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#1891
loremir77 ha scritto:L'avrà chiesto il berlusca il perdono del papa? :twisted:
:lol: :lol: inutile chiederlo...perchè dopo la Costituzione cambierà i 10 comandamenti!!! :lol:
omnia munda mundis

#1892
http://www.solforoso.com/cronaca/lipocr ... ratzinger/
Piero Marrazzo che chiede perdono per tutti i suoi peccati a Papa Ratzinger proprio non lo volevo sentire. Tutt’al più avrebbe dovuto chiedere perdono a Dio, e quello credo sia una richiesta che possa essere fatta nel privato e non necessiti di un passaggio terrestre ed epistolare. Inoltre la trovo una cosa abbastanza di cattivo gusto ed infantile: il bambino che corre a piangere dalla mamma per farsi perdonare dalla marachella ed avere così la coscienza pulita per la prossima diabolica trovata.
Forse Marrazzo avrebbe fatto meglio a chiedere scusa pubblicamente alle migliaia di lavoratori che guadagnano nell’arco di due anni, quando va bene, quello che lui spendeva in prestazioni sessuali e droga (ma che adesso tra cassa integrazioni e licenziamenti, forse ce ne mettono anche tre o quattro).
Marrazzo probabilmente sarebbe stato più corretto a chiedere scusa alla propria famiglia per averla ingannata ed averla catapultata in un incubo mediatico, difficile da digerire per chiunque, tra sospetti, maldicenze, gossip di bassa lega e sfottò vari più che far arrivare una lettera afflitta ed implorante sul tavolo del suo vecchio amico, il segretario di Stato della Santa Sede Tarcisio Bertone.
Marrazzo sarebbe stato molto più coraggioso a chiedere perdono a tutti quegli elettori che avevano dato fiducia ad un uomo che sempre aveva osannato e portato come un vanto la sua onestà. Questo non perché i fattacci accaduti nella sua vita privata abbiano avuto una ripercussione sul suo ruolo politico (cosa che invece è palese in un Presidente del Consiglio che avvantaggia coloro disposte ad offrire i servigi di letto) ma in quanto esso si è sempre fregiato del ruolo di rappresentante della legalità e dello stato e per questo ha avuto una vita agiata e piena di comodità.Speriamo che il prossimo atto dell’ex governatore del Lazio non sia quello di flagellarsi la schiena in Piazza San Pietro in uno scenico rito di penitenza per castigare la sua carne, strumento del peccato, e ricongiungersi spiritualmente al Signore!
omnia munda mundis

#1893
:lol: :lol:
http://www.corriere.it/editoriali/09_no ... aabc.shtml

Presidente Berlusconi, lei da imprenditore, prima che da politico, queste cose le sa meglio di noi. Ha persino nominato un ministro affinché vi provveda. Sono indilazionabili, e non costano: 1) la semplificazione amministrativa che riduca il numero degli adempimenti burocratici (compreso il pagamento delle tasse, costano alla Piccola e media impresa 16,2 miliardi l'anno); 2) la semplificazione normativa, che riduca il numero di leggi dello Stato e di regolamenti degli Enti locali (facilitano la diffusione della corruzione); 3) l'incremento della produttività del sistema giudiziario civilistico (i tempi lunghi scoraggiano gli investimenti esteri). Ministri Calderoli e Alfano, se ci siete battete un colpo.
Il welfare è vecchio, costoso e inadeguato. «La proposta Ichino in materia di protezione sociale — scrive Piercamillo Falasca nello stesso volume dell’Ibl-Libri — appare una buona traduzione in versione italiana del modello danese: nelle imprese disposte a farsi carico per i propri dipendenti di una sicurezza nel mercato del lavoro a livello danese, si applicherebbe anche una disciplina dei licenziamenti di tipo danese». Tremonti dice inoltre che «le pensioni non si toccano». Per una volta, Presidente Berlusconi, lo contraddica. È urgente «una Maastricht previdenziale» (si va in pensione troppo presto rispetto alla media Ue e la spesa assorbe un eccesso di risorse rispetto ad altre prestazioni). Ci sono poi gli sprechi: nella Sanità, nella Pubblica amministrazione, nella Scuola, nella Giustizia, soprattutto al Sud, non si contano. Presidente Berlusconi, guardi al nostro Meridione non solo come una risorsa, ma anche come un problema.Siamo, con la Francia, il Paese col più alto livello di pressione fiscale. «In Italia, le imprese devono sopportare una tassazione di circa 20 punti superiore a quella del Giappone, un differenziale di 27 punti percentuali rispetto all’Ue e di oltre 30 punti rispetto agli Usa» (Andrea Giuricin, «Complessità e onerosità del sistema fiscale», ibidem). «La tassazione rappresenta in sé un restringimento della libertà di mercato: più alto è il carico fiscale sulle imprese e sui cittadini in generale, più elevate saranno le barriere di ingresso, a discapito di potenziali concorrenti interni ed esteri... Una tassazione elevata disincentiva inoltre gli investimenti, frenando la spinta all’innovazione» (ibidem). Presidente Berlusconi, ricorda che ci aveva promesso tre aliquote, zero, 23, 33%? Il Paese ha bisogno di uno scatto.
:twisted:
omnia munda mundis

