possiede un'agenzia (network) che 'monitora' proposte ed il mercato dei giovani designers, sopratutto in area franco-tedesca, sia da Monaco che ad Amsterdam.. :roll:
http://www.starck.com/
vorrei poterla pensare come te ... nè vorrei passasse l'idea che "è solo questione di fortuna", anzi personalmente credo nell'impegno e nella professionalità dei singoli o del team per la riuscita di un progetto...ma ne ho viste troppe per non essere perfettamente consapevole che c'è sempre la variabile fortuna a giocare un ruolo importante (se non decisivo) nella riuscita di una persona/progetto ...

Non mi riferisco al caso specifico di Stark, faccio un discorso molto generale ...e poi non sono solo io a dirlo ma, molto prima di me, un vecchissimo (a questo punto secolare :mrgreen:) adagio popolare 8) :lol: :lol: :lol:
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#11
annsca ha scritto:..Non mi riferisco al caso specifico di Stark, faccio un discorso molto generale ...e poi non sono solo io a dirlo ma, molto prima di me, un vecchissimo (a questo punto secolare :mrgreen:) adagio popolare 8) :lol: :lol: :lol:
Sì, sono d'accordo: intendo sul vecchissimo adagio popolare .. :lol: :wink:

#12
annsca ha scritto:
vorrei poterla pensare come te ... nè vorrei passasse l'idea che "è solo questione di fortuna", anzi personalmente credo nell'impegno e nella professionalità dei singoli o del team per la riuscita di un progetto...ma ne ho viste troppe per non essere perfettamente consapevole che c'è sempre la variabile fortuna a giocare un ruolo importante (se non decisivo) nella riuscita di una persona/progetto ...

Non mi riferisco al caso specifico di Stark, faccio un discorso molto generale ...e poi non sono solo io a dirlo ma, molto prima di me, un vecchissimo (a questo punto secolare :mrgreen:) adagio popolare 8) :lol: :lol: :lol:
confermo la questione fortuna... conosco molti designers che dicono quanto sia dura se non hai fortuna! e per quanto riguarda lo spremiagrumi postato da Art69, viene fatto studiare come esempio di oggetto inusabile nei corsi di laurea! :wink:
La mia cucina...

http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=51744

#13
Quando vedo in giro quello spremiagrumi, mi viene subito in mente l'utilizzo che ne è stato fatto nel film "Team America", dove è stato trasformato in lampada da terra mettendogli su un paralume... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

#14
Come superfan degli accessori di Alessi ho da subito nutrito dubbi sulla praticità di questo spremiagrumi :roll: :shock:
mi terrorizza anche un pò ...........lo penserei persino come possibile arma contundente ?? :shock: :
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo