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#47
che domandone:) è un pò come la domanda: se vincessi al superenalotto (quello da 100ml) cosa faresti?

in generale ho sempre fatto quello che mi andava di fare, se un lavoro non mi stava bene l'ho cambiato, più di una volta anche... e per fortuna avendo la testa durissima ho sempre ri-trovato lavoro.
Oltre a questo ho coltivato in piccolo un mio sogno: organizzare concerti, serate e mettere musica...il week end dopo il lavoro e tutta la settimana a star dietro ai contatti alla pubblicità etc, investendoci soldi senza riaverli indietro:) ma è per passione

ecco se un giorno potrò (e non è detto che non possa) vorrei prendere un locale e organizzare qualcosa come dico io... no per guadagnarci...non mi interessa, ma per realizzare il mio sogno.

l'altro è quello di investire per l'apertura di un centro per bambini in Tanzania, seguire il progetto, vederlo nascere e crescere, seguirlo per quello che posso.

ho altri piccoli sogni che sto coltivando e mettendo in pratica, di cui non parlo per non portar sfiga:)

e poi i sogni non finiscono mai...fatto uno ecco che ne spunta un altro... e un altro... ed ancora. Ancora.
CASA: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?f=26&t=52547
IL MIO SITO: http//www.riflessienatura.com
Io sono un viaggiatore non un turista!
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. (C. Bukowski)

#48
LadyDar ha scritto:e poi i sogni non finiscono mai...fatto uno ecco che ne spunta un altro... e un altro... ed ancora. Ancora.
che bellissima visione delle cose :D :D
in fondo anch'io la penso così....
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#49
Mercury ha scritto:
LadyDar ha scritto:e poi i sogni non finiscono mai...fatto uno ecco che ne spunta un altro... e un altro... ed ancora. Ancora.
che bellissima visione delle cose :D :D
in fondo anch'io la penso così....
8) questa è una delle cose migliori della vita, riuscire sempre ad avere dei sogni :wink:
http://www.alfemminile.com/album/homesweethome63
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo

#50
LadyDar ha scritto:che domandone:) è un pò come la domanda: se vincessi al superenalotto (quello da 100ml) cosa faresti?
Non esattamente...
la domanda è: dato che quasi tutti abbiamo la possibilità di dare una svolta alla nostra vita (perchè, diciamocelo, 20-300.000 euro necessari per aprire un'attività "dei nostri sogni" se davvero si vuole, si trovano... anche semplicemente vendendo macchina-scooter-mobili-cu.lo- ecc) perchè solo pochissimi lo fanno?
qual è la chiave del "cambiamento"? Il "cambiamento" deve necessariamente essere dettato dall'insoddisfazione della situazione attuale o esistono altri stimoli, diversi, più reconditi, che portano a cambiare la propria vita?

perchè, da quello che ho letto, tranne Steve, chiaretta e pochi altri che hanno contribuito a questo topic, la maggior parte ha un sogno di svolta (anche sufficientemente semplice, a volte, come aprire un negozio o cambiare ambito di attività) che non realizza perchè, a suo dire, è "difficile" o "imposibile" realizzare...
ma davvero studiare la sera e nei weekend è "impossibile"?
Ma davvero studiare le regolamentazioni necessarie per aprire un'attività è "impossibile"?

A volte, mi sembra che dietro questa sensazione di "impossibilità" ci sia altro...
ci sia, ad esempio, il non avere le idee chiare su cosa uno vuole veramente, come diceva giustamente Mercury...
In tutta sincerità NON SO che cosa vorrei fare, però SO di avere voglia e capacità di fare altro diverso da quello che sto facendo ora. Il giorno in cui troverò la quadratura del cerchio, "l'idea di business" che metta d'accordo i miei desideri con le mie reali capacità... sarò felice di buttarmici anima e corpo!!!
e cosa significa "non avere le idee chiare?
Questo ancora non lo so e non l'ho capito... forse significa, semplicemente, che per quanto uno affermi il contrario in realtà non vogliamo cambiare nulla della nostra vita, siamo soddisfatti di cosa abbiamo ma è come se ci mancasse questa "chiave interpretativa"... ossia il punto di vista che mi permette di dire "sono soddisfatto", anzichè "non mi va bene il modo in cui sono e *vorrei* cambiare la mia situazione ma..."

forse è solo un delirio senza senso...

Mi scuso con Lorena per averla mandata nel pallone... non leggere più questo topic, che è solo per malati di mente ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#51
DIERRE ha scritto:
Mercury ha scritto:
LadyDar ha scritto:e poi i sogni non finiscono mai...fatto uno ecco che ne spunta un altro... e un altro... ed ancora. Ancora.
che bellissima visione delle cose :D :D
in fondo anch'io la penso così....
8) questa è una delle cose migliori della vita, riuscire sempre ad avere dei sogni :wink:
si sempre e ne ho letti di belli in questo post ^^
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#52
io non ho sogni "di svolta"... il mio desiderio, sin da piccola, è stato di trovare una persona che mi stesse accanto, avere una casa e una sicurezza economica che mi permettesse di avere dei figli...
sul lavoro ho la serenità che mi serve, buoni colleghi e uno stipendio "decente"... potrei fare altri cento lavori, non sono nata con un sogno nel cassetto, forse sono materialista, ma non cerco la mia realizzazione nel lavoro... la mia realizzazione è sempre stata negli affetti e in me stessa, e quelli ci sono... se avessi a disposizione 100.000 euro ne farei un "fondo cassa", per le eventuali emergenze... (ad esempio, la prima cosa che abbiamo fatto io e il pupo da sposati è stata un'assicurazione sulla vita l'uno a favore dell'altro, che copre anche eventuali malattie gravi)
http://album.alfemminile.com/album/848976/baby-0.html" onclick="window.open(this.href);return false; (pw in mp)
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... setta.html" onclick="window.open(this.href);return false; (pw: michele)

#53
bhe cyber sicuramente c'è chi si adagia, chi ha paura di non farcela, chi proprio nemmeno dando via il cu.lo trova i soldi, chi non si trova nel posto giusto al momento giusto, chi perde il treno, chi semplicemente si adagia dicendo non ce la farò mai etc etc...Ad ognuno i suoi...

i cambiamenti, le svolte, non sempre sono dettati da un semplice realizzare un sogno, o meglio IL sogno... ma in alcuni casi è la vita che ti fa svoltare, un episodio che ti dà la forza di farlo.

Io sono dell'idea che niente è irraggiungibile (bhe oddio ho quasi del tutto smesso di sperare di incontrare un vampiro e farmi abbracciare e trasformarmi...:P), quello che si vuole, ammesso di sapere cosa si vuole veramente, in qualche modo lo si ottiene, anche se devi scendere a compromessi (tipo vendere macchina ed altro):oops:
Deve essere un sogno forte, non un "se potessi, mi piacerebbe...". Ognuno ha i suoi e c'è chi sta benissimo solo a pensare ai sogni che rimangano tali:)

Poi a volte il destino si mette nel mezzo, ti taglia la strada, ma questa è un'altra storia!:oops:

Oddio che discorso da fare su un forum, mi sto intorntando e sto mettendo insieme più pensieri... eh mi sa che non mi spiego:P
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Io sono un viaggiatore non un turista!
La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto. (C. Bukowski)

#54
cyberjack ha scritto: la domanda è: dato che quasi tutti abbiamo la possibilità di dare una svolta alla nostra vita (perchè, diciamocelo, 20-300.000 euro necessari per aprire un'attività "dei nostri sogni" se davvero si vuole, si trovano... anche semplicemente vendendo macchina-scooter-mobili-cu.lo- ecc) perchè solo pochissimi lo fanno?
qual è la chiave del "cambiamento"? Il "cambiamento" deve necessariamente essere dettato dall'insoddisfazione della situazione attuale o esistono altri stimoli, diversi, più reconditi, che portano a cambiare la propria vita?