#1894
kimikalli ha scritto:LA LETTERA
"Se La Russa mi augura il cancro"


....


Credo che si debba cmq sapere (anzi, forse meglio dire "ribadire") quale sia la caratura e il livello di chi in questo momento ci sta governando, l'arroganza, la maleducazione, la "violenza" verbale che questi signori si permettono di utilizzare nei confronti dei propri cittadini (di parte avversa, s'intende, ma pur sempre cittadini...)

Fine della storia, spero che venga diffusa il più possibile, almeno sul web.

Marco Pidalà
Davide Sellari
Barcellona

(25 novembre 2009) Repubblica :twisted: :twisted:
Visto il personaggio non mi stupisce affatto quella reazione....
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#1895
kimikalli ha scritto:
loremir77 ha scritto:L'avrà chiesto il berlusca il perdono del papa? :twisted:
:lol: :lol: inutile chiederlo...perchè dopo la Costituzione cambierà i 10 comandamenti!!! :lol:
Una battuta (mica tanto, a dir la verità... sono capacissimi di pensarlo) in tema dallo spettacolo Vilipendo di Sabina Guzzanti:

"La Storia ci giudicherà, e noi ci appelleremo"
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#1896
Ebbene si, era scontato che la Giunta per le Autorizzazioni a Procedere del Parlamento italiano ha deciso che il sottosegretario all'economia Nicola Cosentino non deve essere arrestato per l'accusa di concorso esterno in associazione camorristica nonostante che gli episodi di cui parlano i collaboratori e pentiti di mafia partano addirittura dal 1996!

Tra i balbettii di una parte dell'opposizione, e la spaccatura dell'Udc (uno a favore e uno contro), è illuminante il discorso di Maurizio Paniz del Pdl: “la Giunta non deve entrare nel merito della vicenda ma limitarsi a verificare se la situazione prospettata possa sovvertire le esigenze della sovranità popolare. Ebbene, Nicola Cosentino è stato eletto dal popolo per svolgere la sua funzione parlamentare e di Governo. Un eletto dal popolo non può essere privato della sua funzione senza validi motivi, che in questo caso mancano del tutto”.

Ovvero si sostiene non che l'elezione un politico deve essere indotto ad un comportamento irreprensibile (Fini usa dire "al di sopra di ogni sospetto come la moglie di Cesare"), ma che, con l'elezione, egli venga circondato da una speciale aura, uno scudo come fosse un supererore, che ne rende insindacabili i comportamenti e quindi, se gli stessi costituiscono reato, non lo sono a prescindere per il fatto che a commetterli è un eletto del popolo (o un eletto tra gli dei?) e quindi che, come sostiene il lugubre Quagliarello, solo e soltanto gli avversari politici, travestiti da magistrati, vedono nei comportamenti di Cosentino, dei reati che non ci sono, ribadendo per l'ennesima volta la stramberia che siccome il popolo li elegge (e sorvoliamo sul fatto che non sceglie le persone ma solo liste bloccate composte dai partiti) solo il popolo ha il diritto di giudicarli.

