qsecofr ha scritto:Gina62 ha scritto:Grazie! Adesso mi è un po' più chiara la situazione... e comunque alla fine chi "paga" è il consumatore finale...
... scusa ma non riesco a darti ragione... sono dall'altra parte
... vedi il privato rischia di perdere alla peggio l'anticipo (che comunque mi rendo conto è una badilata sul muso per una coppia appena sposata)... solo che il produttore quando un rivenditore va male ci rimette veramente valangate di soldi anche perchè un rivenditore italiano che paga in anticipo... direi mooooolto raro. In più se il rivenditore è grande ed importante si ritrova anche senza il lavoro.... proprio 'na grande situazione se pensi poi che di solito loro prendono i soldi dalla finanziaria praticamente subito...
Non so se hai sentito per esempio l'anno scorso una famosa catena di negozi zona rovigo (mobilifici associati)... be in 3 cucinieri hanno più che abbondantemente superato i 2milioni...poi vengono le camere, le sale, i complementi/tavoli...
no, guarda, questa non è una guerra e nemmeno una battaglia.
mi permetto di dissentire da questa versione del
chi ci rimette di più alla luce del fatto che, in tutt'altro campo, so cosa significa avere a che fare con dei clienti, problemi di consegne, problemi di pagamenti, appalti e subappalti etc etc.
c'è un'asimmetria informativa di fondo che pone comunque il cliente finale nella situazione di disagio maggiore.
Infatti l'azienda produttrice di mobili conosce i suoi rivenditori, il loro volume di affari, la scontistica che applica, il grado di affidabilità nei pagamenti.
Il rivenditore, d'altra parte conosce l'azienda produttrice, l'affidabilità nelle consegne, i tempi medi per la risoluzione di controversie, la qualità del prodotto, il margine che può fare vendendo quella o questa marca.
Il cliente che ha bisogno di una cucina non ha alcuna idea di questi argomenti: sceglie in base al budget, al gusto, spesso in base alla pubblicità o al nome dell'azienda, e -non meno importante - in base all'affidabilità che il rivenditore riesce a trasmettere.
è quindi ovvio che il meno informato ed il meno consapevole sia il primo a rimetterci, e non solo con questioni economiche.
Poi se, a prescindere da Modulnova, vogliamo parlare di crisi, cassa integazione e roba varia, siccome sono al dentro della materia, ti dico che molte di queste cose sono oggi usati come strumenti di ristrutturazione aziendale. Perchè se faccio CIG, so già che la mia produzione dovràè necessariamente decrescere e presumibilmente potrei avere difficoltà a far fronte agli ordini che verranno. Però mi conviene, perchè le stesse cose le faccio fare in subappalto con un risparmio, che so, del 10% e quindi ci guadagno due volte.
Alla faccia dei tempi che, evidentemente, non possono che allungarsi.