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#17
@ Alessandro


mi potresti dire il nome esatto dell'armadio caccaro con ante complanari? Glam?

Qual'e' il prezzo per un armadio di lunghezza max 340 cm in finitura bianca o avorio a poro aperto?

Grazie

#20
Alessandro Menciassi ha scritto:
paul ha scritto:Dopo aver aggiunto l'IVA al listino?
Certo essendo un listino iva esclusa bisogna per forza aggiungerla, se no Tremonti si inc..... :)
Allora diciamo che per avere lo stesso tuo margine un rivenditore Falegnami o Molteni (o comunque aziende con listini al pubblico IVA inclusa) dovrebbe vendere a prezzo pieno. Ovvero se fa il 15/20% di sconto ha fatto più sconto di te (ovvio che non mi riferisco a te personalmente ma a chiunque venda aziende con listino IVA esclusa)

#21
paul ha scritto:
Alessandro Menciassi ha scritto:
paul ha scritto:Dopo aver aggiunto l'IVA al listino?
Certo essendo un listino iva esclusa bisogna per forza aggiungerla, se no Tremonti si inc..... :)
Allora diciamo che per avere lo stesso tuo margine un rivenditore Falegnami o Molteni (o comunque aziende con listini al pubblico IVA inclusa) dovrebbe vendere a prezzo pieno. Ovvero se fa il 15/20% di sconto ha fatto più sconto di te (ovvio che non mi riferisco a te personalmente ma a chiunque venda aziende con listino IVA esclusa)
tutto dipende da quale margine offrono al rivenditore le varie ditte come falegnami o molteni, e poi non è che se il listino è iva inclusa tu
paghi il prodotto il 20% in meno,cioè se hai un listino iva esclusa il prezzo è di 1.000,00 + iva = 1.200 mentre chi ha un listino iva inclusa indicherà direttamente il prezzo 1.200 e non 1000 iva inclusa.
www.menciassiarredamenti.it

#22
Perdonami ma non è così... e lo dovresti sapere bene. La scontistica (a parità di sconto nominale) è completamente diversa.

#23
Alessandro Menciassi ha scritto:
paul ha scritto:
Alessandro Menciassi ha scritto: Certo essendo un listino iva esclusa bisogna per forza aggiungerla, se no Tremonti si inc..... :)
Allora diciamo che per avere lo stesso tuo margine un rivenditore Falegnami o Molteni (o comunque aziende con listini al pubblico IVA inclusa) dovrebbe vendere a prezzo pieno. Ovvero se fa il 15/20% di sconto ha fatto più sconto di te (ovvio che non mi riferisco a te personalmente ma a chiunque venda aziende con listino IVA esclusa)
tutto dipende da quale margine offrono al rivenditore le varie ditte come falegnami o molteni, e poi non è che se il listino è iva inclusa tu
paghi il prodotto il 20% in meno,cioè se hai un listino iva esclusa il prezzo è di 1.000,00 + iva = 1.200 mentre chi ha un listino iva inclusa indicherà direttamente il prezzo 1.200 e non 1000 iva inclusa.

Sai che non riesco a capire il tuo..
premetto che conosco le condizioni di vendita di Caccaro, l'agente è diverso tempo che mi spacca la minchia per.. 8)

1.000 euro scritto a listino Lema (iva inclusa) e 1.000 euro scritti a listino Caccaro (iva esclusa) ti posso garantire che hanno stesso identico sconto incondizionato (quello che noi rivenditori realmente paghiamo) la differenza come è stato detto molte volte è che aziende come Caccaro (la maggioranza) si divertono scrivendo IVA esclusa in modo da poter vendere uno sconto virtuale del 30% :shock:

Io un'idea me la sono fatta..tutte queste aziende di mobili che da listino scrivono iva esclusa, lo fanno per agevolare mobilifici/venditori pagliaccio come tregima, finti consorzi 300 aziende, ingresso con pass, oppure uffici che vendono mobili senza esposizione..ecc.
questi per forza di cose devono far leva sul fattore "super sconto" quindi in questo modo...lascio a voi proseguire.

Sia chiaro, niente di personale Sig. Mencassi :wink:

#24
chabal ha scritto:
Alessandro Menciassi ha scritto:
paul ha scritto: Allora diciamo che per avere lo stesso tuo margine un rivenditore Falegnami o Molteni (o comunque aziende con listini al pubblico IVA inclusa) dovrebbe vendere a prezzo pieno. Ovvero se fa il 15/20% di sconto ha fatto più sconto di te (ovvio che non mi riferisco a te personalmente ma a chiunque venda aziende con listino IVA esclusa)
tutto dipende da quale margine offrono al rivenditore le varie ditte come falegnami o molteni, e poi non è che se il listino è iva inclusa tu
paghi il prodotto il 20% in meno,cioè se hai un listino iva esclusa il prezzo è di 1.000,00 + iva = 1.200 mentre chi ha un listino iva inclusa indicherà direttamente il prezzo 1.200 e non 1000 iva inclusa.

