non voglio creare polemiche ma vi riporto una frase detta da un rivenditore stosa... mi ha mostrato una porta in vetro della cucina "brillant" e una di una marca meno conosciuta, mostrandomi come la differenza consista solo nella maniglia (e, aggiungo io, nella ferramenta), anche paragonandola alla "più amata"..
so bene che in questo forum ci sono idee ben precise sulla qualità delle cucine e soprattutto sul rapporto qualità-prezzo e mi/vi domando se il rivenditore abbia ragione e se la risposta è si, che senso ha allora che esistano così tante marche che pretendono di vendere prodotti differenti, e soprattutto a prezzi differenti, quando invece cambia solo la maniglia...
spero che mettiate in dubbio questa frase... in caso contrario mi compro una stosa!! già, perché io non sono alla ricerca della cucina di design, né di quella con le casse fatte in un modo o nell'altro... a me interessa che la ferramenta non si arrugginisca e che la cucina duri nel tempo...
#4
quoto il discorso scocche!...ma credo che il senso generale dell'affermazione (cogliendo anche il discorso di Alextrot) sia: le ante le fanno tutte uguali (ok qualche fornitore ma sostanzialmente quasi mai il cuciniere), la ferramente la fa la blum, le scocche è sempre nobilitato (..ok di 2/3 tipologie da 2/3 fornitori)... se è così che senso ha avere 1000 cucinieri?allegri ha scritto:Se ti interessi che la cucina duri nel tempo ti deve interessare anche come sono fatte le casse, secondo me.
Cerco di rispondere: non è che dobbiamo trovargli un senso: il mercato italiano è così: polverizzato tra diecimila negozi e 1000 cucinieri che producono ogniuno 20 modelli di cui almeno 19 si sovrappongono ad altri modelli "già visti".... ed è così nella moda, nel calzaturiero, negli alimentari, nell'ortofrutta, nelle profumerie...da un lato questa è la miglior forma di mercato possibile: è il libero mercato perfetto...dall'altro c'e' una confusione incredibile che sembra di essere in un suk marocchino dove tutti ti tirano per la camicia per convincerti che il loro tappeto (fatto in cina) sia di pregio più di quello del negozio accanto....
in altri paesi non è così: per esempio se vai in austria il 95% dell'arredamento è pino e acero ed il mercato è detenuto da 3 catene oligopoliste che fanno il 90% del mercato (kika, rutar, lutz).... bello? neanche tanto credo dato che spesso scendono in italia...
come mi oriento in Italia? In Italia nessun rivenditore ha la ditta perfetta e se ce l'ha sta sicuro che anche il rivenditore di fronte se vuole ha un'alternativa di uguale qualità e prezzo... puntare alla marca per me è un'atteggiamento del tutto parziale e semplicistico... ogni marca ha il modello di punta e dei modelli tumore che non gli vanno via perchè magari i prezzi sono troppo alti rispetto alla concorrenza. Percui è meglio cercare uno o massimo 2 rivenditori seri e preparati e chiedere a loro una cucina... non la cucina della LUBE o dell'Arrital... Una cucina di qualsiasi marca essa sia basta che sia bella, duri il giusto, costi il meno possibile e funzioni bene a casa mia...
#5
quoto tutto in pieno
qsecofr ha scritto:quoto il discorso scocche!...ma credo che il senso generale dell'affermazione (cogliendo anche il discorso di Alextrot) sia: le ante le fanno tutte uguali (ok qualche fornitore ma sostanzialmente quasi mai il cuciniere), la ferramente la fa la blum, le scocche è sempre nobilitato (..ok di 2/3 tipologie da 2/3 fornitori)... se è così che senso ha avere 1000 cucinieri?allegri ha scritto:Se ti interessi che la cucina duri nel tempo ti deve interessare anche come sono fatte le casse, secondo me.
Cerco di rispondere: non è che dobbiamo trovargli un senso: il mercato italiano è così: polverizzato tra diecimila negozi e 1000 cucinieri che producono ogniuno 20 modelli di cui almeno 19 si sovrappongono ad altri modelli "già visti".... ed è così nella moda, nel calzaturiero, negli alimentari, nell'ortofrutta, nelle profumerie...da un lato questa è la miglior forma di mercato possibile: è il libero mercato perfetto...dall'altro c'e' una confusione incredibile che sembra di essere in un suk marocchino dove tutti ti tirano per la camicia per convincerti che il loro tappeto (fatto in cina) sia di pregio più di quello del negozio accanto....
in altri paesi non è così: per esempio se vai in austria il 95% dell'arredamento è pino e acero ed il mercato è detenuto da 3 catene oligopoliste che fanno il 90% del mercato (kika, rutar, lutz).... bello? neanche tanto credo dato che spesso scendono in italia...
come mi oriento in Italia? In Italia nessun rivenditore ha la ditta perfetta e se ce l'ha sta sicuro che anche il rivenditore di fronte se vuole ha un'alternativa di uguale qualità e prezzo... puntare alla marca per me è un'atteggiamento del tutto parziale e semplicistico... ogni marca ha il modello di punta e dei modelli tumore che non gli vanno via perchè magari i prezzi sono troppo alti rispetto alla concorrenza. Percui è meglio cercare uno o massimo 2 rivenditori seri e preparati e chiedere a loro una cucina... non la cucina della LUBE o dell'Arrital... Una cucina di qualsiasi marca essa sia basta che sia bella, duri il giusto, costi il meno possibile e funzioni bene a casa mia...