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#2
Produttori =) Rivenditori =) Consumatori

I grossisti possono esistere per elettrodomestici e complementi, ma NON esistono per tutto il resto.
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#3
Spesso però fanno un passaggio in +.
Molte aziende si fanno fare le ante da aziende specializzate, specie per quanto riguarda i laccati.
per non parlare di accessori come ferramenta o mecanismi.
Ad esempio il famoso rovere moro per essere tinto deve passare per delle vasche di colorazione quindi subiscono un altro ulteriore passaggio.
quindi produttore di anta > coloratore > nobiliere > rivenditore > cliente finale.
Non so i nomi tecnici di questi diciamo " collaboratori " ma da quì si capisce la differenza di prezzo.
Non Vi è casa + accogliente della propria anima

#4
poi ci sono alcune aziende che tengono si la distribuzione tramite rivenditore, ma facendo pubblicita' come marchio ricevono richieste direttamente dai privati e provvedono ad una scrematura.Rimbalzano ai rivenditori di zona del richiedente i casi in cui l'intervento del rivenditore sia preferibile in quanto magari la scelta deve ancora essere orientata oppure occorrano interventi pre-vendita (rilievi), e dirigano invece presso il proprio show-room (se il richiedente e' in regione) o dirottino presso eletti franchiser (se fuori regione) per vendere direttamente.
Il classico caso del piede in due scarpe.
Le aziende serie dovrebbero decidere se vendere direttamente al privato (accollandosi tutte le complicanze del caso) o se distribuire tramite intermediari i quali in cambio dovrebbero garantire al cliente una qualita' di servizio che ripaga della differenza sborsata, e cioe':
-Capire le esigenze del cliente
-Essere il piu' informato possibile su TUTTI i prodotti disponibili (capirete che il monomarca in tal senso e' piu' limitato) per poter consigliare la scelta su una gamma di prodotti piu' ampia possibile.
-Effettuare rilievi e sopralluoghi.
-Progettazione.
-Consegna e montaggio preferibilmente non affidato a terzi.
-Assistenza post vendita
-Avere sempre a disposizione un intermediario diretto e reperibile fisicamente in una data sede a conoscenza del proprio singolo caso per la risoluzione degli eventuali problemi.

#5
Scusami, ma io non dispongo di montatori miei dipendenti, perchè in questo caso penalizzo i miei clienti?
:D
Ultima modifica di nicola76 il 27/10/04 15:23, modificato 1 volta in totale.
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#7
Sono " padroncini " e lavorano direttamente per me, sono tra i migliori del Nord Italia, ma lavorano esclusivamente per me.
La loro tariffa non è oraria ( non ci metteranno mai un intera giornata a montare una cucina, per guadagnare di + disonestamente ), vanno a percentuale ( il 6% del totale della merce montata ), quindi se la cucina ha un piccolissimo difetto ( anche causato dal cliente ) loro vengono e lo riparano ( disolito il lunedì ). anche perchè le cucine che vendo io sono garantite a vita ( no balle ).
Unico difetto: se trasportano un frigorifero americano ( devono solo appoggiarlo al pavimento perchè sarà poi l'idraulico a collegarlo all'acqua ) i costi sono non indifferenti ( il 6% di 4000 sono 240 €. )
In passato ho lavorato con montaotri miei dipendenti e non ero mai soddisfatto, quindi secondo me è un grave disservizio avere montatori dipendenti. :wink:
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#8
nicola76 ha scritto:Scusami, ma io non dispongo di montatori miei dipendenti, perchè in questo caso penalizzo i miei clienti?
:D
Caro Nicola, senza entrare nel tuo caso specifico, intendo dire che la differenza di un lavoro ben riuscito da uno approssimativo e' sicuramente data dall'accuratezza e la cura del montaggio.
Forse non e' esatto dire che questa differenza viene in essere se i montatori sono dipendenti o meno, piuttosto direi che e' l'interessato (rivenditore) che deve renderne conto ed assicurarsi che i montatori abbiano lavorato scrupolosamente e non lavandosene le mani.
Non ti e' mai capitato di vedere lavorare una compagnia di facchinaggio conto terzi lasciata da sola dal rivenditore e capirene l'approssimazione?(prima finisco e prima vado a casa).
Se i tuoi montatori sono dipendenti o meno non fa la differenza, fa la differenza che tu ne garantisca l'operato.

#10
Parlando dei vari passaggi da "produttore" a "consumatore", fatto 100 il prezzo di listino finale del prodotto, quali i ricarichi applicati in ogni singolo "passaggio"? Tanto per dire.... se mi reco presso un rivenditore di mobili fino a che limite posso spingermi con la richiesta dello sconto senza che questi mi mandi "a quel paese"... ?

Grazie :-)

#11
Beh, dipende dal prodotto che si sta trattando, dalle difficoltà di progettazione, rilievo e montaggio e dipende dal listino che si sta usando.

Produttori diversi = listini ufficiali con ricarichi diversi
Clienti e soluzioni diverse = costi differenti che il rivenditore deve sostenere per effettuare i servizi connessi alla fornitura del prodotto
Listino usato = ci sono i listini ufficiali per il nord ed i listini ufficiali per il sud Italia...e poi ci sono i listini ufficiali e quelli "ufficiosi" ristampati ad arte per far apparire come reali sconti fasulli.

Bottom line: non c'è una soglia, si tratta di trovare un equilibrio fra le reciproche esigenze e la reciproca serietà.
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#12
grrrrr... che rabbia! :-) ... la classica "risposta NON risposta"... scherzo..

Comunque.... ipotizziamo una situazione "standard"... ad esempio un armadio di fascia medio/alta... nuovo (escludiamo quindi l'usato)... per il quale il cliente arriva già in negozio con lo schema di composizione (quindi il rivenditore .... non deve spendere chissà quale ammontare di tempo per progettare e per seguire il cliente in tutte le sue "fisime"... bene fatto 100 il listino.... in questa specifica situazione ..... quant'è il margine del rivenditore?..... Io ricordo che quando 10 anni ho fatto arredare i nuovi uffici con mobili Tecno .... avevo trattato con il venditore dell'azienda ... sulla base del 40 - 45 %..... è ipotizzabile questo anche nei confronti di un rivenditore??

Grazie Ciao

#13
dimenticato.... altra domanda..... se io arrivo in trattativa per un arredamento completo ... verso la fine dell'anno..... momento in cui le aziende sono "affamate" di fatturato..... posso far pesare questo nei confronti del rivendtore per ottenere maggiori % di sconto?.... (ordine con fatturazione entro il 31/12..)

Grazie..

#14
Scusami ma sei "fuori strada".

Se un rivenditore facesse uno sconto vero (sottolineo vero perchè di sconti alti fasulli è pieno il mondo) del 40% sarebbe, su qualunque prodotto, anche quelli dai margini più alti...sarebbe in perdita netta.

Le aziende sono sempre interessate al fatturato, a Dicembre come a Gennaio.

Se un'azienda è tanto "interessata" da essere "affamata" è meglio lasciarla stare e darle il colpo di grazia...tanto non le rimane molto da vivere.

Ti consiglio di cambiare approccio.

Buona fortuna :D
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#15
bene.... piano piano ci si avvicina... alla risposta.... se non è 40%.... visto che il rivenditore perderebbe dei quattrini .... nel caso di marchi che garantiscano un margine "medio" ..... quanto è lecito chiedere come sconto? .... sul fatto poi di cambiare approccio... beh... credo che ognuno voglia spendere i propri $$ nel miglior modo possibile...o no?

:-)