Sai che non riesco a capire il tuo..
premetto che conosco le condizioni di vendita di Caccaro, l'agente è diverso tempo che mi spacca la minchia per.. 8)

1.000 euro scritto a listino Lema (iva inclusa) e 1.000 euro scritti a listino Caccaro (iva esclusa) ti posso garantire che hanno stesso identico sconto incondizionato (quello che noi rivenditori realmente paghiamo) la differenza come è stato detto molte volte è che aziende come Caccaro (la maggioranza) si divertono scrivendo IVA esclusa in modo da poter vendere uno sconto virtuale del 30% :shock:

Io un'idea me la sono fatta..tutte queste aziende di mobili che da listino scrivono iva esclusa, lo fanno per agevolare mobilifici/venditori pagliaccio come tregima, finti consorzi 300 aziende, ingresso con pass, oppure uffici che vendono mobili senza esposizione..ecc.
questi per forza di cose devono far leva sul fattore "super sconto" quindi in questo modo...lascio a voi proseguire.

Sia chiaro, niente di personale Sig. Mencassi :wink:
non è che si divertono, scrivono la verità e cioè che i prezzi dei listini sono iva esclusa.

Ma lema cosa fa? scrive iva inclusa ma poi a te in fattura l'aggiunge, non ti sembra una presa in giro?

Semmai dovresti lamentarti che i listini sono troppo gonfiati, su questo potrei anche essere d'accordo...

L'ideale in realtà sarebbe che i rapporti fornitore-rivenditore fossero regolati da listini al netto, in modo che il rivenditore possa applicare il ricarico che vuole.

#25
la cosa si può vedere da due punti di vista diversi:
1- Listino IVA inclusa: la percentuale di sconto reale non è quella dichiarata ma circa il 10% in meno. Perciò non è possibile applicare sconti molto forti (10/15% anche se alcuni matti arrivano al 25% e poi piangono miseria). l'Azienda fattura partendo dal prezzo di listino IVA inclusa, arriva ad un prezzo netto IVA esclusa cui aggiunge l'IVA, MA NON SPECIFICA CHE I DUE PREZZI NON SONO OMOGENEI. Dovrebbe quantomeno dichiarare in fattura che lo sconto comprende una percentuale di abbattimento IVA e il reale sconto commerciale.
2 - Listino IVA esclusa: lo sconto dichiarato è reale ma aggiungendo l'IVA si crea una maggiorazione di prezzo tale da consentire sconti del 30/35% che consentono anche qualche punto di margine in più.
Vale a dire che un 20% su listino IVA inclusa corrisponde al 33% sul listino IVA esclusa.

Però stiamo andando OT!!!

#26
paul ha scritto:la cosa si può vedere da due punti di vista diversi:
.....
.....
!
Quoto... ricordando che il listino regola anche i rapporto produttore/rivenditore... quindi se il produttore promette lo sconto x ad un rivenditore ma poi scrive sul listino iva inclusa in teoria dovrebbe considerare il prezzo di listino -x% come il suo totale fattura iva inclusa e non come base imponibile... lema lo fa? o fa il prezzo di listino - x% + iva?... se non fa la prima cosa scritta o non mette per iscritto la cosa per bene è passibile di contestazione da parte del rivenditore.
Non è questione di disonestà...3Gima e C. sanno bene come farsi stampare i listini maggiorati per i clienti pesci che guardano solo lo sconto... e ci sono anche clienti che lavorano a prezzi alla fine onesti ma che per prassi acquisita si autotaroccano il listino.
Inoltre per esempio tutto il settore ufficio sarebbe da fare iva esclusa perchè è verosimile che l'acquirente possa scaricare, il settore bagno/piastrelle è da vedere da acquirente ad acquirente ed articolo per articolo, alla fine l'iva 20% fissa è applicabile sulla cucina, sugli armadi e camere.