Quindi chiunque abbia commesso reati, anche se solo per procurarsi voti o consensi, oppure anche se lo avesse fatto precedentemente alla propria attività politica, è sufficiente che trovi quattro polli che lo votano, oppure che entri nelle grazie dei capicorrente per farsi eleggere e si troverà automaticamente intoccabile anche per aver rubato o ammazzato o stuprato.

E a questo andazzo, come fosse un privilegio di casta, si prestano a giorni alterni anche le opposizioni, perchè, tranne per Toni Negri nel 1983, nemmeno quando è stata in discussione la richiesta di autorizzazione per esponenti del centrosinistra è stata concessa.

Si ha persino la faccia tosta di richiedere la vecchia autorizzazione a procedere, quella in vigore fino allo scoppio di Tangentopoli, che bloccava le inchieste e non solo gli arresti.

Peccato che i nostri Padri Costituenti, quando pensarono a questo strumento, non volessero un privilegio di casta, ma pensavano semplicemente ad uno strumento che consentisse a tutti i parlamentari, di qualunque schieramento politico, di poter esprimere liberamente opinioni e gesti difformi dal governo in carica, come accadeva di continuo durante il fascismo. Non pensavano ad uno scudo che rendesse i parlamentari intoccabili per qualunque reato potesse essere commesso, soprattutto per quei comportamenti che nulla c'entrano con l'azione politica, ma che riguardano o la ricerca del consenso o la vita privata o professionale o imprenditoriale....
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#1898
Lestat ha scritto:
kimikalli ha scritto:
che bello non vivere dove vive Lestat... :wink:
E' cosi in tutto il nord ovest credo.. Ma pure nel Nord est a quanto mi racconta il mio collega che fa quella zona.. :roll:
:( mi dispiace x te :shock: :shock: ma x fortuna ogni tanto vivi all'estero...beato te!!! :wink:
omnia munda mundis

#1899
Il 5 dicembre del Pd. :shock: :shock:
C’è tensione anche nelle fila del Partito democratico. Nelle ultime ore tanti simpatizzanti Democratici esprimono sui social network l’intenzione di partecipare alla manifestazione del 5 dicembre. E molti prendono di mira “l’indecisione di Bersani”, dichiarandosi preoccupati per la mancanza di unità nell’opposizione. L’idea è di creare un fronte Democratico all’interno della manifestazione del 5 dicembre: “Sono Democratico e per questo ci sarò”, scrive un militante. E ancora: “Tutti in piazza con le bandiere del Pd”.
Iscritti e simpatizzanti, dirigenti e onorevoli. Dal sedicenne che ha appena partecipato alle primarie a Debora Serracchiani e Ileana Argentin, da Furio Colombo al vicepresidente del partito Ivan Scalfarotto. Tutti concordi nellala stessa analisi: “Le parole d’ordine del No B Day sono anche le nostre”. Colpiscono le critiche al nuovo gruppo dirigente del Partito Democratico. Alcuni difendono la propria presenza al No B-Day in nome “dello spirito delle primarie” e qualcun’altro si aspetta “almeno una parola chiara dalla nuova segreteria” Sono in tanti a contestare a Pierluigi Bersani, neo-segretario del Partito Democratico, di “prendere tempo” e dalla piazza telematica chiedono al neoleader: “Le parole d’ordine del No B Day sono costituzione, legalità, ricerca, diritti. Non sono anche le nostre?”.Altri messaggi sono diretti al presidente del Pd Rosy Bindy: “Noi iniziamo a vederci con Furio Colombo, Civati e la Serracchiani. Rosy Bindi sta ancora decidendo…”. E ancora dure critiche al segretario: “Come può invocare tanto la base, la società civile, il rinnovamento e poi essere sordo al nostro richiamo?”. E poi: “Francamente trovo grottesco dover chiedere al maggior partito di opposizione di opporsi all’uomo che guida il governo e il centrodestra”.
Quella su Facebook è solo l’espressione più imponente di una protesta che da settimane incide sulla dialettica interna al partito. Posizioni diverse che a volte emergono con durezza.
:lol:
http://www.ilpolitico.it/?p=21381#more-21381
omnia munda mundis