perchè, da quello che ho letto, tranne Steve, chiaretta e pochi altri che hanno contribuito a questo topic, la maggior parte ha un sogno di svolta (anche sufficientemente semplice, a volte, come aprire un negozio o cambiare ambito di attività) che non realizza perchè, a suo dire, è "difficile" o "imposibile" realizzare...
ma davvero studiare la sera e nei weekend è "impossibile"?
Ma davvero studiare le regolamentazioni necessarie per aprire un'attività è "impossibile"?
Io non la vedo solo come una questione di impssibilità. Ci aggiungerei un pizzico di lucido realismo.

Prendi il mio caso, come quello di chi vorrebbe semplicemente aprire un'attività senza necessariamente stravolgersi la vita.
Potrei anche provarci, però so che una libreria, ora e dove la potrei aprire io, avrebbe il 90% delle probabilità di fallire nel giro di qualche mese, magari qualche anno.
Se ci avessi investito i miei risparmi e il tfr, poi mi troverei in braghe di tela.
Ecco perché la aprirei solo se avessi le spalle coperte. E credo che parecchi la pensino così.

Per la cronaca, stamattina ho mandato la mail per partecipare al Milionario di Gerry Scotti. Se arrivo a 300.000 mi fermo e il primo degli "incontri con l'autore" sarà per presentare il libro di abi 8)
- Aspettando Godot -

#55
Cla' ha scritto: Per la cronaca, stamattina ho mandato la mail per partecipare al Milionario di Gerry Scotti. Se arrivo a 300.000 mi fermo e il primo degli "incontri con l'autore" sarà per presentare il libro di abi 8)
:lol: :lol: :lol:
I love You
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#56
abigaille ha scritto:
Cla' ha scritto: Per la cronaca, stamattina ho mandato la mail per partecipare al Milionario di Gerry Scotti. Se arrivo a 300.000 mi fermo e il primo degli "incontri con l'autore" sarà per presentare il libro di abi 8)
:lol: :lol: :lol:
I love You
8)
sarò in prima fila, sappiatelo!!! :D :D
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#57
Non so se risponde in pieno alla domanda, io so cosa voglio e l'ho sempre saputo: serenità. Io dalla vita ho sempre voluto questo e ho sempre cercato le situazioni che mi permettessero di inseguirla, di raggiungerla, di afferrarla e tenerla stretta. Ho imparato anche a coltivarla ad aggiustare le cose in modo tale da crearla quando non c'era. Non ho mai cercato qualcosa di "materiale" come fine, ma come mezzo. Quello che facevo era ed è in funzione di questo: essere serena. Sono fortunata perché ho il lavoro che mi piace fare anche se quando ne parlo mi guardano tutti un po' così, ma mi fa stare bene e se dovessi perderlo ne cercherei uno uguale perché mi fa stare bene. Se avessi 100ml i primi pensieri non riguardano me e questo mi piace vuol dire che forse sono abbastanza e non ho bisogno per essere. Chissà... spero che questo equilibrio precario duri ancora un po'...
B1
Sweet home

#58
Se vincessi tanti tanti soldi a SuperEnalotto & C?

Visto che nei mesi scorsi me lo ha chiesto pure mio padre, ecco quel che gli ho risposto: "Una casa in campagna, una casa al mare, una casa a Parigi, alcune auto d'epoca in garage e per il resto in immobili da mettere a reddito"

In realtà, parlando di cose un pò più concrete, l'oggetto di questo thread è stato tra l'altro argomento di conversazione con mia sorella durante le ferie....

