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#16
Si ma questo era vero fin quando non abbiamo capito che i rifiuti ci stanno seppellendo, che il clima è cambiato con possibili gravi conseguenze e che l'incremento di tumori e delle malattie autoimmuni è enorme. Alla fine l'uomo deve scegliere tra la vita e la morte. Quindi molto meglio un prodotto, di qualsiasi tipo molto duraturo che butarne 10 guasti perchè di qualità scarsa. Oggi non si ripara più niente perchè costa più riparare che comprare un oggetto nuovo e questo è impensabile in una società che non riesce a risolvere il problema dei rifiuti. Per quanto si parla di riciclaggio io dico ma di che? della carta del legno puri ma , come abbiamo visto c'è tanta chimica dentro che rimane nell'ambiente, Un frigo, un auto rottamata, per quanto la ricicli i componenti chimici tornano in qualche modo nell'ambiente, nei cibi, nell'acqua e nell'aria, nella terra, nei fiumi e nei mari. Pensa che a me è passata la voglia di andare al mare quando vedo il mare così sporco . Questo lo trovo profondamente ingiusto che la società mi privi ,a causa dei consuni sbagliati, di fare un bagno in un acqua pulita che era una delle gioie più semplici e più grandi al tempo stesso che avevo
http://it.wikipedia.org/wiki/Nobilitato
fradefra ha scritto:-->
Oggi, se si producessero frigoriferi che durano 50 anni, venduti uno ad ogni famiglia italiana, gli altri a chi si venderebbero?
Naaaaaaaaa
L'industria non si può permettere questo.

Agli ingegnieri viene chiesto di progettare frigoriferi (e lavatrici e lavastavoglie e forni ecc. ecc.) che durino mediamente 10 anni, per impiegare materiali che non debbano superare i 10 anni di usura, con meccanismi fatti per sopportare 10 anni ed ottenere un prodotto che costi meno in produzione e meno al consumatore.

#17
Piccolo OT

Per risolvere il problema del proliferare di prodotti "usa e getta" e tornare ad avere prodotti duraturi, l'unica soluzione (che io auspico) è, per certe categorie di prodotti (elettrodomestici si perché, computer no per fare un esempio), prevedere delle multe per chi produce prodotti che sono mediamente poco duraturi.

Quanto siano duraturi i prodotti lo si calcola obbligando tutti a smaltire tramite appositi canali di smaltimento i rifiuti di quesl tipo e tenendo traccia della vita media del prodotto.

Si compara la vita media con una tabella che indica quale dovrebbe essere quella ottimale secondo il progresso tecnologico attuale su quel prodotto (aggiornata quindi di anno in anno, sempre e solo a salire, per cui se si vuole fare ricerca per nuove funzionalità o anche per fare risparmio energetico, non la si può mai fare a discapito della durata o sono dolori) e se la vita media è inferiore scattano multe proporzionali a quanto è inferiore. Multe che si calcolano in base al volume di vendita.

Esempio

Hai venduto 10000 frighi di un certo modello che dura mediamente 5 anni invece dei 10 che dovrebbe durare? Allora ti becchi una bella multa pari al 10% del prezzo di listino del prodotto, moltiplicato per le 10000 unità vendute. La prossima volta ci pensi meglio prima di mettere in vendita un prodotto che dura così poco. E non ce ne frega niente del perché la vita media è stata così bassa. Fosse anche perché i pezzi di ricambio costano troppo o perché sono poco reperibili, è un problema del produttore, è lui che deve assicurare una rete di assistenza vasta e competitiva.

Ovviamente il valore di "durata corretta" del frigo (i 10 anni dell'esempio) non è la durata ideale del frigo (che magari è 20 anni), ma tiene conto del fatto che in percentuale molta gente, potendoselo permettere, butta via un frigo magari non perché non conviene più aggiustarlo, ma perché vuole cambiare colore ecc.

Resta da decidere coem obbligare la gente a smaltire i prodotti tramite i canali ordinari. Semplice: quando acquistano qualsiasi prodotto gli si fa pagare anche il "vuoto a rendere" calcolato come percentuale fissa (per legge) del prezzo (di listino), diciamo un 10%. Quindi quando acquisto un frigo dal prezzo di listino di 1000€ lo pago 1100€ perché ci sono 100€ di "vuoto a rendere". Quando vado a smaltire il frigo mi ridanno dal 5% al 10%: mi ridanno tutto il 10% (cioè tutti i 100€) se, secondo alcuni parametri (uno potrebbe essere il fatto che lo abbia tenuto per un numero d'anni non inferiore alla vita media calcolata per il prodotto), lo sto cambiando perché ha fatto il suo corso. 5% se lo sto cambiando per altri motivi (voglio cambiare modello con altre funzioni ecc, colore, ecc). Con varie sfumature a metà.