#1900
Capezzone e il degenere umano
Niente di peggio che svegliarsi al mattino e trovare Capezzone in tv, che protesta per essere interrotto mentre interrompeva gli altri. C’è da perdere ogni fiducia nel genere umano (per chi l’avesse mai avuta). In particolare, ieri mattina a "Omnibus", Capezzone sosteneva la difesa del perseguitato Berlusconi, che deve essere messo in grado di governare, essendo stato eletto dal popolo. Ed essendo stato eletto dal popolo, è inverosimile che abbia commesso qualcosa di male. Né si può tollerare che i magistrati indaghino su di lui e la criminalità. Come ha dichiarato a tutti i tg Quagliarello, a proposito del sottosegretario Cosentino, che rifiuta pure lui di farsi giudicare (e non è neanche stato eletto dal popolo, ma nominato da Berlusconi). «Non si può tollerare che siano i pentiti di mafia a decidere la composizione del governo», ha spiegato indignato Quagliariello. Giusto. Molto meglio che decida la mafia.
http://www.unita.it/rubriche/Oppo/91836
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#1901
«Bondi sul Frecciarossa con il cane. Perché
lui sì e tutti gli altri no?»

Interrogazione di due senatori del Pd: si dia allora lo stesso diritto a tutti :oops: :oops:
omnia munda mundis

#1903
Arriva la resa dei conti (interna)

Credo che paradossalmente proprio la consapevolezza della inconsistenza e fatuita' dell'opposizione faccia crescere le pretese e le tensioni all'interno della maggioranza.

Non c'e' piu' bisogno di fare fronte comune contro i "comunisti", e molti nel PDL non sentono la stessa pressante esigenza di fare fronte comune contro la magistratura

#1904
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... /2115821/8
Gli affari di Mr Gelmini, geologo double-face
di Paolo Biondani
:shock: :shock:
Nubi sull'attività del professionista lombardo, futuro sposo del ministro dell'Istruzione. L'inchiesta dei pm milanesi sui 22 milioni di fondi neri nascosti all'estero dal re delle bonifiche Giuseppe Grossi, ora minaccia di allargarsi a tutto il suo settore: cave e discariche, edilizia e lavori stradali
Mariastella Gelmini sta per sposare un bel conflitto d'interessi. Il promesso sposo del ministro della Pubblica istruzione è un professionista lombardo che, dopo 15 anni di tranquille esplorazioni tra società private e organi pubblici, in questi giorni è per la prima volta in ansia. E non solo per le nozze o per l'attesa del figlio che sta per regalargli Mariastella. A preoccupare Giorgio Patelli, 51 anni compiuti il 26 ottobre, nato e cresciuto a Bergamo, è l'inchiesta dei pm milanesi che, partendo dai 22 milioni di fondi neri nascosti all'estero dal re delle bonifiche Giuseppe Grossi, ora minaccia di allargarsi a tutto il suo settore: cave e discariche, edilizia e lavori stradali, disinquinamento e movimento terra.
omnia munda mundis

#1905
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2115328/18

Può anche darsi, per carità, che almeno ora il ministro dell'Economia si sia finalmente reso conto di quali buchi abbiano provocato l'abrogazione dell'Ici e il suo 'benign neglect' sulla spesa dell'ultimo anno. Ma, se vuole recuperare qualche credibilità in materia, dovrebbe smettere di raccontare favole accomodanti ovvero di nascondersi dietro alibi inconsistenti. Basta, per esempio, con la miserevole scappatoia del confronto con la più veloce impennata dei debiti francesi e tedeschi: in rapporto ai rispettivi Pil, i maggiori stock di Parigi e Berlino risultano comunque lontani anni luce da quello italiano. E poi basta anche con la meschina trovata di spiegare che si sta correndo verso il 120 per cento del debito sul Pil perché quest'ultimo sta scendendo: quest'anno il Pil calerà meno del 5 per cento, mentre il debito sta salendo dell'otto.

Basta, insomma, con l'insultare l'intelligenza degli italiani sostenendo che il governo farebbe faville se non avesse l'eredità di un debito 'non creato da noi', come ama dire il premier. Almeno gli ultimi 140 miliardi di debito in più sono opera esclusiva del formidabile duo Berlusconi-Tremonti.
:twisted:
omnia munda mundis