#27
qsecofr ha scritto:
paul ha scritto:la cosa si può vedere da due punti di vista diversi:
.....
.....
!
se non fa la prima cosa scritta o non mette per iscritto la cosa per bene è passibile di contestazione da parte del rivenditore.
Non è questione di disonestà...3Gima e C. sanno bene come farsi stampare i listini maggiorati per i clienti pesci che guardano solo lo sconto... e ci sono anche clienti che lavorano a prezzi alla fine onesti ma che per prassi acquisita si autotaroccano il listino.
Purtroppo è così: questo è il sistema adottato da tutte le Aziende top PREZZO PUBBLICO IVA INCLUSA-X% (PREZZO NETTO IVA ESCLUSA)+IVA. Ma questo è un problema che riguarda i rivenditori. Per ciò che concerne l'acquirente la differenza visibile è una sostanziale ma virtuale differenza di sconto

#28
paul ha scritto: Purtroppo è così: questo è il sistema adottato da tutte le Aziende top PREZZO PUBBLICO IVA INCLUSA-X% (PREZZO NETTO IVA ESCLUSA)+IVA. Ma questo è un problema che riguarda i rivenditori. Per ciò che concerne l'acquirente la differenza visibile è una sostanziale ma virtuale differenza di sconto
... si ma quello che volevo dire è che il rappresentante di Lema non può andare da chabal a dirgli ti faccio lo sconto del x% fare la commissione ed andarsene e poi lema fargli pagare prezzodilistino-x%+iva... dovrebbe fargli l'X% e poi da quel prezzo andare a scorporare l'iva se no chabal potrebbe impugnare il listino e dire: no signori: voi mi avete promesso x% di sconto sul listino già comprensivo di iva: quindi il prezzo che mi avete scritto è già di per se comprensivo... non so se mi sono spegazzato....
ovviamente l'esempio sull'amico chabal/lema era puramente simbolico... era per capire io... perchè di listini iva compresa in realtà vedendolo dalla parte dei produttori non è che ne mastico tanti...

#29
Specifichiamo quanto dice Chabal:

Lema (esempio) listino 1.000 euro iva inclusa.
Sconto a chabal 50% (esempio, non so che sconti abbia lema)
Chabal compra l'armadio a 500 euro + iva. E lo paga 600 euro.
Caccaro (esempio) listino 1.000 euro iva esclusa.
Sconto 50% (esempio)
Costo al rivenditore 500 euro + iva. L'armadio si paga 600 euro. Esattamente uguale.

Passiamo alla vendita.
Semplifichiamo il tutto ipotizzando che l'iva sia un costo per il rivenditore (anche se in realta' va sempre scorporata perche' il rivenditore e' un semplice sostituto d'imposta).
Allora in entrambi i casi l'armadio costa 600 euro. Quanto va venduto?
Diciamo 850-900 euro. Facciamo piu' sconto al cliente e diciamo 850.
Allora chabal che fa con lema?
1.000 euro, sconto 15% = 850 euro. Prezzo finale iva compresa.
Il suo concorrente caccaro che fa? aggiunge l'iva e arriva a 1.200 euro.
Poi fa lo sconto 29% e arriva sempre a 850 euro iva compresa.
E chabal passa per ladro che ha fatto solo il 15%
Pero cosa potrebbe anche fare il concorrente?
Un bello sconto 15% cosi l'armadio lo vende a 1.020 euro.
Che è successo?
Ha venduto con lo stesso sconto di Chabal e ci ha guadagnato molto di piu'.
Il discorso è che se hai un'azienda come Lema, non puoi fare piu' del 15%......
Non so se è chiaro.....
Da qui i commenti del Grande Chabal ( a proposito... per me è stato un onore citarti 8) :lol: )
Ciaoooo.
ALLEGRI

#30
allegri ha scritto:Specifichiamo quanto dice Chabal:

Lema (esempio) listino 1.000 euro iva inclusa.
Sconto a chabal 50% (esempio, non so che sconti abbia lema)
Chabal compra l'armadio a 500 euro + iva. E lo paga 600 euro.
Caccaro (esempio) listino 1.000 euro iva esclusa.
Sconto 50% (esempio)
Costo al rivenditore 500 euro + iva. L'armadio si paga 600 euro. Esattamente uguale.

Ciaoooo.
Bene: finalmente un esempio chiaro... quello che dicevo io è che il rappresentante lema non può fare una commissione a chabal scrivendo un armadio lema modello xxxx sconto 50% da listino ed andarsene perchè se non diversamente specificato sul listino c'e' iva inclusa e quindi chabal dovrebbe pagare 500€ iva inclusa... se trovi quello del formaggio te la mette in cu_lo secca e tu come ditta (che hai stampato il listino quindi non potevi non sapere) di fronte ad un giudice l'hai persa secca.... il che magari se ti capita con un armadio ci caschi la prima volta non ti succede più... se fai un contract ci rimetti le braghe...