Finita la scuola media superiore (Ragioneria), mi sarebbe piaciuto fare l'università, ed ero indeciso tra Economia e Commercio o Architettura (entrambi a Firenze) o Informatica (a Pisa). Ma non c'erano nella mia famiglia le condizioni economiche perchè mi facessi mantenere altri 5 anni agli studi, e non ho saputo (o forse voluto fino in fondo...) trovare il modo di conciliare il lavoro, anche un lavoretto part-time con l'Università, e per lo stesso motivo ho rinunciato a fare il praticantato per diventare commercialista (visto che allora, 21 anni fa, era sufficiente il diploma di Ragioneria e non era ancora indispensabile la Laurea).

Certo, raggiunti i 30 anni, con un pò di tempo a disposizione avrei potuto riaffrontare l'Università, ma non l'ho fatto perchè ritenevo e ritengo non spendibile nel mercato del lavoro una laurea presa a 35/40 anni.

Sicuramente rispetto ad altre persone avrei meno vincoli nel lasciare un impiego da dipendente per coltivare un'idea di lavoro per conto proprio, magari correlato anche ad un trasferimento: non ho figli, non ho mogli nè ex mogli, non lascio nessun lavoro perchè attualmente comunque non lavoro, ma ho 40 anni e quindi devo ponderare quel che faccio, e poi devo pensare che, insieme a mia sorella (che presissima dai suoi impegni non ha mai tempo), devo comunque curarmi di mio padre che, seppur vispo (ed è una di quelle persone che "attaccherebbero bottone" persino con un palo della luce :lol:) e in buona salute, ha pur sempre 78 anni (e Dio me lo campi in salute per tanti altri anni)!

Onestamente, il lavoro di contabile mi piace e mi da soddisfazione (a prescindere dal trovarmi più o meno bene con datore di lavoro e colleghi), ma, da quando ho raggiunto la maggiore età, diverse sono le attività che, da quando ho raggiunto la maggiore età, mi sono trovato a dire "mi piacerebbe fare" e che sono rimaste ancora a quel punto, comunque legate a passioni od interessi, perchè, visto che lavorare per conto proprio è duro, tanto vale farlo in un lavoro che piace.

E allora mi piacerebbe....

- una libreria, da quando una decina di anni fa mi era capitata l'occasione di rilevarne una, storica per Pistoia, ad un prezzo molto conveniente, assieme a mia sorella, ma il mio posto di lavoro dell'epoca lo consideravo una botte di ferro (tranne poi averlo lasciato quattro anni dopo per una ca@@ata) e mia sorella, che all'epoca insegnava ancora in una scuola privata, neppure lei si sentiva di lasciare il suo posto (salvo poi dopo un anno ricevere
quasi un calcio nel sedere...).

- una cartoleria, da tanti tanti anni, perchè mi piacciono le penne, ed anni e anni fa c'era una grande cartoleria di cui era cliente il mio datore di lavoro nella quale mi sarei perso per ore.

- un negozio di modellismo, perchè è un hobby che ho praticato dalle medie fino ai trent'anni e che poi ho smesso per motivi "condominiali" e di spazio.

- un'attività nel campo dell'informatica, altro hobby da vent'anni

- un agriturismo o un b&b

- un negozio di complementi di arredo

- un pub

- uno stabilimento balneare o un chiosco di bibite su una spiaggia...

Ho finito, credo....

P.S. Però credo che farei (a parte l'avere ovviamente dipendenti se necessario) da solo, cioè senza altri soci che non fossero mia sorella od un'eventuale moglie/compagna...
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#59
DIERRE ha scritto:
Mercury ha scritto:
LadyDar ha scritto:e poi i sogni non finiscono mai...fatto uno ecco che ne spunta un altro... e un altro... ed ancora. Ancora.
che bellissima visione delle cose :D :D
in fondo anch'io la penso così....
8) questa è una delle cose migliori della vita, riuscire sempre ad avere dei sogni :wink:
ma a me un sogno nuovo (e non solo sull'argomento "che lavoro mi piacerebbe fare) viene quando non ho ancora finito il sogno precedente! :shock: :lol:

citando Marzullo "Ma la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?"... che domanda del cavolo!!...
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#60
Cla' ha scritto:
cyberjack ha scritto: la domanda è: dato che quasi tutti abbiamo la possibilità di dare una svolta alla nostra vita (perchè, diciamocelo, 20-300.000 euro necessari per aprire un'attività "dei nostri sogni" se davvero si vuole, si trovano... anche semplicemente vendendo macchina-scooter-mobili-cu.lo- ecc) perchè solo pochissimi lo fanno?
qual è la chiave del "cambiamento"? Il "cambiamento" deve necessariamente essere dettato dall'insoddisfazione della situazione attuale o esistono altri stimoli, diversi, più reconditi, che portano a cambiare la propria vita?

perchè, da quello che ho letto, tranne Steve, chiaretta e pochi altri che hanno contribuito a questo topic, la maggior parte ha un sogno di svolta (anche sufficientemente semplice, a volte, come aprire un negozio o cambiare ambito di attività) che non realizza perchè, a suo dire, è "difficile" o "imposibile" realizzare...
ma davvero studiare la sera e nei weekend è "impossibile"?
Ma davvero studiare le regolamentazioni necessarie per aprire un'attività è "impossibile"?
Io non la vedo solo come una questione di impssibilità. Ci aggiungerei un pizzico di lucido realismo.

Prendi il mio caso, come quello di chi vorrebbe semplicemente aprire un'attività senza necessariamente stravolgersi la vita.
Potrei anche provarci, però so che una libreria, ora e dove la potrei aprire io, avrebbe il 90% delle probabilità di fallire nel giro di qualche mese, magari qualche anno.
Se ci avessi investito i miei risparmi e il tfr, poi mi troverei in braghe di tela.
Ecco perché la aprirei solo se avessi le spalle coperte. E credo che parecchi la pensino così.

Per la cronaca, stamattina ho mandato la mail per partecipare al Milionario di Gerry Scotti. Se arrivo a 300.000 mi fermo e il primo degli "incontri con l'autore" sarà per presentare il libro di abi 8)
I sogni possono essere tradotti in realtà, volendolo.

Rimango dell'idea che, siccome fare qualcosa non come dipendente richiede molto più sacrificio (non solo economico) che farlo da dipendente, meglio sia cimentarsi in qualcosa che piace o per cui ci si sente portati.

Bisogna però spendere tempo e voglia e onestà con se stessi, mettere tutte le variabili sul piatto, fare una valutazione, non solo di tipo economico, per far sì che non si trasformi in un salto nel buio (per esempio... riesco ad avere le spalle coperte con qualche soldo da parte per poter stare un'anno prima di prendere il primo stipendio? me la sento di non lavorare solo le otto ore ma molto di più, compreso sabato domenica e festività? me la sento di avere non più un solo datore di lavoro, quello che mi paga lo stipendio, ma di trovarmi come padroni i clienti - i fornitori - lo stato - la banca - ecc ecc?).

Se non si vogliono fare queste valutazioni è giusto chiamarli sogni, perchè sogni sono e sogni restano.

Secondo me tutte le attività che avevo citato prima sono in teoria tutte realizzabili, solo che deve essere valutato l'impegno economico, come e dove farle (localizzazione, struttura, mix merceologico, target clientela, ecc..) per far sì che non siano un buco nell'acqua.

L'esempio della libreria che citi... non prenderlo assolutamente come una critica personale, mi riaggancio semplicemente a quel che hai detto circa la localizzazione, ed anche perchè è una delle cose che mi piacerebbe fare.

Se dove hai visto i locali non vanno bene, valutare un'altra posizione? e poi che tipo di libreria? per bambini? un megastore tipo Mondadori? libri antichi? libri di viaggi? in un posto dove non ce n'è o per far concorrenza a chi già c'è se ritieni di fare meglio?
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