Secondo me sarebbe un sistema che alla lunga da i suoi frutti. Basterebbe adottarlo a livello europeo a sarebbe sostenibilissimo (tutte le ditte extracomunitarie si adeguerebbero alla normativa pur di non perdere il emrcato europeo)

#18
Lagoon ha scritto: Secondo me sarebbe un sistema che alla lunga da i suoi frutti. Basterebbe adottarlo a livello europeo a sarebbe sostenibilissimo (tutte le ditte extracomunitarie si adeguerebbero alla normativa pur di non perdere il emrcato europeo)
... per il momento c'e' un sistema di "tassazione" o meglio "contributo"... si chiama RAEE... la paghi con l'elettrodomestico in base alla "facilità di riciclaggio"... e come tutti i costi vengono rigurgitati sul consumatore finale... dirai non è giusto: dovrebbe pagarla il produttore in base a quanto dura il suo prodotto.... però la cosa non regge perchè le ditte non sono enti di beneficenza: se non c'e' guadagno non c'e' ditta... IL PIU' DELLE VOLTE è il consumatore che fa si che i produttori si muovano verso una certa direzione... non a caso il fenomeno Cina insegna: il prezzo vince la stragrande maggioranza delle volte.... dove sono state fatte le vs scarpe?
Per quanto si parla di riciclaggio io dico ma di che? della carta del legno puri ma , come abbiamo visto c'è tanta chimica dentro che rimane nell'ambiente, Un frigo, un auto rottamata, per quanto la ricicli i componenti chimici tornano in qualche modo nell'ambiente, nei cibi, nell'acqua e nell'aria, nella terra, nei fiumi e nei mari.
... però il riciclaggio è il meno peggio... guardiamolo sul legno: butti via un mobile pieno di vernice/pvc/alluminio/colla... tutti i metalli ed il legno vengono riciclati, il pvc, la colla e la vernice finiscono dentro ad un nuovo pannello assieme a dell'altra colla (che comunque sarebbe stata necessaria per produrre il nuovo pannello)... tutto questo processo sostituisce la termodistruzione del pannello.... vernice, colla e pvc per aria, legno diventa energia (bene), ferro... boo... chi vince? io dico che tutto sommato c'e' sempre tempo per incenerire uno scarto di truciolare... alla fine si ma se può ancora servire perchè non riciclare.... ci sono invece altri paesi europei che attuano politiche in materia di scarti di legno diversi (... ma che possono essere integrati con il sistema italiano)... austria e francia tagliano e ripiantano continuamente quando il mobile è da buttare lo inceneriscono e producono energia senza tanti pensieri.

#19
Preferisco il sistema austriaco o francese, almeno ho cose pulite dentro il mio mobile.Vero che sono chiuse dentro, ma ricordiamoci che la cucina è l'ambiente più umido della casa per via dei vapori della cottura
Certo Lagoon un sistema si deve trovare, e questo potrebbe essere uno, perchè così,non si può andare avanti.

#20
Solaria ha scritto:Preferisco il sistema austriaco o francese, almeno ho cose pulite dentro il mio mobile.Vero che sono chiuse dentro, ma ricordiamoci che la cucina è l'ambiente più umido della casa per via dei vapori della cottura
Certo Lagoon un sistema si deve trovare, e questo potrebbe essere uno, perchè così,non si può andare avanti.
per certi aspetti anch'io preferisco il sistema austro/francese... se non altro perchè potrei smettere di prendere frese al diamante a favore del ben più economico widia.. :D .. però a livello ambientale non credo sia in assoluto il migliore... in quanto l'incenerimento del legno (che di per se non sarebbe un problema ma una risorsa) è "approssimativo" nei confronti degli altri materiali... ossia assieme al legno si bruciano plastiche, resine, vernici, ferramenta... che nel normale processo di riciclaggio italiano vengono o risfruttati all'interno del nuovo pannello o tolti e destinati ad altro settore.... il riciclaggio per esempio dei metalli (ferramenta, chiodi, viti) e del ferro in particolare è curatissimo e pressochè totale (... ovviamente non è un motivo umanitario ma perchè il ferro fa fuori i loro tappeti pressa e le nostre frese... ma insomma ne godiamo tutti alla fine).
Torno giusto ieri dalla visita ad un impianto di produzione di riciclato... molto interessante... impressionante la quantità di scarti che tornano ad essere rivalorizzati. approfitto per ringraziare pubblicamente la SAIB di Caorso per la visita.

#21
Ciao
Non sono contro il riciclaggio, dico solo che si sta andando verso soluzioni troppo rapide ed immediate ( nel campo del ricicllaggio) data l'emergenza ambientale. Non si conoscono gli effetti a lungo termine su vari aspetti del riciclaggio. Ci vuole più tempo. Mentre invece produzioni durature-riparazioni-industria di pezzi di ricambio,a mio avviso è allo stato la soluzione più sicura.

#22
Solaria ha scritto:Si ma questo era vero fin quando non abbiamo capito che i rifiuti ci stanno seppellendo, che il clima è cambiato con possibili gravi conseguenze e che l'incremento di tumori e delle malattie autoimmuni è enorme. Alla fine l'uomo deve scegliere tra la vita e la morte. Quindi molto meglio un prodotto, di qualsiasi tipo molto duraturo che butarne 10 guasti perchè di qualità scarsa. Oggi non si ripara più niente perchè costa più riparare che comprare un oggetto nuovo e questo è impensabile in una società che non riesce a risolvere il problema dei rifiuti. Per quanto si parla di riciclaggio io dico ma di che? della carta del legno puri ma , come abbiamo visto c'è tanta chimica dentro che rimane nell'ambiente, Un frigo, un auto rottamata, per quanto la ricicli i componenti chimici tornano in qualche modo nell'ambiente, nei cibi, nell'acqua e nell'aria, nella terra, nei fiumi e nei mari. Pensa che a me è passata la voglia di andare al mare quando vedo il mare così sporco . Questo lo trovo profondamente ingiusto che la società mi privi ,a causa dei consuni sbagliati, di fare un bagno in un acqua pulita che era una delle gioie più semplici e più grandi al tempo stesso che avevo
http://it.wikipedia.org/wiki/Nobilitato
fradefra ha scritto:-->
Oggi, se si producessero frigoriferi che durano 50 anni, venduti uno ad ogni famiglia italiana, gli altri a chi si venderebbero?
Naaaaaaaaa
L'industria non si può permettere questo.

Agli ingegnieri viene chiesto di progettare frigoriferi (e lavatrici e lavastavoglie e forni ecc. ecc.) che durino mediamente 10 anni, per impiegare materiali che non debbano superare i 10 anni di usura, con meccanismi fatti per sopportare 10 anni ed ottenere un prodotto che costi meno in produzione e meno al consumatore.
Ok, faccio solo una considerazione. Non intendevo dire che anche io la penso così, ma solo che molte industrie lo fanno.
Poi io stesso sono convinto che in molti settori ciò sia sbagliato :)

Anche io preferirei una casseruola che durasse in eterno (e per fortuna, le casseruole in rame sono veramente eterne).
Cuoco della Scuola di cucina maisazi.com

#23
Solaria ha scritto:Si ma questo era vero fin quando non abbiamo capito che i rifiuti ci stanno seppellendo, che il clima è cambiato con possibili gravi conseguenze e che l'incremento di tumori e delle malattie autoimmuni è enorme. Alla fine l'uomo deve scegliere tra la vita e la morte. Quindi molto meglio un prodotto, di qualsiasi tipo molto duraturo che butarne 10 guasti perchè di qualità scarsa. Oggi non si ripara più niente perchè costa più riparare che comprare un oggetto nuovo e questo è impensabile in una società che non riesce a risolvere il problema dei rifiuti. Per quanto si parla di riciclaggio io dico ma di che? della carta del legno puri ma , come abbiamo visto c'è tanta chimica dentro che rimane nell'ambiente, Un frigo, un auto rottamata, per quanto la ricicli i componenti chimici tornano in qualche modo nell'ambiente, nei cibi, nell'acqua e nell'aria, nella terra, nei fiumi e nei mari. Pensa che a me è passata la voglia di andare al mare quando vedo il mare così sporco . Questo lo trovo profondamente ingiusto che la società mi privi ,a causa dei consuni sbagliati, di fare un bagno in un acqua pulita che era una delle gioie più semplici e più grandi al tempo stesso che avevo
http://it.wikipedia.org/wiki/Nobilitato
fradefra ha scritto:-->
Oggi, se si producessero frigoriferi che durano 50 anni, venduti uno ad ogni famiglia italiana, gli altri a chi si venderebbero?
Naaaaaaaaa
L'industria non si può permettere questo.

Agli ingegnieri viene chiesto di progettare frigoriferi (e lavatrici e lavastavoglie e forni ecc. ecc.) che durino mediamente 10 anni, per impiegare materiali che non debbano superare i 10 anni di usura, con meccanismi fatti per sopportare 10 anni ed ottenere un prodotto che costi meno in produzione e meno al consumatore.
Ok, faccio solo una considerazione. Non intendevo dire che anche io la penso così, ma solo che molte industrie lo fanno.
Poi io stesso sono convinto che in molti settori ciò sia sbagliato :)

Anche io preferirei una casseruola che durasse in eterno (e per fortuna, le casseruole in rame sono veramente eterne).
Cuoco della Scuola di cucina maisazi.com